Una recente collaborazione fra Panasonic e il colosso indiano Dentsu Aegis Network ha prodotto qualcosa di veramente interessante. Seguendo le orme di quegli occhiali che “correggono” alcuni tipi di daltonismo, l’azienda ha creato una speciale Panasonic G90 con un mirino elettronico che permette ai fotografi daltonici di vedere il colore. Si tratta di un enorme punto di svolta, vediamo meglio i dettagli.
Mirino per daltonici Panasonic: la creazione
Uno speciale mirino elettronico è stato creato per il fotografo daltonico Hizol Choudhary in occasione di un’iniziativa di consapevolezza chiamata #RighToColour, ed è proprio il tipo di modifica personalizzata che ci piacerebbe vedere farsi strada verso il mercato.
Choudhary soffre di un tipo di daltonismo chiamato protanopia, noto anche come “cecità rossa”. È interessante notare che Hizol si ispira all’India, alla sua cultura e a tutti quei colori vivaci. Ma il suo daltonismo gli rende difficile riportare correttamente quei colori nelle sue immagini.
Il fotografo ha lottato per superare questa limitazione, come spiega nel video visibile a questo indirizzo , ha perso alcuni lavori per la disabilità e ha dovuto assumere un aiuto sul set per mantenere la sua attività.
“Nel corso del tempo, ho trovato un modo per lavorare. Ho una buona squadra”, dice Choudhary. “Mi affido molto al mio team quando si tratta di colori complicati. Non sono in grado di rendere completa giustizia al mio lavoro se non sono con loro o se non mi stanno aiutando”.
E così, in occasione del Giorno della Repubblica dell’India, Panasonic ha creato una Panasonic G90 personalizzata che utilizza un mirino appositamente progettato che consente ai fotografi daltonici di vedere meglio i colori.
“Abbiamo studiato il difetto e abbiamo trovato una soluzione semplice per risolvere questo problema, un mirino speciale per la fotocamera”, ha dichiarato Gurbaksh Singh, capo tecnologo creativo di Dentsu. “Questo permette a un fotografo daltonico di vedere in colori vivaci e ricchi prima che lo scatto venga catturato.”
Mirino per daltonici Panasonic: a chi serve e perchè
Questa invenzione potrebbe tornare utile a tanti fotografi, infatti ci sono circa 300 milioni di persone daltoniche nel mondo. Ma come funziona? Dov’è il problema e in che modo può affliggere un fotografo?
Nelle nostre retine abbiamo degli speciali fotorecettori, i coni e i bastoncelli. Sono proprio i primi che ci servono a vedere i colori in piena luce: sono di tre tipi, ed ognuno reagisce ad uno dei tre colori principali: rosso, verde e blu. Nella discromatopsia (il nome tecnico del daltonismo) un difetto dei coni non permette la visione di uno o più colori, rendendoli indistinguibili fra loro soltanto quando sono mescolati. Da qui nasce il problema: a parte i colori puri, tutti quelli che vediamo sono il risultato dell’unione di due o tre colori primari. (Se ve lo state chiedendo: si, un daltonico può guidare lo stesso, perché le luci verdi e rosse dei semafori sono colori puri!)
Nella discromatopsia la sensibilità dei coni a uno o più colori è ridotta o assente, i colori si sovrappongono, facendo arrivare un segnale confuso al cervello, che non riesce a identificare correttamente quanto verde o quanto rosso ci sia, per esempio, in una fragola, così diventa impossibile distinguere fragole con sfumature diverse o capire se una sia più matura, e quindi rossa, dell’altra.
Il mondo visto dai daltonici ha quindi dei colori più omogenei, piatti e simili fra loro: chi di voi non è daltonico vede da uno a sette milioni di sfumature, chi invece lo è può vederne tra i 10 e i 100 mila.
Ci sono diversi i tipi di daltonismo, i principali sono la protanopia in cui si è insensibili al rosso (proprio come Hizol Choudhary) , la deuteranopia, in cui non si vede il verde, e la tritanopia, dove a sparire è il blu.
Mirino per daltonici Panasonic: come funziona
Ma come funzionano le lenti correttive e questo nuovo mirino per daltonici? Le lenti filtrano alcune lunghezze d’onda della luce: è come se disattivassero alcuni coni, aumentando così la sensibilità al colore perché si riduce la confusione fra tinte che rende difficile riconoscerle.
Il momento in cui Choudhary riesce a vedere il colore attraverso la sua macchina fotografica per la prima volta è incredibilmente toccante, ricorda diversi video che sono stati condivisi quando gli occhiali EnChroma per daltonici sono stati rilasciati quattro anni fa. Possiamo solo sperare che Panasonic sviluppi ulteriormente questa tecnologia. Perché per ora, sembra che questo sia stato un gesto di buona volontà / acrobazia di marketing creato per un singolo fotografo. L’azienda non fa menzione di quanto costi creare questo speciale mirino, e se ci siano piani per espandere quella #RightToColour senza limitarsi solo a Choudhary. Ma se Panasonic potesse portare questa tecnologia agli altri fotografi di tutto il mondo che soffrono di questo tipo di daltonismo, cambierebbero centinaia di migliaia di vite.