Fujifilm X-H2 vs X-H2s: il grande confronto è finalmente arrivato. Da tempo volevo portare questo contenuto sia sul sito che su YouTube per rendervi partecipi del mio “cruccio” fondamentale: quale delle due fotocamere scegliere per le proprie esigenze? Ho deciso di analizzare le differenze principali e sostanziali per farvi capire quale dei due prodotti dovreste acquistare in base a ciò che dovete fare. Ecco il confronto
Era maggio del 2022 quando Fujifilm ha svelato al mondo X-H2s, la prima delle due sorelle, quella pensata per la fotografia sportiva e per il videomaking. Ho avuto la possibilità di provarla in anteprima in un circuito non lontano da Milano per capire come si comportava il nuovo autofocus. Un paio di mesi dopo poi, Fujifilm ha svelato la già pre-annunciata X-H2, sorella “diversa” con un sensore molto più importante in termini di risoluzione ma non stacked e, di conseguenza, con alcune caratteristiche in meno (ma anche in più) rispetto a X-H2s. Due prodotti esteticamente molto simili ma tecnicamente decisamente diversi, pensati per due (o più) esigenze nettamente differenti, anche se ciò non toglie che c’è chi si è fatto il corredo completo di entrambi i modelli per coprire “tutto”. Quale delle due farà al caso vostro? Quale dovreste acquistare?
Questo confronto nasce da queste domande, e ho deciso di dividerlo in 5 punti esatti che evidenziano le principali differenze.
Prima di tutto però, ecco una tabella riepilogativa delle specifiche tecniche a confronto, così da farvi saltare all’occhio, almeno “sulla carta” ciò che differisce nella scheda tecnica tra i due prodotti:
Fujifilm X-H2 | Fujifilm X-H2s | |
Sensore & Processore | X-Trans CMOS V BSI da 40.2 megapixel + X-Processor Pro 5 | X-Trans CMOS V Stacked da 26 megapixel + X-Processor Pro 5 |
Sensibilità ISO | ISO 125-12800 (espandibile a 64-51200 | ISO 160-12800 (espandibile a 80-51200) |
Autofocus | AF Ibrido a 117/425 punti con rilevamento Animali, Uccelli, Auto, Moto, Aerei, Treni, Persone (viso, occhi, corpo) | AF Ibrido a 117/425 punti con rilevamento Animali, Uccelli, Auto, Moto, Aerei, Treni, Persone (viso, occhi, corpo) |
Raffica foto | 20 fps (otturatore elettronico - crop 1.29x con file a 24mp) - 14 fps (otturatore meccanico) | 40fps (otturatore elettronico - no blackout e no crop) - 15 fps con otturatore meccanico |
Stabilizzatore | Stabilizzatore d'immagine fino a 7 stop | Stabilizzatore d'immagine fino a 7 stop |
Mirino | Mirino OLED da 5.76 milioni di punti con magnificazione dello 0,8x e refresh rate fino a 120fps | Mirino OLED da 5.76 milioni di punti con magnificazione dello 0,8x e refresh rate fino a 120fps |
Display | LCD Vari-Angle da 3.0″ LCD con 1.62 milioni di punti con supporto Touch | LCD Vari-Angle da 3.0″ LCD con 1.62 milioni di punti con supporto Touch |
Memoria | Doppio slot di memorie, uno CFExpress Type B (per gestire raffiche veloci e formati video avanzati) + SD UHS-II | Doppio slot di memorie, uno CFExpress Type B (per gestire raffiche veloci e formati video avanzati) + SD UHS-II |
Video | Video fino all’8K@30fps, ProRes 422, LT e HQ interno, 4K fino a 60fps, Bitrate video fino a 720Mbits, nuovo F-Log 2 con gamma dinamica superiore ai 14 stop | Video fino al 6.2K dall’area piena del sensore, Supporto DCI / UHD 4K fino a 120fps (con crop), Vari codec video tra cui ProRes HQ, STD ed LT, Nuovo F-Log 2 con gamma dinamica superiore ai 14 stop e readout a 14-Bit |
Altro | Modalità Pixel Shift per foto fino a 160 megapixel, fino a 1/180.000s per lo scatto, buffer fino a 600 foto in RAW a 20fps | Fino a 1/32.000s per lo scatto, buffer fino a 600 foto in RAW a 20fps, fino a 160 foto a 40fps RAW |
Fujifilm X-H2 vs X-H2s: il sensore
Sebbene a livello estetico sia difficile distinguere i due prodotti (se non fosse per quella “S” nella parte frontale della X-H2s), a livello tecnico le differenze sono molte, a partire proprio dal sensore: X-H2 integra il nuovo X-Trans CMOS V da 40.2 megapixel, mentre X-H2s offre sempre un X-Trans CMOS V ma è di tipo Stacked e offre 26.1 megapixel. Quella “S” sta infatti per “Stacked” e, di fatto, offre un mondo di possibilità in più per chi desidera fare un genere fotografico decisamente più “dinamico” e “rapido” oppure è interessato ad una parte video più “importante” sotto certi punti di vista. “Stacked” dall’inglese significa “impilato” e riguarda i due circuiti presenti sul sensore che sono appunto “impilati” in modo da garantire un’acquisizione maggiore di luce, ridurre il rumore e soprattutto velocizzare alcune operazioni, come ad esempio la messa a fuoco automatica. Sebbene entrambi i sensori siano retroilluminati (BSI), la versione S ha una maggiore velocità di readout.
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Leggi di piùEntrambe le fotocamere possono scattare in tre diversi formati RAW (non compresso, lossless e compresso) così come in JPEG oppure in HEIF a 10-bit. È possibile anche ottenere un formato TIFF tramite conversione dei RAW in camera. Allo stesso modo, entrambi i sensori sono in grado di generare immagini molto definite grazie al fatto che manca in entrambi i casi un filtro anti-aliasing. Ovviamente, per una questione di risoluzione fisica sul sensore, i dettagli con un crop del 100% saranno visibili meglio nelle foto scattate con X-H2 rispetto a quelle scattate con X-H2s. Per questo motivo, ad esempio, se la vostra esigenza è unicamente quella di produrre immagini che vengano stampate su muri, facciate di edifici e così via, allora la scelta non può che ricadere su X-H2 – certo, questa descrizione è un po’ troppo “vaga”, perché di fatto, qualora queste foto debbano essere di sport e non “semplici” ritratti in studio, allora la scelta di X-H2s con sensore Stacked sarebbe quella più ovvia.
A livello logico, com’è sempre stato, una minore risoluzione sul sensore corrisponde ad una maggiore tenuta ad alti ISO, ed è infatti così: Fujifilm X-H2 ha una buona resa anche a 3200 ISO, ma salendo a 12800 si iniziano a notare differenze evidenti che avvantaggiano X-H2s. Sebbene a 51200 ISO il rumore sia visibile in entrambi i modelli di fotocamere, la resa migliore è ancora quella di X-H2s.
È vero, oggi le nuove versioni di Adobe Lightroom permettono, grazie all’IA, un incredibile recupero delle immagini più rumorose, ma, basandoci sui file puri usciti dalla camera, la “vincitrice” del minor rumore nelle immagini non può che essere chiaramente X-H2s, ma, anche in questo caso, dipende da che genere fotografico fate. Ad esempio, io uso spessissimo X-H2 in studio per ritratti con flash, pertanto, sfruttando la potenza dei lampi, la sensibilità ISO non va mai oltre a 100. Allo stesso modo, ho usato X-H2 anche per fotografia notturna, senza andare mai oltre ai 3200 ISO, motivo per cui non ho mai avuto alcun genere di problema derivato dal rumore elettronico in questo caso.
Galleria foto con Fujifilm X-H2
Difficile comparare la gamma dinamica, perché sarebbe stato scontato anche in questo caso dire che quella di X-H2s è migliore, ma non è così in quanto dipende effettivamente dai file. Sono riuscito a fare tantissimi recuperi di ombre ed alte luci tranquillamente con X-H2 mentre in alcuni casi X-H2s ha mostrato più rumore nei recuperi, ma è una variabile troppo ampia per decretare un reale “vincitore”, entrambi i modelli si comportano egregiamente nella maggior parte delle situazioni.
Galleria foto con Fujifilm X-H2s
Fujifilm X-H2 vs X-H2s: video
L’alta risoluzione di 40 megapixel di X-H2 permette chiaramente una maggior risoluzione anche lato video, motivo per cui questa fotocamera è in grado di registrare in 8K@30fps (anche in ProRes, volendo), motivo per cui l’effettiva qualità del video è decisamente alta. Io ho avuto modo di testare l’8K per alcune esigenze “normali” e con l’esigenza di pubblicare poi il video in 4K, cosa che però mi ha permesso di avere una qualità video visiva superiore e più dettagliata con ampie possibilità di crop in fase di montaggio. Questo però non significa che X-H2s sia inferiore lato video, anzi, tutto l’opposto, perchè la versione S offre ben due modalità che X-H2 non ha e che potrebbero fare la differenza in molte esigenze: sto parlando della modalità slow motion in 4K@120fps e della modalità video 6.2K 30p 3:2 open gate. La prima la trovo perfetta per la registrazione di alcuni specifici B-Roll, perchè rallentare a 120fps significa avere la totale libertà in montaggio di modificare davvero a piacere la velocità, rallentando all’inverosimile senza perdere frame o qualità oppure velocizzando fino ad una velocità “standard” qualora fosse necessario. Questo modus-operandi l’ho usato spessissimo, ad esempio, nelle mie recensioni su YouTube per creare dei B-Roll per i prodotti recensiti registrando i video a mano libera e senza dover fare i salti mortali per avere clip sufficientemente lunghe e facili da stabilizzare. Molti reputano il 4K@120 inutile semplicemente perché magari non hanno l’esigenza di usarlo (in effetti per un’intervista non lo userei mai, e forse nemmeno per un reportage di un evento aziendale), personalmente però lo reputo fondamentale per le mie specifiche esigenze, perché mi facilita e mi velocizza molto la creazione di alcune tipologie di contenuti.
Parlando invece di formato 6.2K@30p Open Gate, è un’altra funzione decisamente interessante per chi deve realizzare dei contenuti che, ad esempio, devono essere pubblicati sia su YouTube (quindi in formato orizzontale) sia su Instagram o TikTok (quindi in formato verticale): con una sola ripresa è infatti possibile adattare poi in crop il taglio, perché è un formato che registra in 3:2 fotografico e che quindi permette grandi ritagli in fase di montaggio.
Entrambe le fotocamere offrono diverse tipologie di codec, tra cui il “recente” h.265 e l’Apple Prores, ed è possibile registrare internamente a 10-Bit in 4:2:2 oppure in RAW a 12-bit tramite HDMI con un recorder esterno compatibile (ovviamente opzionale – tipo i vari Atomos Ninja e così via).
Nessuna delle due fotocamere ha un limite di registrazione di 30 minuti: potrete registrare quanto volete in base alla disponibilità di spazio sulle varie memorie o sul recorder esterno; tuttavia, se vi spaventa il surriscaldamento (cosa che può succedere soprattutto in 8K o in 4K@120 per lunghe sessioni) allora sappiate che per entrambi i modelli è disponibile una ventola di raffreddamento opzionale che può essere collegata nella parte posteriore in grado di risolvere ogni tipo di problema di surriscaldamento.
Parlando di dettagli lato video, X-H2s riesce a garantire “qualcosa in più” ed essere più definita nella maggior parte dei casi, mentre X-H2 è leggermente più “morbida”. Nel caso di X-H2, si nota quasi ad occhio nudo la differenza tra 4KHQ (che sta per “High Quality”, ovvero “oversampling” dalla porzione maggiore di risoluzione) e la normale registrazione 4K, anche se chiaramente in 4KHQ non potrete arrivare a 60fps, a differenza della registrazione in 4K “normale”.
Per quanto concerne invece la sensibilità ISO, X-H2 mostra rumore già a partire da ISO 800, disturbo che si incrementa sempre di più alzando la sensibilità ISO. Ovviamente X-H2s mantiene meglio i dettagli e soffre meno di rumore anche lato video. Questa differenza si nota anche nello scatto fotografico, perché, grazie al sensore stacked, X-H2s praticamente non soffre di Rolling Shutter, mentre con X-H2 può ovviamente capitare a seconda delle situazioni.
Entrambe le fotocamere sfruttano lo stabilizzatore a 5 assi per compensare fino a 7 stop, e i risultati sono pressoché identici. In moltissime situazioni ho registrato a mano libera senza avere troppi problemi, ovviamente non dovrete mettervi a camminare in un percorso pieno di buche, perché in quel caso i problemi si vedrebbero, sempre in entrambi i casi. Volendo comunque c’è una modalità chiamata Digital IS che permette di avere un “boost” di stabilizzazione con un crop pari a 1.1x in grado di offrire risultati nettamente migliori, ovviamente.
Fujifilm X-H2 vs X-H2s: velocità
Parlando di raffica con otturatore meccanico, X-H2 ha le stesse prestazioni di Fujifilm X-T4, quindi una raffica da 15fps, che, tra l’altro, è la stessa anche di X-H2S (sempre parlando di otturatore meccanico). Passando all’otturatore elettronico, le cose cambiano notevolmente soprattutto per X-H2S, perché X-H2 si ferma a 20fps con un crop pari a 1.29X che immagazina file a 24 megapixel anziché 40, mentre X-H2s arriva fino a ben 40fps con anche AF e AE tracking, senza nessun crop. In realtà, anche su X-H2 c’è la possibilità di scattare a raffica senza crop, ma dovrete fermarvi a 13fps al massimo.

Un altro vantaggio importante di Fujifilm X-H2s è la maggior velocità di readout del sensore che permette di ridurre, se non praticamente eliminare, il Rolling Shutter, fastidiosa distorsione verificabile soprattutto nelle raffiche ad alta velocità quando si fotografano oggetti o soggetti in rapido movimento.

In entrambe le fotocamere avete la possibilità di attivare la modalità di Pre-Scatto, ovvero la possibilità di salvare varie foto nella memoria del buffer prima ancora di premere pienamente il tasto di scatto, caratteristica particolarmente utile sia nella fotografia sportiva sia nella fotografia wildlife.
C’è però un vantaggio importante di X-H2 che non è presente in X-H2s, ovvero la massima velocità di scatto dell’otturatore, che in X-H2 può arrivare fino a ben 1/180.000 di secondo (sempre con otturatore elettronico) grazie ad un sistema che Fujifilm chiama “Special Drive” – nel frattempo invece, Fujifilm X-H2s si ferma a 1/32.000.

Paradossalmente però, lato buffer, le prestazioni sono simili per entrambi i modelli, con una X-H2 che riesce a fare 600 frame a 20fps in RAW, stesso preciso valore di X-H2s. Certamente le cose cambiano quando aumenta la raffica, pertanto, nel caso di X-H2s, passando a 40fps in RAW, il buffer sarà pari a circa 160 frame.
Una differenza importante che riguarda la velocità vale sicuramente per l’AF: il sensore Stacked influenza molto più di quanto si pensi in questi termini, motivo per cui, sebbene il tipo di AF sia lo stesso per entrambi i modelli, quello di X-H2s è più veloce, preciso e funzionale nelle situazioni dinamiche. Ho avuto modo di fare questo test sia lato video che foto, per entrambe le fotocamere, sfruttando gli stessi obiettivi, cioè quelli che posseggo. La velocità di messa a fuoco, così come la precisione, sono due caratteristiche in netto vantaggio su X-H2s. Per certi versi, nonostante io sapessi che il sistema di AF è lo stesso per entrambi i modelli, mi sembrava quasi come se X-H2s, con l’utilizzo di tutti i giorni, montasse un AF completamente diverso e più prestante, perché è esattamente l’effetto che fa.
Tutto questo è stato ovviamente fatto e pensato per precisi ambiti di scatto, perché di fatto X-H2s è un prodotto in grado di dare il suo meglio sia in ambito video sia nella fotografia sportiva o wildlife, magari accoppiata al nuovo XF150-600mm F5.6-8 LM OIS WR.
Fujifilm X-H2 vs X-H2s: differenze aggiuntive
Premesso che, come sempre, tutto dipende dalle vostre precise esigenze e dal budget a disposizione, tuttavia, Fujifilm X-H2s non è una fotocamera, secondo me, adatta ai paesaggisti per almeno due motivi: il primo è ovviamente la differenza di risoluzione, se un paesaggista può scegliere, andrà sempre sulla maggior risoluzione, la seconda invece, riguarda il Pixel Shift Multi Shot, funzione presente unicamente in Fujifilm X-H2 e che permette di scattare fino a 20 immagini in sequenza muovendo il sensore di circa mezzo pixel per volta al fine di creare una foto finale di ben 160 megapixel (sebbene non in camera me in post produzione con un software di Fuji chiamato “Pixel Shift Combiner” – gratuito). Questa tra l’altro è la prima volta che vediamo una funzione del genere in una Fuji.
Dal punto di vista dell’estetica, come dicevo ad inizio articolo, non ci sono differenze reali, a parte la “S” nella versione Stacked, ma da lontano difficilmente sono riconoscibili e distinguibili.
Una mancanza importante di entrambi i modelli, a mio avviso, riguarda la possibilità di registrare filmati su drive SSD tramite porta Type-C, caratteristica che invece troviamo nella “sorellona maggiore” GFX 100 II presentata nel corso di questo 2023. È vero, le memorie CF Express Type B sono veloci e soprattutto più a buon mercato delle CF Express Type A, tuttavia, aver avuto la possibilità di collegare un SSD esterno per registrare filmati 8K oppure 6.2K e così via, con codec pesanti e definiti, sarebbe stata la svolta, quel passo avanti in più che avrebbe permesso di usare più spesso risoluzioni importanti e codec pesanti, invece, pensando a me, mi ritrovo sempre a dover sacrificare il bitrate o il codec, perché, sapendo la lunghezza del contenuto che andrò a realizzare, capisco di non aver abbastanza spazio sulle memorie che posseggo.
Fujifilm X-H2 vs X-H2s: prezzo e dove acquistare
Anche nel prezzo, ovviamente, ci sono delle differenze, con Fujifilm X-H2s che costa circa 300€ in più rispetto a X-H2 (promo escluse, ovviamente).
Se volete acquistare uno dei due prodotti, trovate i migliori prezzi nel momento in cui leggete questo articolo proprio qui sotto:
Fujifilm X-H2

Fujifilm X-H2s
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