Nikon Z 24-70mm f/2.8 S è la nuova ottica zoom super luminosa da poco presentata dal produttore giapponese per il nuovo Z Mount, baionetta presente nelle recenti mirrorless. Il noto sito LensRentals ha eseguito un teardown per mostrarci l’ottica al suo interno. Ecco il responso.
Nikon Z 24-70mm f/2.8 S teardown: com’è fatta la lente
Prima di tutto: cos’è un teardown?
Teardown è un termine inglese che, tradotto letteralmente, significa “tirare giù”, ma non fatevi strane idee, non funziona con i pantaloni delle ragazze, lì vi arrestano.
”Tirar giù” parlando di attrezzatura e componenti vari fa riferimento allo smontaggio al fine di comprendere il tipo di costruzione, i materiali utilizzati e molto altro.
Si tratta di un tipo di operazione che viene spesso compiuta in ambito tecnologico: ad ogni uscita di un nuovo iPhone, ad esempio, viene prontamente fatto un teardown per mostrare al pubblico i dettagli dei componenti interni e far comprendere tutto ciò che non viene svelato dal produttore sulle specifiche tecniche (come la RAM nel caso di iPhone, solitamente). In questo caso, grazie al Nikon Z 24-70mm f/2.8 S teardown possiamo comprendere al meglio com’è costruita la lente internamente e comprende la cura del produttore per ogni minima parte.
Nikon Z 24-70mm f/2.8 S teardown: non deve necessariamente luccicare per essere oro
I ragazzi di LensRental, sempre secondo quanto affermato nel loro articolo, hanno trovato molte difficoltà nello smontaggio di Nikon Z 24-70mm f/2.8 S in quanto si tratta di un tipo di costruzione completamente nuovo e molto diverso rispetto a quanto visto finora con obiettivi Nikkor del passato. Sempre a detta del team adibito allo smontaggio, la costruzione è incredibile in ogni dettaglio, curata, pulita, perfetta e, ingegneristicamente parlando, meravigliosa. Ci è voluto molto tempo per smontare l’obiettivo, proprio a causa di questa nuova costruzione che rende il tutto molto difficoltoso. Grazie allo smontaggio però, non solo è stato possibile capire difficoltà effettive e meraviglie costruttive, è stato inoltre possibile notare che, in caso di rottura della parte frontale in cui si “nasconde” il filetto per il montaggio del filtro, oppure della parte posteriore dove si trova il chip di connessione alla baionetta, i costi di riparazione potranno essere decisamente elevati, soprattutto perchè la sola pratica di smontaggio di quei componenti richiede ore e molta esperienza.
Il team di LensRentals non ha poi trovato altre particolari debolezze o difficoltà, ritrovandosi a poter ammettere l’ottimo lavoro di Nikon per la costruzione perfetta di questo obiettivo. Tale discorso vale, a quanto pare, anche per le nuove lenti R di Canon, che sfruttano principi costruttivi molto simili e ottimizzano al meglio la moderna ingegnerizzazione per la costruzione di obiettivi.