Un tacco con un serpente che gli scivola affianco, una donna intrigante che si fuma una sigaretta sul lungomare: queste sono solo alcune delle celebri fotografie di Carlo Orsi, fotografo che ha fatto del bianco e nero il suo timbro stilistico e che è morto all’età di 80 anni lasciandoci un’importante eredità.
Morto Carlo Orsi: addio al poeta del bianco e nero
Un anno tragico per la fotografia italiana: dopo Giovanni Gastel, scomparso pochi mesi fa, se ne va anche Carlo Orsi, fotografo che grazie al suo stile autoriale e al bianco e nero è stato capace di raccontare il mondo e, in particolare, la sua Milano. Potrei citarvi la fotografia del tacco con il serpente che sibila affianco o l’intrigante donna che fuma sul lungomare o l’uomo in divisa bianca appoggiato alla fermata del Duomo appena inaugurata, ma il risultato non cambierebbe: le immagini di Carlo sono entrate nell’immaginario comune e il suo lascito è importantissimo.
Nato a Milano l’8 marzo del 1941, ha iniziato giovanissimo la carriera di fotografo affiancando Ugo Mulas. Subito viene notato da importantissime riviste di settore come Panorama, iniziando a svolgere vari lavori in Italia e all’estero. Il suo amore, però, è sempre stato legato a Milano: la sua città, rappresentata in bianco e nero tramite ritratti, momenti, attimi, edifici. Una poesia urbana che, come un assolo di violino ben assestato nel mezzo di un concerto, va ad impreziosire e adornare la sua incredibile carriera e il suo talento infinito. Tanto innamorato di Milano da fondare, nel 1997, insieme sua moglie Silvana e alcuni amici di una vita, la rivista “Città“, per raccontarla in tutto il suo fascino con l’aiuto di altri maestri della fotografia come Francesco Cito e Elliott Erwitt. Carlo purtroppo ci lascia a 80 anni, dopo una vita dedicata completamente a questo linguaggio.
Morto Carlo Orsi: il nostro saluto
Era impossibile, per noi amanti della fotografia pura e degli autori che ne hanno scritto la storia, non salutare Carlo Orsi. Le sue fotografie hanno scritto un’epoca, una città e un paese, lasciando un lascito importantissimo per le presenti e future generazioni. Grazie.
Qui potete vedere i suoi lavori migliori.