Modalità ritratto Google Pixel 6: ecco il processo alla base dei selfie quasi perfetti di questo smartphone, sviluppato e perfezionato dall’azienda di Mountain View. Per addestrare questo processo vengono utilizzate varie foto campione acquisite con il sistema Total Relighting, tranquilli che ora vi spiego tutto quanto.
Modalità ritratto Google Pixel 6: IA applicata alla quotidianità
L’azienda ha da poco pubblicato sul proprio blog dedicato alla IA un articolo dove spiega come funziona il Portrait Matting, processo che permette al Pixel 6 di scattare selfie in modalità ritratto perfetti. In generale questa tecnica è più che conosciuta e viene già utilizzata da tempo nella fotografia e nell’industria cinematografica, ma Google ha deciso di portare questa tecnologia ad un livello successivo. Ma facciamo un passo indietro, cos’è il Portrait Matting? È un processo di creazione di una maschera in grado di separare il soggetto dal suo sfondo. Generalmente questo avviene in modo binario determinando se un pixel debba essere o bianco o nero, di conseguenza non molto affidabile in scene con elementi fini tipo capelli, dove è necessario stabilire anche una trasparenza per ogni pixel del soggetto.
Ed è proprio qui che Google si differenzia dagli altri, applicando un processo a base di maschere alpha altamente precise generate grazie al concatenamento dell’immagine RGB di input insieme a un mascherino alfa grossolano. Questo processo è così preciso grazie anche al modo in cui viene addestrato, con l’utilizzo di dati di altissima qualità generati con l’utilizzo di Total Relighting, tranquilli che finalmente vi spiego di cosa si tratta. In poche parole è un sistema di acquisizione volumetrico personalizzato che consente di illuminare il soggetto da tutte le angolazioni e con tutte le tonalità di colore possibili, acquisendo i vari scatti che andranno a comporre vari set di pose, sagome o scenari. Grazie a questi set il Portrait Matting è in grado imparare come creare al meglio maschere alfa anche per i soggetti con pettinature più complesse o con peli come ad esempio gli animali. Se volete sapere di più su questa tecnologia vi rimando al blog di Google con l’articolo dedicato.
Modalità ritratto Google Pixel 6: conclusioni
Se pensiamo a qualche anno fa era complicatissimo fare queste maschere anche con l’utilizzo di programmi dedicati come Photoshop, mentre oggi siamo arrivati al punto che uno smartphone in modalità selfie riesce a replicare funzioni un tempo incredibili. Sicuramente è un buon passo in avanti e l’utente medio apprezzerà un buon “falso” bokeh scontornato come si deve. Se volete saperne di più su Google Pixel 6 vi consigliamo di leggere il nostro articolo dedicato, così come vi consigliamo il nostro articolo dedicato ai migliori smartphone per fotografia.