Miglior fotocamera compatta: vi aiutiamo a scegliere è un articolo monitorato e aggiornato mese per mese. L'ultimo aggiornamento di questo articolo è di Settembre 2023
Le fotocamere compatte sono una delle categorie più sottovalutate del mercato. Spesso gli utenti vedono in queste macchine fotografiche dei dispositivi economici e poco prestanti e adatti solo a chi non vuole spendere molto. Tutto ciò non è estremamente esatto, in quanto negli anni le varie aziende hanno puntato moltissimo sulle compatte, quindi i prodotti di questa categoria coprono tutte le fasce di mercato. I modelli sono tantissimi e vanno da quelli economici e poco prestanti, fino ad arrivare a macchine fotografiche molto prestanti e costose. In questa guida vi aiuteremo a scegliere la miglior fotocamera compatta per le vostre esigenze e il vostro budget.
Miglior fotocamera compatta: quale scegliere e perché
Le fotocamere compatte sono nate per andare incontro alle esigenze di chi non voleva spendere molto e cercava una macchina fotografica piccola da portare in viaggio o ad una festa insieme agli amici. Nel corso del tempo si sono evolute, come è ovvio che sia, arrivando a ricoprire praticamente tutte le fasce di mercato. Possiamo affermare che le compatte sono la categoria di macchine fotografiche con la maggior copertura di fasce di prezzo. Esistono modelli ottimi per chi non ha grandi esigenze e non vuole spendere molto, modelli adatti a chi si avvicina alla fotografia e non vuole acquistare fotocamere ingombranti e modelli adatti anche ad un utilizzo professionale. Nella nostra guida alle fotocamere compatte abbiamo spiegato come sono nate, a chi sono rivolte e quali sono le principali caratteristiche.
In questa guida all’acquisto andremo invece a capire quali sono le specifiche da tenere in considerazione prima di acquistare una compatta e quali sono i migliori modelli da considerare. Come già detto, questa categoria ricopre tantissime fasce di prezzo, quindi potreste trovarvi in questa guida all’acquisto perché non avete molte competenze per quanto riguarda le macchine fotografiche e volete acquistare la vostra prima fotocamera, oppure potreste essere dei fotografi amatoriali o professionali che hanno da sempre utilizzato fotocamere reflex o fotocamere mirrorless e avete intenzione di acquistare la miglior fotocamera compatta da portare sempre in tasca durante le passeggiate o i viaggi. Se fate parte di questa seconda categoria alcune descrizioni potrebbero risultarvi noiose o non utili, ma è giusto descrivere anche a chi si avvicina alla fotografia di cosa si sta parlando.
Le compatte, come si deduce dal nome, sono delle macchine fotografiche dalle dimensioni contenute che molto spesso è possibile trasportare nella tasca del giubbotto o in un piccolo marsupio. Montano una lente che non può essere cambiata, quindi una volta investiti i soldi per comprare una compatta non dovrete spendere ulteriore denaro per acquistare delle lenti. Sul mercato sono disponibili modelli semplicissimi per chi non è interessato ai vari settaggi di scatto, modelli che possono essere utilizzati in modalità manuale, quindi gestendo tempo di esposizione, sensibilità iso fotografia e diaframma fotografia; e anche modelli che possono offrire prestazioni al pari di modelli mirrorless o reflex.
Molti potrebbero chiedersi perché acquistare una compatta quando con uno smartphone le foto vengono comunque bene. I motivi sono molteplici: le fotocamere compatte integrano degli obiettivi, i quali permettono di avvicinarsi ai soggetti e cambiare completamente il risultato finale, e hanno sensori più grandi che permettono di avere una qualità maggiore. La flessibilità che offrono delle fotocamere non si può replicare con degli smartphone, anche se quest’ultimi ormai hanno prestazioni fotografiche eccezionali.
In questa guida non troverete la migliore compatta in assoluto, ma la miglior fotocamera compatta per le vostre esigenze e il vostro budget. Abbiamo diviso la nostra guida in tre diverse categorie, in modo da rendere più semplice la fruizione la scelta: modelli economici, modelli mid range e modelli professionali.
Obiettivo
Quando si deve acquistare una fotocamera compatta bisogna innanzitutto capire quali saranno gli usi che andremo a farne. In base a quest’ultimi dovremo tenere in considerazione l’obiettivo di ogni modello. Abbiamo già detto che una delle particolarità delle compatte è quella di non poter cambiare lente, quindi bisogna come prima cosa capire di che lunghezza focale abbiamo bisogno e di che luminosità. La maggior parte delle compatte monta obiettivi zoom, mentre altre integrano lenti fisse.
Solitamente si parte da una lunghezza focale equivalente di 24 mm, quindi un grandangolo ottimo per tantissimi tipi di fotografia, e si arriva a lunghezze focali che possono variare in base ai modelli. Le superzoom possono arrivare anche fino a 200mm, ottime per scattare foto a soggetti molto lontani durante un viaggio o una gita nella natura. I modelli di fascia più alta utilizzano invece obiettivi che vanno solitamente da 24mm fino a 70mm equivalenti, ovvero il range di focale più amato dai fotografi professionisti. Gli obiettivi fissi sono invece più rari sulle compatte, ma hanno solitamente una focale grandangolare equivalente a 35mm. Le fotocamere che montano le lenti fisse vengono utilizzate perlopiù per generi come la street photography, in quanto la lente grandangolare permette di scattare foto molto immersive e il copro compatto consente di trasportare facilmente il dispositivo e di passare inosservato quando si scattano le foto.
Altro fattore che va tenuto in considerazione è la luminosità della lente. All’interno di ogni obiettivo è presente un diaframma, ovvero delle lamelle che si aprono e si chiudono per far entrare più o meno luce all’interno dell’obiettivo. L’apertura del diaframma è molto importante perché se è molto ampia permette di scattare foto con tempi di scatto più veloci quando la luce scarseggia e soprattutto consente di ottenere un effetto bokeh più marcato. L’apertura del diaframma può essere quantificata e per farlo si utilizzano due modi: la lettera “f” seguita da alcune cifre, ad esempio f/5.6, oppure dal numero “1” seguito da alcune cifre, ad esempio 1:5.6. Per indicare un’apertura maggiore si utilizzano le cifre basse, quindi una lente con apertura pari a f/2.8 sarà molto più luminosa di una con apertura pari a f/5.6. Solitamente sulle compatte vengono indicate due diverse aperture, ad esempio f/2.8-5.6, in quanto le lenti zoom hanno aperture del diaframma diverse per quanto riguarda la focale minima e la focale massima.
Tipo di sensore e qualità d’immagine
La seconda caratteristica importante per quanto riguarda le compatte è sicuramente il sensore d’immagine. Si tratta del cuore di ogni macchina fotografica ed è il maggior responsabile della qualità delle immagini. La specifica che solitamente tutti tengono in considerazione del sensore sono i megapixel. Spesso si pensa che avere a disposizione più megapixel voglia dire più qualità, ma non è esattamente così, perché bisogna considerare anche la grandezza della superficie del sensore. Le fotocamere compatte possono montare diverse tipologie di sensore, potremmo affermare che si tratta della categoria di macchine fotografiche con la più vasta varietà di sensori.
La superficie del sensore è la responsabile dell’acquisizione delle immagini, quindi più è grande maggiori saranno i dettagli che è possibile acquisire. Le compatte economiche utilizzano sensori molto piccoli, solitamente da 1/2.3″, i più piccoli che è possibile trovare su una macchina fotografica e che offrono prestazioni buone per chi non ha molte pretese. La maggior parte dei modelli integra invece i sensori da 1″, ovvero i migliori per quanto riguarda il rapporto grandezza/prestazioni. Se ben ottimizzati questi sensori possono offrire prestazioni di altissimo livello, per questo motivo vengono utilizzati anche per dei modelli professionali. Grazie al grande lavoro di sviluppo delle aziende, si è arrivati ad utilizzare anche sensori derivanti dalle mirrorless, come ad esempio i sensori Micro 4/3 e i sensori APS-C. Nonostante presentino delle dimensioni abbastanza grandi, alcuni produttori sono riusciti ad inserire questi sensori in corpi comunque molto compatti, in modo da avere delle prestazioni da reflex o mirrorless in dispositivi che possono stare nella tasca di una giacca. Infine, anche se molto rari, ci sono compatte che utilizzano i sensori full frame, ovvero dei sensori che vengono utilizzate sulle fotocamere professionali e che possono offrire prestazioni eccezionali. Ovviamente in questo caso il peso e l’ergonomia ne risentono, ma si può fare un sacrificio qualora si ha bisogno della massima qualità.
Se avete notato, nel paragrafo riguardante l’obiettivo, abbiamo parlato di “lunghezza focale equivalente”. Ogni sensore ha infatti un fattore di crop, il quale differisce in base alla grandezza del sensore stesso. Con un sensore full frame, per avere una lente equivalente a 50mm, si dovrà utilizzare una lente con focale reale pari a 50mm. Per i sensori più piccoli, invece, si dovrà applicare una formula in base alla grandezza del sensore. Una fotocamera con sensore Micro 4/3, per avere una distanza focale di 50mm, dovrà integrare una lente con una focale reale di 25mm, in quanto il fattore di crop è di 2x, quindi 25 x 2 = 50. È questo il motivo per il quale sull’obiettivo delle compatte vengono indicate distanze focali diverse da quelle equivalenti. Per approfondire il discorso vi invitiamo comunque a leggere la nostra guida sul sensore fotografico.
Connettività
Il mondo ormai è fatto di connettività, siamo sempre collegati ad una rete mondiale che permette di scambiare migliaia di informazioni in modo semplicissimo. Anche il mondo della fotografia si è ovviamente adattato, permettendo di avere dispositivi in grado di connettersi con prodotti di diversi segmenti. La voglia di condividere e di controllare qualunque cosa tramite il proprio smartphone fa ormai parte della nostra quotidianità ed essendo dispositivi pensati prevalentemente per viaggi o gite, le fotocamere compatte non possono privarsi di queste tecnologie.
Quando si parla di connettività ci si riferisce a varie tecnologie che consentono di scambiare o raccogliere dati. Le fotocamere compatte possono disporre di WiFi, Bluetooth, NFC e GPS. Gli ultimi due, NFC e GPS, sono i più rari da trovare integrati su una fotocamera compatta. Il GPS consente di raccogliere dati per quanto riguarda il punto esatto in cui abbiamo scattato una foto, mentre l’NFC è un piccolo chip che ha il compito di rendere il collegamento con altri dispositivi (smartphone o stampanti) più veloce e sicuro. Praticamente basterà far toccare i due dispositivi per accoppiarli e stabilire una connessione tra di loro. Il WiFi e il Bluetooth sono invece le tecnologie più utilizzate sulle compatte, in quanto consentono di trasferire file e controllare da remoto la macchina fotografica. Il Bluetooth è una tecnologia presente ormai su tantissimi dispositivi tecnologici e non, il quale permette di far comunicare due dispositivi con una trasmissione di dati di vario genere. Questa tecnologia ha due principali limitazioni: non si possono trasferire file troppo grandi e il raggio di copertura può arrivare ad una decina di metri.
Il WiFi ha praticamente le stesse funzioni del Bluetooth, ma con meno limitazioni. Esistono due canali WiFi: 2.4 GHz e 5 GHz. Il primo lo si può definire come standard, in quanto è quello più utilizzato. Ha una velocità di trasferimento minore rispetto al 5 GHz, ma allo stesso tempo ha un raggio di copertura maggiore. Le fotocamere possono utilizzare solo la 2.4 GHz e vengono definite mono band, oppure possono disporre sia della 2.4 GHz, sia della 5 GHz, in questo caso vengono definite dual band. La connessione WiFi mono band è la più utilizzata e funziona di per sé già molto bene, ma se cercate una fotocamera che possa trasferire dati ancora più velocemente orientatevi sui modelli dual band. Come detto sopra, il WiFi ha praticamente le stesse funzioni del Bluetooth, ma essendo più potente e più veloce può essere utilizzato per più funzioni. Innanzitutto tramite il WiFi è possibile trasferire qualunque tipo di file, al contrario del Bluetooth che ha un limite massimo di trasferimento. È possibile trasferire sul proprio smartphone o tablet un video registrato con la fotocamera o anche una foto senza compressioni, che sia essa un JPEG o un RAW. Inoltre il WiFi spesso consente di controllare la fotocamera da remoto, ovvero è possibile utilizzare lo smartphone per cambiare le impostazioni di scatto, controllare in tempo reale l’inquadratura e scattare foto senza toccare la fotocamera.
Tipo di messa a fuoco
La messa a fuoco potrebbe sembrare una caratteristica poco rilevante quando si deve acquistare la miglior fotocamera compatta, ma non è così. L’autofocus delle macchine fotografiche è ormai arrivato a performance molto alte, ma non solo per quanto riguarda le mirrorless e le reflex, ma anche sulle compatte. Ovviamente su quelle più economiche la messa a fuoco non sarà prestante, ma su alcuni modelli di fascia medio-alta e professionale si possono eguagliare le prestazioni di mirrorless e reflex. Solitamente la specifica che si tiene in considerazione sono i punti AF, ovvero il numero di zone all’interno dell’immagine che sono in grado di calcolare la messa a fuoco. Questa specifica può risultare molto importante quando si ha bisogno di scattare foto dinamiche, in cui si ha bisogno di un autofocus veloce e preciso sulla maggior parte del frame. Per la stragrande maggioranza di situazioni, però, spesso basta utilizzare un solo punto di messa a fuoco: sono molti i fotografi professionisti che utilizzano solo un punto per la messa a fuoco.
Se per voi è però importante avere una messa a fuoco prestante sul tutta l’inquadratura, oltre a tenere in considerazione il numero di punti AF, dovete considerare la presenza di automatismi come Eye AF, Face AF e Tracking AF. Si tratta di modalità di messa a fuoco che, come si deduce dal nome, riescono a capire se nell’inquadratura è presente un volto o un occhio in modo da metterlo a fuoco. Il Tracking permette invece di “agganciare” con la messa a fuoco un soggetto e mantenerlo sempre a fuoco anche se questo si sposta. Si tratta di modalità molto utili in situazioni dinamiche in cui un solo punto di messa a fuoco non basterebbe.
Registrazione video
La registra video è una caratteristica fondamentale delle fotocamere compatte, in quanto sono tanti gli utenti che acquistano questa tipologia di prodotto per la realizzazione di filmati. Ovviamente non si utilizza una compatta per registrare un video di matrimoni, ma per quanto riguarda vlog o filmati di viaggio sono perfette. Sono dispositivi molto portatili che possono regalare immagini di altissima qualità, quindi sono sicuramente più comode di mirrorless o reflex.
Le caratteristiche principali da tenere in considerazione per quanto riguarda la registrazione video sono due: risoluzione video e frame rate. Con la risoluzione si indica il numero di pixel che compongono il video, vi sarà sicuramente capitato di vedere su qualunque dispositivo in grado di registrare filmati sigle tipo 480p, 720p o 1080p. Ogni sigla indica una risoluzione, la quale viene indicata anche con nomi specifici, ad esempio HD, Full HD o 4K. Con le compatte si può arrivare al massimo alla risoluzione 4K Ultra HD, ovvero dei video che hanno una risoluzione pari a 3840 x 2160 pixel. Per molti utilizzi basta anche la risoluzione Full HD 1080p (1920 x 1080 pixel), in quanto si tratta della risoluzione più comune degli schermi utilizzati dagli utenti. Quindi se avete bisogno della massima qualità video e avete degli schermi adatti, meglio orientarsi sulle fotocamere in grado di registrare filmati in 4K (ormai quasi tutte riescono a raggiungere questa risoluzione anche se, come abbiamo visto sopra, il sensore utilizzato impatta sulla qualità finale). Il frame rate indica invece il numero di fotogrammi impressi in un secondo (fps). Registrare video con un numero elevato di fps consente di avere delle immagini molto fluide, potremmo definirle “più realistiche”. Nel cinema il numero di fps che viene utilizzato è 24, ma per la realizzazione di video che non sono destinati alla televisione o al cinema, meglio non scendere sotto i 30fps. Anzi, in questi casi, come già detto, maggiore sarà il numero di fps, migliore sarà il risultato finale. Registrare un filmato a 60fps risulta già molto realistico, infatti in un certo senso potremmo definirlo quasi standard come frame rate. Quando si registrano filmati in 4K solitamente il frame rate massimo è pari a 30fps, invece utilizzando una risoluzione Full HD, in alcuni casi, si può arrivare anche a 120fps. Un frame rate così elevato, oltre a dare alle immagini una fluidità estrema, permette di realizzare slow motion in post produzione, una delle tecniche più amate da chi realizza filmati.
Per i più esigenti ci sono però altre due caratteristiche da tenere in considerazione: stabilizzazione delle immagini e profilo di registrazione. Quest’ultimo è presente perlopiù sui modelli di fascia alta e permette di avere delle immagini con variazioni di ombre, luci e colori utili per la post-produzione dei video. In alcuni casi è possibile registrare con il profilo FLAT, cioè un profilo che consente di registrare delle immagini spente e piatte, in modo da poter post-produrre le immagini a vostra scelta scegliendo le variazioni migliori. La stabilizzazione delle immagini è invece più importante ed è presente anche sui modelli medio gamma. Come si deduce dal nome, la stabilizzazione permette appunto dio stabilizzare le immagini, in modo elettronico o ottico. Alcuni modelli presentano uno stabilizzatore all’interno dell’obiettivo, il quale consente di eliminare le vibrazioni durante le registrazioni dei video, quindi è utile quando si registrano video a mano libera, magari utilizzando focali molto spinte. Ovviamente la stabilizzazione è utile anche per quanto riguarda le fotografie.
Mirino
Infine, un componente che può interessare solo ad alcuni utenti è il mirino. Tutte le fotocamere compatte montano ovviamente un display LCD nella parte posteriore del corpo, grazie al quale si possono cambiare le impostazioni della macchina fotografica, si può consultare la galleria delle immagini e si può controllare l’inquadratura in Live View. Alcuni fotografi potrebbero però sentire il bisogno di avere anche un mirino oltre allo schermo principale. Nel 90% dei casi in cui una compatta integri un mirino, si tratta di un mirino elettronico. Come abbiamo descritto all’interno della nostra guida dedicata al mirino elettronico, questo strumento non è altro che un piccolo display montato all’interno del corpo della fotocamera. Quindi quello che si può visualizzare nel mirino è esattamente quello che si visualizza normalmente sul display principale. Le caratteristiche principali di un mirino elettronico sono la risoluzione, il frame rate e la grandezza. Questa tipologia di mirino consente al fotografo di avere un’anteprima in tempo reale della foto che si sta scattando, quindi è possibile visualizzare l’esposizione, il bilanciamento del bianco, la profondità di campo e molto altro. Sono questi i motivi per cui molti fotografi sono indirizzati sui mirini elettronici: appoggiando l’occhio al mirino non si hanno distrazioni, ci si concentra esclusivamente sulla foto che si vuole realizzare e inoltre si può visualizzare la foto ancora prima di scattarla.
Esistono però delle fotocamere compatte che utilizzano un altro tipo di mirino, ovvero quello ottico. Sono davvero pochissime e sono prodotte da Fujifilm. Questo produttore ha infatti ideato un particolare mirino in grado di funzionare sia in modalità elettronica, con tutte le comodità descritte sopra, sia in modalità ottica, come sulle fotocamere a telemetro analogiche. Il mirino ottico è molto simile al mirino di una reflex, ma con la differenza che in questo caso l’immagini soffre dell’errore di parallasse, in quanto mirino e obiettivo non sono paralleli. Per ovviare questo problema si utilizzano delle linee guida elettroniche all’interno del mirino. Quando si utilizza il mirino ottico non si ha nessuna anteprima, quindi l’immagine viene vista normalmente, come se non si stesse utilizzando la fotocamera. Ad alcuni fotografi piace questa particolarità, perché trasmette un senso di analogico.
Miglior fotocamera compatta: quale acquistare
Abbiamo quindi visto quali sono le caratteristiche più importanti da considerare quando si cerca la miglior fotocamera compatta per le proprie esigenze, ma sicuramente ancora non avete le idee ben chiare su quale modello acquistare. Quello che faremo sarà quindi consigliarvi quali sono secondo noi i modelli migliori attualmente sul mercato, poi starà ovviamente a voi capire quale prodotto si adatta meglio alle vostre esigenze. Quindi continuando la lettura non troverete scritto “questa è la miglior compatta, comprala!”, perché ognuno ha delle esigenze e dei soldi da spendere, noi mettiamo a vostra disposizione le nostre competenze e dopo un’accurata ricerca abbiamo stilato i modelli più validi divisi per categorie.
Miglior fotocamera compatta economica: quale scegliere nella fascia bassa
La fascia bassa comprende le fotocamere compatte con prezzi molto accessibili pensate per chi non ha grandi aspettative. Si tratta di fotocamere con sensori piccoli consigliate a chi non cerca le performance e vuole spendere davvero poco per un prodotto fotografico. Nonostante questo, però, abbiamo selezionato modelli che dispongo di chip WiFi per trasferire le foto scattate sul proprio dispositivo mobile per condividerle con amici e parenti. Per questa categoria siamo rimasti sotto i 200€ circa.
Panasonic Lumix DMC-TZ70
La Panasonic Lumix DMC-TZ70 è la Lumix più economica che è possibile acquistare. Questo modello, nonostante il suo prezzo di listino abbastanza contenuto, integra delle caratteristiche niente male, le quali possono fare comodo a molti utenti che desiderano avere scatti delle proprie vacanze o dei propri momenti speciali. Troviamo un sensore di piccole dimensioni (1/2.3”) MOS con 12,1 megapixel effettivi, che permette di ottenere video fino al Full HD 1080p. Per quanto riguarda la lente, questa piccola Lumix monta un 24 – 720 mm f/4.3-6.4, ovvero un obiettivo con zoom ottico fino a ben 30x. Grazie alla stabilizzazione HYBRID O.I.S. che permette di non avere tremolii e micromossi i risultati saranno sempre accettabili. Oltre alle molteplici modalità di scatto, tra cui per esempio la modalità notturna, sono presenti anche tutte le connessioni per poter avere subito sul proprio cellulare le proprie foto ed i propri video. Non meno importante per la fascia di prezzo è la possibilità diottenere scatti in RAW e Jpeg con tutte le sfumature di grigio tra i due. Presente inoltre anche un view finder con live view e sensore dell’occhio. Ultimo ma non per importanza la possibilità di controllare manualmente la messa a fuoco dall’obiettivo. Insomma per il suo prezzo direi che ha tutto ciò che un utente non professionista possa volere.
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Miglior fotocamera compatta mid range: i modelli per chi vuole qualcosa in più
Passando ai modelli più evoluti, entriamo nella fascia mid range, la quale comprende prodotti che vanno dalle compatte semplici, fino a fotocamere ottime anche per chi si avvicina per la prima volta alla fotografia. I prezzi in questo caso sono ovviamente più alti, ma in alcuni casi è possibile acquistare una compatta che può regalare ottimi risultati. Le macchine fotografiche che troverete all’interno di questa guida permettono all’utente di controllare in modo manuale i parametri di scatto, quindi vanno bene per chi già ha dimestichezza con la fotografia, sia per chi vuole avvicinarsi con un prodotto dalle dimensioni molto contenute.
Panasonic Lumix DC-TZ90
Ad aprire questa categoria troviamo la Panasonic Lumix DC-TZ90, ovvero la miglior fotocamera compatta con mirino elettronico che si possa acquistare con più o meno 300€. Con una spesa tutto sommato abbastanza contenuta è possibile portarsi a casa una macchina fotografica che integra un mirino LVF con 1.166.000 pixel. Non sarà di certo un mirino professionale, però è ottimo per chi si avvicina alla fotografia. Inoltre questa fotocamera integra due ghiere, una nella parte posteriore e una sull’obiettivo, grazie alle quali è possibile gestire tutti i parametri di scatto in modo manuale. Non mancano dei tasti funzione completamente personalizzabili in pieno stile Panasonic e un display posteriore ribaltabile di 180°. Il sensore è un MOS da 1/2,3” con 20,3 megapixel ben ottimizzato, grazie al quale è possibile scattare buone foto e soprattutto ottimi video. Quest’ultimi arrivano alla risoluzione massima di 4K a 30fps. Anche per quanto riguarda l’autofocus troviamo un ottimo sistema, in quanto è presente la tecnologia DFD (Depth From Defocus) che assicura una messa a fuoco sempre precisa e rapida. Non manca il Tracking dei soggetti, la rilevazione di volto e occhi e 49 punti di messa a fuoco. Le raffiche di foto possono arrivare fino a 10fps ed è possibile scattare buone foto anche a soggetti lontani grazie alla lente Leica 24-720mm f/3.3-6.4 stabilizzata su 5 assi. Non manca infine un chip WiFi mono band per il trasferimento di foto e video con altri dispositivi. Insomma, se volete avvicinarvi alla fotografia spendendo poco, questa Lumix è uno dei migliori acquisti che possiate fare.
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Canon PowerShot SX740 HS
Salendo con il budget abbiamo la superzoom Canon PowerShot SX740, la prima compatta di questa guida a montare un sensore da 1/2.3 retroilluminato. Questa caratteristica, unita ad un processore d’immagine di ottima qualità (DIGIC 8), consente di registrare video con una risoluzione di 4K a 25fps e scattare fino a 10 foto al secondo. Rispetto al modello che l’ha preceduta, questa SX740 ha fatto grandi passi avanti, mantenendo comunque un obiettivo superzoom con una copertura equivalente pari a 24-960mm e apertura di f/3.3-6.9. Non manca inoltre una messa a fuoco da 9 zone con riconoscimento del viso e Tracking del soggetto, ottima sia per il reparto fotografico che quello video. Trattandosi di una fotocamera superzoom non poteva di certo mancare una buona stabilizzazione dell’immagine su 5 assi per quando si utilizza la focale alla massima estensione. In questo caso non troviamo nessun mirino, ma soltanto un monitor posteriore touch screen ribaltabile di 180° per scattare selfie e registrare vlog. Infine non potevano mancare una connessione WiFi a 2,4 GHz e il Bluetooth per la condivisione dei file e il controllo da remoto della fotocamera.
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Panasonic Lumix DMC-LX15
A chiudere questa categoria delle mid range troviamo un’altra Panasonic, questa volta la Lumix DMC-LX15. Nonostante non si tratti di una fotocamera molto recente, la LX15 resta sempre uno dei migliori modelli su cui fare affidamento, soprattutto se siete interessati al reparto video. Grazie al sensore MOS da 1” con 20,1 megapixel è possibile scattare foto di ottima qualità e registrare video che possono arrivare ad una risoluzione massima di 4K. Il punto forte di questa macchina fotografica è però l’obiettivo: un 24-72mm equivalente con apertura massima pari a f/1.4-2.8, uno dei più luminosi in questa categoria. La focale ricoperta permette di dedicarsi a tantissimi generi fotografici, dai paesaggi ai ritratti, mentre il diaframma molto ampio consente di scattare foto ottime anche in condizioni di scarsa luce e ottenere uno sfondo sfocato di forte impatto. L’autofocus è dotato di ben 49 aree di messa a fuoco, riconosce occhi e viso ed è ovviamente in grado di seguire il soggetto grazie al Tracking. Questo modello è perfetto anche per chi cerca un prodotto molto portatile e ha già esperienza fotografica, in quanto, grazie alla presenza di varie ghiere, è possibile controllare tutti i parametri di scatto in modo immediato come accade sulle mirrorless. Per controllare l’inquadratura è presente un display di altissima qualità che può essere ribaltato di 180° e dotato di touch screen. Infine segnaliamo la presenza dell’ormai immancabile WiFi per la connessione con altri dispositivi mobili.
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Miglior fotocamera compatta professionale: quale acquistare se siete fotografi esperti
L’ultima categoria di questa guida alla miglior fotocamera compatta racchiude tutte le migliori macchine fotografiche dalle piccole dimensioni. Questi modelli sono perfetti per chi ha già esperienza fotografica e ha intenzione di acquistare un prodotto da portare sempre in giro durante le passeggiate o durante brevi gite. In questa categoria abbiamo inserito prodotti costosi, in grado di offrire prestazioni paragonabili ad una mirrorless.
Sony ZV-1
Ad aprire le categoria delle compatte professionali troviamo Sony ZV-1 una delle compatte della casa giapponese più recente. Si tratta di un prodotto molto particolare, perché è dedicato ad una ristretta fetta di mercato. Lo stesso produttore definisce questa fotocamera come “compatta per vlog”, quindi una macchina fotografica molto portatile perfetta per chi deve realizzare vlog. Monta un sensore CMOS da 1″ con 20,1 megapixel in grado di registrare video in 4K HDR (HLG). Grazie alla gamma S-Log è possibile sfruttare questa piccola fotocamera anche per la realizzazione di video professionali, senza mai doversi portare dietro pesante attrezzatura. È in grado di realizzare ottimi time-lapse, registra slow motion creativi da applicare alle proprie immagini. Tutto su questa fotocamera è pensato per la realizzazione di vlog: il display touch screen e completamente orientabile in modo da controllare l’inquadratura anche quando ci si sta auto-riprendendo, è presente una slitta hot shoe per agganciare dei microfoni esterni e il produttore vende anche un pratico mini-treppiede che permette di controllare alcune impostazioni della fotocamera direttamente con un dito. L’autofocus è super preciso e permette di mettere a fuoco volti o occhi dei soggetti, quindi anche mentre si registra un vlog si sarà sempre a fuoco. Inoltre l’obiettivo è di ottima qualità, in quanto si tratta di un 24-70 mm f/1.8-2.8. Grazie a questo componente si possono realizzare ottime immagini grandangolari e tele, anche in condizioni di scarsa luminosità. Non mancano ovviamente Bluetooth e WiFi per la condivisione delle immagini con smartphone e tablet. Insomma, se siete degli youtuber o blogger che cercano un prodotto da utilizzare per video e foto di prodotti da recensire o volete realizzare vlog di altissima qualità, questo è il prodotto che fa per voi.
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Sony ZV1: la fotocamera perfetta per i vlogger? Scopriamolo
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Leggi di piùPanasonic Lumix DC-LX100 II
Panasonic Lumix DC-LX100 II è una delle fotocamere più amate da chi scatta foto urbane e adora lo stile vintage. Ad una prima occhiata può sembrare una macchina fotografica analogica, ma in realtà al suo interno è presente un sensore Micro4/3 da 17 megapixel in grado di offrire prestazioni molto vicine a quelle di una mirrorless. Panasonic riesce infatti a tirar fuori dal sensore Micro Quattro Terzi delle prestazioni eccezionali. Inoltre ha integrato su questa piccola fotocamera un fantastico obiettivo Leica 24-75mm equivalente con un’apertura massima pari a f/1.7-2.8. Praticamente è possibile ottenere sempre ottimi risultati in qualunque condizione con questa piccola macchina fotografica. Anche sotto il punto di vista dei video non si fa mancare nulla: registra filmati in 4K a 30fps. L’autofocus vanta invece ben 49 zone AF, è veloce, preciso ed è in grado di riconoscere viso e occhi. Posteriormente è presente un display touch screen di ottima qualità, ma per i più esigenti è presente anche un mirino elettronico OLED di altissima qualità. Panasonic ha deciso di dare un aspetto vintage a questa macchina fotografica, infatti tutti i parametri di scatto possono essere gestiti tramite apposite ghiere poste nella parte superiore e posteriore del corpo e anche sull’obiettivo. Infine non manca il Bluetooth 4.2 e un chip WiFi per il controllo della fotocamera da remoto e per il trasferimento di foto e video.

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Ricoh GR III
Anche nella fascia professionale di questa guida alla miglior fotocamera compatta abbiamo inserito una fotocamera compatta con un ottimo sensore e una lente fissa ottima per la fotografia urbana. La Ricoh GR III è la terza evoluzione di una serie che per alcuni ha fatto la differenza nella street photography. Il primo modello è stato presentato nell’era analogica e si è contraddistinto per la sua semplicità e la sua portabilità. L’azienda di proprietà di Pentax ha quindi continuato su questa strada, mantenendo delle dimensioni davvero molto contenute per una macchina fotografica ma riuscendo ad inserire all’interno un sensore APS-C da 24 megapixel. Grazie a quest’ultimo è possibile scattare foto con un’ottima qualità e le dimensioni poco appariscenti della GR permettono di passare sempre inosservati quando si è per strada. Non è presente un mirino, ma soltanto un display di ottima qualità LCD touch screen per il controllo dell’inquadratura. Per ovviare a questo problema è possibile acquistare separatamente il mirino ottico che può essere montato sulla slitta dell’obiettivo. La lente è fissa e ha un’apertura pari a f/2.8 e una focale equivalente pari a 28mm, perfetta per la fotografia urbana. Qualora dovesse servire una focale più stretta è possibile utilizzare lo zoom digitale che può essere impostato su una focale di 35mm o 50mm, mentre se si vuole qualcosa di più ampio è possibile acquistare separatamente una lente di conversione che porta la focale a 21mm senza perdita di qualità. Insomma, se cercate una fotocamera davvero molto piccola da portare sempre in tasca per scatti urbani di ottima qualità, la Ricoh GR III è uno dei prodotti migliori.
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Canon PowerShot G5 X Mark II
Continuiamo la nostra guida con una delle ultime compatte professionali presentate da Canon, la PowerShot G5 X Mark II. Dopo il precedente modello che assomigliava ad una piccola reflex, il produttore giapponese ha deciso di cambiare design, facendo assomigliare molto ad un altro modello molto famoso della casa, la G7 X. A differenza di quest’ultimo, però, troviamo un mirino elettronico OLED ad altissima definizione, il quale si nasconde all’interno della parte superiore del corpo. Tutto è mosso da un sensore MOS da 1” con 20.1 megapixel accoppiato ad un processore d’immagine DIGIC 8, uno dei più avanzati dell’azienda. Grazie a questi due componenti la G5 X ora è in grado di registrare video in 4K a 30fps oppure in Full HD a 120fps. Anche la lente è una delle migliori che si possa trovare su questa categoria di prodotto, in quanto si tratta di un 24-120mm f/1.8-2.8. Quindi è possibile addentrarsi in qualunque tipologia di foto, ottenendo sempre ottimi risultati. Non manca ovviamente uno stabilizzatore d’immagine, d’obbligo quando è presente una lente così lunga. I punti AF su questo modello sono 31 e non manca l’identificazione del viso per seguire il soggetto anche quando è in movimenti. Il display posteriore è touch screen e può essere ribaltato di 180° per scattare selfie, oppure inclinato verso il basso di 45° per scattare foto dall’alto. Infine sono ovviamente presenti Bluetooth e WiFi per il trasferimento dei file con altri dispositivi portatili e per il controllo da remoto della fotocamera.
Canon PowerShot G5 X Mark II Fotocamera digitale compatta è un prodotto che fa parte della nostra guida dedicata a Migliori Mirrorless ed è acquistabile direttamente su Amazon cliccando qui.

Sony DSC-RX100 VII
In questa guida alla miglior fotocamera compatta non potevamo non inserire la Sony DSC-RX100VII. Si tratta di una delle migliori compatte disponibili sul mercato, in quanto è in grado di offrire prestazioni davvero eccezionali. Partendo dalla lente, troviamo un obiettivo zoom 24-200mm con apertura pari a f/2.8-4.5, ottima per qualunque genere fotografico. La qualità delle immagini è assicurata da un ormai collaudata accoppiata tra Exmor RS da 1” con 20.1 megapixel e un processore BIONZ X. Una delle caratteristiche migliori di questa RX100 ormai arrivata alla sua settima generazione è l’autofocus. Sony è praticamente l’azienda che più di tutte investe sullo sviluppo della messa a fuoco automatica e ovviamente ha dotato questa piccola fotocamera di un sistema molto prestante: 357 punti AF estendibili a 425, riconoscimento di occhi e viso e una velocità di messa a fuoco di appena 0,02 secondi. Inoltre non manca un’ottima stabilizzazione dell’immagine per realizzare video in 4K a 30fps perfettamente stabilizzati. Attenzione, anche per quanto riguarda le foto la RX100VII non scherza: è in grado di scattare fino a 20fps. Infine non mancano WiFi, Bluetooth e NFC per la connessione con altri dispositivi, un display touch screen ribaltabile di 180° e un mirino elettronico OLED a scomparsa di altissima qualità.
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Fujifilm X100V
Fujifilm X100V non poteva di certo non essere inserita in questa guida, in quanto da molti viene definita come la regina delle compatte. Arrivata alla sua quinta versione, questa compatta integra un sensore X-Trans CMOS 4 (bsi) APS-C da 26 megapixel accoppiato ad un processore di immagine X-Processor 4. Si tratta di componenti professionali che vengono utilizzati sulle mirrorless professionali dell’azienda giapponese e che qui troviamo su una fotocamera dalle dimensioni molto contenute. La lente è la stessa delle versioni precedenti, ma in questo caso è stata migliorata per offrire una qualità maggiore. Si tratta di un FUJINON 23 mm f/2 equivalente a 35 mm. Questa focale è la preferita dai fotografi di strada, genere fotografico in cui questa X100V da il meglio. Può arrivare ad una raffica di scatti fino a 30fps in RAW+JPEG grazie all’otturatore che può essere utilizzato sia in modalità meccanica che elettronica. La sensibilità ISO di questo modello va da 160 a 12800, con prestazioni ottime anche quando si utilizzano sensibilità molto alte. Anche l’autofocus è migliorato su questa versione: sono disponibili 425 punti AF ibridi, quindi sia a rilevamento di fase, sia a rilevamento di contrasto. Lo schermo LCD da 3″ è ora touch screen e può essere orientato verso l’altro e verso il basso, ma la caratteristica più particolare di questa X100 rimane comunque il mirino. Si tratta di un mirino unico nel suo genere, in quanto è ibrido: può funzionare come un normale mirino elettronico, ma anche come un mirino ottico a telemetro. Nonostante si tratti di una fotocamera pensata per la fotografia, la X100V è in grado di registrare video in 4K a 30fps e in FUll HD 1080p a 120fps. Sono infine presenti Bluetooth e WiFi e una pratica porta USB Type-C per la ricarica e il trasferimento dei dati.

Fujifilm X100V Fotocamera Digitale Compatta 26Mp, Sensore X-Trans Cmos 4, Obbiettivo 23 mmf2, Fil... è un prodotto che fa parte della nostra guida dedicata a Migliori Mirrorless ed è acquistabile direttamente su Amazon cliccando qui.

Fujifilm X100V: amore “compatto” a prima vista
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La canon sx 740 non ha sensore da 1″.
Grazie della segnalazione, abbiamo corretto la svista ?
Salve, sto cercando una macchina che fa il più da sola, ma che fornisca risultati fotografici belli, non dico professionali ma sopra la media e non so se esiste un prodotto del genere. Secondo voi una compatta di qualità potrebbe essere una buona scelta o meglio un’altra tipologia? È necessario avere comunque delle conoscenze di base di uso delle macchine e della fotografia per ottenere dei buoni risultati? Se devo imparare sono disposta a farlo, ma mi riferisco appunto a conoscenze di base, non da professionista, e non vorrei arrivare a comprare una macchina troppo complessa.
Grazie davvero per l’aiuto!!