Abbiamo parlato tanto di intelligenza artificiale nell’ultimo periodo, un’arma a doppio taglio che se utilizzata nel modo adeguato può sicuramente aiutare la produzione di contenuti ma se usata nel modo sbagliato può tagliare letteralmente le gambe ai creativi. Cosa direste se vi dicessimo che ora Midjourney, una delle piattaforme più importanti di AI, sta per lanciare la sua rivista cartacea? Ecco tutti i dettagli.
Midjourney rivista: il mondo della carta stampata
Sembra quasi un paradosso bello e buono: in un’epoca storica in cui la carta stampata sta vivendo l’oblio più assoluto, con le maggiori redazioni che puntano sempre più sui contenuti online visto che le generazioni più giovani non acquistano riviste cartacee, uno dei programmi più in voga per quanto concerne la realizzazione di contenuti tramite intelligenza artificiale sta per lanciare la sua rivista. Sì, sembra davvero un paradosso senza logica ma che, in fondo, la sua logica l’ha eccome.
Midjourney, infatti, sta per lanciare il suo magazine cartaceo, una rivista a cadenza mensile chiamata semplicemente “Midjourney“ in cui verranno riportate le immagini più belle ed apprezzate. Negli ultimi mesi abbiamo parlato all’infinito di intelligenza artificiale. L’abbiamo fatto tramite articoli ed editoriali qui su FotoNerd, ne abbiamo parlato in varie puntate del nostro podcast disponibile su tutte le maggiori piattaforme audio. Abbiamo analizzato le potenzialità dei vari programmi di AI tra cui appunto Midjourney, e la notizia di una rivista con le opere grafiche più belle realizzate dagli utenti in questi mesi ci ha lasciato molto sorpresi. Non perché pensiamo che non abbia senso, perché volendo analizzare per bene la situazione il senso ce l’ha eccome. Semplicemente, detto tra noi, era del tutto inaspettato.
Midjourney rivista: conclusioni
Non ci sono molte informazioni sul contenuto che apparirà esattamente sulla rivista di Midjourney, se non quello che vi abbiamo riportato poco sopra. Resta una mossa insolita, perché vedere una tecnologia nuova e ancora in fase di miglioramento sfruttare un supporto che esiste da secoli fa strano e non potrebbe essere altrimenti. Sarà una mossa giusta o è azzardata? AI posteri l’ardua sentenza.