Arriva finalmente l’attesissima Loki, la serie televisiva realizzata dai Marvel Studios e disponibile su Disney+ a partire dal 9 giugno 2021, e con lei la nostra recensione. Basata sul personaggio del dio dell’inganno interpretato da Tom Hiddleston, Loki approfondisce la storyline del protagonista per traghettarci al meglio verso i prossimi film Marvel e si preannuncia in grado di lasciarci confusi e adoranti, con plotoni di cosplayer cornuti ispirati al dio verde vestito che intaseranno i prossimi eventi dedicati al cinema e ai fumetti. Ma vediamo nel dettaglio di cosa parla, quali sono gli attori convolti in questa produzione e perché seguire questa serie.
“Trovo adorabile che tu pensi di potermi manipolare. Sono 10 passi avanti a te.”
Loki: la serie
Loki è una serie tv che appartiene al Marvel Cinematic Universe, un corpo piuttosto consistente di film e serie, prodotto a partire dai personaggi che popolano i fumetti della Marvel Comics, dei quali avete sicuramente sentito parlare, a meno che non viviate su Marte con l’imperatore Elon Musk. Prima di passare alla recensione di Loki è doveroso analizzarla brevemente insieme, per poter arrivare tutti insieme più preparati alla visione, quindi vediamo un po’ di farci un quadro completo. Loki è in continuità con i film che compongono il franchise e si svolge dopo gli eventi del film del 2019 Avengers: Endgame, anche se la linea cronologica è un po’ più complessa di così e la approfondiremo in seguito perché richiede un attimino di calma! Tornando a noi, come sapranno benissimo i fan Marvel, le produzioni dei Marvel Studios sono raggruppate in 4 fasi, attualmente siamo all’inizio della Fase Quattro, che racchiude al suo interno i film e le serie rilasciate fra il 2021 e il 2023 ed è stata inaugurata dalla serie Wandavision, diffusa a gennaio 2021, della quale potete leggere la nostra recensione a questo indirizzo, seguita poi da The Falcon and the Winter Soldier (trovate a questo link i nostri pareri sulla serie), entrambe disponibili sul canale di streaming Disney+. Se la vostra fame di supereroi non dovesse essere ancora stata saziata, sappiate che ci sono altre serie attese per il prossimo periodo, come What If…?, Ms. Marvel, Occhio di Falco, Moon Knight, She-Hulk, Secret Invasion, Ironheart, Armor Wars e una ancor non meglio denominata serie ambientata in Wakanda.
Loki è il dio del caos, e tra le varie cose che ha manipolato, ha cambiato persino la data di esordio della serie a lui dedicata, inizialmente prevista sul canale di streaming a partire da venerdì 11 giugno, debutta invece mercoledì 9 giugno 2021, spostando l’agenda settimanale di tutti i fan e con essa anche il piano di lavoro della nostra recensione di Loki! Infatti, tutti e sei gli episodi usciranno di mercoledì, fino alla conclusione della serie, il 14 luglio. Le puntate avranno una durata compresa fra i 50 e i 60 minuti presentandosi non come un vero e proprio episodio, ma più come un piccolo film, ipotesi confermata anche dal budget messo a disposizione per l’intero progetto, 150 milioni di dollari, corrispondenti ad una media di 25 milioni a episodio. Si, sono tantissimi soldi!
Michael Waldron è lo showrunner e il produttore esecutivo, affiancato da Kate Herron in qualità di regista e produttrice esecutiva della prima stagione.
Confermata nel novembre del 2018, le riprese di Loki sono iniziate nel gennaio 2020, per essere poi interrotte dopo pochissimo, a marzo, a causa dell’epidemia di COVID-19 e riprendere a settembre presso i Pinewood Studios di Atlanta, fino alla conclusione, avvenuta in dicembre.
Le musiche della prima stagione di Loki sono curate e composte da Natalie Holt. Parlo di prima stagione, perché, a differenza delle serie Marvel che abbiamo visto debuttare quest’anno, il rinnovo per la seconda stagione di Loki è stato confermato già a novembre 2020 e l’inizio delle riprese è previsto per gennaio 2022.
La serie tv Loki si collegherà direttamente con il film Doctor Strange 2: nel Multiverso della Pazzia (continuo a pensare che Follia mi sarebbe piaciuto di più), previsto in arrivo per il 25 marzo 2022.
Loki: il cast
Non vorrei farvi sentire vecchi, ma sono passati ormai 10 anni da Thor, il film che ha visto il debutto di Tom Hiddleston nei panni di Loki, fratello adottivo di Thor, e l’attore che inizialmente aveva fatto il provino per il ruolo di suo fratello Thor è stato confermato anche in questa produzione, giungendo quindi alla sua sesta interpretazione del dio dell’inganno. In tutte le serie tv previste in questa fase 4 troveremo gli attori che abbiamo amato nei film visti in sala, ma in effetti cambiare l’interprete di Loki avrebbe confuso ancora di più lo spettatore, come accade in Parnassus – L’uomo che voleva ingannare il diavolo (2009) e se da un lato sarebbe stato il perfetto coronamento di una divinità della confusione descritta dall’attore che lo impersona come “il mutaforma per antonomasia”, dall’altra ci avrebbe privati della recitazione così particolare e perfetta per il personaggio di Tom Hiddleston, doppiato da David Chevalier. La performance attoriale di Tom Hiddleston è così degna di nota che nel 2012 il suo ruolo di Loki nel film Thor gli è valso il premio per il Miglior debutto maschile agli Empire Awards.
Owen Wilson affianca Loki nei panni di Mobius M. Mobius, un noioso e serio funzionario (con un nome simile sarei depressa anche io) dell’Agenzia per la Variazione Temporale o Time Variance Authority (TVA), incaricato di ripristinare le variazioni provocate dalle azioni del dio. Si, avete letto bene. Owen Willson sarà noioso e serio. E se siete confusi ora ricordatevi sempre che Loki è il dio di??? Ecco, bravi.
Chissà, forse una cosa che Loki riuscirà a mitigare è il celeberrimo “WOW” di Wilson, che purtroppo/per fortuna nel doppiaggio in italiano si perde, ma che vi lascio a questo indirizzo, giusto per aggiungere a questa recensione una puntina di trash che non guasta mai!
Ad ogni modo, l’aspetto che Wilson ha assunto nella serie è ispirato a quello del fumettista Mark Gruenwald, che era uno dei massimi esperti dell’universo Marvel, anche se aveva un naso leggermente più minuto e regolare rispetto a quello di Owen, ma in fondo, da grandi nasi derivano grandi responsabilità! Ah, no, non era così. Torniamo a noi.
Fra i membri dell’Agenzia troviamo anche Gugu Mbata-Raw che interpreta il giudice Ravona Lexus Renslayer, e Wunmi Mosaku, che recita nei panni di Hunter B-15, Sasha Lane è Hunter C-20 presente inoltre Cailey Fleming, che interpreta la giovane Sylvie, ed Erika Coleman in qualità di Florence Schaffner.
Oltre a loro, nel cast troviamo anche Sophia Di Martino, Richard E. Grant, Jack Veal ed Eugene Cordero, anche se i loro ruoli non sono ancora stati resi noti. Voci di corridoio attribuiscono a Di Martino il ruolo di Lady Loki, reincarnazione femminile del dio. Così, giusto per aumentare la confusione.
Ma di preciso, chi è Loki, il protagonista di questa serie e di questa recensione? Concedetemi un breve (ci provo, lo prometto!) paragrafo per fare un riassuntino delle azioni del dio nei film che hanno visto la presenza di Tom Hiddleston.
Loki: il dio dell’inganno
Loki Laufeyson (figlio di Laufey), il dio dell’inganno, nasce nell’ottobre del 1962 dalle penne geniali di Stan Lee, Larry Lieber (testi) e dai disegni di Jack Kirby. Sebbene sia un gigante di ghiaccio nato a Jotunheim, è stato adottato dal dio Odino e da sua moglie Frigga ed è il fratello adottivo di Thor. Il rapporto con il fratello è sempre stato caratterizzato da amore e odio, nel film Thor (2011) vediamo come Loki abbia boicottato l’incoronazione del fratello, poco prima di scoprire di essere stato adottato. In seguito all’esilio del fratello, sale al trono di Asgard e, nel tentativo di dimostrare al padre di essere meritevole di affetto e rispetto, organizza un attacco da poter sventare per potersi mettere in luce. I cattivi Marvel purtroppo non hanno mai vita facile, e anche questa volta il ritorno di Thor segna la sua sconfitta, alla quale reagisce in modo un po’ melodrammatico, gettandosi nel vuoto, avendo compreso che il padre non lo amerà mai come fa con il fratello. La scena post credit rassicura sulla salute del dio dell’inganno, che è nel laboratorio dello S.H.I.E.L.D. e ha preso il controllo della mente dello scienziato Erik Selvig.
Infatti, il film seguente The Avengers (2012) vede la ricomparsa di Loki, dove scopriamo che si è salvato e si è alleato con Thanos, per conquistare la Terra. Tanto per cambiare fallisce di nuovo, nulla può opporsi ai Vendicatori, specialmente non un dio gracilino, e il male non vince mai.
Nei due film successivi, Thor: The Dark World (2013) e Thor: Ragnarok (2017) assistiamo ad una progressiva redenzione del personaggio che, seppur dando prova alcune volte di non essere pienamente affidabile e di prestare molta attenzione al proprio personale tornaconto, si dimostra attaccato alla famiglia e al suo popolo, fino ad arrivare ad allearsi con il fratello per salvare gli asgardiani.
Cronologicamente e linearmente l’avventura di Loki si conclude in Avenger: Infinity War (2018) dove perde la vita cercando di contrastare il suo vecchio alleato Thanos.
Ok, se fino a qui la linea temporale dei film ha sempre seguito quella cronologica, in Avenger: Endgame (2019) le cose si complicano. I Vendicatori tornando indietro nel tempo per cambiare il futuro e Iron Man e Captain America si ritrovano ai tempi della battaglia di New York, avvenuta in The Avengers (2012) al termine della quale, sconfitto, Loki viene imprigionato. I due visitatori provenienti dal futuro provocano un piccolissimo incidente, a causa del quale Loki si ritrova in possesso del Tesseract e lo usa per scappare.
In questo modo si crea una seconda linea temporale, nella quale si inserisce la serie, e la nostra recensione con essa, dove Loki è ancora vivo ed ha vissuto solo gli avvenimenti dei film Thor e The Avengers. Si, è un po’ contorto, ma le premesse per una serie meravigliosa ci sono tutte e vi confesso che non vedevo l’ora di scrivere la recensione di Loki. Il protagonista è un dio sarcastico, vissuto all’ombra del fratello così perfetto in tutto da meritare l’ammirazione di tutti e destinato a diventare re. Sicuramente se nasci tondo non puoi morire quadrato, e Loki ha passato l’intera vita cercando di imitare il fratello, senza riuscirci appieno, e questo lo ha reso deluso e avvelenato. Fallendo nel suo tentativo di diventare un guerriero, ma dotato di un’intelligenza brillante, Loki si è avvicinato alla madre Frigga, esperta in magia, apprendendo da lei come eseguire la magia del loro popolo, diventando capace di evocare illusioni e di creare armi.
Loki: la trama
Questo thriller incentrato su Loki, vedrà il dio attraversare la storia della Terra, modificandone imprevedibilmente il corso. La serie ha inizio subito dopo gli eventi di Avengers: Endgame, conclusosi con Loki che ha rubato il Tesseract, generando in questo modo una linea temporale alternativa. Quindi il personaggio di Tom Hiddleston non ha fatto la brutta fine che abbiamo visto in Avengers: Infinity Wars e non si è ancora redento, è ancora un cattivo che ha perso nello scontro contro gli Avengers.
Loki nel corso di queste 6 puntate si vedrà costretto a collaborare con Mobius M. Mobius, della Time Variance Authority, l’organizzazione che monitora le linee temporali e il multiverso. Quando il dio ha preso il Tesseract e lo ha usato per fuggire dalla prigionia, ha alterato la realtà e la TVA gli impone una scelta: o essere cancellato dall’esistenza o aiutarli a ripristinare il corretto flusso temporale, cancellando alcune linee temporali ramificate e troppo pericolose. Ovviamente Loki sceglierà la seconda opzione, viaggiando attraverso tempo e spazio e sfruttando il suo “punto di vista originale alla Loki” per modificare la realtà.
Nello sviluppo della trama assisteremo a scene veramente curiose, come l’universo alternativo dove Loki si candita come presidente (strizzando l’occhio al fumetto Vota Loki, del 2016 ma uscito in Italia con Panini solo ad aprile e del quale vi lascio il box Amazon per l’acquisto più in basso, per i più Nerd!) o quello dove New York è andata distrutta.
Tra le scene presenti nella serie troviamo Loki alle prese con un pianeta che sta per esplodere e Loki a Pompei, poco tempo prima della catastrofica eruzione del Vesuvio.
Impossibile non fare un piccolo paragone con Doctor Who, la longevissima serie dedicata al Dottore, che viaggia nello spazio e nel tempo a bordo del suo TARDIS, modificando il passato per alterare il futuro. E in effetti, chi meglio di David Tennant, che impersona in maniera perfetta il Decimo Dottore nella puntata 3×10, poteva dare una definizione del tempo perfetta anche per la recensione di Loki?
“Le persone pensano che il tempo sia una rigida progressione di causa ed effetto, ma in realtà da un punto di vista non lineare, non soggettivo, è più come una grossa palla un po’ vacillante che va e viene, fluttuante.”
Anche se in inglese “it’s more like a big ball of wibbly wobbly, timey-wimey stuff” rende molto meglio! (Lo spezzone, della durata di 0:18 secondi è visibile a questo indirizzo).
Loki: la recensione
In questo paragrafo, aggiornato settimanalmente, troverete i link dove leggere i nostri articoli che recensiranno la serie episodio per episodio, consentendovi in questo modo un utilizzo più immediato della nostra recensione di Loki. Premendo la campanella in conclusione dell’articolo, attiverete le notifiche riguardanti questa pagina, ricevendo in questo modo un avviso ogni volta che inseriremo la recensione di una nuova puntata.
- Potete leggere la recensione dell’episodio 1×01 dal titolo Gloriosi Propositi a questo indirizzo.
- La recensione della puntata 1×02, intitolata La Variante, è disponibile a questo link.
- La puntata 1×03 dal titolo Lamentis, è recensita in questa pagina.
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La recensione di L’evento nexus, nome dell’episodio 1×04, è disponibile qui.
- La recensione dell’episodio 1×05, Viaggio nel mistero, è disponibile a questo indirizzo.
- La prima stagione si conclude con la puntata 1×06 che si intitola Per tutti i tempi. Sempre. Potete leggere i nostri pareri sull’ultimo episodio in questa pagina.
Il finale di stagione arriva insieme all’annuncio ufficiale di Disney+: Loki è stato rinnovato per una seconda stagione. Per approfondire l’argomento, ecco il nostro articolo dedicato a Loki stagione 2.
Loki: le nostre conclusioni
Personalmente trovo adorabile e adattissimo questo senso di confusione che ci avvolge prima di iniziare questa serie sul dio del caos. Già il logo preannuncia un rinnovamento continuo, con i caratteri che lo compongono che sono sempre mutevoli e differenti per stile e colore, proprio come Loki, il mutaforma per eccellenza.
Se da un lato le sue abilità e il suo sarcasmo lo hanno reso uno dei villain più riusciti dell’universo Marvel, dall’altro la sua natura infida ci spinge a non fidarci mai di lui e a non prevedere mai dove questa serie andrà a parare. Ho sempre adorato i prodotti Marvel, in grado di bilanciare sapientemente azione, colonna sonora e adrenalina, ma il risvolto negativo che ho spesso trovato in questi film e serie è la prevedibilità della produzione. I buoni sono l’incarnazione del detto greco καλὸς καὶ ἀγαθός, (kalòs kai agathòs), il bello e buono, in possesso di tutte le virtù. Personaggi di plastica e dall’apparente perfezione che sono stati approfondi in parte nelle serie tv di Wandavision e The Falcon and the Winter Soldier, e che ora ci appaiono più umani, ma che sappiamo già che trionferanno, perché il bene vince sempre, e non solo con i pugni ma anche con qualche discorsetto che dura 40 minuti sul perché è necessario essere buoni. Intendiamoci, essere buoni è bello e va bene, anche perché serie come The Falcon and the Winter Soldier (della quale potete leggere la nostra recensione qui) ti spingono ad una riflessione che può renderti una persona migliore. E poi perché se sei buono diventi anche uno schianto super muscoloso con gli occhi azzurri. O sono solo quelli belli che possono diventare buoni?
Ma Loki…Loki è un’altra cosa, una serie che tratta delle varie identità e delle personalità custodite in ognuno di noi, delle conseguenze che le nostre azioni possono avere su chi ci circonda, il tutto seguendo le avventure di un dio in grado di cambiare pelle come un serpente e che non ha ancora avuto modo di redimersi, rimanendo sadico e crudele. In poche parole, contrapponiamo una torta bella e un po’ melensa ad una bella crema al peperoncino, perfetta per rendere più piccanti i nostri piatti. Adoro.
A prescindere da quali siano i vostri gusti in cucina, vi ricordiamo che Loki è visibile esclusivamente su Disney+. Per accedere al ricco catalogo dedicato al Marvel Cinematic Universe presente su questa piattaforma di streaming è necessario abbonarsi, ad un costo mensile di 8.99 euro, opzione sottoscrivibile a questo indirizzo, o ad un prezzo annuo di 89.90 € seguendo questo link. Prima di passare alla recensione di Loki, vi lasciamo il trailer ufficiale della serie, spegnete le luci, il dio dell’inganno sta arrivando.