Per restare al passo con i tempi e in accordo con le continue evoluzioni che compie la società odierna, Netflix ha annunciato oggi l’inizio delle riprese di una nuova serie italiana, La vita che volevi, dove la protagonista della storia è una donna in fase di transizione. Ma andiamo a vedere qualche dettaglio.
La vita che volevi serie Netflix: produzione e luogo riprese
Finalmente Netflix, uno dei più grandi capisaldi dei fruitori streaming dei nostri anni, ha deciso di adeguarsi alle stregue lotte per il riconoscimento delle figure della comunità LGBTQIA+, inserendo una donna transessuale come protagonista della sua nuova serie La vita che volevi, descrivendo non solo gli aspetti positivi della nuova vita che sta creando, ma anche le ombre oscure di quella passata che la perseguitano.
La nuova produzione italiana, finanziata dalla Banijay Studios Italy, scritta da Monica Rametta e Ivan Cotroneo, nonchè stesso regista della serie, avrà una scaletta di 6 puntate totali, tutte ambientate a Napoli e nel Salento, più precisamente a Lecce.
Secondo quanto annunciato da Netflix, La vita che volevi sarà incentrata sui valori dei legami con il prossimo, dell’amicizia e della scoperta (di se stessi e degli altri), che convogliano tutti verso le due facce riflesse ma distinte della vita.
Una, come l’acqua calma, è programmata, semplice, che rispecchia perfettamente l’idea di ciò che desideriamo. L’altra invece è improvvisa, sconvolgente, torbida dopo esser stata movimentata dalle increspature involontarie del caso.
La vita che volevi serie Netflix: trama
Netflix, ne la serie La vita che volevi, racconta la storia di Gloria (Vittoria Schisano), una donna transgender in carriera nel campo del turismo che si è trasferita nella città di Lecce insieme al compagno Ernesto, felice di costruire una nuova vita ripartendo da zero.
Le cose, però, iniziano subito a cambiare quando, un giorno, la sua vecchia amica Marina (Pina Turco), ex compagna dell’università a Napoli prima del percorso di transizione, rientra a far parte del suo piccolo mondo.
Gloria, riluttante a riallacciare i rapporti con la sua vecchia amica, in quanto le ricorda un periodo oscuro e doloroso del suo passato che non le appartiene più da tempo, conosce anche i suoi due figli, Andrea (Nicola Bello) e Arianna, avuti entrambi da due relazioni distinte.
Marina è inoltre incinta del terzo figlio, il cui padre è un ragazzo giovane di nome Pietro (Alessio Lapice), conosciuto per il suo carattere passionale e pericoloso. A completare il quadro arriva anche Sergio (Giuseppe Zeno), il padre di Arianna, che si rivelerà da subito diffidente nei confronti della protagonista.
Ora Gloria si ritrova davanti a un bivio, costretta a confrontarsi, in modo così brusco ma forse inevitabile, con il suo passato e il suo futuro, ambedue fondamentali per solcare la strada della felicità. Una strada sì dai risvolti inaspettati, ma degna di essere vissuta grazie all’amore.
La vita che volevi serie Netflix: conclusione
Netflix sta veramente cambiando le regole del gioco con questa serie, e me ne compiaccio. Dalle premesse interessanti e decisamente promettenti, il nuovo prodotto di Cotroneo potrebbe segnare il primo punto di svolta dello spettacolo italiano, su un argomento ancora così tanto celato agli occhi del pubblico nazionale.
In un periodo storico molto controverso, dove purtroppo certi percorsi e riconoscimenti identitari sono difficili da attuare per le persone transgender a causa di cavilli su cavilli legali, questa serie ha il potere di scoperchiare il vaso di Pandora, di risvegliare la visione comune e scuoterla nel profondo.
Anche la scelta di rispettare il physique du rôle del personaggio, scegliendo un’attrice con alle spalle lo stesso percorso, denota una certa attenzione verso l’argomento, trattandolo dignitosamente e con rispetto.
Possiamo dunque aspettarci un bel prodotto, rivoluzionario e importante su molteplici piani, ma prima di decretare la sentenza finale dobbiamo aspettare i prossimi aggiornamenti.
Dunque siete curiosi della serie La vita che volevi? Vedrete la serie quando uscirà? Siete favorevoli alle scelte fatte dalla produzione? Fatecelo sapere in un commento qui sotto.