Definire l’indefinibile, questo il compito del nuovo libro 2020 dedicato a Matt Mullican e alla sua arte incredibile ed estemporanea, curato da Roberta Tenconi. Scopriamo insieme le tappe che questo progetto ripercorre, raccontandoci una delle menti artisticamente più geniali del secolo.
Matt Mullican libro 2020: un artista unico
Nato il 18 settembre del 1951 a Santa Monica, e figlio di due artisti, Matt Mullican si è contraddistinto per una carriera creativa unica ed estemporanea, un pioniere capace al contempo di essere molto legato alle origini. Il compito di “Mullican. Fotografie. catalogo 1967-2018“, libro curato da Roberta Tenconi, è proprio quello di raccontare tramite la fotografie l’arte di questa figura da sempre unica e ammirata da molti. Il nuovo progetto mira infatti a fa comprendere il senso della ricerca fotografica nei lavori di Matt, nonché il mutamento che la stessa a vissuto nel corso delle decadi.
Il nuovo libro 2020 dedicato a Matt Mullican è composto da ben 1.000 pagine piene di immagini, partendo da quelle realizzate a soli 15 anni, e testi. Molto interessante è il confronto / conversazione tenutosi con James Welling, nel quale Mullican chiede al coetaneo le motivazioni del suo interesse verso i cadaveri nella serie Doll and Dead Man del 1973-74. La “chiacchierata” prende connotati molto interessanti che scavano direttamente nelle fondamenta di un tema da sempre caro all’artista, sul quale ha riflettuto parecchie volte nel corso della sua vita. “Non sono un fotografo, ne un pittore: sono solo mezzi, strumenti, che mi aiutano a raggiungere gli obiettivi. Una delle cose che più mi affascinano della fotografia è come possa restituire qualcosa a chi la realizza”.
Matt Mullican libro 2020: conclusioni
Un’interessante quanto necessario sguardo retrospettivo ed introspettivo su una figura importante, unica, che ha ammaliato il mondo con la propria visione e la propria ideologia di linguaggio artistico. Il nuovo libro, edito da Skira, punta proprio a questo, e ci riesce benissimo.