In Giappone le azioni di Fujifilm Holdings Corp sono salite del 15% questa mattina, dopo l’annuncio da parte di un funzionario cinese che il farmaco antinfluenzale Avigan, anche detto Favipiravir, prodotto da un’azienda di proprietà di Fujifilm, sembra essere in grado di aiutare il recupero dei pazienti affetti da coronavirus. Scopriamo insieme tutti i dati disponibili su questo studio.
Fujifilm Favipiravir coronavirus: le dichiarazioni ufficiali
Avigan, noto anche come Favipiravir, è un farmaco prodotto da una filiale di Fujifilm che si occupa di sanità, la Toyama Chemical Co Ltd. Il medicinale è stato approvato per l’uso in Giappone nel 2014 e successivamente fornito dal governo giapponese nel 2016 come presidio d’emergenza per contrastare l’epidemia di virus Ebola in Guinea.
“Favipiravir si è dimostrato efficace nell’aiutare il recupero nei pazienti affetti da coronavirus, senza evidenti effetti collaterali” ha affermato Zhang Xinmin, direttore del Ministero della Scienza e della Tecnologia cinese, ai giornalisti durante una conferenza stampa tenutasi ieri.
Una portavoce Fujifilm ha dichiarato che la società non esprime commenti sull’annuncio del governo cinese. “Fujifilm produce Avigan solo su commissione da parte del governo giapponese e non intende ottenere ricavi per la vendita del medicinale” ha riferito. Infatti l’azienda non si aspetta un impatto diretto per quanto riguarda i guadagni di una potenziale crescita delle vendite di Favipiravir in Cina, almeno per il momento, infatti la sua licenza per la produzione del farmaco in Giappone è scaduta l’anno scorso.
Ovviamente la borsa ha registrato un aumento del 14,7% sulle azioni Fujifilm dopo questa notizia.
Fujifilm Favipiravir coronavirus: cos’è e come agisce
Favipiravir, anche noto come T-705, Avigan o Favilavir è un farmaco antivirale prodotto da Toyama Chemical (del gruppo Fujifilm) che ha dimostrato la sua efficacia contro molti virus a RNA. In due studi effettuati a Wuhan e a Shenzhen su una coorte di 340 pazienti si è dimostrato efficace anche nel trattamento del nuovo Covid-19. Derivato dalla pyrazinecarboxamide è efficace contro i virus di influenza, West Nile, febbre gialla, malattia mani-piedi-bocca e altri virus appartenenti alle famiglie di Flavivirus, Arenavirus, Bunyavirus e Alphavirus. È limitatamente efficace anche nel trattamento di infezioni da Zika virus e rabbia. La sua efficacia sembra correlata all’inibizione selettiva dell’RNApolimerasi RNA-dipendente, un enzima che, nel processo di trascrizione, sintetizza un filamento di RNA complementare ad uno stampo di DNA per dar vita alla produzione di proteine o peptidi. L’inibizione di questo enzima provoca la formazione di mutazioni non vitali nel virus. L’utilizzo sull’uomo e sugli animali è sicuro in quanto non interferisce nella sintesi di DNA o RNA umano.
Fujifilm Favipiravir coronavirus: i primi dati
Zhang ha dichiarato che in uno studio clinico a Shenzhen che coinvolge 80 partecipanti, i pazienti che hanno assunto Favipiravir ha mostrato un maggiore miglioramento dei sintomi polmonari e hanno impiegato meno tempo (passando da una media di 11 giorni a soli 4 giorni) per negativizzarsi per la ricerca del genoma del virus rispetto ai pazienti non trattati.
Inoltre, le radiografie confermano i miglioramenti nella condizione polmonare in circa il 91% dei pazienti che sono stati trattati con Favipiravir, rispetto al 62% di quelli che non hanno assunto il farmaco.
Solo poche settimane fa, il ministro della Salute giapponese Katsunobu Kato aveva raccomandato la prescrizione di Avigan per il trattamento del Coronavirus. Ma il ministero della salute ora specificato che il farmaco non è efficace nei malati affetti da una sintomatologia più grave.
Fujifilm Favipiravir coronavirus: le conclusioni
Favipiravir necessiterà di un’approvazione da parte del governo per l’uso ad ampia scala su pazienti affetti da coronavirus, trattandosi di un farmaco approvato solo per l’influenza. L’approvazione potrebbe arrivare in maggio se i risultati dei test continueranno ad essere così positivi. Ovviamente si tratta ancora solo di un farmaco che aiuta il miglioramento dei sintomi meno gravi, non previene il contagio e soprattutto non si tratta di un vaccino. Per quanto riguarda i vaccini al momento sono in molti ad essere in via di sperimentazione, noi attendiamo fiduciosi lo sviluppo di queste nuove molecole, nel frattempo #iorestoacasa.