Ve ne avevamo già parlato negli annunci del mese di luglio sulla piattaforma di Netflix, ma finalmente possiamo parlarvene nello specifico! Dall’8 luglio arriva in streaming Il mostro dei mari film d’animazione che abbiamo potuto vedere in anteprima e che vi presentiamo oggi con questa recensione in anteprima e senza spoiler. Scopriamo insieme tutti i dettagli.
Il mostro dei mari recensione: introduzione
Ormai sappiamo bene quanto Netflix voglia puntare su produzioni del più svariato genere, andando ad abbracciare target di pubblico sempre più ampi. Per questo periodicamente vengono realizzati anche prodotti come film d’animazione destinati al pubblico tra noi più giovane, portando su schermo divertimento ma anche piccoli e importanti insegnamenti.
Come già detto in precedenza, non sono una che si tira certo indietro di fronte a queste storie, sono sempre pronta a lasciarmi coinvolgere. Il film più recente in arrivo domani, quindi, è proprio Il mostro dei mari, un’avventura fantastica che richiama le opere letterarie a tema nautico e marino. Potremmo quasi definirlo un Moby Dick in chiave più fantasy e ovviamente con un adattamento di contenuti adatto ai bambini in età scolare.
Il mostro dei mari recensione: la trama
Quando i mari sono infestati da mostri terrificanti, essere un cacciatore è una posizione di rilievo e prestigio. Solcare le acque alla loro ricerca per eliminarli diventa un motivo di vita per i più valorosi del regno. Tra questi spicca il nome di Jacob Holland, il più famigerato tra i cacciatori di mostri. Una leggenda, che sta per ribaltare completamente la visione della vita.
A bordo della Inevitabile e sotto il comando del Capitano Crow sta per avere inizio una caccia senza precedenti: quella al mostro più pericoloso di tutti, Furia, su commissione del Re e della Regina stessi. Il cambiamento avrà inizio grazie alla piccola Maisie Brumble, che dopo aver preso parte dell’equipaggio clandestinamente si mobilita per una missione segreta. Ha inizio un viaggio epico nelle acque più temute e inesplorate, che unirà i due in un’avventura senza precedenti.

Il mostro dei mari recensione: la tematica del diverso
La storia che ruota attorno a Il mostro dei mari, riguarda fondamentalmente il cambio di punto di vista per una visione migliore del futuro. In un mondo in cui i mostri sono visti come il nemico, una bambina tutto pepe ma pur sempre innocente decide che tutto questo è sbagliato e che cacciare i mostri non è la cosa più giusta che si può fare. Piuttosto, non sarebbe meglio se si capisse la natura e la vita delle creature diverse da noi? Proprio su questo si rimarca per tutta la durata del film.
Il diverso fa paura e la paura fa perdere la razionalità all’uomo portandolo a una sorta di delirio dove non tutto è chiaro e davvero come sembrerebbe. L’abitudine, poi, porta a non porsi delle domande che in realtà non sono per nulla scontate. Questa situazione nuova sciocca nel profondo Jacob, che da grande cacciatore amato dal popolo si trova a dover mettere in discussione tutto, perfino la sua rinomata reputazione.

Il mostro dei mari recensione: una qualità non sufficiente
Una tematica così importante e sempre attuale potrebbe far pensare a una pellicola innovativa. Ecco, il problema de Il mostro dei mari sta proprio in questo: in una trama con un buon potenziale ma che sa costantemente di già visto, dall’inizio alla fine. Manca di quel mordente che avrebbe potuto rendere la storia appetibile anche ai più adulti ma finisce purtroppo per stancare ben presto perfino i bambini a cui il film stesso è rivolto.
Si rimane affascinati dalla computer grafica utilizzata e che immerge completamente nell’ambientazione avventuriera e piratesca. Le canzoni, tipiche di queste storie, sono orecchiabili grazie al lavoro di Mark Mancina e i disegni di per sé non fastidiano. Anzi, denotano una certa qualità, che però è giusto sottolineare che scada con uno sviluppo di trama scarno e appena passabile. I più curiosi guarderanno sicuramente questo film intrattenendosi per il paio di ore di durata, ma siamo abbastanza sicuri che verrà presto dimenticato.

Il mostro dei mari recensione: il cast di doppiaggio
Il film Il mostro dei mari è una realizzazione a cura del regista Chris Williams, che in collaborazione con Nell Benjamin ha anche curato la sceneggiatura. Ricordiamo che Williams si è dedicato in passato a lavori come Oceania, Big Hero 6, Koda fratello orso e Le follie dell’imperatore. Un ulteriore punto inspiegabile sulle motivazioni di un film che non riesce davvero a decollare.
Nel cast di doppiaggio originale troviamo, tra gli altri: Karl Urban, Dan Stevens, Jared Harris e Zaris-Angel Hator nel ruolo della piccola Maisie. Nel cast italiano possiamo godere delle voci di Claudio Santamaria, che interpreta il mitico cacciatore di mostri Jacob Holland, Diego Abatantuono, che presta la voce al Capitano Crow e Giulia Stabile che debutta qui sul piccolo schermo come doppiatrice con un cameo vocale della giovane Vedetta dell’Inevitabile.

Il mostro dei mari recensione: conclusione
Dunque, Il mostro dei mari merita di essere visto? Sicuramente si passano due ore piene di intrattenimento e da cui i più piccoli possono trarre dei grandi insegnamenti. Certo è che data la mancanza di originalità, tali temi sono trattati bene e molto meglio in pellicole ben più note come la meravigliosa trilogia Dreamworks di Dragon Trainer.
Se si chiudono gli occhi di fronte a questo, il film è comunque godibile e affatto brutto. Ce ne sono di ben peggiori, quindi non c’è nemmeno da temere sulla scarsa qualità. Semplicemente, come già detto, non c’è originalità e quell’elemento in più che lo avrebbe reso più interessante di quanto non sia. Non essendo brutto, comunque, in generale il giudizio rasenta la sufficienza ma non ci sentiamo proprio di dare più di così.
Guarderete Il mostro dei mari? Fatecelo sapere!
Recensione in breve
Il mostro dei mari
Il mostro dei mari è la nuova pellicola in arrivo sulla piattaforma Netflix. L'ambientazione marina lascia spazio alla fantasia, portando lo spettatore in un'avventura epica e formativa. La mancanza di originalità, però, rende il lavoro nel suo insieme passabile e facilmente dimenticabile.
PRO
- Ottimi effetti speciali
- Disegni di qualità così come la colorazione
- Tematiche importanti come la diversità
- Ambientazione piratesca (che non fa mai male)
CONTRO
- Mancanza di originalità
- Trama che sa di già visto
- Una storia che non decolla mai davvero