La recensione de Il Giorno Sbagliato non può che cominciare con un plauso a chi ha adattato il titolo originale in italiano. In inglese era Unhinged che in italiano significa “Svitato”. Vedendo il film si potrebbe concordare sul fatto che “Svitato” sia un titolo più aderente al film, ma, così a naso, vista l’accezione della parola nel nostro idioma, non sarebbero stati presi sul serio né il film, né Russell Crowe ancora prima di entrare in sala. Perché, se è vero che il ruolo del buon Russell questa volta è proprio da Svitato, Il Giorno Sbagliato ha la pretesa di essere serio. Molto serio. Pure troppo serio.
Il Giorno Sbagliato recensione: il più grave problema dei giorni nostri
Lo sappiamo che il 2020 è un anno molto duro per il mondo intero e in particolare per gli Stati Uniti. Le cronache che arrivano dall’America fanno luce su un problema di vitale importanza, per cui si fanno manifestazioni in tutto il paese, a volte così violente che ci scappa il morto. La gente scende in piazza perché vuole combattere una volta per tutte la Road Rage, ossia la Furia Stradale. Se non sapete cos’è, la Road Rage è quella roba dove uno vi taglia la strada e voi scendete, prendete il crick e lo sfondate di botte. Oppure vi suona e voi lo inseguite per 600 chilometri con il solo scopo di farlo cappottare. Oppure non vi dà la precedenza; vi supera sulla destra; vi ruba il parcheggio più vicino all’entrata dell’Ikea e voi cominciate a insultare lui e i suoi parenti, a cominciare dalla mamma per finire con i suoi pronipoti del 2472.
Come dite? Vi sembra che non sia la Road Rage il problema più grave degli Stati Uniti in questo momento? Vi sembra che forse da quella parte dell’oceano abbiano dei grattacapi ben più pressanti di due imbecilli che fanno a botte perché uno ha schizzato l’altro passando su una pozzanghera?
Mi pare strano che la pensiate così, perché Il Giorno sbagliato denuncia proprio questa cosa. E se questa tematica l’hanno messa in un film sarà pure importante, no? Infatti i titoli di testa si aprono proprio con servizi del telegiornale e video di YouTube che parlano di gente che si mena per una freccia non messa. Ma guardate che si menano davvero forte, roba da non crederci, di quei pugni in faccia che non ve li raccomando mica!
Sicuri che la Road Rage potrebbe essere solo un problema secondario e trascurabile rispetto al resto? Comunque, dopo i titoli di testa di cui sopra, un Russel Crowe a cui improvvisamente si è spento il metabolismo ed è diventato Snorlax, bussa col martello sulla porta di una casa. Una volta dentro, bussa col martello sui padroni di quella casa. Poi dà fuoco a tutto e se ne va sul suo pick-up vergognosamente enorme. Anche perché l’abitacolo di quel pick-up deve contenere Russell Crowe/Snorlax.
Il giorno dopo una bella ragazza madre, divorziata e che stenta a sopravvivere, deve portare suo figlio a scuola ma è in feroce ritardo, come tutti i giorni. Una serie di peripezie stradali la portano in coda al semaforo proprio dietro a Russel Crowe che, sul suo colossale pick-up, non parte al semaforo verde e lei, da buona Milanese imbruttita, giustamente gli suona un paio di volte. Lui si prende subito malissimo, pretende delle scuse per le strombazzate, ma lei si rifiuta e quindi niente, ecco la Road Rage che si scatena in tutta la sua furia.
Il Giorno Sbagliato recensione: la Noia Rage
Questa è in brevissimo la trama de Il Giorno Sbagliato e francamente potrei chiudere qui la recensione, anche perché immagino che abbiate capito il livello del film. Ma se scrivo così poco poi Ricky Delli Paoli mi costringe a subire una sua lezione privata sulla fotografia astronomica e non credo di essere in grado di sopportare una tortura così atroce.
Il mio tono così scanzonato è dovuto al fatto che Il Giorno Sbagliato è un vuoto pneumatico di idee, tutto quello che si vede si può dividere in due categorie: 1) Cose che non hanno senso, ma che abbiamo già visto mille volte e 2) Cose che avrebbero senso se fossero state trattate meglio, ma che abbiamo già visto mille volte. Alla scrittura del film c’è Carl Elisworth, uno che scrive un mediocre horror per ragazzini ogni 2 anni e a cui dobbiamo quella perla di Disturbia, ossia il figlio illegittimo di La Finestra Sul Cortile e Beverly Hills 90210. Il Giorno Sbagliato, per dire, l’ha scritto dopo 8 anni dall’ultimo lavoro e viene spontaneo chiedersi cosa abbia fatto o cosa abbia pensato tutto quel tempo, visto che in questo thriller non c’è un’idea originale manco a pagarla.
Ma il problema della scrittura poi è esasperato dal regista Derrick Borte. Non che non sia capace, anzi in una scena mi ha fatto pure saltare sulla poltrona, ma proprio per la carenza della sceneggiatura, il povero Borte si riduce a fare primi piani strettissimi dentro l’abitacolo di una macchina che, per loro natura, non permettono all’occhio dello spettatore di spaziare e creano tensione. Per quasi dieci minuti. Nella restante ora e 20 la tensione si trasforma in noia, o meglio, si trasforma nel sapere già cosa accadrà dopo, senza alcuna sorpresa degna di nota, senza alcuna svolta narrativa o spettacolare, senza niente che tiri su l’attenzione e faccia venire voglia di vedere il prevedibile e scontato finale, tipico di questo genere di produzioni. Mettiamola così, Derrick Borte ci mette pure impegno, si applica, ma il materiale su cui lavorare è quello che è, e dopo un po’ si stufa pure lui di inquadrare fanalini e gomme che fischiano come canarini in gabbia.
Nella recensione de Il Giorno Sbagliato mi tocca andare a scomodare gli dei dell’Olimpo, rimarcando che nel 1971 Steven Spielberg usciva in televisione con quel capolavoro di Duel che parla di Road Rage molto meglio e in modo molto più emozionante de Il Giorno Sbagliato. Però alla sceneggiatura c’era un certo Richard Matheson, via il cappello per favore. Persino The Hitcher – La Lunga Strada Della Paura del 1986, con il compianto Rutger Hauer, avrebbe molto da insegnare a Il Giorno Sbagliato.
Il Giorno Sbagliato recensione: conclusioni
Il Giorno Sbagliato manca completamente qualunque bersaglio voglia colpire. Sempre se c’è davvero un bersaglio da colpire, non ho idea se la Road Rage in America sia davvero un problema per cui vale la pena fare un film o sia solo un pretesto come un altro per fare un film. Per me è la seconda. In ogni caso, Il Giorno Sbagliato a tutti gli effetti non affronta il problema, se davvero voleva affrontarlo, e non è nemmeno un thriller, cosa che sicuramente voleva essere, con il risultato di faticare a tenere gli spettatori incollati alla poltrona, cosa che sicuramente dovrebbe fare una pellicola di questo genere. Scorre senza colpo ferire e, cosa peggiore di tutte, senza lasciare alcun segno né emozione una volta usciti dalla sala. Il primo soffio di vento si porterà via il ricordo del film.
Non so perché Russell Crowe abbia deciso di partecipare a Il Giorno Sbagliato. Forse ha sbagliato a firmare un contratto; forse il mutuo pressa; forse in America la carbonara fatta bene costa un occhio della testa, ma c’entra poco con il film. Per dirla meglio, Russell Crowe è anche bravo e fa un buon lavoro in quel poco spazio che gli danno. Insomma, lo sguardo e l’atteggiamento da Svitato li ha anche, ma l’unico spiraglio recitativo si concentra in una scena al ristorante, per il resto del film è costretto dentro l’abitacolo del pick-up a fare il grugno feroce mentre suda copiosamente.
È un po’ triste vedere che sia finito in questa produzione, dopo i bei personaggi interpretati. Forse voleva davvero fare un cattivo e questo è passato in convento. Ma di certo il personaggio non gli rende giustizia perché, di base, non è che sia proprio scritto benissimo, per dire, non ha nemmeno un nome. Sì, il suo personaggio è rimasto sotto a qualche sfiga, ma non si vede nulla nel film, tutto ci viene raccontato di sfuggita e non riesce a passare l’idea che questo suo trascorso possa portare ai risultati che si vedono sullo schermo.
Sono ben lontani i fasti del mitico D-Fens di Un Giorno di Ordinaria Follia, perché lì le motivazioni, per quanto banali, erano credibili, reali. La frustrazione e la rabbia del personaggio di Michael Douglas trasudavano dallo schermo, ti venivano spruzzate addosso e, sebbene non c’era niente di condivisibile, si riusciva a empatizzare perché D-Fens era reale. Il personaggio di Russell Crowe invece è un pazzo qualsiasi. L’idea di incontrarlo dovrebbe fare paura, come suggerisce la locandina, ma fa delle cose talmente assurde pure per un pazzo, che non suscita alcuna emozione.
La cosa peggiore è che ne Il Giorno Sbagliato non si riesce a empatizzare con nessuno. Né con Crowe, né con gli altri personaggi che, se proprio devo dirla tutta, sembrano usciti da La Macchina Che Crea Personaggi Stereotipati Per Thriller Sui Generis®: la mamma single strapazzata con problemi fin sopra le orecchie, ma piena di forza di volontà di rimettersi in carreggiata; il figlio, intelligente e pedante, più ordinato della madre e che serve a rimarcare in modo didascalico le cose che vediamo; il parente di lei che serve a qualcosa, ma non stiamo a dargli una personalità che tanto si vede due volte. Di conseguenza il resto degli attori mi sento di relegarli nella categoria del non giudicabile.
E questo è quanto ho da dire nella recensione de Il Giorno Sbagliato. Se siete di poche pretese e volete passare una serata con un film di cui il giorno dopo vi sarete dimenticati, potrebbe essere la pellicola che fa per voi. Se invece volete qualcosa di più e siete convinti, come me, che un film del genere avrebbe anche potuto essere sfruttato per veicolare un messaggio, allora lasciate perdere.
Però c’è una cosa positiva: la mia ragazza adora Russell Crowe e ha sempre desiderato che avessi un fisico come il suo. Finalmente ce l’ho!
Vi lascio con il trailer ufficiale de Il Giorno Sbagliato
Recensione in breve
Il Giorno Sbagliato
Ci sono produzioni che sono thriller solo sulla carta. Il Giorno Sbagliato è una di queste: vorrebbe essere serio e parlare di un problema serio, ma fallisce totalmente l'obiettivo diventando un film sui generis che non emoziona e non esprime nulla. Il problema maggiore è la scrittura davvero poco ispirata e senza guizzi che avrebbero potuto elevarlo sopra la massa dei lavori dimenticabili. Il Giorno Sbagliato è un compitino svolto secondo le regole della Hollywood moderna che vuole buttare fuori film al minimo sindacale e appoggiarsi sui nomi come Russell Crowe per attirare gente in sala.
PRO
- Una scena mi ha fatto saltare sulla sedia
- Ho potuto scrivere una recensione molto divertente
CONTRO
- Non ci sono idee originali
- Personaggi stereotipati
- Russell Crowe sembra inserito nel film per caso, solo per attirare gente al cinema