Non basterebbero le parole di dieci articoli per raccontare Glenda Jackson e quello che ha significato per il mondo del cinema e dello spettacolo. E non solo. Da poche ore è arrivato l’annuncio della morte di Glenda Jackson, scomparsa all’età di 87 anni. Una morte che lascia un solco indelebile, forse impossibile da riempire.
Glenda Jackson morte: l’eternità raggiunta
Donne in amore, Un tocco di classe, Le serve, Cattive abitudini, L’altra faccia dell’amore, Maria Stuarda regina di Scozia. Potremmo stare qui ore a scrivere quanto Glenda Jackson, nata a Birkenhead il 9 maggio 1936, sia stata un gigante del mondo del cinema e dello spettacolo. Una figura iconica, scomparsa ieri all’età di 87 anni nella sua casa a Londra.
Il suo carisma e il suo talento hanno dominato la scena per tutta la fine degli anni ’60 e ’70, vera regina della New Hollywood con la consacrazione agli Oscar per Un tocco di classe, sbaragliando con la sua interpretazione una concorrenza agguerritissima.
Glenda Jackson non è stata solo il Cinema, però: membro attivo e deciso del Partito laburista durante l’adolescenza, si è battuta fortemente per la Lega anti-nazista arrivando, al termine della sua carriera sotto i riflettori (conclusasi ufficialmente nel 1991), a candidarsi per un seggio in Parlamento. Migliorare le condizioni dei lavoratori, delle donne e degli immigrati sono stati i suoi punti fermi, le sue battaglie, spinte oltre ogni limite in alcune dichiarazioni rilasciate senza peli sulla lingua. Una fervente sostenitrice dei diritti umani e lavorativi, capace di portare quella freschezza e quell’attitudine vista sul grande e piccolo schermo anche in un contesto molto più complesso e stratificato come quello della politica.
Glenda Jackson morte: conclusioni
La scomparsa di Glenda Jackson non è solo la scomparsa di un’attrice divenuta icona, ma di una donna che è stata un simbolo sul grande e piccolo schermo del cinema e della vita. Una scomparsa che addolora il mondo intero, e probabilmente impossibile da colmare. Buon viaggio.