Debutta in questi giorni nelle sale italiane, precisamente il 16 febbraio 2023, il nuovo film thriller del regista iraniano Ali Abbasi Holy Spider. Vediamo i dettagli.
Holy Spider: la trama
Holy Spider è ambientato nel lontano 2001 in Iran, una terra mistica, difficile, ma estremamente pregna della sua religione esclusiva, ben poco aperta ai concetti di libertà e uguaglianza. È proprio qui che un uomo di nome Saeed Hanei (Mehdi Bajestani ) è pronto a cogliere il volere superiore e ad adempiere alla sua oscura missione personale.
Questo ex-militare e padre di famiglia, intento a completare la sua ricerca religiosa-spirituale, vuole purificare la sua sacra città natale Mashhad dall’immoralità e la corruzione della carne di un atto così vile quale la prostituzione.
Dunque pensando di ottenere l’approvazione e la glorificazione di tutta la cittadina, Saeed “sacrifica” tutte le meretrici, attirandole nella sua trappola insidiosa a forma di ragnatela, da qui il nome Spider Murders. Ciò che ne consegue però non è quello che si aspettava, ovvero il totale disinteresse, da parte delle autorità e della popolazione, verso la vicenda.
Solamente una giornalista di Teheran, Rahini (Zar Amir Ebrahimi ), segue la brutalità dei suoi omicidi, come briciole di pane di azioni crudeli e riprovevoli di un serial killer delirante.
Holy Spider: riconoscimenti e analisi critica
Originariamente uscito nel 2022 nelle sale americane e rimasto in programmazione nelle prime 11 settimane, Holy Spider è la semplice trasposizione della vera tragedia accaduta in queste terre più di venti anni fa, che ha suscitato grande sgomento in tutto l’Europa e nel mondo.
Il film di Abissi è stato candidato tra i migliori prodotti dell’anno scorso nei più prestigiosi festival del cinema. Oltre ad aver ottenuto ben quattro candidature agli European Film Awards, la pellicola ha vinto numerosi premi quali migliore attrice per la performer Zahra Amir Ebrahimi al 75° Festival di Cannes.
Distribuito oggi in Italia da Accademy Two, Holy Spider è il perfetto caso di studio, più che odierno purtroppo, della misoginia, oggettivizzazione e sfruttamento del corpo femminile, inteso quale mero guscio che non ha alcun diritto di pensiero e indipendenza.
Le vittime degli omicidi venivano circuite, soffocate con il loro stesso velo, e infine gettate lungo il ciglio della strada o addirittura nei fossi come spazzatura senza valore. Con una collezione di 17 femminicidi, Saeed Hanei si credeva il cavaliere crociato di una guerra effimera, priva di qualsiasi significato, se non per soddisfare un primordiale bisogno di sangue.
Holy Spider: conclusioni
Holy Spider, nella sua cruda visione pseudo-giornalistica dei fatti accaduti all’epoca, ci fa riflettere sulla brutalità dell’essere umano, tante volte ancora convinto, da un’erronea credenza onnipotente, di poter compiere atti indicibili, giustificato ai suoi occhi da una morale distorta e malata. Questo film forse ci permette di prendere coscienza delle nostre azioni, risvegliandola dal quel torpore ormai troppo comune chiamato indifferenza.
Siete curiosi di andare al cinema per scoprire le vicende di questa tragica storia? Faceti sapere in un commento qui sotto cosa ne pensate.