Sempre più spesso le macchine fotografiche vengono utilizzate per catturare le immagini di quell’infinito punto di domanda che è l’universo. La Nasa ha inviato una Nikon D810 a bordo di una sonda spaziale per catturare le immagini del Sole, ma le cose non sono andate per il verso giusto. Scopriamo cosa è successo
Nasa invia Nikon D810: la missione
Vi avevamo già raccontato della Nikon D5 nello spazio con cui l’astronauta californiana Jessica Meir si era fatta due autoscatti, senza però riscuotere un grandissimo interesse da parte del Web. La notizia era comunque servita a dimostrare l’affidabilità in qualsiasi situazione delle DSLR Nikon, ed è affascinante vedere come la fotografia possa essere d’aiuto anche in missioni che si svolgono lontano dal suolo terrestre.
L’organizzazione Nasa ha annunciato di aver inviato una Nikon D810 a bordo di una sonda, con il compito specifico di catturare immagini della nostra stella. Melissa Bolton, project manager dell’agenzia governativa civile che si occupa di missioni spaziali, durante la conferenza stampa ha espresso tutto il suo entusiasmo per il lancio.
“Fino ad ora le nostre possibilità di fotografare il sole sono state limitate, ma siamo molto fiduciosi di questo nuovo lancio. La fotocamera che abbiamo deciso di utilizzare è una top di gamma e scatta veramente delle foto fantastiche“. Curioso il fatto che la scelta della Nikon D810 sia avvenuta tramite alcune recensioni su Amazon, visionate dalla stessa project manager, e da alcuni scatti realizzati dai suoi colleghi in un parco che l’avevano piacevolmente colpita. Sicuramente questa è solo la punta dell’iceberg delle ragioni che hanno spinto ad utilizzare questo modello nello specifico, e siamo sicuri che ci sono state attente valutazioni al momento della scelta. “Inizialmente pensavamo di utilizzare l’ultimo iPhone, siccome possiede una fotocamera veramente importante e qualitativa, ma alla fine abbiamo scelto di optare per la Nikon D810 per una questione di maggior affidabilità delle sue specifiche tecniche. E’ stata inviata con uno zoom e abbiamo inciso una piccola icona del sole sul suo rivestimento. E’ in grado di contenere davvero tante foto grazie alla scheda di memoria che le abbiamo inserito, e non vediamo l’ora di vedere i risultati ottenuti tra un paio di anni. La Nikon è costosa, è vero, ma è una fotocamera praticamente a prova di idiota: ti permette di realizzare bellissime fotografie anche se non sei un professionista“. Frase, quest’ultima, che potrebbe far storcere il naso a qualche professionista.
Nasa invia Nikon D810: missione fallita in partenza?
Sembrerebbe tutto rose e fiori dalle parole di Melissa Bolton, ma probabilmente la missione della Nikon D810 non andrà mai in porto: nello stesso momento in cui si teneva la conferenza stampa, gli ingegneri della NASA sono andati letteralmente in panico dopo aver realizzato di essersi dimenticati di togliere il copriobiettivo dalla fotocamera. La situazione è quindi è veramente ardua da risolvere, probabilmente impossibile. Ci siamo scervellati pensando a come possano rimediare a questo grossolano errore, magari inviando un robot di precisione che possa rimuovere il tappo, ma la cosa ci sembra veramente ai limiti del fantascientifico ed è una mera supposizione non essendo noi ingegneri spaziali. Siamo comunque fotografi, e possiamo affermare con una certa sicurezza che non sarà possibile fotografare nulla fintanto che la lente avrà su il tappo – anche se si potrebbero scambiare per le immagini di un buco nero, magari – e con ogni probabilità la missione per fotografare il Sole è fallita in partenza. Un errore grossolano, madornale ed ingiustificabile se pensiamo a quanto personale qualificato lavori dietro a questi progetti.
Possiamo concludere quindi che le Nikon inviate nello spazio non godono di grande fortuna, per un motivo o per l’altro. Per sdrammatizzare un poco la situazione, qualora vi capitasse di lasciare il tappo sull’obiettivo davanti ad un cliente, potrete sempre giustificarvi dicendo frasi del tipo: “Va di moda, anche la NASA l’ha fatto” o ancora: “Volevo solo imitare la NASA, sono un fan accanito” . Detto questo non ci resta che aspettare gli sviluppi della missione e vedere se l’organizzazione spaziale riuscirà, in modo o nell’altro, a salvarla.