Quanto stiamo per raccontarvi a molti potrà sembrare incredibile, ma fidatevi che non lo è: stando a quanto dichiarato da una donna, Getty Images avrebbe venduto una fotografia di sua madre in lutto senza chiedere il consenso. Ecco tutti i dettagli.
Madre in lutto Getty Images: cosa è successo
Nell’epoca in cui viviamo, quanto accaduto non è cosa rara: vuoi per incomprensioni, vuoi per furbizia o altro, ma accade molto spesso. Di cosa stiamo parlando? Come riportato da PetaPixel, una donna avrebbe scoperto che Getty Images(enorme portale di licenze fotografiche) ha venduto una fotografia che ritrae sua madre in lutto ma senza chiedere il consenso. Anzi, stando a quanto detto dalla figlia, il fotografo non ha mai rivelato di aver scattato quell’immagine. Questo, se fosse vero, creerebbe seri problemi legali.
La fotografia in questione mostra Loretta John in lutto in uno dei numerosi siti commemorativi allestiti in Canada in seguito alla scoperta di centinaia di tombe di bambini indigeni. In quel preciso momento si trovava a Vancouver, e stando a quanto dichiarato è stata inconsapevolmente immortalata dal fotografo durante quel fragile e intimo momento. A portare alla loro attenzione l’immagine è stata una collega di Loretta, e hanno scoperto che l’immagine sarebbe concessa da Getty Images su licenza per circa 548 dollari. Le due donne sono rimaste offese, dichiarando che l’azienda starebbe monetizzando su una tragedia e su un momento di intimità. La risposta della piattaforma di immagini non si è fatta attendere: “A Getty Images abbiamo la responsabilità di fornire una documentazione fedele e completa degli eventi che copriamo e non prendiamo alla leggera la decisione di pubblicare questa o altre immagini“. L’azienda inoltre ha dichiarato che lo scatto è disponibile solo per un utilizzo editoriale, data l’assenza di una liberatoria per fini commerciali.
Madre in lutto Getty Images: conclusioni
Loretta John e sua figlia stanno prendendo in considerazione l’idea di contattare un avvocato per fare chiarezza sull’accaduto. Le basi sono semplici: nonostante capiscano le motivazioni dietro la pubblicazione della foto, avrebbero voluto che il fotografo chiedesse loro il permesso.
Ora la domanda sporge spontanea: chi ha ragione? Qual è il limite invalicabile che non si può oltrepassare? A voi il verdetto.