X-E4 in offerta
C‘era una volta X-T4, tagliata e compressa poi in X100V e resa nuovamente ad ottiche intercambiabili grazie all’uscita di Fujifilm X-E4. Personalmente, trovo che non ci sia modo migliore per spiegare, ad oggi, il senso di questa nuova X-E4 presentata qualche mese fa dal produttore giapponese. Certamente non ha le stesse caratteristiche dell’ammiraglia X-T4, ma, dopo averla provata, ho capito a pieno la sua utilità, il segmento, la collocazione e anche il target d’interesse di riferimento. Vediamo quindi come si è comportata questa fotocamera mirrorless estremamente compatta.
Fujifilm X-E4 recensione: il ritorno di una serie amata
Era il 2 ottobre 2017 quando sul mercato italiano arrivava Fujifilm X-E3, proprio poco dopo la presentazione direttamente all’IFA di Berlino, quando ancora eventi del genere potevano essere fatti “in grande” e dal vivo. Nonostante fosse la terza evoluzione di una serie già molto amata, per molti non si era ancora delineata una vera e propria segmentazione di utilizzo, eppure, Fujifilm con quel modello aveva segnato un altro record importante: permettere la registrazione video 4K e tutte (o quasi) le funzionalità da ammiraglia in un corpo da soli 490 grammi di peso.
La missione, nel corso del tempo, non è cambiata, ma abbiamo dovuto aspettare circa 4 anni (con anche una pandemia in mezzo) per poter vedere una reale e degna evoluzione di questo segmento “super leggero“.
Non è una mera questione di prezzo, perché a questo punto sarebbe valido il ragionamento del “beh, tanto vale che magari io compri la X-S10“, ma non funzionerebbe il ragionamento, perché, con questa serie, Fujifilm punta sulla massima compattezza e leggerezza, tanto da limitare anche eventuali estrusioni proprio per rendere il prodotto ancora più “tascabile“.
Forse non c’era bisogno di questa fotocamera ad oggi, e sottolineo il “forse”, ma solo e semplicemente per il fatto che, negli ultimi anni, Fujifilm è stata in grado di delineare un asset offensivo di prodotti d’èlite con una linea completa sotto ogni punto di vista sia per quanto concerne i corpi macchina, sia per quanto concerne le lenti (avete pensato al 50 f/1.0? Oppure al 200mm f/2? Io ad entrambe).
Ad ogni modo, sono assolutamente sicuro del fatto che questa fotocamera abbia mercato ma anche un target specifico, cioè quella persona che vede Fujifilm X100V, la prova, si innamora e non la compra solo e soltanto perché necessita fortemente di un obiettivo intercambiabile. Si, certamente poi c’è da dire che per X100V esistono adattatori e lenti supplementari, ma questo è sicuramente un altro discorso in alcun modo comparabile alle possibilità offerte dal parco ottiche completo ad attacco X offerto ad oggi dal produttore giapponese; insomma, sono due soluzioni nettamente diverse e così devono restare. C’è in effetti quella persona che potrebbe pensare che Fujifilm X-T4 sia “troppo” e Fujifilm X-S10 “troppo ingombrante”, così come X100V priva di ottiche intercambiabili e, di conseguenza, può dirottare la sua decisione inevitabilmente su X-E4, che non è assolutamente una fotocamera “da vacanza” o per le foto con parenti e amici, quanto più un corpo macchina che se abbinato alla giusta lente può diventare decisamente “killer” a livello fotografico (perdonate l’utilizzo così rimarcato di parole inglesi, ma dato che oggi lo fanno tutti, volevo farlo me too – ok, basta).
Fujifilm X-E4 VS Fujifilm X-E3: cosa c’è di nuovo?
Confrontando il nuovo modello con quello precedente, X-E4 integra ovviamente novità rilevanti, una su tutte il sensore, ora lo stesso di X-T4. Questo significa, in termini molto semplici, che X-E4 è in grado di garantire una qualità d’immagine superiore rispetto al passato offrendo le ultime tecnologie proposte dal produttore.
Tale sensore porta con sé diverse migliorie oltre alla qualità d’immagine, come ad esempio un ISO nativo inferiore (in maniera positiva, ovviamente) rispetto a X-E3 – ovvero 160 adesso rispetto ai 200 del passato. Si parla poi di una velocità di lettura ben superiore rispetto al modello precedente, tale da permettere una raffica fino a 30fps con crop oppure fino a 20fps senza crop. Non dimentichiamoci poi della velocità pari a 1/32.000 di scatto per l’otturatore elettronico.
C’è poi un processore molto più veloce, potente e prestante, così come un lettore di schede diverso (seppur non UHS-II). Ci sono le nuove simulazioni pellicola di Fujifilm, come ETERNA e Classic Neg oltre ad una possibilità di rielaborare i file RAW direttamente in camera, cosa precedentemente non possibile.
Anche la messa a fuoco e la registrazione video sono notevolmente diverse: c’è più velocità, maggiori punti, più impostazioni, una qualità video che arriva fino al DCI 4K/30p senza crop, registrazione F-Log interna a 8-bit oppure fino a 10-Bit su registratore esterno, slow motion in FullHD e connettore USB Type-C.
Fujifilm X-E4 recensione: design e materiali
Partiamo da un concetto molto semplice: Fujifilm X-E4 è praticamente una X-T4 (con alcune funzioni in meno, certo), più ristretta e leggera. Si tratta infatti di una fotocamera che misura 121.3mm x 72.9mm x 32.7mm e pesa soltanto 315 grammi (senza scheda o batteria), arrivando a 364 grammi con scheda e batteria.
Anche solo guardando la fotocamera da lontano, si capisce subito che si tratta di una Fujifilm: le linee “analog”, lo stile “vintage”, le ghiere comode, la trama importante sul corpo macchina, il tipo di colorazione, lo stile del supporto per la cinghia. Insomma, questa fotocamera si riconosce fin da subito. Il corpo è realizzato in alluminio misto a lega di magnesio, ma purtroppo non è tropicalizzato, quindi non resistente alle intemperie.
Fin dal momento dell’acquisto, vi troverete di fronte a diverse scelte: potete acquistare il corpo macchina “puro” se avete già lenti Fujifilm, il kit con gli accessori MHG-XE4 e TR-XE4 (che sono fantastici per aumentare il grip e avere una presa sicura) oppure il kit con ottica XF27mmF2.8, che alla fine risulta in una specie di ottica pancake con resistenza ad agenti atmosferici vari e che, esteticamente parlando, assomiglia tantissimo ad una X100V. L’ultima soluzione è quella giusta per chi, magari, non ha ottiche Fujifilm e vuole mantenere una soluzione iniziale molto compatta.
Bisogna specificarlo subito: l’accessorio opzionale MHG-XE4 aggiunge un grip davvero interessante che, almeno per quanto mi riguarda, riesce a rivoluzionare totalmente l’esperienza di utilizzo della fotocamera, rendendo la presa più salda e stabile. Senza questo accessorio, non riesco ad amare particolarmente la presa, caratteristica valida per me che ho le mani grandi.
Ho provato questa fotocamera con lo splendido 50mm f/1.0 R WR di Fujifilm, un obiettivo incredibilmente perfetto e sorprendente che, però, montato su questa fotocamera senza grip opzionale MHG-XE4 non permette al prodotto di rimanere “appoggiato” su una scrivania stabilmente (il diametro dell’ottica è troppo grande per questo corpo). Certamente questo problema non si pone con ottiche più piccole e compatte, come ad esempio l’XF27mmF2.8 disponibile in kit.
Parlando del solo corpo macchina, privo di ottiche, la dimensione totale in termine di lunghezza risulta inferiore al mio iPhone, cosa che vi fa capire quanto questo prodotto sia tascabile. Lo stesso non si può dire della profondità, ovviamente (e per fortuna), tuttavia risulta comunque un prodotto praticamente tascabile con l’ottica giusta.
La parte frontale è decisamente spoglia, minimal, elegante, fornita del necessario. Troviamo il sensore X-Trans CMOS 4 da 26,1 megapixel, l’X-Mount di Fuji, una ghiera personalizzabile e il tasto di sgancio, niente di più (denominazione modello a parte).
Anche i lati risultano estremamente minimali e puliti: il lato destro, guardando la fotocamera da dietro, risulta completamente spoglio, è necessario infatti guardare il lato sinistro per trovare lo sportellino con tutti i vari connettori. Le porte disponibili non sono moltissime, si parla di “essenzialità”: troviamo infatti un connettore d’ingresso per microfono / remote, un connettore USB Type-C per la ricarica rapida, la connessione di cuffie Type-C, la gestione dei dati e accessori e un connettore micro-HDMI per collegare fonti esterne di vario genere (monitor e così via).
La parte superiore mostra soltanto due ghiere per minimizzare lo spazio occupato: si tratta della ghiera dei tempi / programmi di Fuji e la ghiera di compensazione dell’esposizione, il tutto presente oltre ad una slitta hotshoe classica, lo switch d’accensione, il tasto di scatto, il tasto Q (per il menù rapido) e un tasto personalizzabile. La ghiera dei programmi di questa Fujifilm X-E4 è in realtà un po’ diversa da quella vista in passato in quanto offre anche l’opzione “P” che sta per “Program“, utile per lasciar gestire tempo di esposizione e apertura del diaframma alla fotocamera e scegliere autonomamente la sensibilità ISO.
La parte posteriore vede la presenza di un mirino elettronico OLED in stile telemetro da 0,39″ con circa 2.36 milioni di punti e una copertura del 100%, oltre ad un display LCD Touch da 3.0″ in formato 3:2 con 1.63 milioni di pixel e possibilità di essere orientato. Come già visto in molte fotocamere Fujifilm, è possibile orientare il display verso l’alto oppure verso il basso, avendo una visione perfetta di ciò che si sta inquadrando. Nella parte posteriore troviamo anche i vari tasti per gestire la raffica, la visione di uno scatto / filmato, la gestione di AE-L e AF-L, un joystick, un tasto per il menù e il classico tasto “DISP” per gestire display e molto altro. Manca un D-Pad, sistema di gestione che, tra l’altro, ci sarebbe anche potuto stare sopra al Joystick, ma di sicuro avrebbe rovinato l’essenzialità e la linea molto elegante di questa fotocamera, pertanto bene così.
La parte inferiore ospita un classico attacco a vite per treppiede standard e un vano che contiene lo slot per scheda SD e per una batteria NP-W126S da 1260mAh in grado di garantire un’autonomia pari a circa 500 scatti oppure fino a 75 minuti in registrazione video FullHD (fino a 60 minuti in 4K). Non ho mai particolarmente amato la presenza della scheda SD così vicina alla batteria, ma anche in questo caso si tratta di una questione di design e comodità, pertanto capisco la scelta.
Fujifilm X-E4 recensione: scheda tecnica
Com’è configurata questa Fujifilm X-E4? Quali sono le caratteristiche e le specifiche tecniche di Fujifilm X-E4?
Il sensore è un X-Trans CMOS 4 APS-C da 26,1 megapixel, spinto da un X-Processor 4 Quad Core che garantisce una raffica di scatto fino a 30fps in modalità CH con crop 1.25x e buffer di 29 jpeg/17 RAW, oppure fino a 8fps senza crop con buffer da 105 JPEG/23 RAW.
Troviamo poi un singolo slot SD con supporto SDHC/SDXC fino a memorie da 2TB di tipo UHS-I, una risoluzione di scatto fino a 6240 x 4160 (3:2) con opzioni per 16:9 e 1:1, sensibilità ISO da 80 fino a 51200, ghiera con aggiunta della modalità Program, otturatore fino a 1/32000, AF fino a 425 punti con rilevamento di fase fino a -7EV (disponibile in griglia 17×25 oppure fino a 117 punti in griglia 9×13).
Fujifilm X-E4 registra video fino al 4K@30fps oppure fino a 1080p@240fps con un’autonomia di registrazione fino a 30 minuti al massimo, che scendono a 3 minuti per il 1080@240fps oppure a 6 minuti per il 1080p@120fps. Troviamo poi ben 18 simulazioni pellicola tra cui PROVIA/Standard, Velvia/Vivid, ASTIA/Soft, Classic Chrome, PRO Neg.Hi, PRO Neg.Std, Classic Neg., ETERNA/Cinema, ETERNA BLEACH BYPASS, ACROS, ACROS + Filtro Ye, ACROS + Filtro R, ACROS + Filtro G, Monocromatico, Monocromatico + Filtro Ye, Monocromatico + Filtro R, Monocromatico + Filtro G e Seppia.
Non mancano poi intervallometro, WiFi 2.4G, Bluetooth 4.2 e batteria Li-ion NP-W126S con autonomia fino a 460 scatti.
Vediamo un riepilogo delle principali caratteristiche e specifiche tecniche di Fujifilm X-E4:
- Sensore X-Trans CMOS 4 APS-C da 26,1 megapixel
- X-Processor 4 Quad Core
- Sistema di pulizia sensore Ultra Sonic Vibration
- Singolo Slot SD con supporto SDHC/SDXC fino a 2TB di tipo UHS-I
- Risoluzione di scatto fino a 6240 x 4160 (3:2) con opzioni per 16:9 e 1:1
- Attacco Fuji X Mount
- Sensibilità ISO normale pari a 160-12800 con estensione fino a 80-51200
- Ghiera con aggiunta della modalità Program
- Otturatore fino a 1/32000s
- Raffica fino a 30 fps in modalità CH con crop 1.25x e buffer di 29 JPEG o 17 RAW oppure a 8fps senza crop con buffer di 105 JPEG e 23 RAW
- AF 117 aree da una griglia 13×9 oppure singolo 13×9 / 25×17 con rilevamento di fase fino a -7EV
- Face Detection + Tracking AF + Eye AF e fino a 425 aree di messa a fuoco a rilevamento di fase
- Mirino OLED in stile telemetro da 0,39″ con circa 2,36 milioni di punti e una copertura del 100%
- Display LCD Touch da 3.0″ in 3:2 orientabile con 1,63 milioni di pixel
- Registrazione video in 4K@30fps oppure 1080p@240fps (4K fino a circa 30 minuti, 1080@60 fino a 30 minuti, 1080@240 fino a 3 minuti, 1080@120 fino a 6 minuti)
- 18 simulazioni pellicola tra cui PROVIA/Standard, Velvia/Vivid, ASTIA/Soft, Classic Chrome, PRO Neg.Hi, PRO Neg.Std, Classic Neg., ETERNA/Cinema, ETERNA BLEACH BYPASS, ACROS, ACROS + Filtro Ye, ACROS + Filtro R, ACROS + Filtro G, Monocromatico, Monocromatico + Filtro Ye, Monocromatico + Filtro R, Monocromatico + Filtro G, Seppia
- Intervallometro
- WiFi 2.4 GHz IEEE802.11b/g/n + Bluetooth 4.2
- Connettori Type-C USB 3.2 Gen1x1, uscita HDMI di Tipo D con supporto output a 10-Bit in 4:2:2, connettore stereo mini jack da 3.5mm, slitta Hot Shoe
- Batteria Li-ion NP-W126S con autonomia fino a 460 scatti
- Peso pari a 315 grammi senza batteria o scheda – pari a 364 grammi con batterie e scheda
- Misure pari a 121.3mm x 72.9mm x 32.7mm
Fujifilm X-E4 recensione: prestazioni
Una bella strategia di Fujifilm è stata, ultimamente, quella di rendere le caratteristiche tecniche delle fotocamere molto simili tra loro a fronte però di importanti variazioni di design tra un modello e l’altro. Certamente non è vero che X-E4 è uguale a X-T4 come caratteristiche, così come non è uguale a X-S10 (che è anch’essa stabilizzata come X-T4). A tal proposito, continuo a confrontarla con X100V proprio perché, alla fine, è praticamente una “fotocamera compatta ad ottiche intercambiabili”. É come se avessero preso una X100V aggiungendo poi la possibilità di cambiare ottica a piacere (rendendo potenzialmente il tutto anche molto sbilanciato in alcuni casi).
Il risultato finale è che l’esperienza di scatto potrebbe variare molto rispetto a X100V, X-T4 e X-S10 esclusivamente per un fattore “ergonomia” e “trasportabilità”, rendendo però, nel complesso, la gestione assolutamente uguale. Il menù è lo stesso, la qualità d’immagine anche, bisogna solo capire quali siano le vostre reali esigenze.
Qualità di scatto
Dato il sensore, come scritto poco sopra, la qualità d’immagine è pressoché la stessa di X-T4, caratteristica che permetterà di farvi raggiungere risultati straordinari. Sebbene il risultato finale sia molto soggettivo, lato qualità ci troviamo sicuramente di fronte ad uno dei migliori sensori in assoluto nel segmento APS-C, parte in cui il produttore è decisamente esperto e preparato.
Tralasciando la parte delle simulazioni pellicola, che di fatto rendono lo scatto “già pronto”, il RAW ha un’eccellente gamma dinamica nonostante le dimensioni del sensore (ridotte rispetto ad un full frame). Le possibilità in post-produzione sono notevoli e sicuramente importanti.
Ci sono due modalità di gestione del GAIN nella sensibilità ISO, esattamente come accade nelle altre sorelle: a circa 800 ISO viene cambiata automaticamente tale modalità per cercare di gestire diversamente il rumore ad alti ISO e limitarlo, un po’ come se fosse una modalità Double Gain vista di solito nelle videocamere professionali. I risultati non sono eccellenti a dirla tutta, e la gestione del rumore a volte fatica, tuttavia, si tratta di una grana assolutamente apprezzabile, specie se abbinata ad una simulazione pellicola in bianco e nero.
Le tonalità, anche in questo caso, sono soggettive: Fujifilm non ha particolari “problemi” con le tonalità di giallo o arancione, ma sicuramente mostra delle differenze con i rossi, che spesso non sono saturi come altri brand. Nessun problema invece con verdi e blu.
Autofocus
Il comportamento dell’autofocus, così come le opzioni a disposizione, restano praticamente identiche a X-T4, X-S10 e X100V. É possibile scegliere tra un’ampia gamma di impostazioni per gestire scena e soggetto, così come inseguimento, comportamento, velocità e molto altro. Nella modalità AF-C, cioè quella continuativa, è possibile posizionare la casella di tracking su un soggetto prescelto, avviare l’autofocus con una mezza pressione e tracciare tale soggetto attorno al fotogramma.
Il tracking è molto funzionale e preciso e riesce a tracciare sia viso che occhi umani. Una volta rilevato un volto o un viso, apparirà una casella di tracking attorno ad esso e, allo stesso modo, un riquadro più piccolo comparirà attorno all’occhio del soggetto inquadrato. Se sono presenti più volti / soggetti / occhi nella scena, è sufficiente un breve tocco del Joystick per passare da una persona ad un’altra e continuare a tracciarla. Se poi scegliete di muovere il cursore lontano da un volto, sempre tramite Joystick, verrà disattivata la modalità Eye-AF / Face AF in favore di una zona standard.
Ho sempre preferito usare la modalità AF-C in quanto l’ho trovata più rapida, reattiva e precisa (ovviamente, direi), ma anche l’AF-S fa il suo e lo fa molto bene, esattamente come già visto in altre fotocamere Fujifilm di questa fascia. Ormai l’autofocus di questa “generazione” è una garanzia di funzionamento.
Ho trovato qualche piccolo problema, ogni tanto, nella gestione AF con rilevamento occhi / volto, in quanto in camera la foto può sembrare a fuoco, ma in realtà risulta essere un filo sfocata, cosa che potrebbe creare qualche problema in usi lavorativi. Per sistemare e correggere il tiro è sufficiente utilizzare la classica “zona”, che invece non ha alcun tipo di problema.
Una caratteristica impressionante riguarda sicuramente il discorso “fotografia sportiva” o comunque “dinamica”, cioè quando c’è un soggetto in rapido movimento: in questo caso, anche usando la raffica a 20fps, Fujifilm X-E4 non ha sbagliato un colpo ed è riuscita a “portare a casa tutti gli scatti”. Dato che la stessa cosa è avvenuta anche nella nostra recensione di Fujifilm X-T4, questo è un altro fattore importante che dimostra “l’uguaglianza tecnica” sebbene con layout e pricing diverso. Risulta essere un po’ meno performante la fotografia a soggetto in movimento irregolare, con ingresso e uscita rapida dal frame, cosa che in realtà dipende davvero molto dalle circostanze e anche dall’obiettivo utilizzato.
Globalmente parlando si tratta comunque di un sistema ormai ben collaudato, funzionale e soprattutto affidabile.
Video
Parlando del lato video, Fujifilm X-E4 non dovrebbe, secondo me, essere la scelta per un videomaker che cerca qualcosa di incentrato appunto su questa categoria. Come accade già in altre fotocamere, la parte video sembra messa come “contesto obbligatorio” o “seconda scelta”, ma va benissimo così perché X-E4 è prima di tutto una fotocamera e così deve restare, per il video Fujifilm offre altri prodotti, come ad esempio la serie X-H.
Ciononostante, X-E4 è comunque in grado di registrare in 4K DCI fino a 30fps con 8-bit interni oppure fino a 10-bit tramite recorder esterno, caratteristica che comunque è piuttosto diffusa oggi nei modelli di questa fascia, ma lascia la giusta “libertà di espressione” nel caso di alcuni lavori lato video. Certamente non ci sarà il massimo della qualità lato video, che non sarà comparabile con altri modelli più dedicati a questo tema, tuttavia vi ricordo che è comunque possibile montare su questa fotocamera lenti cine e vari accessori supplementari, come ad esempio uno stabilizzatore. Sfruttando proprio uno stabilizzatore esterno si potrà godere di un peso nettamente “basso” rispetto ad altri concorrenti che offrono caratteristiche simili, utile per ottenere una calibrazione più facile ma, soprattutto, non arrivare a fine giornata con le braccia rotte. Ovviamente tutto dipende da ciò che dovete / volete fare. C’è poi anche da ricordarsi della presenza della simulazione pellicola ETERNA, che rende il look dei video estremamente cinematografico e già “pronto“.
In questo caso, c’è da far notare che alcune modalità AF sono limitate durante la registrazione dei video, purtroppo. Sebbene siano presenti ancora Face AF + Eye AF, la modalità di tracking del soggetto con messa a fuoco automatica standard non è disponibile. Anche nel caso del tracking del viso, è molto più facile perdere il soggetto nel frame, a differenza del comparto fotografico.
Un altro “svantaggio” che può anche essere definito come “modo per farvi capire che questa fotocamera non è pensata per i video” è l’assenza di un tasto REC per la registrazione dei video. Infatti, registrare un video non è assolutamente intuitivo e “rapido”, anzi, è necessario premere il tasto “drive”, scendere fino alla registrazione video, attendere il cambio di modalità e premere il pulsante di scatto per far partire l’operazione.
Nonostante questo, è comunque disponibile una porta d’ingresso per il microfono, utile per avere una registrazione audio più nitida, pulita e di qualità. Nel menù è inoltre possibile regolare i vari livelli audio, aggiungere filtri per il vento oppure per il low cut delle frequenze.
Non dimentichiamoci inoltre che X-E4 non ha lo stabilizzatore d’immagine integrato (grande differenza con X-T4 e X-S10), pertanto questa è un’altra caratteristica che ci fa capire che questa non dovrebbe essere la scelta di un videomaker “on the go”.
Fujifilm X-E4 recensione: galleria fotografica
Fujifilm X-E4 recensione: scarica i file RAW
Come ogni nostra recensione, fin dal Day One di FotoNerd, è possibile anche in questo caso scaricare i File Raw direttamente creati con questa fotocamera per potervi permettere una post-produzione a vostro gusto e sui vostri dispositivi. Vi ricordiamo che per leggere ed editare correttamente questi file RAW è necessario disporre degli ultimi aggiornamenti delle varie app di post-produzione fotografica. Potete scaricare le foto in formato RAW cliccando qui oppure sul tasto qui sotto.
Fujifilm X-E4 recensione: le nostre conclusioni
Questa fotocamera mirrorless è una scelta precisa sia per una “nicchia di amatori della serie”, sia per chi vuole qualcosa di estremamente compatto e pensato per utilizzo fotografico. La libertà di poter cambiare liberamente obiettivo fotografico, a scelta nel grande parco ottiche di Fujifilm, è sicuramente un plus per molti rispetto a Fujifilm X100V, reale sorella “completa” e complementare (a parte per l’obiettivo) di questo modello. A questo punto, la scelta ricade quasi esclusivamente su questo fattore: l’intercambiabilità delle ottiche.
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Mancano la tropicalizzazione, un tracking per animali, alcuni tasti aggiuntivi personalizzabili e un selettore AF come quello presente nel modello precedente, ma sono mancanze che per un fotografo amatore forse non risultano così gravi. Nella confezione manca, come ormai di consueto, il caricatore esterno, costringendovi alla ricarica diretta collegando il cavo Type-C al corpo macchina. Tuttavia, dato che la batteria è una classica 126S, sarà facile trovare caricatori esterni anche su Amazon (se preferite ricaricare le batterie mentre utilizzate la fotocamera, ovviamente).
Per il resto, Fujifilm X-E4 risulta essere l’ennesimo “passo giusto” del produttore e della sua strategia di rendere le caratteristiche tecniche delle fotocamere molto simili tra loro a fronte di un’esperienza di scatto che può variare in base alle esigenze.
Recensione in breve
X-E4
La serie X-E di Fujifilm si conferma una scelta vincente per tutti coloro i quali cercano un corpo macchina estremamente compatto senza rinunciare alle ottiche intercambiabili. La qualità di scatto è molto alta, il peso ridotto, le soddisfazioni alte. Non è una fotocamera perfetta e completa di tutto, ma i fan della serie la ameranno.
PRO
- Grandissima qualità d'immagine
- JPEG eccezionali
- Design compatto e leggero
- Ottimo display orientabile
- Si possono collegare le cuffie tramite Type-C
- Buona autonomia
CONTRO
- Non c'è l'Animal AF
- Manca la tropicalizzazione
- Manca la stabilizzazione
- Qualche tasto in più avrebbe fatto comodo