Scrivere questo articolo non è semplice: oggi, lunedì 8 marzo 2021, cade la ricorrenza della Giornata della donna ed è un giorno importantissimo per tantissimi aspetti. Noi di FotoNerd, nonostante trattiamo principalmente di fotografia e cinema, vogliamo rendere omaggio a questa giornata e darle importanza, raccontandovi la storia di 5 fotografe che ce l’hanno fatta a vincere l’ottusità di questo settore, soprattutto nel secolo scorso.
Giornata della donna 2021: una ricorrenza per 365 giorni
Sapete, prima di raccontarvi la storia delle fotografe che sono riuscite a vincere il sessismo e l’ottusità generale, vorrei spendere un paio di minuti per dirvi quanto io (e tutta la nostra redazione) ci teniamo a questa giornata. La Giornata della festa della donna non è puro simbolismo, non deve assolutamente esserlo: le donne, per secoli, si sono viste sottovalutate e trattate come esseri inferiori da una società bacata e ottusa, da un sistema stupido e ignorante che innalzava a gran voce un sistema classista e sessista. La donna, in tutto il mondo (e in alcuni luoghi ancora oggi), è sempre stata vista come una figura debole, priva di fermezza e di carattere, incapace a ricoprire determinati ruoli o a svolgere alcuni lavori. Questo, come spero tutti sappiate, non è affatto vero: la donna, più dell’uomo, forse, si è dimostrata forte, decisa a ribaltare quello stupido pregiudizio sulla sua figura. La Donna, e voglio usare la D maiuscola, si è ritagliata il suo spazio come giusto che sia, dimostrando quelle capacità che ha sempre avuto ma che il sistema ha sempre deciso di non vedere.
Quello che ci tengo a sottoscrivere, però, è che la Giornata della donna non deve valere solo oggi, solo durante la sua ricorrenza. Il rispetto deve esserci sempre, 365 giorni l’anno. Come per la giornata contro la violenza sulle donne, questo non deve essere un giorno simbolico ma un giorno in cui si celebra una convinzione, una verità assoluta: quella che siamo tutti uguali, donne e uomini. Non esistono differenze, classificazioni, debolezze. Non esiste il sessismo e, al pari del razzismo e dell’omofobia, va combattuto con tutte le nostre forze, con ogni briciolo del nostro essere. Questo è l’importante, questo fa la differenza. Celebrare la Giornata della donna 2021 per poi applicare la stessa ottusità nei giorni successivi non serve a nulla, non aiuta nessuno e svela le carte sull’essere delle banderuole. La donna, come l’uomo, ha forza, valore, coraggio, capacità, volontà, debolezze, amore. L’essere umano è fatto così e siamo tutti uguali, nessuno escluso. Le capacità non dipendono da quello che abbiamo sotto i pantaloni, ma dalla forza di volontà e dalla determinazione nello svolgere un compito. Questa è la cosa che molti (purtroppo) devono ancora capire, e la cosa per la quale io (e noi, di FotoNerd) ci batteremo sempre.
Giornata della donna 2021: 5 fotografe che ce l’hanno fatta
Per celebrare questa giornata vorrei parlarvi di 5 fotografe che, nel secolo scorso, ce l’hanno fatta a vincere il sessismo e l’ottusità generale. Dovete sapere che il mondo della fotografia è sempre stato super sessista: le donne non possono fare buone fotografie, le donne non hanno la forza di reggere il confronto con certi soggetti, le donne non possono resistere in certe zone di guerra. Tutte, permettetemelo di dire, stronzate. Le donne possono, al pari degli uomini. Le personalità di cui sto per raccontarvi ce l’hanno fatta e, con la loro forza di volontà e determinazione, sono riuscite a rompere gli schemi e a diventare vere e proprie icone della fotografia. Prima di questo, però, sono veri e propri simboli di una battaglia ad oggi eterna: quella contro l’ignoranza comune.
Margaret Bourke-White
Nata a New York il 14 giugno 1904, Margaret Bourke-White è stata una delle figure femminili più importanti nella storia della fotografia. Cresciuta fotografando le aziende e gli ambiti industriali in cui il padre lavorava, Margaret ha avuto il privilegio di finire sulla copertina del primo iconico numero di Life nel 1936, intraprendendo una carriera che l’ha vista abbattere tutti i confini sociali. Ha collaborato con la rivista sulla Seconda Guerra Mondiale, fotografando l’assedio di Mosca e la guerra in Corea, arrivando alle rivolte in Sud Africa. Ha dedicato al fotogiornalismo tutta la sua vita ed è stata la prima corrispondente di guerra donna, un settore in cui tutti erano convinti che solo gli uomini potessero farcela. Un punto di riferimento e una fotografa di grande talento, nonché una persona che è riuscita a vincere tutti i pregiudizi e a dimostrare il contrario.
Inge Morath
Inge Morath è un’altra donna che è riuscita a sconfiggere tutti i pregiudizi del mondo fotografico: nata a Graz nel 1923, è stata la prima fotografa donna ad entrare nella storica agenzia Magnum Photos, nel 1953. Ci riuscì nonostante il chiacchiericcio dei suoi collaboratori e colleghi, nonostante tutti pensassero che non avesse la forza per reggere e le ridessero dietro ogni due secondi. Nel 1955 pubblicò la sua prima raccolta fotografica, scrivendo una pagina importantissima di questo linguaggio. Le sue immagini, contraddistinte da un taglio netto e da un’occhio capace di vedere quelle cose che molti altri non erano in grado di vedere, l’hanno resa una delle migliori fotografe di sempre, nonché una fonte di ispirazione per tutte coloro che vogliono arrivare ad un risultato ma si vedono mettere i bastoni tra le ruote da uomini che si sentono superiori solo per il loro genere sessuale. Ricordo: non conta, mai, quello che c’è sotto i pantaloni.
Donna Ferrato
Ve ne abbiamo ampiamente parlato nel nostro editoriale sulla Giornata contro la violenza sulle donne 2020, ma è impossibile non parlare di Donna Ferrato anche durante la Giornata della donna 2021. Nata a Waltham il 5 giugno del 1949, Donna Ferrato ha scritto la storia della fotografia raccontando, per oltre trent’anni, la violenza domestica della quale le donne sono vittima. Una battaglia combattuta con tutta sé stessa che l’ha vista raccontare quello che in molte subiscono tra le mura di casa, quel dolore indescrivibile che nessun essere vivente dovrebbe mai vivere. Le sue fotografie sono pungenti, taglienti come rasoi affilati e hanno aperto la strada alla battaglia contro gli abusi e le molestie. Una figura dal carisma unico che si è ritagliata uno spazio tutto suo nell’olimpo della fotografia, vincendo il pregiudizio sul suo sesso.
Letizia Battaglia
Italiana, nata a Palermo nel 1935, Letizia Battaglia è una fotografa che non ha mai avuto paura di dire la verità, di raccontare le cose come dovevano essere raccontate, senza fronzoli. Ritrovandosi unica donna in mezzo a colleghi maschi, si trasferì inizialmente a Milano per poi tornare a Palermo creando l’agenzia fotografia Informazione Fotografica. Versò molte energie nel raccontare la mafia, il clan dei Corleonesi, arrivando addirittura a cambiare la storia politica grazie alle sue immagini che ritraggono Andreotti con gli esattori Salvo all’hotel Zagarella. Nel 1985 è stata la prima donna europea a ricevere, insieme a Donna Ferrato, il Premio Eugene Smith, dato solo ai fotografi capaci di raccontare e cambiare le cose con le loro fotografie. Una figura unica, una donna che ha saputo raccontare il mondo e vincere i pregiudizi sessuali.
Dorothea Lange
Nata nel 1895 e scomparsa nel 1965, Dorothea Lange è considerata una delle figure più importanti di sempre nella fotografia. E sì, è una donna. La sua opera di documentazione della Grande Depressione Americana del 1930 è ancora oggi uno dei reportage fotografici migliori mai realizzati, un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono ambire a realizzare qualcosa di importante con una macchina fotografica in mano. Continuò a lavorare documentando l’immigrazione, gli operai e i braccianti. La fotografia “Migrant Mother” ha scritto la storia e, tutt’oggi, è una delle immagini più conosciute del mondo insieme a “La ragazza afgana” di Steve McCurry. Una figura che rappresenta un simbolo inequivocabile: il talento e la bravura prima del sesso, e infatti è una delle fotografe più grandi si sempre.
Giornata della donna 2021: oggi, domani, per sempre
Come scrivevo sopra, questa è una giornata che dovrebbe valere tutti i giorni dell’anno. Non deve esistere il pregiudizio, il sessismo e l’ottusità mentale. Questi sono cancri da estirpare, malattie del pensiero da eliminare. Le donne, come gli uomini, hanno il talento e le capacità per svolgere qualsiasi mansione, e devono essere considerate al pari. Questo è un discorso che farei anche a parti inverse, se fosse il contrario. Purtroppo la villania delle persone, soprattutto di quelli di sesso maschile, ha dominato per decenni e, ahimè, continuerà a farlo ancora per molto tempo. Questo, però, non deve farci demordere: la battaglia deve continuare, perché è il solo modo per vincere. E, presto, si vincerà.
Un saluto e un bacio a tutte le donne, ricordatevi che voi potete. Voi, dovete.