James’ House e Hunting Heart: questo il titolo della nuova mostra fotografica di Jacob e Sara Aue Sobol, in apertura il 17 novembre 2023 presso la cornice di Leica Galerie Milano. Ecco tutti i dettagli inerenti l’esposizione.
James’ House e Hunting Heart: la mostra
Due storie. Due storie d’amore in bianco e nero, diverse ma vicine e accomunate dall’amore. Da un lato quella per la vita tra i ghiacci, dall’altro quella di una persona verso sua moglie e condivisa con il mondo attraverso le immagini realizzate insieme: James’ House e Hunting Heart è il titolo della mostra di Jacob e Sara Aue Sobol, in arrivo presso la cornice di Leica Galerie Milano il 17 novembre 2023 e aperta al pubblico fino a fine gennaio 2024.
Saranno oltre 30 le fotografie esposte, realizzate dal 1999 al 2023 per i due progetti che danno il titolo a questa esposizione. Due storie che uniscono il lavoro del fotografo danese, che si definisce “padre, pescatore e fotografo”, e quello della moglie Sara Aue Sobol. James’ House è un racconto dei tre anni in cui il fotografo ha vissuto in Groenlandia e del suo incontro con James, uomo Inuit che gli ha permesso di imparare a cacciare, pescare e sopravvivere in quell’ambiente ostile. Hunting Heart, invece, è un progetto realizzato a quattro mani che racconta la visione di Jacob che si unisce a quella di Sara per condividere uno sguardo intimo e riflessivo sulla loro vita privata. Un lavoro che unisce e miscela due modi di vedere, con le immagini in bianco e nero di Jacob che si combinano a quelle dai forti colori della moglie. Un racconto che esplora l’intimità più profonda, dai figli alla casa fino alla quotidianità.
Questa mostra sarà anche l’occasione per una masterclass promossa da Leica Akademie, fissata nella sede di Via Mengoni 4 per il 18 e 19 novembre, in cui Leica esplorerà come si crea un’espressione personale, in che modo è possibile raccontarsi in modo personale e diverso attraverso le immagini, come si può mostrare la propria personalità di autore?
James’ House e Hunting Heart: conclusioni
Curata da Maurizio Beucci e Claudio Composti, questa è una mostra che vi consigliamo assolutamente di visitare perché interessante, diversa, autoriale e intima. Vi lasciamo al link che conduce direttamente al sito ufficiale.