Sono ormai 31 anni che Hubble ci trasmette foto incredibili dello spazio, oggi la protagonista indiscussa è la galassia NGC 976, all’apparenza un tranquillo nastro luminoso adagiato a spirale nel nero del vuoto cosmico. Ma le apparenze possono ingannare, e questo è proprio uno di questi casi. Scopriamo insieme il nuovo scatto del telescopio che non smette mai di stupire gli astrofili.
Hubble foto galassia NGC 976: l’immagine
Oggi la protagonista è lei, galassia NGC 976, un nome poco fantasioso per un oggetto cosmico lontano che sembra adagiato nel vuoto. L’apparenza è quella di una tranquilla spirale luminosa, ma la NASA avvisa: non fatevi ingannare, il suo stato di pace apparente deriva da un passato violento.

Le braccia a spirale pigramente tortuose della spettacolare galassia NGC 976 riempiono la cornice di questa foto scattata del telescopio spaziale Hubble della NASA e dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Questa galassia a spirale si trova a circa 150 milioni di anni luce dalla Via Lattea ed è all’interno della costellazione dell’Ariete. Nonostante il suo aspetto tranquillo, NGC 976 ha ospitato uno dei fenomeni astronomici più violenti conosciuti: l’esplosione di una supernova. Questi eventi catastrofici e violenti hanno luogo alla fine della vita di stelle massicce e con la loro luce possono eclissare intere galassie per un breve periodo. Ma come spesso succede, dalla morte di qualcosa nasce spesso qualcos’altro. Infatti, mentre le supernove segnano la morte di stelle massicce, sono anche responsabili della creazione di elementi pesanti che vengono incorporati nelle generazioni successive di stelle e pianeti.
Le supernove sono anche un utile aiuto per gli astronomi impegnati nella misurazione delle distanze di galassie lontane. La quantità di energia emessa nello spazio da alcuni tipi di esplosioni di supernova è molto uniforme, consentendo agli studiosi di stimare le loro distanze in base alla loro luminosità apparente registrata dalla Terra. Questa foto di galassia NGC 976, creata utilizzando i dati della Wide Field Camera 3 di Hubble, proviene da un’ampia raccolta di osservazioni Hubble di galassie “vicine” (per un astronomo che le relaziona all’intero universo, stiamo parlando comunque di incredibili distanze) che ospitano supernove e una classe pulsante di stelle note come variabili Cefeidi. Sia le Cefeidi che le supernove vengono utilizzate per misurare le distanze astronomiche e le galassie contenenti entrambi gli oggetti forniscono utili laboratori naturali in cui i due metodi possono essere calibrati l’uno contro l’altro.
Hubble foto galassia NGC 976: il futuro
Il telescopio spaziale Hubble è uno degli strumenti più preziosi mai realizzati per studiare e misurare l’universo e le osservazioni fornite continuano a essere di fondamentale importanza per gli astronomi e spettacolari per tutti gli astrofili.

Non sempre il volo di Hubble è stato spensierato. Progettato per durare molto meno, il telescopio spaziale doveva essere sostituita dal James Webb Space Telescope (lanciato il 24 dicembre 2021), ma quasi un decennio di ritardi ha lasciato Hubble con enormi responsabilità ben oltre il progetto che pesava sulle sue spalle il giorno del suo lancio, il 24 aprile 1990.
Pochi mesi fa avevamo seguito con apprensione le vicende di Hubble, quando alcuni problemi separati avevano costretto gli scienziati a mettere offline il telescopio più volte. Nonostante queste difficoltà, il telescopio Hubble ha ripreso la sua operatività, riuscendo ancora una volta a trasmetterci immagini meravigliose, come questa foto della galassia NGC 976. Si tratterà forse delle ultime immagini sensazionali trasmesse da Hubble, prima di essere mandata in pensione da Webb? Abituati agli straordinari dati trasmessi da Hubble non possiamo che aspettarci grandi cose dal suo successore, sebbene quest’attesa sia segnata inevitabilmente da un filo di tristezza per il pensionamento di uno strumento che ci ha accompagnati in questo nuovo millennio e che ha fatto compagnia a molti di noi per tutta la loro esistenza.