Miglior drone: quale acquistare per fotografia e video è un articolo monitorato e aggiornato mese per mese. L'ultimo aggiornamento di questo articolo è di Settembre 2023
Sono “piccoli” oggetti con le ali, che volano, fanno foto e video e vengono pilotati anche da chi non potrebbe: si chiamano droni e in questa guida dedicata al miglior drone vi aiutiamo a scegliere il modello adatto alle vostre esigenze, oppure a lasciar perdere. Perché lasciar perdere? Il motivo è presto detto: molti non sanno che usando un drone senza permessi non solo si può andare incontro a multe salate ma, potenzialmente, si può anche arrivare all’arresto. Ad ogni modo, vediamo di andare per punti e farvi capire quale potrebbe essere il miglior drone adatto alle vostre esigenze, che siano fotografiche oppure no.
Miglior drone: cosa sono e come funzionano
Non è detto che chi entra in questa guida / articolo sia necessariamente un professionista con patente ENAC e desideroso di chiedere l’autorizzazione per volare di fianco (o sopra) alla Torre Eiffel. Se sei approdato in questo articolo potresti essere anche un principiante (oppure il classico “curiosone” che non fa mai male in questo campo tecnico) desideroso di comprendere a pieno cosa sia un drone, come funzioni, cosa permetta di fare e soprattutto quale scegliere. È giusto precisare che non siamo avvocati o docenti ENAC, pertanto, per qualsiasi “cavillo” legale vi invitiamo a fare riferimento all’ente preposto per accertarvi quali siano le leggi attualmente in vigore, indipendentemente da ciò che troverete scritto in questo articolo. Detto questo però, possiamo addentrarci nel nucleo di questa guida: i droni.
Cos’è e come funziona un drone?
Avremo modo di parlare di cavilli burocratici ed eventuale noie legali, ma prima di tutto cerchiamo di capire, in parole semplici, cos’è un drone e come funziona (in linea di massima, non andremo a spiegarvi il funzionamento tecnico di un singolo rotore e così via).
Al giorno d’oggi, ormai, i droni sono letteralmente ovunque: volano in giro, pilotati da tantissime persone, specializzate oppure no, autorizzate oppure ignare di tutto. Un drone è un velivolo a pilotaggio remoto prodotto e venduto in varie forme e per diversi impieghi, anche se tutti sembrano essere d’accordo sul fatto che, per volare, sono necessarie delle ali, quindi cercatele in un prodotto per iniziare a capire se possa trattarsi di un drone oppure no (si scherza, ovviamente). Personalmente, ho “conosciuto” i primi droni della mia vita tantissimi anni fa, quando erano ancora impiegati solo ed esclusivamente ad utilizzo militare: prendendo per esempio gli Stati Uniti, alcune aree del territorio vengono sorvegliate mediante l’utilizzo di droni in quanto diversamente sarebbe difficile poter effettuare un controllo umano costante e scrupoloso. Sulla base di quanto avvistato dal drone di controllo (gestito remotamente da polizia o enti simili), la volante più vicina può recarsi sul luogo del pericolo identificato. Allo stesso modo, sempre in ambito militare, i droni vengono spesso utilizzati per attacchi strategici. Questo però è un altro campo diverso da quello di cui vi parleremo oggi, cioè i “droni civili” che vengono definiti anche “quadricotteri” o “quadricotteri leggeri”.
Ad oggi un drone, anche alcuni tra quelli contenuti nella guida dedicata al miglior drone, è in grado di svolgere diversi compiti che vanno ben oltre la “mera” fotografia o registrazione di un video: in Cina, ad esempio, alcuni campi molto vasti (si parla di ettari, ovviamente) vengono innaffiati e “gestiti” (quindi si parla di vari prodotti da applicare alle piantagioni specifiche) interamente da droni automatizzati e spesso nemmeno controllati al 100% dall’uomo. Questo dimostra come, ad oggi, anche i droni civili siano diventati un’utilità importante che può aiutare il lavoro umano, anche se è sempre giusto utilizzare le giuste precauzioni per quanto concerne la sicurezza.
Per scendere un po’ in profondità per quanto concerne il gergo tecnico, è giusto che sappiate che un drone (e non solo un miglior drone, ma un quadricottero civile in generale) si può definire come “RPA” (Remote Piloted Aircraft – velivolo a pilotaggio remoto) e fanno parte di questa categoria gli ottocotteri, i pentacotteri, gli esacotteri e i quadricotteri, cioè quelli più diffusi per quanto concerne questa guida dedicata al miglior drone. In maniera più generica, un drone può anche essere definito “UAV” (ricordate Call of Duty? “UAV nemico in volo” – si? No? Ok) cioè “Unmanned Aerial Vehicle” che, in italiano, si traduce con “veicolo aereo senza pilota“. La reale differenza tra RPA e UAV è che questi ultimi vengono spesso programmati per eseguire ordini o “giri” specifici, pertanto non sempre sono pilotati in tempo reale da una persona. Oltre a questo, che riguarda il motivo per cui lo avete sentito in Call Of Duty (se ci avete giocato almeno una volta), gli UAV sono adatti più ad utilizzo militare che civile, proprio per la peculiarità di poter eseguire operazioni in tutta autonomia.
La categoria che interessa alla guida dedicata al miglior drone è sicuramente quella del quadricottero RPA, motivo per cui eviteremo altre categorie troppo specifiche o troppo professionali, anche perché un UAV militare non potete di certo acquistarlo su Amazon (vero?).
Miglior Drone: cosa fare prima dell’acquisto
Se state cercando il vostro miglior drone è perché, probabilmente, siete alla ricerca di un dispositivo che vi permetta di fare foto e video dall’alto, sia a livello amatoriale, sia a livello professionale. Tuttavia, prima di acquistare un drone, sono tante le cose che dovreste valutare, indipendentemente dal modello, dalle vostre esigenze e dal vostro portafogli. Si, perché, se non lo sapevate, è giusto informarsi bene sulle leggi in vigore nel momento in cui decidete di acquistare un drone (sono in continuo cambiamento, purtroppo).
Chiunque desideri acquistare un drone e iniziare a pilotarlo (anche se lo vuole fare nel giardino di casa sua in Alaska) deve obbligatoriamente essere a conoscenza delle regole stabilite da ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile) per quanto concerne i velivoli a pilotaggio remoto. Per questo motivo, prima di proseguire nella lettura della nostra guida dedicata al miglior drone, ma anche prima di acquistarne uno, vi consigliamo di leggere il regolamento ENAC sul sito ufficiale per evitare di andare incontro a multe salate (e anche pepate a volte) e, in alcuni casi, anche all’arresto fino a 6 mesi.
Possiamo farvi un piccolo spoiler sulle regole: a quanto pare, sempre che questa cosa non venga cambiata, se non avete intenzione di acquistare un drone più pesante di 250 grammi, non sarete costretti a fare la patente e rispettare tutte le normative per quanto concerne le autorizzazioni, in quanto tali dispositivi vengono considerati come “giocattoli ad uso non lavorativo”. Questo non significa che non siate costretti ad avere un’assicurazione: ogni drone, di qualsiasi genere e dimensione, dev’essere regolarmente assicurato. Questi “giocattoli” da meno di 250 grammi devono inoltre rispettare una velocità massima di 60km/h e devono avere le parti rotanti (i rotori, ad esempio) protette da possibili impatti accidentali. In parole povere, se il vostro sogno è quello di acquistare un DJI Mavic (un modello qualsiasi della serie), sempre tra i più venduti in assoluto, sappiate che pesa più di 250 grammi, pertanto, dovrete regolarizzarvi con patentino, permesso di volo, log di volo e quant’altro, diversamente potreste andare incontro a problemi molto importanti con la legge.

Ad ogni modo, vivi e lascia vivere: il nostro intento era quello di avvisarvi circa i rischi ai quali potreste andare incontro acquistando un drone, quelli che alcuni negozianti non vi dicono solo perché così possono vendere un fondo di magazzino, ma rimanete sempre liberi di fare ciò che volete, come volete, con le conseguenze del caso. Il nostro consiglio, per quanto concerne l’acquisto e l’utilizzo di un drone, rimarrà sempre questo:
Non volate con un drone se non siete assolutamente sicuri di ciò che state facendo, soprattutto se non vi siete prima informati (o fatti autorizzare) da ENAC o tramite una scuola di volo.
Superato il “problema legge”, è giunto il momento di capire come distinguere un drone da un altro, quali caratteristiche guardare e così via. Come ogni nostra guida all’acquisto, vi informiamo circa le specifiche che includeremo nella nostra selezione affinché sia più facile per voi distinguere i vari modelli.
Ricordate sempre: non esiste un miglior drone in assoluto, nessun modello è migliore di un altro se non per voi stessi, per le vostre esigenze e per il vostro budget. Per questo motivo, alla domanda “qual è il miglior drone?” non possiamo rispondervi con un modello in particolare, perché sono tutti diversi e adatti ad un determinato “tipo” di utente.
Miglior drone: quale scegliere e perché
Per capire quale potrebbe essere il miglior drone per le vostre esigenze è necessario “dividere” ogni modello in varie specifiche e reali differenze di utilizzo. Esistono tante tipologie di droni sul mercato, come avete avuto modo di scoprire poco sopra e, allo stesso modo, sono tante le esigenze personali, le idee di utilizzo e così via. Un miglior drone potrebbe costare 300€ oppure 10.000, dipende tutto da cosa dovete fare e in che modo (oltre ovviamente alle vostre disponibilità economiche). Come distinguere un drone da un altro? Come si può comprendere i vantaggi se siete principianti o poco “aggiornati”? Ci pensiamo noi! (questo è il momento in cui parte una canzoncina “epica” alla Pirates of Carrib…ah no.)
Abbiamo selezionato alcuni aspetti secondo noi indispensabili da valutare in un drone prima dell’acquisto, e li potete trovare qui sotto.
Dimensioni e peso
Abbiamo parlato di leggi, vi abbiamo detto quel famoso cavillo dei 250 grammi e dobbiamo anche valutare la portabilità. Ovviamente le dimensioni e il peso sono fondamentali per capire quale potrebbe essere il vostro miglior drone: in redazione abbiamo provato ogni genere di soluzione, cioè quella più pesante o quella tascabile, pertanto possiamo comprendere le reali differenze nel trasporto e nell’utilizzo. Chiaramente, un drone più grande sarà meno trasportabile facilmente, ma offrirà una qualità migliore grazie ad uno spazio fisico maggiore per sensori, ottiche e quant’altro. Allo stesso modo, un drone piccolo e leggero, magari sotto ai 250 grammi, può essere trasportato in maniera estremamente facile (anche in una piccola borsetta) ma non può offrire la stessa qualità di un miglior drone più grosso, pesante e che necessita uno zaino grosso per essere portato “a spasso”. Per questi motivi, pertanto, dimensioni e peso contano in maniera notevole ed importante, ecco perché all’interno di ogni “mini scheda tecnica” dei vari droni che troverete in questa guida all’acquisto sarà presente un’indicazione sul peso e sulle dimensioni. In alcuni casi inoltre i droni si possono richiudere e diventano quindi più leggeri e trasportabili, come ad esempio il Mavic Pro di DJI, oppure anche il modello “Air”, sempre di DJI, in grado di diventare estremamente piccolo. Sulla stessa “falsa” riga troviamo anche DJI Tello, ma adesso ci fermiamo, altrimenti l’elenco di droni richiudibili potrebbe diventare infinito. Vi basta sapere che questa possibilità esiste e vi permette di risparmiare spazio per il trasporto, grazie ad un’operazione semplificata che permette all’utente di piegare fisicamente i “bracci” in cui sono montati i rotori e avvicinarli al corpo del drone.
Pensiamo sinceramente che sia sbagliato pensare a peso e dimensioni nel confronto “più è pesante, più fa danni se cade” per il semplice motivo che qualsiasi drone, cadendo, potrebbe fare danni. Il paradosso è proprio il fatto che un drone enorme ed estremamente pesante potrebbe cadere in un campo deserto, senza provocare danni a nulla, mentre un drone piccolo e leggero potrebbe comunque cadere sul volto di un passante e provocargli ferite importanti. Non sottovalutate questo fattore, perché qualsiasi “oggetto volante”, cadendo, potrebbe fare danni, quindi non ragionate in questo modo. Per quanto concerne il volo sopra alle persone non fatelo, non solo per un motivo di privacy ma anche per una questione di sicurezza. Esistono casi in cui è possibile volare sopra alle persone ma…beh, significa che siete esperti autorizzati e in possesso di patente e assicurazione, e quasi certamente tutto il contenuto di questo articolo dedicato al miglior drone lo conoscete a memoria.
Autonomia
Un altro fattore importante e da considerare in fase d’acquisto è l’autonomia della batteria, e i motivi sono piuttosto ovvi. Tranquilli, la maggior parte dei droni in commercio oggi sono dotati di sistemi intelligenti che permettono al quadricottero di tornare al punto di partenza oppure eseguire un atterraggio d’emergenza autonomo nel momento in cui la batteria sta per scaricarsi, ma è sempre meglio prestare attenzione. Tendenzialmente, negli RPA civili, l’autonomia non va mai oltre ai 30-40 minuti (e stiamo già parlando di droni professionali), pertanto preparatevi ad acquistare dei kit di batterie aggiuntive se il vostro desiderio è avere un’autonomia maggiore.
La batteria di un drone è spesso grande e copre la maggior parte dell’area superiore del velivolo (nella maggior parte dei casi), questo perché sono numerosi i sistemi che deve alimentare e far funzionare, oltre ai rotori. C’è il GPS, la trasmissione del segnale video, il rilevamento ad ostacoli e molto altro. Certo, non tutte queste peculiarità sono disponibili in ogni modello, ma certamente fanno parte delle caratteristiche fondamentali per la sicurezza massima. Se acquistate un drone con batteria intercambiabile significa che sono disponibili anche kit di batterie aggiuntive, ma non vi sarà possibile “fare rifornimento in volo” come accade in alcune operazioni militari (ne avete visti di film, eh?), dovrete infatti necessariamente fare “rientro alla base”, spegnere il drone e cambiare la batteria.
Sistema di controllo, altezza, velocità e raggio di trasmissione / azione
Un’altra caratteristica importante da valutare in un drone è la distanza operativa, che vi fa capire quanto può spingersi lontano il vostro miglior drone preferito. Tenete presente che, a meno che le leggi non cambino nuovamente, qualora non siate in possesso di regolare patente e autorizzazione di ENAC, non potrete far volare il drone lontano dalla vostra vista e nemmeno sopra una determinata altezza. I valori “standard” per il volo “amatoriale” riguardano sempre la distanza di almeno 5 km da un aeroporto, fuori dai centri abitati, lontani dalle persone (magari in un campo), fuori da aree militari (altrimenti vi sparano) e soprattutto con volo a vista ad un’altezza massima di 120m. Non dovete mai volare vicino ad altri droni e nemmeno in condizioni di meteo sfavorevole. Per tutte queste regole però, alcuni droni vi vengono incontro con sistemi sofisticati che vi aiutano proprio a rispettare le leggi in vigore (non tutte però, il buon senso non si può insegnare ad un’intelligenza artificiale).
Avere un sistema di controllo intelligente e una buona trasmissione, vi permette di vedere sempre un’immagine chiara, fluida e di qualità. Salendo con il prezzo di acquisto di un drone potrete avere anche controller con display avanzati, che possono essere usati anche in condizioni di forte luce solare e, ovviamente, importanti migliorie dal punto di vista tecnologico. Ci sono alcuni droni che possono superare i 10km di distanza dal pilota, ma ovviamente richiedono una grandissima esperienza di utilizzo, oltre ad assicurazione e permessi vari.
Fotocamera integrata per foto e video
Un’altra caratteristica interessante riguarda la fotocamera integrata nei droni: tutti i modelli presenti in questa guida dedicata al miglior drone integrano una fotocamera che vi permette di vedere in tempo reale ciò che inquadra tramite un controller dedicato o tramite smartphone e tablet. Ogni fotocamera di un drone ha precise caratteristiche e, nel dettaglio, esamineremo l’apertura del diaframma fotografia, quindi potremmo tradurla come “luminosità”, che di solito si attesta a circa f/2.8, così come il tipo di obiettivo fotografico montato, che di solito è un grandangolare corrispondente a circa 20mm o 24 mm al fine di permettervi di inquadrare una scena piuttosto ampia. La qualità delle fotocamere e delle ottiche varia in base al tipo di segmento del drone e, ovviamente, in base al prezzo: più costerà il drone e, tendenzialmente, più farà foto e video di grande qualità. Le foto scattate da un drone sono sempre almeno in JPEG, quindi in formato compresso e ottimizzato, ma spesso è disponibile anche il formato RAW, che nei droni viene salvato nella maggior parte dei casi come DNG, quindi un file di proprietà di Adobe che rimane di tipo RAW ma è un po’ più compresso.
Per quanto concerne il lato video, ogni drone può registrare a vari tipi di risoluzione e/o formati: le risoluzioni più diffuse sono il 1080p e il 4K, sigle che rappresentano il numero specifico di pixel presenti all’interno della scena. Il formato 1080p è pari a 1920×1080 pixel tra lato lungo e lato corto, mentre, nel caso del 4K, si può definire anche “UHD” (ultra high definition) ed è in grado di arrivare fino a ben 3840×2160 pixel. La variabile di cui tenere conto tra le due risoluzioni è sempre il numero di fps in acquisizione: fps sta per “frame per seconds” e vi permette di capire quante foto vengono scattate all’interno di un singolo secondo di video. I parametri più diffusi sono 1080p@60fps e 4K@30fps, pertanto significa che, nel primo caso, avremo 60 foto al secondo in qualità 1920x1080p, mentre nel secondo avremo un video con 30 foto al secondo in un’area da 3840×2160 pixel. La scelta finale sta solo a voi: in base alle vostre esigenze, al tipo di supporto finale e a ciò che realmente dovete produrre, deciderete quale delle due risoluzioni scegliere.
Spesso però, in alcuni droni più professionali, potrete trovare anche registrazioni in 4K@60fps oppure addirittura in 1080p@240fps. Non mancheremo di segnalare queste specifiche all’interno dei singoli modelli che troverete più in basso.
GPS e sistemi con intelligenza artificiale
Ogni miglior drone potrebbe integrare alcune migliorie tecnologiche che possono facilitarvi la fase di volo, decollo, controllo e rientro alla base. Ad esempio, grazie alla presenza di un GPS, vi sarà possibile tracciare tutto il percorso del drone su una mappa, cosa che può essere incredibilmente utile per due motivi:
- l’esigenza di attivare un RTH (return to home – rientro alla base) in maniera automatizzata nel momento in cui la batteria si sta scaricando: il drone, in questo caso, è in grado di calcolare la percentuale di batteria necessaria per tornare al punto di partenza e quindi avvisarvi di un RTH imminente e necessario.
- Ritrovare un drone perduto: registrare costantemente il percorso vi permette di capire dove si trova il drone e salvare l’ultima posizione conosciuta, pertanto, se dovesse verificarsi un incidente e il drone dovesse precipitare, vi sarà possibile andare a recuperarlo senza troppi problemi.
Oltre al GPS esistono migliaia di altri sistemi che sfruttano l’intelligenza artificiale per aiutarvi nel volo e nella fase di pilotaggio, come ad esempio la funzione di rilevamento ostacoli, che permette al drone di alzarsi o spostarsi in presenza di un albero, di un muro, di una casa e molto altro. Molti droni offrono questa tecnologia di rilevamento ostacoli sia nella parte anteriore sia nella parte posteriore, così vi sarà più facile gestire il volo in una zona particolarmente piena di ostacoli. Ci sono poi varie funzioni di tracking o volo automatizzato che vi permettono, ad esempio, di far riconoscere al drone un’automobile, una moto oppure una persona ed inseguirla. Allo stesso modo, un drone può anche essere impostato come “volo a rotazione”, pertanto riprendere una precisa zona ruotando ad una gradazione definita dall’utente.
Miglior drone: quale acquistare
Sulla base di quanto letto finora, avete sicuramente le idee più chiare rispetto al momento precedente all’apertura di questa guida, giusto? Saprete ora quindi che ci sono alcune leggi da rispettare, varie normative di sicurezza e, soprattutto, siete adesso in grado di distinguere le varie caratteristiche principali del vostro miglior drone preferito. Abbiamo deciso di ordinare i vari droni contenuti in questa guida per fascia di prezzo, così da facilitarvi la scelta in base alle vostre esigenze e al vostro portafogli. Come spesso capita nel mercato dei dispositivi elettronici o tecnologici in generale, la fascia di prezzo definisce anche il tipo di utilizzo, quindi più o meno professionale. Chiaramente un drone giocattolo ad utilizzo amatoriale non può costare 3000€ e, allo stesso modo, un drone professionale per girare alcune riprese importanti di un film in uscita al cinema non può costare 300€.
Miglior Drone per principianti
Oltre alle fasce di prezzo, abbiamo diviso i vari modelli in tre sottosezioni differenti per facilitare ancora di più la scelta del vostro miglior drone. Un drone indicato per principianti è sicuramente un prodotto economico, leggero e che non richieda troppi permessi per il volo. Vi potrà sembrare strano, ma molti scelgono di acquistare un drone molto piccolo anche “solo” per fare un bel ritratto di famiglia a Natale da un’angolazione diversa dal solito (come pubblicizzato direttamente in varie campagne di alcuni modelli). Se quindi non siete i “dronisti” di una troupe che sta girando un film importante, potete tranquillamente leggere la categoria dedicata al miglior drone per principianti.
Miglior drone economico: DJI Tello
Prima di questo modello chiamato “Tello” e co-prodotto insieme a Ryze Tech (una startup cinese), esistevano esclusivamente tanti droni giocattolo senza una grande azienda alle spalle. DJI Tello è il drone della fascia “entry level” prodotto dalla nota azienda cinese che ha, in sostanza, il predominio sul mercato dei droni grazie alla grande vastità di prodotti presenti all’interno del catalogo. DJI Tello è un quadricottero estremamente piccolo che pesa solo 80 grammi, pertanto, se siete stati attenti più sopra nel testo, saprete già che questo modello può essere pilotato senza patente e senza andare incontro a troppi problemi particolari dal punto di vista legale. La fotocamera integrata può registrare video in risoluzione HD a 720p, cioè la metà esatta di una TV a 1080p. La risoluzione delle foto è pari a 5 megapixel, quindi anche in questo caso sarete un po’ carenti in termini di qualità. Tello non è sicuramente un drone dedicato ai professionisti, anzi, è un prodotto interessante per chi sta iniziando a muovere i primi passi in questo mondo e vuole investire davvero pochissimo. DJI Tello è in grado di fare fino ad 8 diverse acrobazie aeree, registrare video brevi, atterrare e decollare sul palmo della mano, scattare selfie in volo e, soprattutto, offre un’autonomia fino 13 minuti con una singola batteria.
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Oltre ad essere un drone sicuro, leggero e adatto a tutti, Tello sfrutta anche gran parte della tecnologia professionale DJI, pertanto, non rimarrete di certo delusi dal software. Il drone viene venduto “singolo”, con in kit soltanto dei ricambi per le eliche e i protettori dedicati, tuttavia, se lo desiderate, potete acquistare il telecomando opzionale con una cifra davvero irrisoria.
Controller per DJI Tello
Come avrete capito dal testo poco sopra, con DJI Tello si può utilizzare anche un controller, ma l’azienda non lo produce direttamente, pertanto, come si fa? Sorpresa: Tello supporta tranquillamente controller di terze parti da sfruttare col vostro smartphone Android oppure iOS. La scelta del controller, come per tutto in realtà, è molto soggettiva: ce ne sono di grandi, piccoli, con più o meno tasti, con o senza stick e così via, pertanto abbiamo deciso di lasciarvi alcuni consigli utili testati con Tello proprio qui sotto. La scelta, come sempre, sta a voi:

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DJI Mini 2
Modello non più nuovissimo ma comunque scelto da molti per il rapporto qualità-prezzo ancora competitivo (soprattutto in vista dell’uscita del nuovo Mini 3 Pro). La prima caratteristica importante è il peso: dato che Mini 2 pesa meno di 249 grammi, si può volare senza patentino e senza troppi problemi. Offre una fotocamera 4K in grado di registrare video in 4K@30fps e scattare foto a 12 megapixel con un gimbal a tre assi per la stabilizzazione. C’è il sistema Ocusync 2.0 per la trasmissione video in HD fino a 10km di distanza, può essere controllato con smartphone o tablet e supporta il decollo / atterraggio dalla mano. Non manca il 4X Zoom, un’autonomia di 31 minuti con la batteria standard, il volo garantito fino ad un’altitudine massima di 4.000 metri e la funzione Quickshots che gira automaticamente video dall’aspetto professionale da condividere rapidamente sui social media. Non mancano poi i vari pacchetti aggiuntivi come il “combo” per chi vuole avere più batterie. Attenzione però: le batterie maggiorate, soprattutto quelle potenziate o aftermarket, vi faranno superare il peso di 249 grammi e quindi verrà richiesto un patentino per il volo legale.

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DJI Mini 3 Pro
DJI Mini 3 Pro monta un sensore CMOS da 1/1,3″ che viene inoltre fornito con doppio ISO nativo, quindi più grande e performante rispetto a quello che troviamo nel Mini 2 e anche in grado di supportare l’output diretto di immagini HDR. il sensore più grande insieme all’apertura del diaframma molto ampia di f/1.7 permettono al sensore di catturare molta più luce, assicurandovi riprese ottime anche in condizioni di illuminazione scarsa. A questo si aggiunge una gamma dinamica nettamente aumentata che vi consentirà di avere sempre il giusto dettaglio sia nelle luci che nelle ombre.
A livello fotografico questo drone è in grado di acquisire immagini RAW da 48 MP e video fino al 4K@60fps, ma tranquilli che se avete bisogno di qualche slowmotion, potrete tranquillamente portarvelo a casa grazie ai 120fps in full HD. Se invece avete la necessità di avvicinarvi al soggetto, ma non potete farlo fisicamente, allora avrete a disposizione lo zoom digitale 4x. La principale novità è sicuramente il gimbal riprogettato che ora è possibile orientare anche in verticale in modo da catturare contenuti in verticale alla massima qualità che può anche essere combinato con la nuova funzione True Vertical Shooting che vi regala scatti dettagliati pronti per i social. Tra le modalità di scatto troviamo tutte le classiche che abbiamo già imparato a conoscere nei modelli precedenti come la modalità panoramica 180°, panoramica verticale, panoramica grandangolare e sferica. Infine potrete gestire al meglio anche i colori grazie al profilo D-Cinelike Color che vi permetterà di avere maggiore flessibilità in fase di editing grazie alle maggiori informazioni visive acquisite.
DJI Mini 3 Pro ha un design completamente nuovo e ottimizzato per essere più efficiente nel volo, differenziandosi subito dalla precedenti versioni. Le eliche sono più grandi e l’inclinazione di volo è più aerodinamica, aumentando così l’autonomia di volo fino a 34 minuti. È disponibile anche una batteria maggiorata Flight Battery Plus che assicura fino a 47 minuti di volo, ma purtroppo aumenta anche il peso oltre i 250 g. Nel modello con batteria classica il peso è di 249 g e le dimensioni continuano ad essere molto ridotte, rendendo questo drone il compagno ideale da portarsi sempre dietro durante escursioni o viaggi. L’altra grande novità già accennata nel precedente paragrafo è il gimbal rinnovato che può essere fisicamente orientato in verticale, rendendo questo drone il prodotto perfetto per produrre contenuti destinati ai social.
Grande novità per questo drone è anche il rilevamento ad ostacoli in tre direzioni: a doppia visione in avanti, indietro e verso il basso. Inoltre grazie al nuovo design del drone, il raggio di rilevamento è più ampio per una maggiore sicurezza durante il volo. Troviamo anche la tecnologia Advanced Pilot Assistance Systems (APAS 4.0) che permette un rilevamento ostacoli migliore e segnala anche la presenza di eventuali aeromobili nelle vicinanze. Grazie a queste tecnologie, anche questo nuovo drone offre diverse funzioni per tracciare il soggetto grazie ad ActiveTrack 2.0, Spotlight 2.0 e Point of Interest 3.0. Ritroviamo anche i MasterShots che permettono di effettuare riprese professionali selezionando semplicemente il soggetto che vogliamo riprendere, che vengono poi montate in un breve video cinematografico in automatico. Sono state anche aggiunte specifiche funzioni per realizzare timelapse e hyperlapse in semplicità.
Il sistema di trasmissione utilizzato in questo nuovo drone è il noto DJI O3 che permette di avere un feed live a 1080p@30fps fino a 12 km di distanza. Il nuovo arrivato è compatibile sia con il radiocomando DJI RC-N1, che è quello che troviamo in dotazione con tutti i droni consumer DJI, e con il nuovo e più performante DJI RC. Parlando invece di velocità di download dei vostri contenuti potete stare tranquilli che i 30 Mbps vi basteranno nella maggioranza dei casi.

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Miglior drone intermedio / avanzato
Se le vostre esigenze non sono così “entry level” ma vorreste già qualcosa di più, siete sicuri della legge, preparati e magari avete già anche un patentino, è giunto il momento di superare i 250 grammi e “volare” verso un mondo di prodotti con qualità ben più importanti rispetto ad un “giocattolino” d’accompagnamento. In questo segmento si iniziano a vedere caratteristiche notevoli con uno sguardo al settore dedicato ai professionisti.
DJI Mavic Air 2
Evoluzione dell’apprezzatissimo DJI Mavic Air, questo nuovo modello che non poteva mancare nella guida dedicata al miglior drone offre una fotocamera in grado di scattare foto fino a ben 48 megapixel grazie ad una particolare modalità avanzata. Offre uno stabilizzatore a tre assi e consente di creare video fino al formato 4K@60fps di qualità molto alta e incredibilmente fluidi (proprio grazie allo stabilizzatore d’immagine). Non è un drone dedicato ai professionisti, ma per molte caratteristiche potrebbe sembrarlo. DJI Mavic Air 2 supporta la registrazione di Hyperlapse in 8K, cioè video che riprendono eventi di solito molto lunghi e li mostrano, in movimento, in pochi secondi. L’autonomia è pari a ben 34 minuti per una singola carica. È presente il supporto all’OcuSync 2.0 per offrire agli utenti una distanza di trasmissione video fino a ben 10km con uno streaming in tempo reale in Full HD a 1080p (caratteristica che alcuni droni definiti “professionali” non hanno, attenzione). Non manca poi la funzione Spotlight 2.0 che permette al drone di inquadrare un soggetto specifico durante il volo e poi tracciarlo attivamente grazie all’ActiveTrack 3.0. È possibile registrare video in HDR per una qualità incredibile (avete letto la nostra guida dedicata alla fotografia HDR?) e scattare foto e video con varie modalità, come ad esempio QuickShot, che permette all’utente di pianificare voli e scatti da eseguire rapidamente in modalità praticamente automatica. È presente inoltre un sistema di anti-collisione che permette a Mavic Air 2 di percepire l’ambiente su tre direzioni: avanti, indietro e in basso. Il peso è pari a 570 grammi, la velocità massima è pari a 68.4 km/h e la dimensione, da aperto, è pari a 183x253x77mm.

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Per DJI Mavic Air 2 è disponibile anche il Fly More Combo kit che, con un prezzo vantaggioso, vi offre nel kit il drone, il radiocomando, , un set di eliche aggiuntive, due batterie con un charger dedicato, vari adattatori e una borsa per il trasporto.

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Dji Air 2S
Il drone che prende il posto ufficialmente di Mavic Air 2 integra il nuovo sensore da 1″ CMOS da 20 MP, raddoppiato di dimensioni rispetto al precedente modello. Grazie anche a questo nuovo sensore, il nuovo DJI Air 2S è in grado di registrare video fino a 5,4K a 30 fps. Dimezzati invece gli fps in modalità slowmotion a 1080p che passano dai 240 fps del precedente modello ai 120 fps attuali. Lo zoom digitale è stato migliorato, arrivando a 8x a differenza del Mavic Air 2 dove arrivava al massimo a 4x. Migliorati anche i profili colore, sia D-Log che HLG, ora a 10 bit, gli appassionati del color grading ringraziano per questo upgrade. Grazie anche ai nuovi sensori anticollisione superiori, potremo sfruttare a pieno questo drone anche a velocità più elevate senza preoccuparci troppo di eventuali ostacoli. La velocità massima raggiungibile è di 6 m/s, pari a 21 km/h, ad un’altezza massima di 5.000 metri, spingendosi ad una distanza massima di 18,5 km. Gli algoritmi Advanced Pilot Assistance System (APAS 4.0) sono stati ulteriormente migliorati, consentendo a DJI Air 2S di evitare attivamente gli ostacoli negli scenari più complessi, anche ad alta velocità. La batteria da 3500 mAh è la stessa del precedente modello, così come peso e dimensioni sono molto simili, pesando 595 g e misurando da richiuso 180 × 97 × 77 mm. All’interno del comparto fotografico, oltre al già citato sensore da 1′ con 20 MP, con pixel di dimensione di 2,4 μm, troviamo un obiettivo con una lunghezza focale equivalente di 22 mm, con un angolo di campo offerto di 88° e con un’apertura di diaframma di f/2.8. L’intervallo ISO spazia da 100 a 6400 se lasciato in automatico, ma si amplia fino all’intervallo 100-12800 se manuale. Sarà possibile scattare sia in JPEG sia in formato DNG (RAW), particolarmente nitide anche grazie al sistema di stabilizzazione a 3 assi (inclinazione, rollio, rotazione orizzontale).
Dji Air 3
La serie Air di DJI si rinnova con questo nuovo modello che finalmente presenta una doppia fotocamera, una da 24 mm f/1.7 e una da 70 mm f/2.8, entrambe con un sensore CMOS da 1/1.3”. Questo nuovo comparto video permette di registrare alla risoluzione massima di 4K@100fps, con supporto a doppio ISO nativo per l’uscita diretta di video HDR 4K@60fps, e permette di scattare foto fino a 48 MP sia in JPG che RAW (DNG). Entrambe le telecamere supportano i profili colore D-Log M a 10 bit e HLG a 10 bit, inoltre è il primo drone della serie Air che supporta riprese video verticali in 2.7K (9:16). L’autonomia dichiarata è dichiarata è di 46 minuti e finalmente è stato aggiunto il rilevamento ostacoli omnidirezionale. DJI Air 3 ha sensori in ogni direzione e quando viene rilevato un ostacolo può anche utilizzare APAS 5.0 per evitarlo o aggirarlo agevolmente, Inoltre grazie alla funzione ActiveTrack che agisce insieme al RTH automatico è possibile fare un volo completamente automatico con ritorno al punto di partenza senza nessuna preoccupazione. La trasmissione video O4 garantisce un segnale stabile fino a 20 km e un feed live fino a 1080p@60fps. Come sempre sono anche presenti varie funzioni intelligenti come FocusTrack, QuickShots e MasterShots, che potete approfondire nel nostro articolo dedicato che trovate qui.

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Dji FPV
Il drone di DJI pensato per “le gare” e l’alta velocità in una categoria completamente diversa dalla “mera” fotografia statica. Il drone è grigio scuro e richiama immediatamente l’attenzione del pilota su due motori, colorati in rosso, per favorire il corretto montaggio delle eliche a 3 pale da 5 pollici. La batteria è una LiPo 6S, ha una capacità di 2.000 mAh, un peso di 295 grammi, un voltaggio di 22.2 V ed è in grado di alimentare DJI FPV per circa 20 minuti in condizioni di assenza di vento. La velocità massima raggiungibile dal drone è di 42 m/s (150 km/h), la massima altezza alla quale il drone può arrivare è pari a 6.000 metri sul livello del mare e la distanza massima raggiungibile è di 16,8 km. Si può inserire una scheda Micro-SD fino a 256GB. Il peso complessivo del drone è pari a 795 grammi, caratteristica che rende obbligatorio il patentino ENAC. Presente inoltre la funzione AirSense, che rileva i segnali ADS-B (Sistema di trasmissione automatica dipendente) emessi dagli aerei con equipaggio nelle vicinanze. Questo invierà un avviso al pilota, un’ottima funzionalità per una maggiore consapevolezza della situazione e una funzionalità che dovrebbe essere quasi obbligatoria per il volo FPV. Il nuovo drone sfrutta il nuovo sistema di trasmissione DJI O3 OcuSync 3.0 di DJI per la trasmissione video, con supporto 2.4 GHz e 5.8 GHz con commutazione automatica per fornirvi una portata massima di 6 km. All’interno troviamo un sensore fotografico CMOS da ½.3”, lo stesso di DJI Mini 2, in grado di registrare immagini da 12 MP, l’angolo di campo offerto dalla camera è ampio ben 150° per favorire una visione ancora più immersiva, mentre la lunghezza focale equivalente su formato full frame è di 14.66 mm; sarà possibile mettere a fuoco soggetti da 0.6 metri in poi e il formato degli scatti sarà JPEG. L’apertura del diaframma è di f/2.86, rendendo questo DJI FPV perfetto per volare anche al tramonto, coadiuvato da una sensibilità ISO che spazia da 100 a 12.800. L’otturatore elettronico ha una velocità impostabile tra i valori di 1/8.000 e 1/50secondi La presenza di uno stabilizzatore di immagine a 3 assi assicurerà riprese perfette, affiancando il divertimento e l’ebrezza provata in volo ad un girato di qualità cinematografica. Infatti, la risoluzione video è 4K a 60 fps a 120 Mbps o Full HD a 120 fps, permettendovi riprese anche in slow-motion di grande qualità e di impatto, grazie alla manovrabilità del drone. Le riprese sono in formato MP4 o MOV e l’impiego dei codec H.264 o H.265 ha il grande vantaggio di permettervi di salvare filmati ad una risoluzione elevata, occupando al contempo meno spazio sulle memorie.

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Dji Avata
Per questo dispositivo, il produttore cinese ha deciso di creare un design compatto con un telaio ridotto fuso in un corpo pensato e costruito per garantire velocità e agilità. Il peso è pari a soli 410 grammi nonostante l’integrazione dei paraeliche che garantiscono il massimo della sicurezza. Integra una fotocamera stabilizzata CMOS da 1/1.7″ con 48 megapixel effettivi e può registrare in 4K/60fps oppure in 2.7K/50/60/100/120fps. Non manca ovviamente l’opzione per la registrazione video D-Cinelike che offre un profilo flat per una color correction più precisa e creativa. L’autonomia della batteria si attesta attorno ai 18 minuti. DJI Avata è progettato per essere associato al visore DJI Goggles 2, la più recente tecnologia di controllo del volo di DJI, e al DJI Motion Controller, che guida il drone in base ai movimenti della mano. Gli utenti possono anche controllare il drone con il DJI FPV Remote Controller 2 già esistente e il visore DJI FPV Goggles V2.
Nonostante il grande raggio di curvatura che può raggiungere in volo questo drone, e il tipo di manovre estreme fattibili, DJI Avata può rimanere stabile grazie alla tecnologia DJI RockSteady che elimina le vibrazioni e l’aiuto offerto da DJI HorizonSteady per mantenere il giusto orientamento nelle fasi più concitate. Tutti i dati, foto e video, vengono salvati in 20GB di spazio di archiviazione interno, che vi permette un utilizzo anche senza una microSD installata.
I paraeliche integrati di DJI Avata rendono la fusoliera più resistente e riducono notevolmente la probabilità di rischio, consendendovi di volare con maggiore sicurezza e con una struttura in grado di resistere a piccole collisioni e persino di raddrizzarsi dopo un capovolgimento grazie alla modalità “Tartaruga”.
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Miglior drone professionale
Per questo paragrafo, è giusto fare una specifica importante: esistono migliaia di droni professionali creati per esigenze specifiche, sia per quanto concerne l’agricoltura, sia per quanto concerne il cinema. La cifra per acquistare un drone professionale può tranquillamente superare i 10.000€, tuttavia, in questo caso, pensiamo che non sia il caso di fare un acquisto del genere tramite Amazon e, anche volendo, tali tipologie di prodotti non sono disponibili in quanto è necessario fare riferimento ad un distributore specializzato e autorizzato. Per questo motivo, ci teniamo a specificare che come “miglior drone professionale” intendiamo una gamma di prodotti in grado di offrire caratteristiche e specifiche avanzate, oltre ad un prezzo decisamente superiore alla media normale vista finora. Questo però non significa che la categoria di droni intermedi non vada bene per chi ha esigenze avanzate: in questo “campo” spesso un drone da 800€ va bene per la maggior parte delle esigenze di un fotografo / videomaker “normale”, quindi per matrimoni, piccoli eventi, piccoli cortometraggi e, in generale, piccole produzioni. Vi ricordiamo ancora che per qualsiasi lavoro che decidiate di fare con un drone dovete sempre fare riferimento alle leggi ENAC in vigore.
DJI Mavic Pro 2
DJI Mavic Pro 2 non poteva ovviamente mancare nella guida dedicata al miglior drone da acquistare: si tratta dell’evoluzione diretta dell’apprezzatissimo “Mavic Pro” (anch’esso presente in questa guida) e che porta con se numerosi novità importanti, oltre che ad una interessante collaborazione con lo storico produttore di fotocamere Hasselblad, ma adesso vediamo tutto. Proprio parlando di fotocamera, troviamo all’interno di questo drone una Hasselblad L1D-20C da ben 20 megapixel con sensore da 1″, apertura variabile da f/2.8 a f/11, video HDR fino al 4K@30fps a 10 Bit con Dlog-M e numerose funzioni “cinelike”. Mavic Pro 2 può trasmettere immagini a 1080p fino ad una distanza di ben 5km e può volare fino a 31 minuti. La velocità massima è pari a ben 72km/h. Il drone può rilevare facilmente ostacoli da ogni direzione ed evitarli ed è in grado anche di realizzare fantastici Hyperlapse. Non manca un gimbal che stabilizza su tre assi la fotocamera, la funzione HyperLight per migliorare la luce presente nella scena e ridurre il rumore elettronico, un codec H.265 per una maggiore qualità dei video (e una migliore compressione) e l’ActiveTrack 2.0 per un tracking preciso di persone e veicoli. Interessante la presenza della modalità “Panorama” che vi permette di creare scatti nitidi e “immensi” sotto tutti i punti di vista. La fotocamera è di tipo grandangolare ed è pari a 28mm di escursione focale.

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Di questo modello è disponibile anche la variante “Zoom” che ha quasi tutte le stesse caratteristiche del “Pro 2” a parte la fotocamera, importante differenza. La versione Zoom infatti non integra una fotocamera Hasselblad ma offre uno zoom ottico 2X che ri regola costantemente in base ai vari comandi impartiti al drone. Offre l’effetto Vertigo che è uno zoom durante il volo per creare risultati simpatici e divertenti e ha una veloce messa a fuoco a rilevamento sia di fase che di contrasto, in questo modo risulta estremamente veloce e precisa.
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DJI Mavic 2 Zoom Drone con Zoom Ottico 24-48 mm, Sensore CMOS 1/2.3” 12 MP, Super Risoluzione 48 ... è un prodotto che fa parte della nostra guida dedicata a Miglior Drone: quale scegliere per foto e video ed è acquistabile direttamente su Amazon cliccando qui.
DJI Mavic 3 / Mavic 3 Cine
L’ultima versione della serie “Mavic” con grandi novità, una nuova livrea e tante caratteristiche professionali importanti.
DJI Mavic 3 è equipaggiato con una fotocamera sviluppata appositamente da Hasselblad con sensore 4/3, chiamata L2D-20c. Grazie al nuovo sensore i dettagli sono incredibili così come è incredibile il senso di profondità e tridimensionalità, anche durante le transizioni tra luce e ombra. La gamma dinamica di 12,8 stop e il secondo obiettivo zoom 28x vanno a completare un prodotto davvero di alta gamma.
Il nuovo sensore regala foto ad una risoluzione di 20 MP con una focale equivalente di 24 mm, per un’ampiezza di campo di 84°. L’apertura variabile da f/2.8 a f/11 consente di controllare al meglio la profondità di campo in ogni situazione di luce e il nuovo sistema di messa a fuoco VDAF (Vision Detection Auto Focus) assicura una rapidità e un’affidabilità mai vista prima grazie a numerosi sensori di visione. Naturalmente è possibile scattare in RAW (DNG) e questo assicura una gamma dinamica di ben 12,8 stop. La seconda focale zoom da 162 mm risulta invece molto utile in situazioni dove non è possibile avvicinarsi al soggetto, però non consente l’acquisizione e in RAW e la dimensione si ferma a 12 MP. Questa seconda fotocamera è dotata di uno zoom ibrido 4x (ottico + digitale) con apertura f/4.4.
È stato fatto un gran lavoro anche a livello di colore grazie all’algoritmo HNCS (Hasselblad Natural Color Solution) che permette di catturare immagini i cui colori sono praticamente prossimi a quelli percepiti dal nostro occhio. DJI Mavic 3 è in grado di registrare video ad una risoluzione massima di 5.1K@50fps e slowmotion fluidi in 4K@120fps con un bitrate di 200 Mbps in H.264/H.265. Anche nel comparto video la gestione dei colori è ottimale grazie al profilo D-Log a 10 bit che permette di catturare fino ad 1 miliardo di colori, per una maggiore flessibilità in post-produzione. La qualità video già ottima raggiunge livelli mai visti nella versione Mavic 3 Cine grazie al supporto alla codifica Apple ProRes 422 HQ che permette una quantità massima di dati acquisiti di 3.772 Mbit per secondo. Tutto questo può avvenire grazie all’unità SSD interna da 1TB che permette velocità di scrittura elevate e che può essere collegata al computer grazie al cavo Lightspeed da 10 Gbit/s in dotazione. Per il trasferimento su dispositivi mobili è presente il protocollo Wi-Fi 6 che permette di archiviare ed elaborare i contenuti acquisiti senza dover collegare il drone via cavo. Come per la precedente versione, anche i nuovi DJI Mavic 3 e Mavic 3 Cine sono dotati di sensori anticollisione omnidirezionali. La differenza sostanziale è che il nuovo modello è in grado di rilevare ostacoli in un raggio di 200m, contro i 20m di Mavic 2. Grazie a questi sensori il drone è in grado di tornare al punto di partenza calcolando il percorso ottimale grazie al RTH Avanzato, anche in caso di perdita di segnale. Grazie alla tecnologia APAS 5.0 il drone è in grado di muoversi in autonomia anche in ambienti complessi con movimenti fluidi, permettendo al pilota di concentrarsi al massimo sulla ripresa e non sull’ambiente circostante.
Naturalmente questa tecnologia combinata con funzioni come ActiveTrack 5.0 permette di creare follow cam incredibili anche in situazioni molto delicate. Grazie alla tecnologia di trasmissione proprietaria DJI O3+ il segnale può arrivare fino a 15 km e il feed live sul display può raggiungere una risoluzione di 1080@60fps, un notevole miglioramento rispetto ai 8/10 km del precedente modello. Il segnale risulta molto più stabile grazie anche all’adattatore di trasmissione cellulare che abilita il drone alla connessione 4G e che lavora in simbiosi con O3+ per garantire una trasmissione video ottima anche in caso di interferenze.
Nella versione Mavic 3 Cine viene fornito anche il radiocomando DJI RC Pro, un accessorio pensato per migliorare l’esperienza d’uso del drone. Con uno schermo da 1080p da 5,5″ e 1000 nit di luminosità, questo accessorio è perfetto in ogni condizione, anche sotto la luce diretta del sole. Grazie alla qualità del pannello è possibile avere il controllo totale su ciò che le fotocamere inquadrano ed è possibile una lettura dettagliata di oggetti, luci e ombre in ogni condizione.
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DJI Phantom 4 Pro Plus V2.0
La gamma “Phantom” di DJI è forse la più storica e conosciuta tra tutti i vari modelli del produttore cinese. Phantom è un nome che offre garanzia, oltre ad una forma e un design che sono cambiati di poco nel corso degli anni, segno distintivo di questa gamma. La versione Phantom 4 Pro Plus V2.0 è l’ultima presentata in ordine di tempo nonché la versione migliore in assoluto della gamma “Phantom 4” (sono usciti così tanti modelli che possiamo definirla “gamma”). Questo velivolo non poteva ovviamente mancare nella nostra guida al miglior drone soprattutto perché offre una fotocamera con sensore da 1″ da 20 megapixel in grado di registrare video in 4K@60fps e foto con una raffica fino a ben 14 fps. Offre il sistema Flight Autonomy che comprende 5 sensori visivi per rilevare ostacoli in due direzioni e un sistema anti-collisione frontale. Questo drone utilizza un otturatore meccanico che elimina la distorsione dell’otturatore che può verificarsi quando si scattano immagini di soggetti in rapido movimento o quando si vola ad alta velocità. Non manca poi il supporto h.264 e h.265 per la registrazione video senza limiti di codec e qualità (grazie anche ad un bitrate da 100Mbps). Sono presenti le varie funzioni DJI di inseguimento, RTH grazie al GPS, point of interest, tap fly e moltissimo altro per rendere il vostro volo davvero perfetto. Non manca inoltra una modalità di volo chiamata “tripod” che diminuisce la velocità del drone al fine di stabilizzarlo ancora di più di quanto già non sia (grazie anche ad uno stabilizzatore a tre assi integrato). Se poi volete avere di più, la modalità sport spingerà questo Phantom 4 Pro fino a ben 70km/h. L’autonomia della batteria è pari a circa 30 minuti. Nel kit Pro Plus V2.0 avrete anche un telecomando con schermo integrato e sistema di trasmissione video HD Lightbridge che offre una portata massima di 7km. Lo schermo integrato è a 1080p e offre ben 1000nits di luminosità, motivo per cui vi sarà possibile guardare tutto anche sotto la luce diretta del sole.

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