Tutte le cose belle finiscono, e insieme alla puntata 1×06 giunge anche l’ultima nostra recensione di Loki, la serie tv targata Disney+ che ci ha fatto compagnia per 6 settimane. Questo episodio, che si intitola Per tutti i tempi. Sempre, è infatti il finale di stagione di una serie che, dopo un inizio un po’ incerto, ci ha tenuti incollati agli schermi. Come sempre, vi ricordo che nella nostra recensione sono presenti spoiler. Per evitare di rovinarvi la visione, vi invito a seguire prima l’episodio, per poi tornare qui a commentarla con noi. Ma basta introduzioni, vediamo senza indugi cosa è successo negli ultimi minuti della prima stagione di Loki!
Loki 1×06 recensione: Per tutti i tempi. Sempre
La puntata 1×05 si era conclusa con Loki e Sylvie che, per mano e “nell’abbagliante splendore del loro primo amore” (Jacques Prevert – I ragazzi che si amano), erano riusciti finalmente ad incantare Alioth e si erano avviati verso la casa protetta dal mostro e occupata da chi controlla la TVA.
L’episodio 1×06 si apre con i due che si trovano, titubanti, sulla soglia della casa, che si apre per loro come d’incanto, salvo poi richiudersi dietro di loro come i migliori film horror. Mmm, in quel genere di film la donna bionda muore sempre per prima, Sylvie non ci far spaventare, ok?
Giusto per aggiungere un piccolo tocco spettrale, nel caso ce ne fosse bisogno, la voce che dà ai due il benvenuto nella Cittadella della Fine del Tempo appartiene all’adorabile Miss Minute, al servizio del padrone di casa, Colui che Rimane (sarà senza naso tipo Colui che non deve essere nominato?). L’ologramma arancione spiega che Colui che Rimane ha creato tutto e controlla tutto e che ha trovato una soluzione per reinserire i due Loki-Lover nella Linea Temporale. L’idea è quella di riportare Loki a New York, facendogli vincere la battaglia contro gli Avengers e uccidere Thanos. Insomma, arrenditi e ti offro tutto quello che hai mai desiderato, come il Guanto dell’Infinito, o il trono di Asgard, mantenendo al tuo fianco la sua amata Sylvie. Troppo bello per essere vero, no? Eppure i due tentennano, prima di rifiutare. Diventata ormai piuttosto inutile, Miss Minute porta la sua fastidiosa presenza altrove.
L’orologio torna infatti al quartier generale della TVA, dove porta a Ravonna alcuni file, non quelli che lei che le aveva chiesto, ma al contrario quelli che LUI pensa che saranno più utili. Che cosa simpatica quando gli altri pensano di sapere cosa sia meglio per te.
Tornando alla Cittadella della Fine del Tempo, finalmente vediamo apparire Colui che Rimane, impersonato da Jonathan Majors, che sembra un po’ fuori di testa, come Johnny Depp nel suo riuscitissimo ruolo di Jack Sparrow, entrambi piegati dalla lunga solitudine. Solo che qui non c’è una nocciolina, ma una mela. Come quella di Barbossa.
Con aria affabile, porta i due nel suo ufficio e i 3 prendono amabilmente insieme il caffè. L’italiana che è in me gioisce nel vedere che non si tratta di un beverone da tazza, ma che la quantità è più idonea alla mia definizione di caffè. Anche se la mia visione idilliaca viene rovinata dalla notizia che Loki mette 2 zollette di zucchero nel caffè. Solo un dio del male zucchera il caffè, sappiatelo.
Gusti a parte, il nostro adorato Mobius è ritornato al quartiere della TVA e va da Ravonna, dimostrando di conoscere il suo segreto. Mostra infatti la penna firmata Franklin D. Roosevelt High School che avevamo visto nell’episodio 2 (qui la recensione per rinfrescarvi la memoria). Dimostrando di essere a conoscenza della sua provenienza, proprio come Ravonna che invece dovrebbe ignorarlo. Non sono stata chiara, eh? Proseguiamo e sarà tutto più evidente.
B-15 si trova nel 2018 a Fremont, in Ohio, nella scuola dalla quale provengono le penne. La donna si rifugia nell’ufficio della preside, braccata dalle guardie. Trattando la guardia che la inseguiva come san Tommaso, se non vedo non credo, gli mostra Rebecca Tourminet (nome che ricorderà Terminatrix ai fan dei fumetti), che altro non è che la versione originale della quale Ravonna è la variante. B-15 spiega quindi la situazione al minuteman incaricato di ucciderla, che comprende la gravità della questione.
Ritornando a Cittadella della Fine del Tempo, troviamo i due Loki che provano ripetutamente ad uccidere Colui che Resta, fallendo. Lui spiega loro che non possono ucciderlo poiché lui è già a conoscenza di ciò che faranno, come prova mostra loro due fogli che sembrano lo script del film e che in effetti riportano fedelmente le azioni appena avvenute. L’uomo spiega dunque che se loro sono lì è perché lui ha spianato la strada, e tanti saluti al libero arbitrio.
È proprio di libero arbitrio che stanno discutendo Ravonna e Mobius. La donna difende il suo operato in nome del mantenimento dell’ordine e della pace, sostenendo che solo una persona possa esercitare il libero arbitrio, ossia quella che comanda. Nonostante la durezza delle sue parole, la donna è ancora alla ricerca della verità, e apre un portale per andare a cercare il libero arbitrio.
Anche Colui che Rimane sostiene che senza lui e la TVA sarebbe il caos. Nel tentativo di spiegarsi racconta la propria storia, riferendo che gli uomini gli hanno dato vari nomi durante la sua vita, sovrano, conquistatore (Kang il Conquistatore, sei tu? Vi ricordiamo che si tratta di un personaggio che apparirà nel terzo film di Ant-Man, nel 2023, interpretato da…… Jonathan Majors), Colui che Rimane, persino un idiota. Ma non si può ridurre tutto ad un nome.

Prima della nascita della TVA, una sua variante visse sulla Terra nel XXXI secolo (per favore, non fate come i francesi, ditemi che i numeri romani li sapete leggere, se no vi vengo a cercare per falciarvi…). Si trattava di uno scienziato che scoprì l’esistenza di altri universi sovrapposti al suo. Questa scoperta, fatta in contemporanea anche dalle sue varianti negli altri universi, portò le varie realtà ad incontrarsi, mantenendo la pace per un primo periodo. Ma la fame di nuovi territori contagiò anche il conquistatore, provando a creare la pace mediante l’assoggettamento, ma provocando una guerra totale fra i mondi. La prima variante incontrò una creatura, in grado di consumare il tempo e lo spazio, Alioth, e da bravo scienziato, svolse i suoi esperimenti, riuscendo a trasformare il mostro in un’arma, ponendo fine alla lotta e generando un’unica linea temporale e creando la TVA per prevenire ulteriori ramificazioni, tenendo al sicuro i mondi. Kang offre quindi 2 opzioni ai due Loki. La prima è di ucciderlo, distruggendo tutto l’ordine creato (e dando origine a……Il multiverso della pazzia che dà il nome al sequel di Doctor Strange, previsto per il 23 marzo 2022??), la seconda opzione comporta che i due lo sostituiscano al comando.
Mentre parlano un suono distrae Kang, che, impaurito ed elettrizzato, afferma che hanno superato il confine, entrando in una dimensione della quale lui non sa più nulla. Mentre nascono le prime ramificazioni, Sylvie prova ad ucciderlo, ma Loki lo difende, credendogli. Il dio non è disposto a sacrificare ogni cosa nel mondo per la sua vendetta, ma Sylvie pensa che il dio agisca in questo modo solo perché vuole il trono.
Segue l’inevitabile lotta fra i due, durante la quale i capelli di Sylvie ritrovano inspiegabilmente la loro piega perfetta da parrucchiere. Loki le confessa di non volerle fare del male e di non volere un trono, il suo unico desiderio è che la ragazza stia bene e finalmente i due si baciano. Awwww era ora, ci sono volute tipo solo 5 ore e mezzo di visione, ma va bene!
Da perfetta dea dell’inganno (sigh) Sylvie però approfitta della distrazione del dio per aprire un portale e spedirlo alla TVA, per essere libera di uccidere Colui che Rimane, che la saluta dicendole “ci rivedremo presto“. Dopo la lunga strada compiuta per arrivare a questo momento, Sylvie non riceve alcuna catarsi, nessuna soddisfazione deriva dal gesto compiuto. Si accascia svuotata sul pavimento mentre, fuori dalle finestre dell’ufficio di Colui Che Rimane, la linea temporale si rompe, facendo fioccare nuove diramazioni in ogni direzione.
Loki è distrutto come ogni persona con un cuore spezzato, ma qui parliamo di un dio, non del tizio sotto casa. Nonostante il vuoto nei suoi occhi, è risoluto, va in cerca di Mobius, avvisandolo che stanno per arrivare innumerevoli e pericolosissime versioni di Colui che Rimane. Dinnanzi al mancato riconoscimento da parte dell’amico, Loki comprende di essere sbarcato in una realtà alternativa, corredata di una TVA piena di statue di Colui che Rimane. E mo’? Che si fa? Dove siamo? E soprattutto, che fine ha fatto Ravonna??????
Loki 1×06 recensione: conclusioni
Si conclude in questo modo la nostra serie di recensioni su Loki, lasciandoci con un’immensa voglia di vederne ancora, per scoprire che ne sarà dei personaggi che ci hanno tenuto con il fiato sospeso fino a qualche minuto fa.
Il tema del libero arbitrio è fondante in questa puntata 1×06 Loki, e anche nella nostra recensione. Al di là di facili uscite sul tema di “io al suo posto avrei fatto..” cosa peraltro impossibile, non è che vi capiti tutti i giorni di viaggiare nel tempo e nello spazio e di trovarvi dinnanzi ad un tizio strano che pretende di sapere e di aver deciso ogni aspetto della vostra vita, è il nostro atteggiamento di fronte al problema che merita una riflessione. È davvero meglio sacrificare un po’ di libero arbitrio in virtù di un bene superiore, sempre a patto che sia tale? Non siamo noi a tracciare il nostro cammino, compiendo le nostre scelte e cogliendone i frutti o pagandone le conseguenze?
Con un filo di tristezza salutiamo gli interpreti di questa splendida serie, partita un po’ a rilento dovendo contenere le necessarie spiegazioni per farci comprendere meglio i prossimi film Marvel, ma che ha saputo sapientemente risollevarsi nella seconda metà della prima stagione, con un abbinamento magistrale fra azione e riflessione, con un velo di sentimenti sdolcinati e complessi che non guastano il delicato equilibrio dell’insieme.
Il tutto accompagnato da lui, uno dei miei personaggi preferiti! (Lo vorrei come regalo di compleanno, si può??)

In tema di varianti di Loki, ho personalmente trovato geniale l’umorismo dietro ad ognuna di esse e il modo perfetto con il quale esse rappresentano il dio dell’inganno, ma anche i diversi aspetti delle personalità di ognuno di noi, dalle più giovani a quelle più esperte, mostrando il lato burbero, riflessivo o vanaglorioso, che a ben guardare, albergano in ognuno di noi. Ok, qualcuno ha anche un lato alligatoroso, e quindi?
Tutti interagiscono, collaborano, si ostacolano e si osservano per il perseguimento degli scopi prefissi, insomma, come direbbero i latini “e pluribus unum“, da molto uno soltanto, che poi è anche il motto nazionale di uno staterello piccino picciò che si chiama Stati Uniti.
La puntata si conclude con l‘annuncio che le avventure di Loki proseguiranno nella seconda stagione, come potete leggere nel nostro articolo Loki stagione 2.
La seconda parte della serie dedicata al personaggio di Tom Hiddleston quindi potrebbe già essere in partenza ed arrivare sui nostri schermi verso la fine del 2022 o nel corso del 2023.
Se però la vostra fame di serie sui supereroi fosse così insaziabile da non poter aspettare un altro anno o due (e come darvi torto!!!) vi ricordiamo che, dopo Wandavision (qui la nostra recensione), The Falcon and the Winter Soldier (che trovate recensita a questo indirizzo) e Loki, la quarta serie targata Marvel a debuttare su Disney+ sarà What If…?, in arrivo l’11 agosto. Vi lasciamo il trailer, in attesa della nostra prossima recensione!