Le fotocamere sotto al display non sono una novità: negli ultimi anni abbiamo visto tantissimi produttori provare ad innestare in questo modo lo strumento, ma mai senza raggiungere vette qualitative importanti. Google però ha depositato un brevetto per realizzare una fotocamera anteriore sotto al display di qualità, scopriamo tutti i dettagli.
Google brevetto fotocamera sotto display: i dettagli
Come riportato da PetaPixel, Google ha depositato un brevetto per realizzare una fotocamera anteriore per smartphone sotto al display di ottima qualità e resa. Come abbiamo visto negli ultimi anni, la ricerca di ridurre cornici ed estrusioni sui telefoni si è sempre più intensificata, con diversi produttori che hanno provato ad innestare questa soluzione senza però arrivare ad ottenere dei risultati qualitativi importanti. Le motivazioni sono da ricercare proprio nell’idea: posizionare sotto al display la fotocamera causa diversi problemi di risoluzione e, essendo una tecnologia “giovane“, serve tempo prima che venga implementata a dovere.
L’idea alla base del brevetto depositato da Google per realizzare una fotocamera frontale sotto al display è quella di posizionare un pannello di visualizzazione OLED aggiuntivo con la stessa densità di pixel, così da ovviare al problema. Posizionando il sensore e l’obiettivo sotto lo schermo, con il secondo posto direttamente di fronte alla fotocamera, si andrebbe ad utilizzare un prisma che manterrebbe la qualità d’immagine. Questo secondo pannello funzionerebbe solo con la fotocamera attiva, mentre quando non viene utilizzata rifletterebbe il contenuto dello smartphone su quello classico così da non dare problemi durante l’utilizzo canonico. Stando al brevetto, il piccolo display integra tre sensori che potrebbero essere un sensore ambientale, un sensore di prossimità e uno IR per il rilevamento del volto.
Google brevetto fotocamera sotto display: conclusioni
Un’idea che potrebbe funzionare, o quanto meno ci proveranno a farla funzionare. Negli ultimi anni abbiamo visto tanti produttori lanciarsi in questa missione, senza buoni esiti finali. Vedremo se Google, dall’alto della sua tecnologia, riuscirà nell’impresa.