Leica Q3 è la nuova e super evoluzione di Q2, ovvero l’ennesimo tassello di una serie, la “Q”, che da sempre accende negli appassionati del brand (e non solo) una grande voglia di sacrificare ogni avere (o quasi) per potersene accaparrare una. La nuova evoluzione di questa serie di successo non poteva che portare con sé alcune delle migliorie viste lo scorso anno con M11, per poi aggiungerne altre completamente nuove che ci lasciano ben sperare nella futura e possibile Leica SL3. Vediamo come si è comportata questa nuova fotocamera.
Annunciata a fine maggio 2023, Q3 è la terza iterazione di una delle serie più amate del brand, nonché, ovviamente, la più risoluta, veloce e ottimizzata. Si tratta della prima Leica serie Q ad avere un autofocus estremamente veloce, preciso e con vari tipi di tracking; sebbene non sia stato pubblicamente annunciato dal produttore, questo AF assomiglia molto nello stile e nel modo a quello di Panasonic, l’ultimo presentato, quello a rilevamento di fase, cosa che peraltro non è nemmeno sospetta e non dev’essere un segreto, perché in fondo Leica, Panasonic Lumix e Sigma fanno tutti parte della L-Mount Alliance, quindi nessuno scandalo.
Dal mio punto di vista, questa fotocamera, per quanto riguarda l’anno 2023, è stata quella che, almeno finora, mi ha colpito di più in assoluto, perché a conti fatti sono sempre di più le occasioni in cui passeggio o vado a spasso senza l’esigenza di portare con me 10Kg di zaino di attrezzatura, e avere 60 megapixel “quasi in tasca” o comunque al collo senza fastidi o pesi sulla cervicale (dopo i 30 diventa un problema per tutti) è un vantaggio non da poco, senza poi dimenticare la possibilità di registrare video in 8K, la modalità macro nell’obiettivo e lo zoom digitale integrato, proprio come Leica M11, che permette di arrivare fino a ben 90mm.
Ad oggi, le fotocamere compatte premium non hanno più l’appeal di una volta, soprattutto “per colpa” degli smartphone sempre più risoluti e prestanti (nella maggior parte dei casi anche con il supporto al formato RAW), tuttavia, c’è ancora, fortunatamente, uno zoccolo duro di fotografi che amano questi prodotti, e tra questi sicuramente rientro io. Nella fascia / segmento economico minore, la leader del mercato è sicuramente Fujifilm X100V, tuttavia, per chi vuole qualcosa di più e soprattutto può permetterselo, Leica Q3 in poco tempo ha già fatto terra bruciata attorno a sé, diventando, ad oggi, la migliore fotocamera compatta premium. Ad ogni modo, per le effettive dimensioni di Leica Q3 è difficile chiamarla “super compatta”, perché è grande praticamente come una Panasonic Lumix S5II, tuttavia, dato l’obiettivo non intercambiabile, la definizione è corretta, seppur non si tratti propriamente di una fotocamera tascabile (ma leggera e facile da trasportare)
Leica Q3 recensione: a chi è adatta?
Vista la lunga introduzione, il target di Leica Q3 appare più che chiaro: superato lo scoglio economico senz’altro non indifferente, questo prodotto è perfetto per gli amanti della Street Photography, del reportage, dei ritratti “on-the-go” e soprattutto per tutti coloro i quali cercano un corpo macchina dalle dimensioni decisamente ridotte senza però rinunciare ad una grandissima qualità di scatto, risoluzione, tanti formati video e un autofocus che entra realmente in una nuova “fase”, diventando molto veloce, preciso, personalizzabile e soprattutto in grado di rilevare e tracciare diverse tipologie di soggetti.
Leica Q3 recensione: design e materiali
Non ho mai avuto il piacere di recensire una Leica Q, per ora ho sempre provato tutte le altre serie, ma non questa dedicata alla compatta premium, per questo una singola e “minuscola” caratteristica mi ha colpito fin da subito: anche sulle precedenti Q era presente una specie di insenatura verticale nella parte posteriore del corpo macchina, proprio dietro al tasto di scatto. A prima vista sembra quasi un errore di costruzione, una svista, qualcosa che non dovrebbe esserci e che “rovina” il design, invece non è così, anzi, è esattamente il contrario, perché proprio grazie a quella piccola rientranza verticale riuscirete ad impugnare Leica Q3 in totale comodità, avendo una presa molto salda e una fase di scatto decisamente comoda ed avvincente. Questi sono esattamente i piccoli dettagli che fanno la differenza in un prodotto come questo, unitamente ad un corpo macchina totalmente in alluminio resistente e sicuro, perfetto praticamente per ogni occasione. C’è una comoda ghiera per il tempo di esposizione, generosamente grande, insieme ad un’altra ghiera più piccola che però è multifunzione. Il tasto di scatto (o accensione / spegnimento) unitamente alla slitta hotshoe completano la parte superiore del prodotto, continuando a creare una risorsa perfetta per gli amanti del minimalismo.
Lo stesso minimalismo lo troviamo in tutti gli altri punti del corpo macchina: una zona frontale priva di qualunque tasto e composta soltanto dall’obiettivo, un SUMMILUX da 28mm f/1.7 che, grazie al crop del sensore, può diventare un 90mm senza troppi problemi e, grazie allo switch “macro”, è anche in grado di scattare foto a soggetti decisamente ravvicinati e con un ottimo rapporto di riproduzione e la possibilità di mettere a fuoco a 30 o a 17cm.
Nella parte posteriore troviamo il nuovo display tilt completamente touch da 3″ con 1.84 milioni di punti, oltre ad un comodissimo e decisamente definito mirino elettronico EVF da 5.76 milioni di punti e con ben 120fps di refresh rate, per non perdere mai l’attimo neanche per mezzo secondo. Il resto del corpo macchina rimane essenziale, semplice, nero e con pochi (ma buoni) tasti funzione, il tutto per non rendere il prodotto troppo confusionario, operazione riuscita perfettamente. Ci sono anche ben 4 tasti personalizzabili in questa nuova Q3: due comodi nella zona posteriore proprio sotto alla ghiera dei programmi, mentre gli altri due rimangono fondamentalmente gli stessi della Q2. La cosa interessante che ho notato, riguardante questi tasti configurabili a piacere, è che basta una pressione prolungata per poter scegliere una qualsiasi funzione da assegnare, una grandissima comodità che vi consente anche di cambiare le varie configurazioni a seconda del tipo di shooting che state facendo. Tale comodità e velocità nella gestione dei tasti configurabili l’avevo vista soltanto su alcune fotocamere Fujifilm, ed è un piacere ritrovarla anche qui.
Bisogna anche notare come i modelli precedenti di Leica Q fossero sprovvisti di porte e connettori vari, lacuna che Leica ha colmato in questa Q3 aggiungendo una porta USB-C 3.1 Gen 2 a 10Gbit/s e una porta micro-HDMI. Non finisce qui in realtà, perché la porta USB Type-C funge da ricarica quando la macchina è spenta e può essere sfruttata per trasferire i file al computer oppure ad un iPhone, perché Leica nella scatola fornisce anche un cavo Type-C to Lightning, forte della certificazione MFI, che permette una rapida connessione con l’app Leica Fotos per iOS, oltre ad uno scambio di file e di Leica Looks, cioè profili colore creativi che possono essere trasferiti dallo smartphone alla fotocamera al fine di avere nuove risorse possibili da usare. Oltre a questo, la porta micro HDMI di Leica Q3 supporta i monitor e recorder esterni, ed è in grado di fornire vari codec di registrazione, dall’8K 10-Bit in H.265 fino all’Apple ProRes, tutti gestibili con o senza scheda SD all’interno della fotocamera, mica male!
Leica Q3 misura 130 x 80.3 x 92.6mm e ha un peso di 743 grammi con scheda e batteria, quest’ultima sembra essere il componente più pesante di tutti, nonostante però non sia in grado di fornire un’autonomia perfetta, in quanto oltre alle 350 foto difficilmente riuscirete ad avere ancora carica.
Leica Q3 recensione: specifiche e caratteristiche tecniche
Dal punto di vista delle caratteristiche tecniche, Leica non si è certo tirata indietro nell’offrire il massimo possibile per l’attuale tecnologia, prendendo chiaramente spunto da M11, uscita lo scorso anno e decidendo quindi di prendere proprio quel sensore e metterlo qui, in un corpo leggermente più compatto e senza ottica intercambiabile. Scelta saggia e interessante, che però offre alcune caratteristiche in più. Ad esempio, sebbene venga condiviso il sensore full-frame CMOS BSI da 60 megapixel con tecnologia a tripla risoluzione (quindi 60, 36 e 18), proprio quello visto in M11, nel modello dell’anno scorso (e dell’altra serie) mancavano all’appello due caratteristiche aggiunte invece in questo prodotto: una riguarda l’autofocus, ovvio assente dalla linea M che fin da sempre è a fuoco manuale, la seconda riguarda invece il formato video, che in questo modello arriva fino all’8K@30fps. Forse non lo userete mai, ma sapere che in un corpo come questo si possano fare filmati in 8K@30 oppure in 4K@60 è sicuramente interessante. L’autofocus invece è un sistema ibrido, quindi a rilevamento di fase + contrasto, da ben 315 punti, ed è ufficialmente il sistema di autofocus più veloce e preciso mai offerto dal produttore tedesco nella sua storia.
Ecco un riepilogo delle principali specifiche e caratteristiche tecniche di Leica Q3:
- Sensore Full-frame CMOS BSI con tecnologia a tripla risoluzione (60MP / 36MP / 18MP)
- Obiettivo fisso Summilux 28 mm f/1,7 ASPH. con modalità macro integrata e messa a fuoco a 30 o 17cm
- Sistema di messa a fuoco automatica ibrida (AF a rilevamento di fase + AF a contrasto + Profondità di messa a fuoco + AI) da 315 punti con tracking di soggetti umani e animali, con scelta dell’occhio o del volto
- Display inclinabile touchscreen da 3″ e mirino OLED da 5,67 MP con 120fps di refresh rate e risoluzione pari a 1600×1200 pixel
- Connettività con l’app Leica FOTOS
- Porte USB-C e HDMI
- Video fino a 8K@30 e formati video multipli, tra cui .h265 e ProRes, 4K@60 e 1080@120p
- Supporto MFI (Made For iPhone)
- Protezione IP52
- Singolo slot SD UHS-II
- GPS, Bluetooth 5.0, Wi-Fi
- Raffica massima di 15 fps in AF-S oppure 4fps in AF-C
- Misure pari a 130 x 80.3 x 92.6mm
- Peso pari a 743 grammi con scheda e batteria
Leica Q3 recensione: prestazioni
È sempre importante, dal mio punto di vista, capire bene il prodotto che si vuole comprare o che si ha per poter poi di conseguenza realizzare grandi cose. Se è vero che i bravi fotografi non necessitano di potenti mezzi per creare capolavori, è altresì vero che bisogna tenere conto dei limiti tecnici di un prodotto, altrimenti poi davvero riuscirete a fare ben poco. Ad esempio, Leica Q3 non è certamente una fotocamera adatta ad uso sportivo, a partire dal tipo di obiettivo montato (la fotografia sportiva semi-professionale o professionale richiede come minimo un 300mm – e siete già corti) e continuando poi per la tipologia di raffica, che funziona a 15fps solo con otturatore elettronico, creando però del visibile rolling shutter. Per evitare questo fastidioso difetto tecnico comune a tutte le fotocamere del mondo, è sufficiente scattare solo con l’otturatore meccanico, dove però la raffica è limitata a 4fps e non possibile con AF-C. Il buffer di scatto è pari a circa 22 foto RAW+JPG oppure 40 foto in JPEG.
Da questi dati, ciò che penso non è assolutamente “ah che schifo, questa Leica non ce la fa a star dietro ad un soggetto in rapido movimento e non può fare fotografia sportiva”, bensì “questa Leica è più indicata per la Street Photography, la fotografia paesaggistica e la ritrattistica, anche in studio”, e questa cosa è importante, perché è il classico errore che commettono moltissimi “espertoni” al giorno d’oggi, gli stessi che poi vanno sul web a denigrare in ogni modo il prodotto che hanno comprato perché “non all’altezza” quando in realtà hanno semplicemente sbagliato l’acquisto, con la totale incapacità di ammetterlo.
Dal canto mio, Leica Q3 è una fotocamera meravigliosa, che se potessi permettermi comprerei domani, questo è sicuro. Tuttavia, so bene che non potrei usare questa fotocamera per TUTTI i miei lavori, perché è più un prodotto “run-n-gun”, quella fotocamera che porti con te nel weekend per rimanere leggero, in vacanza, o alla sessione di ritrattistica “cool” per stupire le persone attorno a te (sempre che tu sappia usare correttamente questo prodotto, sia chiaro). Non esiste alcun motivo per criticare questo prodotto, nemmeno per il prezzo, in quanto esistono persone che comprano una Ferrari o una Lamborghini per usarla solo nel weekend, io con questa Leica farei lo stesso, con la differenza però che la Ferrari o la Lamborghini non le vorrei mai (piuttosto compro tutto il catalogo di Leica e divento in tempo zero il loro miglior cliente – o comunque tra i migliori – ma questo non succederà mai, quindi, almeno per ora, smetto di sognare).
Leica Q3 recensione: qualità di scatto
Senza ombra di dubbio, per molti la novità rilevante di questa fotocamera è il sensore, l’ormai conosciuto Triple Resolution che ha fatto il suo esordio su M11, con interessanti prestazioni come il Pixel Binning preso dagli smartphone e così via. Certo, questa è la caratteristica di punta di questo prodotto, e penso sia molto più importante su Q3 che su M11, per il semplice fatto che tali funzioni e possibilità di crop dettagliato fanno decisamente comodo con l’ottica fissa. Tuttavia, prima di parlarvi dell’effettiva qualità di scatto, vorrei soffermarmi su una funzione che ho visto nel menù e che mi ha sorpreso tantissimo, qualcosa che sarebbe da aggiungere a qualsiasi fotocamera, soprattutto in quelle usate da fotografi d’architettura.
Sto ovviamente parlando di quella che viene definita come “Live perspective correction“, in italiano “controllo prospettiva“, cioè una funzione da attivare nel menù che è in grado di analizzare la scena inquadrata, subito dopo la mezza pressione del tasto di scatto, e, tramite un rettangolo visibile a schermo, capire se le verticali sono convergenti o divergenti, regolando poi la cornice per rappresentare un piano piatto e quindi avviare una correzione prospettica. Tale correzione sarà già visibile sui file Jpeg, che vengono elaborati in tempo reali, non lo sarà invece per i RAW, tuttavia, tali rilevazioni della correzione prospettica verranno aggiunte ai metadati del file RAW e quindi applicate automaticamente su Lightroom o Adobe Camera RAW (trattandosi di file DNG) – chiaramente l’effetto è disattivabile in post.
Questa, dal mio punto di vista, è una di quelle funzioni che cambia globalmente l’esperienza di scatto e aggiunge un altro tassello alla profonda intelligenza artificiale che Leica, sotto sotto ma non troppo, sta applicando ai suoi prodotti (com’è giusto che sia).
Per il resto, come avrete già avuto modo di capire, con questo Triple Resolution Sensor BSI CMOS da 60 megapixel potrete croppare digitalmente (e con un tasto programmabile) al fine di ottenere uno scatto a 28mm (60 megapixel), 35mm, 50mm, 75mm e 90mm, dove il risultato sarà rispettivamente 39, 19, 8 e 6 megapixel. In sostanza, a 90mm avrete una foto a 6 megapixel, che di fatto è 3 volte in più la risoluzione richiesta per Instagram, ancora sufficiente (anzi, abbondantemente sufficiente) per utilizzo su Web, sempre calcolando che le foto che state vedendo in questa recensione, su questo sito, sono tutte inferiori ai 2 megapixel (calcolando la pubblicazione online, non chiaramente lo scatto).
Allo stesso modo vi sarà possibile, dal menù, selezionare un downgrade di risoluzione, qualora non vi interessi scattare sempre e solo a 60 megapixel. In questo caso, potrete scegliere tra 60, 36 o 18 megapixel, downscaling applicabile sia ai JPEG che ai RAW, ovvero la totale flessibilità di scegliere cosa fare, come e in che modo, cosa non da poco e non sempre fattibile.
Per il resto, è sempre difficile descrivere l’esperienza di scatto con una Leica, perché ogni volta cambia (e sempre in meglio tra l’altro). Ogni volta che sento qualcuno che mi dice “eh ma le Leica costano troppo, non hanno senso” io penso sempre che forse, probabilmente, non siano interessati ai colori puri, ad una risoluzione incredibile, ad una nitidezza mai vista e nemmeno ad un file estremamente lavorabile. Ogni volta in cui ho provato una Leica non ho fatto “i lavori della vita”, nel senso che magari, in quel preciso momento, non avevo niente di “grosso” a cui lavorare, ma non è stato necessario, non è mai servito, perché anche da semplici scatti di tutti i giorni ho potuto notare le immense potenzialità dei prodotti, l’incredibile riproduzione dei colori, la fedeltà di scatto e la grande gamma dinamica. Con fotocamere come queste, anche fare foto durante una passeggiata in piazza nella propria città diventa un’esperienza incredibile.
Come mio solito, ho fatto provare questa fotocamera a qualche amico fotografo, che si è detto “meravigliato” ed “estasiato” anche solo dalle poche foto scattate e viste sul display della fotocamera, in questi casi, la mia risposta è sempre stata la stessa: “dovresti vederle su computer per innamorarti davvero”, perché è la verità; le foto scattate con questa fotocamera sono già meravigliose viste dal display (o ancora meglio dal mirino), ma offrono davvero tutto il loro potenziale solo quando si prova a fare un po’ di editing a computer, perché si vedono dettagli incredibili che in un display di una fotocamera (per quanto definito) non si riescono a percepire.
Si tratta di un prodotto che può arrivare, a livello fotografico, fino a ben 100.000 ISO, una sensibilità che non si usa tutti i giorni, e che forse nemmeno serve, ma contando questa possibilità e l’obiettivo da f1.7, di luce in ingresso ne avrete parecchia. Se a 100.000 ISO le foto non sono propriamente utilizzabili (ma nemmeno da buttare), a 50.000 ISO sono recuperabili piuttosto facilmente, questo significa che riuscirete a scattare foto a 60 megapixel a 50.000 ISO senza troppi problemi, un vantaggio non da poco che bisogna necessariamente aggiungere alla lista di motivi per cui “EH LE LEICA COSTANO TROPPO PERO‘” (semi-cit).

Leica Q3 recensione: autofocus
Questa recente evoluzione dell’apprezzata serie di fotocamere compatte premium è stata dotata del nuovo autofocus a rilevamento di fase, un sistema “non dichiarato”, ma che in fondo ricorda davvero tanto un certo PDAF DFD utilizzato di recente su Lumix S5 II di Panasonic, cosa che, chiaramente, non è peccato, dato anche che le due società condividono anche la tecnologia L², alla base del nuovo processore di questa Q3 (e di alcune Lumix).
Senza esagerare, l’AF di questa Leica Q3 è il più veloce in assoluto su una fotocamera Leica, nel senso, il più veloce di sempre, il più veloce della storia (chiaramente bisogna escludere da questo confronto la serie M). Grazie a questo sistema, il tracking di umani / occhi / animali / aerei / auto / treni / aerei non sarà assolutamente un problema, e infatti il tracciamento risponde bene, è veloce, intelligente, apprende e offre risultati ottimi.
Tuttavia, esattamente come già vi dicevo per l’AF di Panasonic Lumix S5 II, manca ancora un po’ di “esperienza” per il rilevamento di fase, che non è perfetto o “avanti” come su altri produttori, ma anche in questo caso è abbastanza “normale” ed è necessario dargli fiducia. Di certo non è un pessimo AF, anzi, tutto l’opposto, ma ben distante dalla rapidità e precisione di altri brand che usano una tecnologia a rilevamento di fase da decenni.
Bisogna dire inoltre che, sebbene le prestazioni dell’AF siano ottime con gli umani, lo stesso non vale per gli animali, dove spesso ho visto vari errori, imperfezioni, lentezze ed imprecisioni, ma d’altronde Leica Q3 non è certamente la fotocamera che vi porterete in un safari fotografico in Kenya alla ricerca di Leopardi da fotografare da una distanza di 200 metri.
Leica Q3 recensione: video
Non ho certamente usato Leica Q3 come “B Camera” o “Main camera” in un set, ma le caratteristiche le avrebbe anche. Forse il vero problema riguarda direttamente me, che penso sempre a “riggare” una fotocamera da usare per i video e non riuscirei ad immaginare come fare con una compatta di questo tipo. Il fatto che questa fotocamera possa girare video in 8K@30fps è stata interpretata da molti come una “dimostrazione di forza”, cosa che non penso allo stesso modo perché di fatto è un potenziale possibile con un sensore da 60 megapixel (vedi Sony e Canon con l’8K su a1 ed EOS R5 rispettivamente) e, peraltro, potrebbe tranquillamente anticipare una futura SL3, serie da sempre più dedicata ai videomaker.
Non mancano poi le possibilità di scelta per vari formati, come ad esempio DCI 1.89:1, UHD 16:9, 10 Bit con profili L-Log o HLG, caratteristiche che, sempre abbinate all’8K, fanno sognare e offrono possibilità interessanti anche a chi ha bisogno, magari anche solo in emergenza, di fare un video ad alta qualità.
L’unico vero problema forse riguarda il tempo di registrazione, che per un video 4K@60 con una scheda SD veloce difficilmente supera i 5 minuti, motivo per cui Leica ha introdotto la possibilità di registrare su SSD esterno, così da darvi tempi illimitati e soprattutto tantissimo spazio in più.
Leica Q3 recensione: galleria
Leica Q3 recensione: scarica i file RAW
Come per ogni nostra recensione su FotoNerd.it fin dall’alba dei tempi, anche per questo prodotto è possibile scaricare alcuni file RAW per provare personalmente la post-produzione e rendersi conto della gamma dinamica generata da questo prodotto. Al di là della dimensione del singolo file, Leica genera formati .dng, pertanto sempre apribili da qualsiasi versione di Lightroom o Photoshop (a meno che non siano di 3 anni fa). Potete scaricare i file RAW di Leica Q3 cliccando qui oppure sul tasto qui sotto:
Leica Q3 recensione: conclusioni
Bella, elegante, facile da trasportare, leggera, grande il giusto, ergonomica ma non economica, unica ed emozionante. Ci sarebbero tanti altri aggettivi da dare a Leica Q3, ma vorrei fermarmi qui, perchè l’altra parte degli aggettivi la dovreste aggiungere voi dopo averla provata, anche solo per mezz’ora (cosa fattibile tranquillamente in qualsiasi Leica Store). Magari non ve la potrete permettere, esattamente come me, ma questo tipo di esperienza è qualcosa che, dal mio punto di vista, non ha prezzo. Tra tutte le Leica sul mercato, ad oggi, al di là del mio amore incondizionato per la M6 (soprattutto adesso che hanno rifatto la nuova versione, lo scorso anno), questa è esattamente la fotocamera del produttore tedesco che comprerei senza pensarci due volte. Fin dal primo momento in cui Leica ha presentato Q3 ho subito pensato “è lei, è la mia” per poi pensare “anche a sto giro non posso permettermela, però idealmente è lei, è la mia”, perché oggettivamente ha tutto quello che mi piace, che mi farebbe comodo, e aver avuto l’onore di recensirla è stata solo un’altra conferma a ciò che già pensavo prima di toccarla con mano per la prima volta. L’AF veloce e preciso, sebbene non dei migliori e non il migliore, l’incredibile qualità di scatto, i tanti strumenti intelligenti a disposizione, un mirino preciso e definito, lo schermo ribaltabile, la modalità Macro nell’obiettivo…tante, tantissime funzioni che riescono a creare un prodotto unico che sicuramente rimarrà nella storia.
Certo, anche se avessi una Leica Q3 forse non la userei mai per fare video, mi sembrerebbe quasi inutile, ma questa possibilità c’è e non è nemmeno troppo da ignorare.
Ho già guardato troppe volte la pagina “richiedi un finanziamento per Leica Q3” sul sito del produttore, ed è il motivo per cui ho impostato un firewall che blocca tutto il dominio del produttore tedesco, impedendomi di visitarlo. Sia mai che mi scappi un dito, mi indebiti e mi ritrovi con questa fotocamera in casa.
Leica Q3 è disponibile all’acquisto sul sito ufficiale del produttore al costo di 5.980,00€ “chiavi in mano”, ma ci sono anche dei dispositivi interessanti che possono essere considerati, come l’impugnatura per la ricarica wireless e il caricabatterie wireless, accessori presentati con questo modello e pensati proprio per Q3, per offrire un’esperienza di utilizzo ancora più comoda e tech. Sempre dal sito ufficiale,
Recensione in breve
Q3
Un sogno per molti, una fotocamera per pochi. Leica Q3 è pronta a tutto, può fare qualsiasi cosa, un po' di tutto al meglio anziché una sola cosa fatta bene (ed è quindi una perfetta multiuso non troppo specifica). Potete addirittura farle fare ottimi video in 8K@30fps e sfruttare il nuovo velocissimo AF che, seppur non perfetto, è un corposo passo avanti. In tutto questo, non dimenticatevi la grande emozione ed esperienza di scatto firmata Leica, qualcosa di impossibile da trovare altrove.
PRO
- Qualità di scatto incredibile a 60 megapixel
- Adatta anche ai video
- Leggera, compatta e molto ergonomica
- Design unico
- Correttore di prospettiva
- Ottimo nuovo display ribaltabile
CONTRO
- AF super veloce ma ancora necessita di "tempo" e di "esperienza"
- La mancanza di un Joystick si fa sentire tanto
- Sarebbe stato forse più interessante avere la basetta di ricarica wireless inclusa nel prezzo o in un kit