Un’analisi approfondita, svolta da Ampere Analysis, ha rivelato che Netflix è il secondo operatore TV in Europa per ricavi nel 2020. Andiamo ad analizzare nel dettaglio la ricerca così da capire l’incredibile successo della piattaforma di streaming più conosciuta del mondo.
Netflix ricavi Europa 2020: l’analisi
Dal lancio in Europa nel 2012, all’arrivo in tutti i suoi paesi nel 2016, Netflix è cresciuto tantissimo arrivando a guadagnarsi il titolo di piattaforma di streaming per eccellenza, quella conosciuta da tutti e alla quale molti altri operatori TV si sono ispirati. Netflix, se vogliamo essere sinceri, ha radicalmente cambiato il nostro modo di vedere il cinema e le serie TV: avere un catalogo immenso e costantemente in aggiornamento fornito di titoli originali e produzioni di livello assoluto, oltre alla possibilità di fare il cosiddetto binge watching (consumare velocemente una serie), ci ha cambiati profondamente. L’ascesa del colosso è stata rapida e nemmeno le altre piattaforme arrivate in un secondo momento (come Prime Video e Disney Plus) sono riuscite a frenarla: secondo un’analisi approfondita realizzata da Ampere Analysis, Netflix è il secondo operatore TV d’Europa per quanto concerne i ricavi 2020.
A guidare la classifica nata dall’analisi di Ampere Analysis è Comcast, proprietaria della pay tv Sky, con una quota del 12%. Netflix si piazza subito dopo con una quota del 6,1%, seguita da ARD e BBC, rispettivamente con il 5,7% e il 4,2%. Prime Video, per chi se lo stesse chiedendo, occupa la tredicesima posizione con una quota del 2%. Come vi abbiamo rivelato sopra, l’espansione di Netflix non si è mai fermata e questa statistica denota l’importanza culturale che ha ottenuto. Tutti, ormai, conosciamo o utilizziamo la piattaforma.
Netflix ricavi Europa 2020: l’altra faccia della medaglia
Tutto questo in cosa si traduce? L’avanzata di Netflix (e degli altri colossi dello streaming) potrebbe mettere a dura prova le emittenti televisive, già sprofondate in una profonda crisi. Gli investimenti sono diminuiti e tra pochi anni dovranno rinunciare a produzioni originali che finiranno tra le mani di Netflix & Co. La strada sembrerebbe quindi indirizzata verso un utilizzo sempre maggiore delle piattaforme di streaming a discapito della classica televisione, per buona pace di tutti coloro che sono ancora molto affezionati alla visione “classica” dei contenuti.