Si dice che tutti si ricordano dove erano, quella notte. Una notte, quella del 9 luglio 2006, che non dimenticheremo mai perché è stata capace di unirci, nuovamente, sotto un’unica bandiera. Una notte eterna, suggellata dal rigore tirato da un giocatore che pochi conoscevano. Mondiali 2006 – Destino Azzurro è la nuova docu-serie in arrivo su Sky e NOW che racconta l’epopea della nazionale guidata da Marcello Lippi, dai primi passi nel girone fino alla sfida finale con la temibile Francia di Zidane.
Mondiali 2006 Destino Azzurro: il percorso
Per restare in tema con l’intro che ho scritto, ricordo perfettamente quella sera: mi trovavo a casa di un amico a guardare una partita che avrebbe riunito tutti sotto un’unica bandiera. Una partita destinata a diventare storia, e non solo per la testata di Zidane a Materazzi (che secondo molti è stata il motivo della sconfitta della nazionale francese). Una partita al cardiopalma conclusasi ai calci di rigore, come nelle fiabe più belle. Quella partita, però, fu solo il culmine di un percorso unico e memorabile fatto di azioni, gol all’ultimo minuto, partite sudate e le grida di gioia di Caressa e Bergomi in telecronaca.
Mondiali 2006 – Destino Azzurro è la nuova docu-serie Sky Original prodotta da Wildside in arrivo il 5 novembre 2022 su Sky, on demand e in streaming su NOW che racconta tramite 4 episodi il percorso della nazionale guidata da Marcello Lippi. Un salto indietro nel tempo diretto da Luca Severi da un’idea di Alessandro Mamoli con la consulenza di Paolo Condò che ci porta a rivivere quelle emozioni e sensazioni direttamente attraverso la voce del Commissario tecnico e dei giocatori che hanno compiuto un’impresa entrata nella storia. Tra gli ospiti, infatti, spiccano i nomi di Gianluigi Buffon, Fabio Cannavaro, Pierluigi Collina, Paolo Condò, Alessandro Del Piero, Jurgen Klinsmann, Marcello Lippi, Marco Materazzi, John Terry, Luca Toni, Gabriele Marcotti, Fabio Grosso, William Gallas e Gennaro Gattuso.
“Andiamo a Berlino, Beppe!” – Fabio Caressa
Mondiali 2006 Destino Azzurro: conclusioni
Quattro puntate per rivivere un percorso unico che ci ha fatto cantare e abbracciare come mai prima negli anni 2000, sportivamente parlando. Un percorso che, personalmente, non vedo l’ora di rivivere.