La notizia del taglio dei posti di lavoro da parte di Nikon, riportata da Nikkei, ha fatto velocemente il giro del mondo: vediamo tutte le cause scatenanti che hanno portato alla difficile decisione di ridurre del 20% la forza lavoro all’estero.
Nikon taglio posti lavoro: 20% entro due anni
Sentir parlare di “taglio dei posti di lavoro” non è mai piacevole, soprattutto quando riguarda una società forte, rinomata e attiva in tutti i mercati del mondo come quella di Nikon. Eppure, per via di molti motivi che ora andremo ad elencarvi, il produttore si ritrova a dover tagliare del 20% la forza lavoro all’estero, per un totale di circa 2.000 dipendenti.
Le ragioni dietro questa drastica scelta sono innumerevoli: in primo luogo c’è la pandemia di coronavirus Covid-19 che, così come sta martoriando le aziende di qualsiasi settore in tutto il mondo, ha impattato con forza anche sull’industria fotografica. La situazione, da questo punto di vista, non è affatto rosea dato il drastico calo delle vendite avvenuto quest’anno a tutti i maggiori produttori. In contemporanea c’è poi l’avanzare della tecnologia smartphone, dotati sempre più di lenti e sensori di ottima fattura che permettono di ottenere dei risultati di tutto rispetto, anche se ancora non equiparabili a quelli di una macchina fotografica. Davanti a queste condizioni, il taglio dei posti di lavoro da parte di Nikon diventa necessario: “Diviene essenziale, in quanto azienda, sapersi adattare all’entità delle vendite e al mercato”, è trapelato dal presidente Toshikazu Madate durante il briefing sui risultati finanziari.
Nikon taglio posti lavoro: conclusioni
Giustamente Nikon, in quanto azienda, deve fare i suoi conti e muoversi di conseguenza. Grazie a questa manovra, la quale verrà completata entro marzo 2022, si avrà un risparmio importante di oltre 80 miliardi di yen e ci sarà la possibilità di concentrarsi meglio sulla produzione dei nuovi modelli mirrorless, che a quanto pare sarebbero in dirittura di arrivo. Vedremo cosa ci riserverà il futuro, nella speranza che questo sia l’unico taglio alla forza lavoro che verrà effettuato.