Google Page Experience è un nuovo sistema di misurazione della qualità di un sito web messo a punto dal colosso statunitense. Si tratta di un nuovo algoritmo che inciderà molto sul posizionamento di ogni sito web all’interno delle ricerche. Scopriamo come funziona.
Google Page Experience: tutte le informazioni
Il posizionamento di un sito web all’interno delle ricerche Google è sicuramente molto importante e l’azienda statunitense lo sa bene. Tramite un post sul blog ufficiale dedicato i wemaster, il colosso di Mountain View ha annunciato l’arrivo di un nuovo sistema di ranking per tutti i siti, il quale sarà in grado di misurare l’esperienza dell’utente. Il nuovo algoritmo di classificazione si chiama Google Page Experience e sarà in grado di penalizzare i siti che offrono un’esperienza utente scadente. L’azienda ha comunicato che questo nuovo sistema di misurazione non arriverà prima del 2021 e che i siti web verranno comunque informati almeno 6 mesi prima dell’attivazione.
Per classificare l’esperienza utente sono stati sviluppati degli algoritmi che misurano alcuni fattori importanti secondo Google. Si terrà conto del caricamento, delle prestazioni, dell’interattività e della stabilità visiva della pagina tramite i Core Web Vitals. A queste misurazioni si aggiungono segnali di ricerca già esistenti per l’esperienza della pagina, come ad esempio i template mobile-friendly, la navigazione sicura, la sicurezza HTTPS e gli intrusive interstitials, ovvero quelle inserzioni che occupano gran parte dello schermo e che rovinano l’esperienza utente. Tutti questi aspetti permetteranno ai Google Page Experience di assegnare un punteggio ad ogni sito, il quale inciderà sul posizionamento del sito stesso tra le ricerche.
Tra queste metriche sono presenti i Contentful Paint (LCP), i quali misurano le prestazioni di caricamento e che hanno come standard da rispettare una velocità di massimo 2,5 secondi da quando inizia il caricamento della pagina; i First Input Delay (FID) che misurano l’interattività e che non devono superare i 100 millisecondi; e infine i Cumulative Lyout Shift (CIS) i quali misurano la stabilità visiva e che devono essere inferiori a 0,1.
Come scritto sopra, i Google Page Experience arriveranno nel 2021 e saranno annunciati ai siti web 6 mesi prima del loro impiego. Si tratta di un metodo di misurazione che predilige l’esperienza utente prima ancora dei contenuti, segno che l’azienda è attenta ai pareri dei suoi utenti.