Innovarsi e, perché no, aiutare l’evoluzione e il mondo: Kodak ha rivelato che inizierà a produrre batterie per i veicoli elettrici sfruttando gli stessi macchinari con cui venivano realizzate le sue iconiche pellicole. Come sarà possibile? Scopriamolo insieme.
Kodak batterie veicoli elettrici: il processo
Come da suo annuncio, Kodak ha deciso di produrre batterie per veicoli elettrici. Come è possibile? L’azienda sta riproponendo alcune delle sue costose macchine high-tech utilizzate per produrre le sue pellicole fotografiche, investendo in Wildcat Discovery Technologies, azienda che per l’appunto produce batterie.
Tutto questo è possibile poiché gli ingegneri Kodak hanno scoperto che le batterie Supercell EV prodotte da Wildcat richiedono un rivestimento e servizi di ingegneria simili alla quelli della loro pellicola. Quindi, con ovviamente qualche piccola modifica ai macchinari, questi potranno iniziare la produzione e avere una nuova vita lavorando i materiali necessari. Destin, noto Youtuber, ha avuto il piacere di realizzare un video nella struttura di Kodak, e ha spiegato che la produzione delle pellicole sfrutta i polimeri, che hanno sostituito la vecchia base di acetato. Questi richiedono speciali rivestimenti chimici, che secondo l’azienda sono simili a quelli delle batterie Supercell EV di Wildcat. Questa è la soluzione all’enigma!
Kodak batterie veicoli elettrici: l’espansione
La produzione di batterie per veicoli elettrici non è l’unico ramo in cui il noto brand di pellicole si è infilato: l’azienda si è espansa in operazioni sanitarie, prodotti chimici per varie operazioni di laboratorio, produzione di componenti per prodotti farmaceutici. Insomma, il team guidato da Jim Continenza, CEO di Kodak, non si ferma e non si vuole fermare, con l’obiettivo di espandersi sempre più. E il fatto di essersi lanciati nella realizzazione di batterie per veicoli elettrici è, dal mio punto di vista, un buona cosa perché avvicina sempre più l’estinzione dei veicoli a metano e benzina.
“Queste macchine sono costate probabilmente 70, 80 milioni di dollari. Le vendevamo a un prezzo bassissimo, meno di 2 milioni di dollari. No, dobbiamo rimetterle in funzione. Questo è un pezzo incredibile di equipaggiamento e va utilizzato” – Jim Continenza a Rome Sentinel.