Fujifilm X-H2 è finalmente realtà: sapevamo già del suo arrivo, come vi avevamo comunicato, proprio al lancio di Fujifilm X-H2s un paio di mesi fa, ora però, nel corso del nuovo X-Summit di New York, sono stati svelati tutti i dettagli di questo prodotto decisamente interessante. Abbiamo avuto la possibilità di ricevere il prodotto in anteprima e provarlo per un rapido hands-on prima della recensione completa, ecco com’è andata.
Fujifilm X-H1 aveva segnato l’inizio dell’era dei videomaker con X-Mount, perché fu la prima ad introdurre lo stabilizzatore in una fotocamera dello storico produttore, e sono già passati 4 anni. La tanto attesa evoluzione di ciò che all’epoca fece molto parlare di sé, è un prodotto completamente nuovo, che si riallaccia alle linee delle medio formato Fuji e anche un po’ di X-H2s. Le novità sono importanti, a partire da un sensore pensato appositamente per gestire una grande risoluzione, così come un processore in grado di star dietro a tutti i complessi calcoli da effettuare ogni secondo.
Ho potuto testare Fujifilm X-H2 qualche giorno prima del lancio effettivo, senza fare nulla di particolare ma limitandomi a scoprire le varie caratteristiche in previsione di qualche shooting interessante nel corso della settimana prima della recensione effettiva che vedrete presto qui su FotoNerd.it
Fujifilm X-H2: caratteristiche e specifiche tecniche
Si sapeva già che la nuova X-H2 avrebbe avuto un sensore con una grande risoluzione; c’era qualche rumors circa il possibile valore in megapixel, ma, chiaramente, tutti i dettagli sono stati ufficializzati soltanto oggi. Fujifilm X-H2 integra il nuovo X-Trans CMOS 5HR retroilluminato da ben 40.2 megapixel unitamente al nuovo X-Processor 5. Questo modello segna un po’ di record per il produttore, in quanto è la fotocamera APS-C di Fuji con la più alta risoluzione di sempre e, oltre a questo, è la prima fotocamera APS-C al mondo ad offrire agli utenti la possibilità di registrare video in 8K/30fps con codec Apple ProRes interno.
Troviamo poi altre aggiunte interessanti rispetto al passato, come una sensibilità minima di ISO125, un otturatore elettronico in grado di scattare a ben 1/180000s e la modalità PIxel Shift Multi Shot che permette di catturare foto fino a ben 160 megapixel. Lato autofocus troviamo un Deep Learning integrato in grado di apprendere dalle nostre abitudini e migliorarsi continuamente in ogni singolo utilizzo del prodotto. Ad esempio, con questo nuovo AF, lo stesso presente su X-H2s, è possibile tracciare animali di vario tipo, uccelli, umani e veicoli, lasciando che sia la fotocamera stessa ad adattarsi al soggetto inquadrato (in quanto riesce a riconoscerlo automaticamente). Completano le varie caratteristiche principali uno stabilizzatore integrato da cinque assi fino a 7 stop, un mirino EVF da 5.76 milioni di punti e uno slot compatibile con lo standard CFexpress Type B per permettervi di avere il massimo della qualità e del buffer sia lato foto che video.
L’uscita di questa nuova X-H2 crea di fatto un nuovo segmento nella linea Fujifilm: la serie “X-H” resta una specie di ammiraglia APS-C ma si divide in due tipologie di prodotti, cioè uno per fare foto ad altissima risoluzione, l’altro per fotografia sportiva (cioè X-H2s).
Tra le altre possibilità di X-H2 troviamo il supporto alle foto in HEIF fino a 10 Bit in 4:2:2 e in RAW fino a 14 bit, mentre lato video è possibile registrare in Apple ProRes 422 HQ, in Apple ProRes 422 e in Apple ProRes 422 LT oltre al classico formato h.265/h.264. Tra i formati video, è possibile registrare in 8K a 7680×4320 fino a 30fps con un bitrate pari a 720Mbps, in 6.2K fino a 30fps e sempre 720Mbps di bitrate oppure in 4K fino a 60fps e sempre 720Mbps. Manca purtroppo la possibilità di registrare in 4K@120fps in quanto è riservata a X-H2s, un vero peccato per questo modello.
Ci sono 19 modalità di simulazione pellicola, tra cui le classiche già viste come Eterna Bleach Bypass, Eterna/Cinema, Classic Neg, Classic Chrome, Provia e così via. Nessuna nuova aggiunta per ora.
Secondo la scheda tecnica, l’autonomia con una singola carica in modalità Economy è pari a circa 680 foto, mentre in modalità normale è pari a 540 foto. La batteria è una classica NP-WP235, già vista in Fujifilm X-T4. Per quanto riguarda l’autonomia video, si parla di circa 100 minuti in 8K a 30fps, 120 minuti in 4K e 140 minuti in FullHD a 60fps.
Il corpo misura 136.3mm di larghezza, 92.9mm di altezza e 84.6mm di profondità, con un peso pari a circa 660 grammi con batteria e scheda. Il corpo è tropicalizzato e supporta la ventola esterna presentata con X-H2s, in quel caso perdendo però la tropicalizzazione piena. Non manca il Bluetooth 4.2, il WiFi, la possibilità di aggiungere una porta ethernet grazie al battery grip dedicato e venduto separatamente e, grande novità, è presente una porta HDMI di tipo A unitamente a connettore per microfono e cuffie e Type-C per la ricarica.
Il display LCD è un Vari-Angle da 3.0″ LCD con 1.62 milioni di punti e supporta il touch per scatto e messa a fuoco. L’autofocus invece supporta il funzionamento fino a ben -7EV. Infine, per quanto concerne la raffica, Fujifilm X-H2 è capace di scattare fino a 20fps con crop 1.29x con un buffer che supera i 1000 scatti.
Ecco il consueto riassunto delle caratteristiche principali:
- Sensore X-Trans CMOS V BSI da 40.2 megapixel
- X-Processor 5
- Video fino all’8K@30fps
- Assenza del supporto 4K@120fps (si ferma a 60fps)
- ProRes 422, LT e HQ interno
- Slot CFexpress Type B + SD
- Sensibilità ISO fino a 51200
- Supporto HEIF 4:2:2 10 Bit e RAW 14 Bit
- Bitrate video fino a 720Mbits
- 19 simulazioni pellicola
- Autonomia fino a 680 foto in modalità Economy oppure fino a 140 minuti di video
- Dimensioni pari a 136.3mmx92.9mmx84.6mm
- Peso pari a 660 grammi con batteria e scheda
- Bluetooth 4.2
- WiFi
- Supporto Ethernet con battery grip opzionale
- HDMI di tipo A, Connettore Type C, Jack cuffie e microfono
- LCD Vari-Angle da 3.0″ LCD con 1.62 milioni di punti con supporto Touch
- Otturatore elettronico fino a 1/180000s
- Mirino EVF da 5.76 milioni di punti
- Autofocus con Deep Learning
- Pixel Shift per foto fino a 160 megapixel
Fujifilm X-H2: prime impressioni
La nuova X-H2 è bella, davvero bella, mi è piaciuta fin da subito perché il corpo è davvero robusto, la presa è comoda e sicuramente adatta per chi come me ha le mani grandi, un po’ meno per chi ha le mani piccole. C’è un nuovo Joystick molto comodo e resistente anche ad utilizzo con dita sudate e soprattutto c’è un display superiore che è da sempre caratteristica delle medio formato Fuji o delle vecchie reflex, un’aggiunta che mi mancava molto nelle varie mirrorless più blasonate. Grazie al display superiore è possibile vedere gli scatti rimanenti con la fotocamera spenta o i dati di scatto con la fotocamera accesa.
Ho ancora bisogno di provare dettagliatamente Fujifilm X-H2, ma le prime impressioni sono assolutamente ottime: autofocus rapido e intelligente, grande qualità di scatto, grandi possibilità lato video con selezione di modalità e codec step by step, ottima la presenza dello slot CF.
Mancano le consuete ghiere Fuji per fare spazio al monitor superiore: c’è soltanto una grande ghiera dei programmi nella parte sinistra ma ci si abitua velocemente.

Tutti i tasti solo al loro posto, sono comodi e regalano un utilizzo rapido e facile della fotocamera.
Vista e provata come “hands-on rapido“, sembra davvero promettente e in grado di rivoluzionare il mercato, ma la risposta definitiva potrò darvela soltanto nella futura recensione qui su FotoNerd.it.
Fujifilm X-H2: qualità d’immagine in JPEG
Sono ormai abituato a Fujifilm X-T4: una grande fotocamera, che non sembra per niente essere invecchiata e che riesce a difendersi ancora benissimo nonostante la concorrenza agguerrita. Di conseguenza, sono anche abituato alla definizione di X-T4, ai limiti, alla gestione delle immagini e soprattutto del JPEG.

Con Fujifilm X-H2 sono rimasto colpito fin da subito dei dettagli nelle varie foto anche soltanto guardando l’anteprima di ciò che avevo scattato direttamente nel display. A conti fatti si fa in fretta a vedere la quantità di megapixel: basta croppare o fare un grande zoom per capire quanti dettagli possono ancora “salvarsi” e di conseguenza essere riutilizzati.

Ho scattato un po’ di foto di vita lavorativa nel mio studio, niente di particolare ma sufficienti a far capire le grandi potenzialità di questo prodotto che, tra l’altro, esattamente come X-T4 ha il supporto al PC Sync, ergo si può collegare un flash esterno via cavo, cosa che la rende definitiva anche per utilizzo in studio (e non solo per paesaggistica).

Nella fase di test ho scattato in RAW+JPEG, sapendo che avrei potuto aprire e controllare soltanto questi ultimi in quanto, come sempre, ogni volta che esce una fotocamera bisogna attendere il profilo compatibile con i vari programmi di editing. Non resta che attendere i vari aggiornamenti della suite Adobe e di Capture One al fine di poter aprire i RAF di questa X-H2 e capire le potenzialità anche della gamma dinamica.

Guardando “solo” i JPEG sono rimasto fortemente impressionato: tutto sembra assolutamente perfetto e rivoluzionario. Forse vi trovate di fronte alla vostra prossima Fujifilm, o forse alla MIA prossima Fujifilm. Vedremo.
Fujifilm X-H2: prezzo e data di uscita
La cosa più incredibile e che mi ha fatto fare un salto sulla sedia riguarda proprio il prezzo di questo prodotto, che in Italia sarà venduto a 2299,00€ IVA INCLUSA per il solo corpo, questo significa che, ad oggi, Fujifilm X-H2 è il prodotto più economico sul mercato con cui è possibile scattare a 40 megapixel e registrare video fino all’8K@30fps. Se volete il kit, è disponibile quello con XF16-80mm al costo di 2799,00€ IVA INCLUSA. La disponibilità della fotocamera è prevista per fine settembre, ma a partire da oggi i negozianti possono già accettare preordini.
Cosa ne pensate di questa nuova ammiraglia? È destinata a rivoluzionare il mercato? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto.