I‘m Back 35 è un progetto che permetterà di trasformare le vecchie macchine fotografiche analogiche in moderne fotocamere digitali. Si tratta di un’idea bizzarra che però sta riscontrando già molto successo. Scopriamo nel dettaglio di cosa si tratta.
I’m Back 35: come funziona
Sempre più spesso si sente parlare di utenti che amano scattare in analogico. Sarà per una questione di moda o perché si tratta di un mondo che affascina chi è cresciuto nell’era digitale. Quando si utilizzavano le pellicole la fotografia era completamente diversa da come la viviamo noi oggi: per poter vedere i risultati delle foto scattate bisognava aspettare anche giorni, perché il fotografo di fiducia doveva sviluppare il rullino, oppure i più appassionati lo facevano da soli in una camera oscura. Ormai quella sensazione dell’attesa si è persa, anche se, come dicevamo sopra, molti utenti continuano a scattare con fotocamere analogiche.
Il progetto I’m Back 35 è un’idea bizzarra probabilmente nata dalla voglia di riutilizzare le vecchie macchine fotografiche analogiche senza il bisogno di dover acquistare rullini da far poi sviluppare. Già nel 2017 era stato presentato un accessorio simile, il quale ha avuto anche una seconda generazione lo scorso anno. Tramite una serie di specchi l’immagine che viene catturata dalla fotocamera viene proiettata e immagazzinata da un sensore d’immagine digitale. Gli specchi sono i principali responsabili della grandezza di questo prodotto, il quale viene fissato alla fotocamera nella parte posteriore e inferiore. Al suo interno è presente un sensore CMOS Panasonic 34112 da 1/2.3″ con 14 megapixel e un processore d’immagine Novatek 96660. Si tratta di componenti che solitamente vengono utilizzati sulle action cam, quindi non offriranno prestazioni paragonabili ad una reflex o una mirrorless, ma saranno comunque in grado di regalare immagini uniche e particolari. Questo accessorio integra anche un piccolo display touch per impostare la sensibilità ISO, per modificare il bilanciamento del bianco e molto altro. Le immagini possono essere scattate sia in JPEG che in RAW, è presente la modalità HDR, si possono utilizzare schede SD fino a 128 GB, è presente un chip WiFi per trasferire le immagini ed è addirittura possibile registrare video in 4K.
La compatibilità è limitata ad alcuni modelli, ma non sono di certo pochi. Canon A/A1/AE1/F1/FT/FTB/EOS300, Contax II/RTS/G1/G2, Diana F/F mini, Leica M1/M2/M3/M4/M6/M7/Leicaflex SL/R4/R5/R6, Minolta Dinaxx 7000i/Maxxum 7000/SRT/XD, Nikon EM/F/FA/FE/FE2/FG/FM/FM2/FM3a/F2/F3 F4/F70/F90x/F100/S2/S3/Nikkormat FTN/EL, Olympus OM1/OM2/OM3/OM4/OM10, Pentax ME/ME super/K1000/Spotomatic, Praktica b200/MTL, Ricoh KR10 e Yashica JP/FX3.
I’m Back 35: conclusioni, prezzo e disponibilità
Il particolare progetto non è attualmente in vendita. Si può acquistare, ma non è un vero e proprio acquisto, bensì un ringraziamento per una donazione. Su Kickstarter è stata aperta una raccolta fondi da parte dell’azienda, in modo da avere i soldi per avviare la messa in produzione. Il budget richiesto era poco più alto di 10.000 dollari, ma è stato abbondantemente superato in pochi giorni. I primi sostenitori dovrebbero ricevere il prodotto nel corso del prossimo mese. Per aggiudicarsi un I’m Back 35 attualmente si devono sborsare minimo 281 euro, circa 50 euro in meno del prezzo a cui verrà venduto una volta immesso sul mercato.
Questo progetto è sicuramente particolare e probabilmente dividerà gli utenti. Alcuni potrebbero trovarlo geniale perché potranno riutilizzare vecchie fotocamere analogiche scattando però foto digitali; i puristi potrebbero invece trovarlo inappropriato e insensato. Fateci sapere se lo acquisterete e cosa ne pensate nei commenti.