Nonostante la pandemia di Covid-19 abbia messo in ginocchio il mondo del cinema, il 2020 è stato un anno decisamente interessante per quanto concerne le serie TV, con produzioni inedite e nuove stagioni che sono riuscite ad entusiasmarci e farci balzare dalla sedia. Siete curiosi di sapere quali sono le migliori serie TV del 2020? Ovviamente questa è una lista inerente quelle che noi abbiamo maggiormente amato, ma siamo sicuri che alcuni titoli saranno in grado di stupirvi.
Migliori serie TV del 2020: un anno ricco ed entusiasmante
Potremmo definire il 2020 un anno a doppia faccia, per il mondo dell’intrattenimento: se da un lato abbiamo il cinema in forte crisi, con pochissimi titoli degni di nota e un numero esorbitate di pellicole rimandate al 2021, dall’altro abbiamo il regno delle serie TV, che ha saputo stupirci con una serie di prodotti di altissima qualità che non hanno deluso le aspettative. Non è stato facile, quest’anno, per tantissimi motivi. Nessuno è rimasto indenne dalla pandemia di Covid-19, e la situazione è tutto tranne che rosea. Eppure abbiamo assistito ad un vero e proprio exploit delle piattaforme di streaming come Netflix, Prime Video, Apple TV+, Disney+, Now TV. Potremmo andare avanti all’infinito, perché ce ne sono veramente troppe ormai.
Tanta carne al fuoco è un male? Non necessariamente: se da un certo punto di vista può spiazzare la mole di piattaforme disponibili, dall’altra si ampliano le possibilità di vedere sempre più prodotti di qualità, dato che ci sono più produzioni all’attivo. Quindi non mi sento di condannare a priori tutti coloro che hanno seguito l’esempio di Netflix, ma anzi sono speranzoso e fiducioso nell’avere sempre più serie (e film originali) all’altezza di essere definiti tali. Il 2020, in questo senso, è stato d’esempio: quasi tutte ci hanno regalato ottime opere, arrivando anche a stupirci in alcuni casi.
Ci sono nuove e vecchie produzioni tra le migliori serie TV del 2020, da progetti che hanno concluso il loro arco narrativo ad altri che l’hanno appena aperto e sperano (grazie anche all’indice di visualizzazioni) di proseguirlo per molto, molto tempo. Su cosa abbiamo basato la nostra classifica? Semplice: sul nostro gusto personale, dato che le abbiamo viste, e su quello che hanno significato all’interno del mondo della serialità, la loro capacità di arrivare al pubblico e far parlare di sé. La somma di queste caratteristiche ha formato la nostra guida alle migliori serie TV del 2020, che speriamo possa essere di vostro gradimento.
Migliori serie TV del 2020: la nostra selezione
Da Netflix a Sky, passando per Disney+: la lista delle migliori serie TV del 2020 è ricca di novità e prodotti di altissima qualità che saranno in grado di stupire tutti gli appassionati, da quelli più grandi a quelli più piccoli. Eccovi la nostra selezione!
La regina degli scacchi
Probabilmente La regina degli scacchi è la vera sorpresa del 2020, una serie tv che si lancia come un treno in direzione degli Emmy e che farà parlare di sé ancora per molto tempo. L’opera diretta da Scott Frank e distribuita da Netflix ha fatto breccia nel cuore di tutti, anche grazie alla maestosa interpretazione di Anya Taylor-Joy, anch’essa indicata come possibile vincitrice come miglior attrice protagonista. Il suo sguardo con quei occhi rotondi, grandi e magnetici, il suo carisma unico e particolare: la vera calamita della serie è lei, più di una storia ben confezionata ma pur sempre canonica e priva di veri grandi colpi di scena (per gli appassionati del genere). Non fraintendetemi: la sceneggiatura è di altissimo livello in tutti i frangenti e il fatto di aver optato per una miniserie di 7 puntate ha aiutato molto, però La regina degli scacchi non sarebbe La regina degli scacchi senza Anya Taylor-Joy, la sua punta di diamante. Altra qualità della serie sono sicuramente la fotografia ben confezionata di Steven Meizler e le musiche di Carlos Rafael Rivera, che vanno a confezionare perfettamente il tutto. Un’opera maestosa arrivata in sordina ma che è riuscita a stracciare ogni record nel giro poche settimane, facendo appassionare tantissima gente al gioco degli scacchi. Una delle migliori serie TV degli ultimi anni e non solo del 2020.
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Leggi di piùBojack Horseman – stagione 6
Trasmessa in due parti tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020, l’ultima stagione di Bojack Horseman ha segnato la chiusura di una storia unica, capace di cambiare per sempre il nostro concetto di serie TV animata. Tutti abbiamo adorato a dismisura l’arco narrativo di questo uomo-cavallo in perenne lotta con sé stesso. L’abbiamo amato, odiato, poi amato e odiato nuovamente. Abbiamo provato compassione, empatia, poi pietà e di nuovo empatia, per uno dei protagonisti più enigmatici e interessanti della storia della serialità (per non dire anche del cinema). Ambientata in una Hollywood abitata da animali antropomorfi e umani, la storia di Bojack racconta la solitudine, la depressione, quella soffocante sensazione di non essere abbastanza e che, nonostante si abbia tutto quello che si possa desiderare, un buco enorme e struggente continua a divorarci dentro. Pochi prodotti sono stati capaci di trattare argomenti così delicati con questa capacità di mischiare momenti seri ad altri più ironici, senza mai cadere nel banale. Nonostante molti affermino con convinzione che la serie sia andata peggiorando in alcuni frangenti, la sesta e conclusiva stagione di Bojack Horseman è dal nostro punto di vista la perfezione. Lascia con un finale che può dividere i fan, con quel “non detto” che però, per chi è stato capace di seguire, potrebbe aver detto tutto. E poi, il viaggio, è stato bellissimo. A volte conta questo, o no? Complimenti enormi a Raphael Bob-Waksberg per questa serie (disponibile su Netflix) che ha riscritto le regole delle serie TV. Bojack, non ti dimenticheremo mai. Grazie.
The Mandalorian – stagioni 1 e 2
Disney+ è approdata in Italia quest’anno, quindi ci pare d’obbligo inserire in questa lista sia la prima stagione che la seconda di The Mandalorian. Ambientata nel sempreverde universo di Star Wars, la storia ruota attorno alla figura di un mandaloriano cacciatore di taglie che, durante una missione, si imbatte in un piccolo essere della stessa specie del maestro Yoda (soprannominato subito dal fandom “Baby Yoda”). Da qui si dirama un’avventura dall’intreccio tutto sommato semplice, ma decisamente efficace: Mando (come viene chiamato spesso dagli altri personaggi), intraprenderà un viaggio insieme all’esserino verde per aiutarlo a trovare il suo posto nell’universo, affrontando diverse minacce e trovandosi a confrontarsi con i poteri che il piccolo ha grazie alla Forza. Nulla di trascendentale come trama, potremmo azzardare a dire che è decisamente canonica, eppure tutto funziona alla perfezione: regia sublime, ottima fotografia, musiche incalzanti e un ritmo serrato adatto sia ai più grandi che ai più piccoli. Il vero punto di forza di The Mandalorian, comunque, rimane il rapporto tra il piccolo Baby Yoda e Mando: nonostante Pedro Pascal non si veda mai in volto, riesce a trasmettere tutte le sue emozioni grazie alla voce e alla postura del corpo e anche noi spettatori cadiamo inesorabilmente nel vortice emotivo del rapporto tra i due, vera colonna portante di tutte le puntate. Nonostante abbia diviso molti fan, e nonostante non sia un capolavoro assoluto in termini oggettivi, The Mandalorian è il capolavoro Star Wars / Disney che serviva dopo l’ultima trilogia della saga, una serie che richiama le atmosfere del passato e ci lancia prepotentemente verso il futuro. Ideata da Jon Favreau e composta attualmente da 16 episodi, è sicuramente una delle migliori serie TV del 2020.
The Crown – stagione 4
Arrivata su Netflix il 15 novembre 2020, la quarta stagione di The Crown è l’opera magna vera punta di diamante del servizio di streaming. Composta da 10 episodi, il nuovo capitolo della serie ideata da Peter Morgan prosegue la storia della Regina Elisabetta direttamente da dove si era fermata nella stagione precedente, iniziando dal primo incontro tra Lady Diana e il principe Carlo, arrivando al 1990. Olivia Colman (che ha preso il posto di Claire Foy a partire dalla terza stagione) in questo suo ultimo atto da ampio sfogo alle sue doti recitative, così come di livello altissimo sono le prove attoriali degli altri membri del cast. Impetuosa, registicamente senza una virgola fuori posto, abbellita da una fotografia semplice ma efficace: The Crown stagione 4 è probabilmente la più riuscita tra tutte, e ci mostra ancora una volta l’impegno di Netflix nello stanziare un budget esorbitante (il più alto, tra le sue produzioni) per raccontare questa storia che negli ultimi anni ha appassionato tutti quanti. Le scene memorabili di questo ciclo di episodi sono innumerevoli, andando a rappresentare (anche con qualche licenza, che ci sta) la storia della regina più longeva della storia inglese. Non mancano tematiche di spessore per molti quasi ignote, come la bulimia di Diana, e altre situazioni che faranno breccia nel vostro cuore. Ancora una volta, The Crown, si conferma il prodotto di punta del più conosciuto servizio di streaming del mondo, meritatamente. Non vediamo l’ora di vedere come proseguirà la storia, ormai arrivata al definitivo giro di boa, ma se continuerà così non potremo fare altro che applaudire.
We Are Who We Are
Impossibile non inserire tra le migliori serie TV del 2020 We Are Who We Are, opera di Luca Guadagnino che rasenta la perfezione. Ambientata in una base militare americana a Chioggia, in Italia, gli episodi sono un viaggio unico nell’adolescenza, del mondo dei grandi, di valori come l’amicizia, l’amore, e la propria identità. Basi solide e profonde che sono il fulcro di questa serie che ha stupito tutti, riscontrando il consenso di critica e pubblico. Questo è il primo lavoro televisivo di Luca Guadagnino, arrivato dopo l’ottimo film Chiamami con il tuo nome, ed è stato in grado di regalare un’esperienza coinvolgente e struggente. Tutto si concentra nel 2016 quando, nella base militare dei protagonisti, arriva un nuovo generale. Da qui la serie si lancia mostrandoci le relazioni, i silenzi e le voci dei protagonisti, allontanandosi da quello che in molti potrebbero considerare un “classico teen drama” con sfondo diverso. La qualità del prodotto è altissima sotto tutti i punti di vista, dalla prova recitativa degli attori alla regia, dalle musiche perfette in ogni situazione alle scenografie, e nonostante qualche piccola pecca (gli adulti non sono approfonditi come i giovani) risulta difficile trovare dei grandi difetti in We Are Who We Are. Jack Dylan Grazer, Jordan Kristine Seamon, Chloe Sevigny e tutti gli altri attori che fanno parte del cast sono riusciti a dare una interpretazione magistrale dei rispettivi ruoli, avvalorando la sapiente mano di Luca Guadagnino. Prodotta in collaborazione tra HBO e Sky Atlantic, la serie è disponibile su Sky e Now TV. Vi consigliamo davvero di non farvela sfuggire perché, oltre a non essere un teen drama canonico come tanti altri, sarà in grado di lasciarvi qualcosa dentro.
The New Pope
The New Pope arriva dopo il successo planetario di The Young Pope, e a nostro parere innalza la qualità del prodotto originale verso vette altissime. Diretta dall’ormai sicurezza Paolo Sorrentino per Sky Atlantic, HBO e Canal+, la miniserie è il sequel diretto della prima parte e si arricchisce con la presenza di John Malkovich, chiamato a succedere a Lenny Belardo (Jude Law) al ruolo di Papa, dopo che quest’ultimo è finito in coma. La storia riprende quindi subito dopo la conclusione della prima stagione e naviga ancor più nei meandri della spiritualità, della fede, della solitudine, della depressione e della politica, con i ritmi pacati ma serrati con i quali Sorrenti ci ha abituati nel corso degli anni. Oltre alle prove attoriali di John Malkovich e Silvio Orlando (diventato il vero e proprio beniamino del pubblico), The New Pope affronta tematiche importanti e sottili, mostrandoci il lato oscuro della chiesa e raccontandoci quello che succede tra le mura del Vaticano (seppur in modo ovviamente romanzato). Non vogliamo farvi troppi spoiler per evitare di rovinarvi la visione, però fidatevi se vi diciamo che questa seconda parte migliora sotto tutti i punti di vista, dalla qualità della regia a quella della sceneggiatura, fino ad arrivare alle musiche sempre ben inserite nei contesti, la prima. La sigla, divenuta iconica dopo The Young Pope, muta e diventa ancor più il simbolo di una serie irriverente e (s)consacrata nell’albo dei migliori prodotti televisivi dell’ultimo decennio, e il fatto che dietro tutto questo ci sia la mano di un regista italiano non può che renderci orgogliosi. Poi, senza rivelarvi nulla, vogliamo dirvi questo: il finale è qualcosa di incredibile, emotivamente parlando. The New Pope prende tutto quello che è stato fatto di buono in The Young Pope e porta l’opera di Sorrentino ad un altro livello, consacrandolo come un regista poliedrico ma capace di mantenere sempre il proprio timbro registico.
Better Call Saul – stagione 5
Si potrebbe aprire una diatriba infinita tra coloro che preferiscono Breaking Bad a quelli che invece affermano che Better Call Saul, spin off ufficiale dedicato all’avvocato più amato di sempre, sia superiore. Tolto il fatto che dopo cinque stagioni non ha nemmeno più senso considerare questa serie un semplice spin off, Better Call Saul 5 migliora in ogni aspetto e, finalmente, matura definitivamente. Vista da molti come un ciclo di episodi che infrange qualsiasi regola e porta la storia di Saul Goodman a livelli inaspettati, con la totale consacrazione del personaggio, è una stagione imperdibile. Il sentore che Vince Gilligan potesse bissare quanto di grande fatto con Breaking Bad l’abbiamo sempre avuto, eppure ormai ci siamo e non è più “eretico” affermare che BCS eguaglia BB sotto molti aspetti, per non dire che lo supera in altri (non vogliamo generare diatribe, ci mancherebbe). Il merito è da ricercare in una regia unica e matura, in una fotografia di qualità e nella prova attoriale dei vari Bob Odenkirk, Jonathan Banks, Patrick Fabian e Giancarlo Esposito, in forma come non mai. I loro personaggi ormai sono diventati vere e proprie icone all’interno dell’universo delle serie TV, e questo è possibile solo grazie a tre fattori: una produzione di qualità, un carisma abbagliante e una scrittura diamantina. La direzione intrapresa è sempre più precisa ed incalzante, quindi è impossibile non inserire questo prodotto tra le migliori serie (stagioni) del 2020.
Ted Lasso
Serie statunitense creata da Bill Lawrence e Jason Sudeikis, Ted Lasso è approdata su Apple TV+ riscontrando un consenso pressoché unanime. Interpretata da Juno Temple, Jeremy Swift, Hannah Waddingham e dallo stesso Jason Sudeikis, narra la storia di un coach di football americano che, dopo essere diventato famoso per un video virale, viene chiamato ad allenare una squadra di calcio della Premier League senza che sappia nulla delle regole del gioco. L’intento della serie è quello di unire due mondi sportivi molto diversi, e regalare risate nonostante non sia una commedia a tutti gli effetti ma riesce a regalare anche dei momenti di umanità importanti. Ted Lasso, infatti, è dannatamente divertente, strappa sorrisi ma riesce a immergersi anche in profondità in una realtà spesso vista solo da lontano, raccontandoci anche la storia delle persone che lo vivono. Il risultato di questa opera è irriverente e particolare, una ventata di aria fresca che nel panorama delle serie TV ci voleva eccome. Gli episodi che compongono la prima stagione sono 10 e, siamo sicuri, riusciranno a stupirvi come hanno stupito noi e tanti altri addetti del settore. Ancora una volta complimenti a Sudeikis e Bill Lawrence (dietro anche a Scrubs), che sono riusciti a regalarci un prodotto fresco con una storia divertente e avvincente.
Migliori serie TV del 2020: conclusioni
Questa, infine, è la nostra guida alle migliori serie TV del 2020. Molti titoli sono stati in grado di stupirci, come La regina degli scacchi e The Mandalorian, mentre altre hanno chiuso un ciclo o portato ancora più qualità a dei prodotti che ormai conosciamo da anni. Siamo davvero curiosi di sapere se la nostra classifica rispetta la vostra, quindi fatecelo sapere nei commenti!