Eccoci tornati finalmente al nostro appuntamento settimanale con la recensione di Loki, giunta al 1×02 episodio, dal titolo “la Variante“. Cosa avrà combinato in questa puntata il nostro amato dio dell’inganno? Scopriamolo insieme nella nostra recensione. Attenzione però, nel nostro articolo sono presenti numerosi spoiler!
Loki 1×02 recensione: la Variante
La puntata precedente (della quale potete leggere la nostra recensione a questo indirizzo) si era conclusa con Loki che, in una scena un po’ alla Inception, aveva scoperto che la terribile variante estremamente pericolosa che sta seminando morte, terrore e che sta sottraendo le cariche di reset ai minutemen è…in realtà un’altra variante di lui stesso, in una strana rivisitazione de Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde o per rimanere nell’universo Marvel, di Hulk. Vi ricordo che nelle righe della recensione che seguiranno saranno presenti spoiler della puntata 1×02 di Loki, quindi, se non la aveste ancora vista e non desideraste rovinarvi la sorpresa, vi invito a godervi prima l’episodio e poi a tornare qui per commentarla insieme.
L’episodio 1×02 si apre a Oshkosh, in Wisconsin nel 1985 durante una rievocazione medioevale. La squadra dei minutmen interviene dopo aver rilevato un’anomalia, ma il Loki cattivo prende possesso del comandante C-20, interpretata da Sasha Lane, e con il suo aiuto, sconfigge i buoni, apre una porta temporale e scappa, portando C-20 con sé. Nel frattempo l’altro Loki, (quello…buono?) inizia il suo tirocinio nel quartier generale della TVA, con l’aiuto dell’ologramma interattivo di Miss Minute, imparando cosa significhi essere un minuteman e cosa succede quando una ramificazione supera la linea rossa, ossia che la TVA non può più resettare l’evento e questo provoca la distruzione della linea temporale. Come sempre la pazienza e la soglia dell’attenzione di Loki sono estremamente minute e scaccia la piccola e fastidiosa Miss Minute (pun intended) come una mosca. Meno male, perchè ho una pazienza e una soglia dell’attenzione simile alla sua!
Arriva anche per Loki il momento di entrare in campo, andando ad indagare su cosa sia successo a C-20. Al dio dell’inganno viene fornita una giacca con tanto di scritta enorme sul retro “VARIANTE” , perché B-15 non vuole “che si dimentichino cosa sei, un errore cosmico.” Interessante, si può avere una copia di questa giacca? La darei volentieri a qualcuno di mia conoscenza!
Tornando alla nostra recensione dell’episodio 1×02, Loki è sveglio, e si domanda presto se non avrebbe più senso tornare indietro nel tempo prima dell’arrivo della variante, impedendo così l’attacco. La risposta è molto semplice caro Tom: perché altrimenti non sarebbero riusciti a farci una serie e tu non avresti uno stipendio, no???? L’opzione fornita da Mobius è meno cinica però, la presenza di eventi Nexus destabilizza il flusso temporale. Chiarissimo no?
Mentre noi siamo qui che ci grattiamo la testa perplessi cercando di riallacciare le fila di questo ragionamento, Loki non perde tempo e dichiara di conoscere il gioco della variante cattiva, esponendo il suo piano di contrattacco, ma Mobius scopre il bluff e non si fa fregare, resetta la linea e torna al quartiere generale, senza aver catturato la variante cattiva.
Il parziale fallimento della missione gli provoca una lavata di capo da parte del giudice Ravona Lexus Renslayer, interpretata da Gugu Mbata-Raw, ma Mobius dichiara di essere tranquillo e di avere il controllo della situazione, avendo compreso che entrambi i Loki stanno temporeggiando per arrivare al punto, risultando inoltre geloso ed infastidito dalla presenza di un secondo analista che porta al giudice souvenir delle sue missioni, tra i quali notiamo una penna firmata Franklin D. Roosevelt High School e che viene utilizzata per siglare il report della missione.
Mobius ottiene il permesso di effettuare un altro tentativo e in un dialogo con il Loki buono si rivela estremamente arguto, ha infatti capito le sue intenzioni, ossia arrivare ai custodi, aggirarli e prendere il controllo della TVA. Come tutti quelli che si reputano più furbi degli altri, Loki si stupisce dell’intelligenza di Mobius, che lo mette al lavoro, facendogli esaminare la situazione e chiedendo il suo originale punto di vista alla Loki.
Sarà proprio un’intuizione di Loki a portarli sulla pista giusta, esaminando il fascicolo di Ragnarok, la distruzione di Asgard e dei suoi 9.719 abitanti, Loki comprende che se ogni cosa è destinata alla distruzione, agire in quella finestra temporale non porterà conseguenza sul lungo termine, visto che le prove e le conseguenze generate saranno distrutte insieme a tutto il resto (spero sia chiaro, la spiegazione data nella serie è estremamente contorta e richiede il sacrificio di un’innocente insalata ed io sono contro la tortura dei vegetali!).
Pertanto Loki assume che la variante si nasconda in un mondo destinato alla distruzione, cosa che gli permetterebbe di agire indisturbato. La teoria convince Mobius, che porta Loki a Pompei prima della distruzione del 79 d.C. per verificare la correttezza dell’intuizione, provocando un piccolissimo e trascurabile cambiamento. Se Mobius raccomanda discrezione, Loki preferisce lanciarsi in un’orazione in latino (la scena è imperdibile!) annunciando ai pompeiani l’imminente distruzione della cittadina, ma nonostante la teatralità, l’intervento del dio dell’inganno non provoca nessuna energia di varianza. Ecco come la variante cattiva di Loki si cela agli occhi vigili della TVA!

La coppia si mette quindi alla ricerca di disastri naturali che hanno portato allo sterminio delle persone coinvolte, ricerca spezzata da un dialogo fra i due che sfiora i massimi principi dell’universo. Se è tutto scritto dai custodi, dov’è il libero arbitrio? Da un lato troviamo un Loki scettico, mentre Mobius lo accetta con filosofia ed è grato alla TVA per avergli offerto i suoi “gloriosi propositi“. Attenzione, si tratta della seconda volta che sentiamo nominare queste parole in questa serie, la prima volta nella puntata precedente, alla quale avevano inoltre dato il titolo, si riferivano all’intenzione di Loki di governare la Terra, contrapponendo uno scopo buono e altruista ad uno…leggermente più interessato.
Tornando alla loro indagine, Mobius ricorda il ragazzino visto nella scena in Francia dell’episodio 1×01, al quale la variante cattiva aveva lasciato delle caramelle. Una rapida ricerca permette ai due di comprendere che le caramelle marca Kablooie sono state prodotte sul nostro pianeta nell’intervallo fra il 2047 e il 2051, permettendo ai due di restringere notevolmente l’arco temporale nel quale cercare la variante cattiva. La squadra passa quindi all’analisi di tutti i disastri avvenuti in quegli anni. Ragazzi, costruite un rifugio antiatomico, perché a sentire Loki ci aspettano anni davvero difficili, ossia un disastro climatico nel 2048, uno tsunami nel 2051, nel 2050 avverrà l’estinzione della rondine e il Krakatoa erutterà nuovamente nel 2049, insieme a numerosi cicloni, carestie, eruzioni e inondazioni. Insomma, il Covid ci sembrerà solo un simpatico raffreddore.
Ad ogni modo Loki trova nell’Alabama del 2050 l’evento incriminato, quando un uragano spazza via un’intera cittadina, la cui popolazione si era rifugiata nel supermercato Roxxcart.
Ottenuta l’approvazione alla missione, la squadra parte e trova la variante cattiva che mediante l’incanto, passa da un personaggio all’altro prima di recuperare i suoi panni femminili, impersonati da Sophia Di Martino. Mentre C-20 viene ritrovata e annuncia di aver svelato alla variante cattiva l’ubicazione dei custodi, il Loki cattivo (o dovrei dire La Loki?) fa esplodere le cariche di reset, che provocano tantissime diramazioni della linea del tempo, prima di sparire, inseguita dalla versione interpretata di Tom Hiddleston. Dove saranno diretti i due “Lokies”?
Loki 1×02 recensione: conclusioni
Credo sia impossibile affrontare la recensione della puntata 1×02 di Loki senza nominare nuovamente il tema del libero arbitrio. Siamo abituati a credere di avere il controllo delle nostre azioni, o, per usare le parole di Loki, “quando accadrà sarà merito mio e non perché era prestabilito o perché voi me lo avete permesso“. Ma ne abbiamo davvero il controllo o c’è un’entità più grande di noi che ha già in mente il quadro generale? Impossibile dare una risposta a questo interrogativo sul quale l’umanità si dibatte dall’alba dei tempi, ma credo che sarà estremamente interessante osservare l’evolversi della serie su questo tema, calcolando anche le posizioni così diverse dei protagonisti.
Anche nella recensione della puntata 1×02 di Loki si nota benissimo che uno dei motivi principali per i quali la serie funziona è l’alchimia presente tra Tom Hiddleston e Owen Wilson, in grado di bilanciare due personaggi così diversi, da un lato abbiamo il dio ironico, arrogante e dinamico, affiancato da un partner riflessivo, maturo e responsabile.
Permettetemi di spendere due parole di lode anche per due persone coinvolte nella produzione che ricoprono ruoli che difficilmente vengono notati dai non addetti ai lavori, ossia Farahani e Holt, vediamo chi sono.
La scenografia curata da Kasra Farahani è sensazionale, in grado di dare al quartiere generale della TVA un deciso gusto retro-futuristico, con decori arancioni e marroni, con presenza di avanzatissima tecnologia degna della fantascienza a macchinari che sembrano riportati indietro dagli anni 70. Si viene a creare così un miscuglio perplimente, come Miss Minute in versione ologramma interattivo, che è innegabilmente strana, eppure, anche se non capisco bene perché, funziona.
In questo episodio 1×02 si riesce ad apprezzare con maggior intensità la colonna sonora elettronica composta da Natalie Holt, in grado di aggiungere un tocco ulteriormente retrò ad un atmosfera in cui passato e presente sembrano rincorrersi, ricordando molto vivacemente alcuni episodi della serie Wandavision, anche se con maggior dinamismo (per fortuna).
Rimane da valutare che piega prenderanno gli eventi, sperando che questi interessanti spunti dinamici e psicologici vengano trattati al meglio per fornire un prodotto esplosivo e non scontato. E voi? Cosa state pensando della nuova serie targata Marvel? Cosa vi aspettate dai prossimi episodi? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto! Noi vi aspettiamo qui, mercoledì prossimo, per proseguire con la recensione della puntata 1×03, che potete leggere a questo indirizzo!
Recensione in breve
Loki 1x02
Loki 1x02 è la seconda puntata della serie dedicata al dio dell'inganno. In questa puntata entriamo finalmente nel cuore dell'azione, con salti nel tempo e ricerche fatte alla scrivania, il tutto condito da drammi esistenziali ed immense domande filosofiche.
PRO
- Grandi spunti filosofici di riflessione
- Cast che funziona
- Divertenti e ben curati salti spazio/temporali
CONTRO
- Riflessioni complesse che necessitano di un cervello attento