La notizia arriva direttamente dalla testata AERAdot: Nikon potrebbe fermare la produzione di macchine fotografiche nella sua storica sede in Giappone dopo ben 41 anni. Quali sono le motivazioni che stanno dietro a questa singolare scelta? Scopriamolo insieme, in questo articolo.
Nikon ferma la produzione in Giappone: la possibile motivazione
Come riportato da più testate giornalistiche, tra cui Dpreview, Nikon potrebbe aver deciso di fermare la produzione di macchine fotografiche nella sua fabbrica di Sendai, a nord di Tokyo. L’abbandono potrebbe avvenire dopo la bellezza di 41 anni e avrebbe una motivazione molto chiara e semplice: spostare il tutto in Thailandia nel tentativo di ridurre i costi di produzione. Lo stabilimento di Sendai si estende per quasi 27.000 metri quadrati ed è in attività dal 1971. La prima fotocamera prodotta è stata la storica Nikon EM, del 1979, e da allora tutti i modelli del produttore sono stati sviluppati presso lo stabilimento, fulcro totale di ogni progetto.
Il fatto che Nikon abbia potenzialmente deciso di fermare la produzione presso la fabbrica di Sendai in Giappone non significa che l’abbandonerà del tutto: Hirotaka Ikegami, General Manager della Divisione Video del brand, ha dichiarato che continueranno ad utilizzare lo stabilimento come luogo per l’avvio di nuovi impegni commerciali. Per quanto concerne il nuovo headquarter in Thailandia, il manager ha invece affermato che i clienti non dovranno preoccuparsi e che continueranno a produrre modelli di qualità assoluta dalle incredibili prestazioni. Da quanto trapela in rete, lo sviluppo di Nikon Z6 e Nikon Z7 sarebbe già completamente passato alla nuova location, mentre il trasferimento di quello di Nikon D6 sarà effettuato entro la fine del prossimo anno.
Nikon ferma la produzione in Giappone: conclusioni
Un cambiamento radicale che potrebbe però aiutare il produttore a ridurre i costi di produzione e garantire comunque qualità nei modelli in via di sviluppo. Per quanto ormai siano voci quasi del tutto certe, ancora non è arrivata un conferma definitiva da chi di dovere. Vedremo nei prossimi mesi se verranno rilasciate dichiarazioni a riguardo.