Ancora oggi la fotografia smartphone si differenzia da quella tradizionale per alcuni elementi. Tra questi c’è l’apertura del diaframma della fotocamera variabile e in rete è apparso un brevetto di Huawei che sembrerebbe intenzionata a proporla. Ecco tutti i dettagli.
Huawei brevetto fotocamera variabile: cosa cambierebbe
Una delle grandi differenze tra la fotografia smartphone e quella tradizionale con macchina fotografica è la possibilità di cambiare l’apertura del diaframma. Questo permette di ottenere un’immagine maggiormente tridimensionale andando ad aprire il diaframma e creando il famoso effetto bokeh, o di mettere tutto a fuoco andando a chiuderlo. Ovviamente, a proprio piacimento. Nonostante non sia una novità assoluta, dato che Samsung nel 2018 provò a proporre il diaframma variabile su Samsung Galaxy S9, questa caratteristica non è mai stata sfruttata al massimo delle sue possibilità. Su LetsGoDigital, però, nelle ultime ore è apparso un brevetto targato Huawei che mostra una fotocamera smartphone con diaframma variabile.
Osservando il brevetto di sviluppo di Huawei, rispetto a quanto fatto da Samsung la tipologia di diaframma variabile sarebbe molto più simile a quella tradizionale della fotografia. Samsung, dopo l’exploit sopracitato, ha deciso di abbandonare questa caratteristica per un fattore di dimensioni dei sensori presenti sugli smartphone, andando come altri produttori a proporre più lenti con diverse aperture. Giocare con la profondità di campo era, ed è ad oggi, quindi una qualità sfruttabile solo con algoritmi o determinate modalità (per esempio, la modalità ritratto di iPhone). Il brevetto Huawei della fotocamera con diaframma variabile invece mostra proprio un’apertura tradizionale composta da lamelle che possono aprirsi e chiudersi in base al tipo di scatto che si vuole realizzare.
Huawei brevetto fotocamera variabile: cosa ne pensiamo
Secondo la documentazione presente nel brevetto, l’intento del produttore è quello di replicare l’esperienza di una macchina fotografica in tutto e per tutto. Ovviamente, ci teniamo a dirlo, si tratta di un progetto che ancora non sappiamo se verrà portato avanti: sicuramente, essendoci, l’idea c’è, ma da qui a dire che sarà presente nei prossimi modelli ce ne passa di “acqua sotto i ponti”. Vedremo se riusciranno a creare qualcosa di interessante, perché nel caso funzionasse potrebbe davvero essere una svolta per la fotografia smartphone.