Nikon Z 26mm f/2.8 in offerta
Annunciato il 7 febbraio, Nikon Z 26mm f/2.8 è un piccolissimo pancake del quale non vedevo l’ora di scrivere una recensione, la curiosità suscitata dal suo arrivo era davvero tanta. Con le sue dimensioni così compatte per un obiettivo full frame, questo grandangolo si è presentato come il compagno perfetto di chi desidera un piccolo corpo ma dalle grandi prestazioni. Nikon sarà riuscita a coniugare il primato di più piccolo obiettivo per mirrorless full frame dotato di AF disponibile attualmente sul mercato, con delle prestazioni ottiche all’altezza dell’eccellenza delle fotocamere full frame di Nikon? Cerchiamo di capirlo insieme!
“Potere ai piccoli!” urlava Scrappy Doo, il nipote di Scooby Doo nato dalla penna di Hanna-Barbera nel 1979. In realtà più che il motto di un cucciolo di alano, questo sembra essere il motto del nuovissimo Nikon Z 26mm f/2.8, il piccolissimo pancake che nasce per affiancare tutti i fotografi. E sì, dico proprio tutti! Anche perché, con un peso di appena 125 grammi, non vi accorgerete nemmeno di averlo nella borsa, o nella tasca!
Si tratta in effetti del primo vero e proprio pancake del produttore giapponese, chiamato in questo modo in riferimento al famoso cibo americano. Proprio come quel dolce, infatti, le ottiche pancake sono più corte che larghe. Spesso la qualità viene un po’ sacrificata a favore della compattezza, ma quella offerta da questo piccolissimo grandangolo è davvero impensabile, soprattutto tenendo in conto la comodità di un obiettivo che diventa praticamente invisibile anche quando montato. Risulta perfetto per la fotografia di reportage, quella di viaggio e la street photography, senza dimenticare quella paesaggistica e l’architettura.
Lasciate quindi che vi presenti al meglio quello che sono sicura diventerà presto uno dei vostri migliori amici. Inizierò con una breve introduzione su questo modello prima di immergermi nella recensione completa.
Nikon Z 26mm f/2.8 recensione: le caratteristiche tecniche
In genere inizio questo paragrafo dicendovi in quale ambito può essere utile l’ottica protagonista della recensione, ma con Nikon Z 26mm f/2.8 mi trovo un attimo in difficoltà. La lunghezza focale di 26 mm è veramente interessantissima per un sacco di impieghi. Fate due passi nella vostra città e volete osservarla con un paio di occhi nuovi? Questo pancake è perfetto. Avete un viaggio in programma e cercate qualcosa che si infili in tasca e non occupi spazio nel bagaglio? Questo pancake è perfetto. Vi piace la fotografia di architettura? Quella di interni? Adorate la street photography? Indovinate un po’… Già, questo obiettivo è perfetto.
Se poi lo montate su una fotocamera con sensore APS-C il fattore di crop vi restituirà un angolo di campo simile a quello di un obiettivo da 39mm montato su full frame. Incredibilmente versatile, ve l’ho detto! In aggiunta, le dimensioni e il peso sono quasi irrisori, 70 x 23,5 mm per appena 125 grammi, perfetti per creare un’ottica che non vi affatichi troppo portare in giro. In fondo, quante volte avete visto qualcosa di bello ma non avevate la fotocamera dietro? A me succede spesso, le mie dita addirittura si contraggono cercando un pulsante invisibile.
Se anche voi parafrasereste De Andrè dicendo:
“Pensavo è bello che dove finiscono le mie dita
Debba in qualche modo incominciare una fotocamera” (semicit di Amico fragile)
allora Nikon Z 26mm f/2.8 vi sembrerà meraviglioso. Sempre pronto per ogni momento di ispirazione creativa e a dare una grande ventata di spontaneità alla vostra fotografia.
Per creare un obiettivo così compatto, in Nikon hanno optato per offrire un sistema di messa definito all-elements focusing, cioè che per mettere a fuoco vengono mossi tutti gli 8 elementi all’unisono, modificando la lunghezza fisica dell’obiettivo durante la messa a fuoco. In questo modo non è necessario lasciare uno spazio libero all’interno del barilotto per il movimento degli elementi, ed è possibile ottenere ottiche più compatte. Il secondo vantaggio di questo sistema è che, poiché non ci sono variazioni significative nella distanza che separa gli elementi dello schema ottico, la nitidezza viene mantenuta intatta senza introdurre aberrazioni e rimane costante anche la qualità del bokeh nelle aree fuori fuoco.
Lo schema ottico interno è composto da 8 elementi in 6 gruppi, incluse 3 lenti asferiche. L’adozione di 3 elementi asferici collabora nel creare un’eccellente portabilità, offrendo al contempo prestazioni ottiche superiori. In particolare, negli obiettivi grandangolari, l’utilizzo di lenti asferiche è visto di buon occhio poiché riescono in maniera ottimale a eliminare la distorsione. Un problema che è tipico in angoli di campo particolarmente elevati, risolto correggendo l’indice di rifrazione dal centro della lente e riducendo la coma (un tipo di aberrazione ottica che fa apparire i punti di luce fuori asse a forma di cometa) anche alla massima apertura del diaframma, che spazia da f/2.8 a f/16.
Questo schema ottico è azionato da un singolo motore passo-passo (STM) che consente un’unità AF estremamente precisa e fluida, riducendo il focus breathing. La minima distanza di messa a fuoco è di 20 cm, perfetta per scatti immersi nell’azione, complice un rapporto di ingrandimento di 0.19x.
Per accompagnarvi in tutte le vostre avventure, vivendo nella vostra tasca o nella vostra borsa, quest’obiettivo è stato progettato per resistere a polvere e schizzi. Tuttavia, non è dotato di stabilizzazione, affidandosi a quella eccellente offerta dai corpi macchina full frame di Nikon. Attenzione qui un attimo. Ho detto full frame perché le fotocamere APS-C di Nikon (Z fc, Z50 e Z30) non offrono la stabilizzazione in macchina, quindi in questo caso la riduzione delle vibrazioni sarà totalmente assente. In realtà si tratta di un problema che si pone poco, dal momento che stiamo parlando di un grandangolo, che quindi ha poco bisogno di una stabilizzazione.
Ma ora, prima di passare a vedere l’estetica di Nikon Z 26mm f/2.8 nella nostra recensione, elenco brevemente tutte le caratteristiche dell’ottica, in modo da averle tutte insieme a colpo d’occhio.
- Formato: full frame
- Innesto: Nikon Z
- Lunghezza focale: 26 mm
- Angolo di campo: 79°
- Apertura massima: f/2.8
- Apertura minima: f/16
- Numero di lamelle del diaframma: 7
- Costruzione ottica: 8 elementi in 6 gruppi (incluse 3 lenti asferiche)
- Distanza minima di messa a fuoco: 0.2 m
- Rapporto di ingrandimento: 0,19x
- Peso: 125 g
- Dimensioni: 70 mm x 23,5 mm
- Dimensioni filtri fotografici: 52 mm
- Resistente a polvere e schizzi: si
Nikon Z 26mm f/2.8 recensione: design e materiali
Quando ho ricevuto il pacco da Nikon contenente il protagonista di questa recensione ho riso! Sapevo benissimo che si trattava di un peso piuma, ma anche imballato e inscatolato sembrava che avessi appena ricevuto un filtro fotografico più che un obiettivo. Non sto scherzando: riposto nella sua scatola, il mio CPL NiSi diametro 82 mm pesa soltanto 20 grammi meno di questo obiettivo!
In effetti al momento della stesura di questa recensione, Nikon Z 26mm f/2.8 è l’obiettivo full frame con autofocus più piccolo sul mercato. È più piccolo e leggero persino di alcuni obiettivi Fujinon e Panasonic per Micro Quattro Terzi, formati più piccoli che dovrebbero consentire una miniaturizzazione più spinta.
Effettivamente, parliamo di appena 125 grammi per 7 x 2,3 cm. Per fare un confronto con qualcosa di quotidiano, una carta di credito è 8,5 x 5,4 cm! Una volta montato, questo pancake protrude tanto quanto l’impugnatura della vostra fotocamera, è davvero piccolissimo!
Piccolissimo sarà anche questo paragrafo dedicato al design, perché non ci sono molti elementi da descrivere. Il corpo è realizzato in lega di magnesio, per renderlo leggero e resistente, e di metallo è anche la baionetta Z. Infatti, una delle principali perplessità sollevate dagli utenti all’uscita di Nikon Z 28mm f/2.8, simile per dimensioni e lunghezza focale, ma non per qualità, era la presenza di un innesto in plastica. Apparentemente, in Nikon hanno dato ascolto alle voci degli utenti, proponendo un’alternativa che trasmette molta più affidabilità.
La scritta “Nikkor 26/2.8” che identifica l’obiettivo è incisa sul barilotto e verniciata in bianco e argento, mentre spostandoci di 90 gradi sul fianco dell’ottica troviamo anche riportato il marchio Nikon.
L’anello di controllo zigrinato è l’unico elemento mobile del barilotto e vi permetterà di scattare con estrema semplicità. Potrete utilizzare questa ghiera per il controllo della messa a fuoco oppure assegnare tramite il menu della fotocamera una funzione, come ad esempio la compensazione dell’esposizione, la regolazione degli ISO o il controllo dell’apertura. In questo modo potrete modificare il vostro parametro preferito semplicemente sfiorando l’anello, senza mai distogliere lo sguardo dal mirino.
Se avete fatto caso a quello che vi ho detto nel paragrafo precedente, avrete visto come gli elementi protrudano leggermente durante la messa a fuoco. Quindi, come sarà possibile utilizzare filtri fotografici? Dovrete utilizzare un costosissimo e scomodo sistema di filtri a lastra come in quasi tutti i grandangoli? Niente paura. Il paraluce in dotazione è stato appositamente progettato per mantenere la sottigliezza dell’obiettivo, tenendo conto anche dell’operatività. Realizzato in un unico pezzo di metallo, è multifunzione, protegge la lente anteriore dell’obiettivo e consente l’uso di filtri da 52 mm. Quando il paraluce è in posizione è possibile chiudere Nikon Z 26mm f/2.8 con il suo copriobiettivo, per un utilizzo ancora più rapido e sicuro. Non è possibile però montarlo al contrario come in quasi tutti i paraluce.
Finito, non c’è altro. Non abbiamo levette per passare da una messa a fuoco automatica o manuale, pulsanti Fn o altro. Si tratta di un barilotto semplice, lineare ed essenziale. Proprio come piace a me!
Ora che lo abbiamo osservato da tutti i lati, montiamo Nikon Z 26mm f/2.8 sulla mia Nikon Z6 ed entriamo nel cuore della recensione!
Nikon Z 26mm f/2.8 recensione: le prestazioni
È arrivato finalmente il momento di toccare con mano le prestazioni ottenute da questo piccolo grandangolo. Per comodità di consultazione le troverete suddivise in qualità d’immagine, autofocus, prestazioni video e facilità di utilizzo.
Qualità d’immagine
Sono in pochi ad aspettarsi una qualità eccellente da un pancake, in questo genere di ottica spesso la portabilità e la versatilità vanno a discapito delle prestazioni. Nel caso di Nikon Z 26mm f/2.8 la qualità invece è sorprendente, generando scatti con un impatto straordinario, con una nitidezza ottima e splendidi sfondi sfocati grazie all’ampia apertura f/2.8. L’autofocus preciso e la focale incredibilmente versatile vi aiuteranno a generare scatti impensabili in tantissime situazioni differenti.
Nitidezza
La nitidezza offerta è davvero ottima al centro, anche a tutta apertura, ma decade ai bordi abbastanza velocemente. Nonostante questo calo, rimane nel complesso superiore a quella di Nikon Z 28mm f/2.8, simile per lunghezza focale e dimensioni. Chiudendo il diaframma a valori come f/4 o f/5.6 trovo che l’ottica renda il meglio di sé. Come quasi sempre accade, aprendo al massimo il diaframma i dettagli risultano leggermente morbidi a un occhio un po’ pignolo.
Bokeh e profondità di campo
Con un diaframma composto da 7 lamelle ad apertura circolare, ci si aspetta un bel bokeh con le alte luci, rese come sfere più tondeggianti e leggere di quelle non a fuoco.
Effettivamente lo sfondo sfocato di Nikon Z 26 mm 2.8 è davvero piacevole da guardare, in grado di aggiungere delicatezza a scatti troppo luminosi o dotati di uno sfondo non proprio fotogenico, perfetto per un genere come la street, dove non avete mai il pieno controllo dello sfondo dei vostri scatti. Con un bokeh così riuscirete ad aggiungere qualcosa in più al vostro soggetto, dandogli un carattere ed immergendolo nel suo contesto al meglio, senza però distogliere troppo l’attenzione da esso.
Come potete vedere da questo scatto, le luci centrali sono rese perfettamente rotonde, mentre allontanandoci la luce non entra più in maniera diretta ma obliqua e assume la forma a occhio di gatto tipica del bokeh dei grandangoli.
So già che a qualcuno questo aspetto a sfere così marcato potrebbe non piacere, risultando troppo forte, ma in fondo il bokeh è soggettivo. Io adoro queste piccole sferette negli sfondi delle mie foto, le trovo estremamente di carattere e molto allegre!
Distorsione e vignettatura
Sorprendentemente, la distorsione è praticamente inesistente. Anche fotografando un muro di mattoni come in questo caso, non riesco a rilevare una distorsione evidente con nessuna impostazione.
Come potete vedere da questi scatti, la vignettatura è leggermente presente a tutta apertura, per sparire velocemente con valori più chiusi di diaframma.
Ghosting e flare
Il flare è ridottissimo, anche includendo direttamente il sole nel frame, non ho mai ottenuto significativi flare o ghosting. In aggiunta, l’esemplare di Nikon Z 26mm f/2.8 che mi è stato spedito per la recensione era sprovvisto di paraluce, ma in nessun scatto questo ha danneggiato la resa delle immagini. Si tratta veramente di un’ottica perfetta per viaggiare e scattare anche nelle situazioni luminose più ostiche.
Autofocus
L’autofocus di questo piccolo pancake è stata una scoperta. Rapido e molto preciso, aggancia alla perfezione il soggetto e lo mantiene correttamente a fuoco senza sbavature. È un perfetto supporto in generi fotografici dinamici come la street photography, dove ogni attimo è prezioso. C’è un grosso ma, purtroppo. L’autofocus è veramente rumoroso. Probabilmente ciò è dovuto in parte al motore STM e in parte alla messa a fuoco all-elements focusing che fa fuoriuscire gli elementi dal barilotto. In fotografia non è però un problema reale, la rumorosità della messa a fuoco tende a disturbare più voi che i vostri soggetti, a meno che non vi troviate a fotografare eventi nel più completo silenzio (come a teatro o in chiesa) oppure vogliate fare wildlife senza disturbare gli animali. Ma in questi casi utilizzereste ben altre lunghezze focali.
Prestazioni video
Se l’autofocus rumoroso non è un problema in fotografia, lo diventa in ambito video. In ogni girato che ho realizzato durante questa recensione con Nikon Z 26mm f/2.8 è pienamente udibile il suono della messa a fuoco. La situazione non cambia persino passando alla messa a fuoco manuale.
Sicuramente non si tratta di un’ottica progettata per fare video, complice anche il focus breathing abbastanza accentuato. Sto parlando di quell’apparente variazione della lunghezza focale (effetto zoom) di un obiettivo nel momento in cui si modifica la distanza di fuoco, più o meno presente in quasi tutte le ottiche, fatta esclusione per quelle cinematografiche più costose.
Facilità di utilizzo e potenzialità creative
Utilizzare questo obiettivo è semplicissimo: basta montarlo sulla vostra fotocamera, comporre l’immagine e premere il pulsante di scatto. C’è una ghiera sola, non ci sono pulsanti o levette strane, non dovrete preoccuparvi di nulla, solo di godervi la fotografia nel modo più puro che ci sia. È una soddisfazione incredibile concentrarsi nuovamente sullo scatto senza lasciarsi prendere da tutti i tecnicismi che troppo spesso rovinano la nostra esperienza di fotografi.
Le potenzialità creative di un’ottica come questa sono incredibili. Non c’è quasi limite ai generi fotografici che potete fare con Nikon Z 26mm f/2.8, e questa sensazione di onnipotenza, unita a peso e dimensioni irrisorie vi faranno veramente innamorare di nuovo della fotografia, sperimentando generi nuovi, nuove prospettive e nuovi approcci al mondo.
Nikon Z 26mm f/2.8 recensione: a chi è adatto
Questo paragrafo è impegnativo, forse farei prima a dirvi a chi non è adatto. Nikon Z 26mm f/2.6 è perfetto per chi fa street photography o reportage ed è alla ricerca di un’ottica quasi invisibile, per non rovinare la spontaneità dei propri soggetti. Anche chi adora viaggiare e cerca un obiettivo leggerissimo e poco ingombrante da portarsi in giro troverà questo piccolo pancake perfetto per la sua fotografia. Non avrete bisogno di uno zaino fotografico per portare l’attrezzatura! Se viaggiate in aereo il vostro bagaglio a mano sarà riservato agli effetti personali, la fotocamera e l’obiettivo saranno in tasca!
Una cosa che ho scoperto con questo minutissimo obiettivo è la fotografia di architettura. Con un set up così leggero non è un problema alzare occhi e fotocamera al cielo. Le mie braccia, seppur abituate a pesi più consistenti come gli obiettivi wildlife, non hanno mai retto per lunghi periodi il sollevamento di ottiche sopra la testa. Durante la recensione di Nikon Z 26mm f/2.6, invece, mi sono trovata a osservare città per me abituali con occhi diversi, alla ricerca di geometrie insolite, rese perfettamente dalla distorsione quasi inesistente. Questa distorsione così contenuta offrirà anche splendide foto di interni. Il diaframma, nel complesso abbastanza aperto, vi darà accesso anche alla fotografia paesaggistica di qualità, con la possibilità di montare filtri fotografici circolari di un diametro davvero minuto.
Ve l’avevo detto che avrei fatto prima a dirvi a chi non servirebbe!
Potrei però riassumere quanto detto semplicemente scrivendo che è perfetto per tutti quelli che cercano un’ottica per ridare freschezza e spontaneità alla propria fotografia, per scatti che immortalano il vostro straordinario ordinario.
Nikon Z 26mm f/2.8 recensione: le alternative
Per Nikon Z troviamo alcune alternative in grado di avvicinarsi a questa lunghezza focale.
Partendo dagli zoom, per prima cosa troviamo:
Si tratta di un grandangolo che amo, compattissimo e dotato di innesto per filtri fotografici circolari diametro 82mm, ma parliamo di un f/4 del peso di 485 grammi, per un prezzo che supera quello di questo 26mm f/2.8 di ben 1000 euro. Magari tenetelo per un utilizzo più specifico!
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Nella lista di ottiche riservate ai professionisti troviamo anche Nikon Z 14-24mm f/2.8 S e Nikon Z 24-70mm f/2.8 S. Con prestazioni eccellenti, ma con costi in linea con l’eccellenza qualitativa offerta.
- Laowa 12-24mm f/5.6
Tornando su un prezzo più alla portata di tutti, troviamo questo grandangolo zoom che ho potuto recensire e del quale trovate i miei pareri qui. È leggermente più spinto, ma ha un’apertura massima di f/5.6 e soprattutto, è manual focus e pesa mezzo chilo! Non proprio facilissimo da utilizzare.

Zoom grandangolare compatto e veloce, indubbiamente comodissimo e versatile, ma pesa più del doppio rispetto al pancake e costa quasi il triplo.
Questo è uno zoom standard davvero compattissimo e dal prezzo veramente concorrenziale, ma si tratta di un’ottica con apertura massima di f/4. Un discorso simile può essere fatto sui meno compatti Nikon Z 24-70mm f/4 S, Z 24-120mm f/4 S e Z 24-200mm f/4-6.3 VR.
Se invece state cercando la qualità di un fisso dobbiamo cambiare leggermente focale e spostarci su 28mm, dal momento che Nikon Z 26mm f/2.8 è il primo fisso con questa lunghezza focale di Nikon.
- Nikon Z 28mm f/2.8 nella sua versione SE (Special Edition) o normale
Se il prezzo minore potrebbe far pendere la bilancia verso questo obiettivo, come abbiamo visto nel corso della recensione il minor costo è da imputare alla sua costruzione in plastica, incluso l’innesto, in aggiunta anche la qualità offerta è bel lontana da quella del 26mm f/2.8
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Se invece siete disposti a considerare anche ottiche Nikon F da impiegare tramite adattatore FTZ, troviamo un altro fisso più luminoso di Nikon Z 26mm f/2.8. Se il prezzo differisce per “soli” 150 euro, l’attacco nativo Nikon F e il peso doppio (adattatore escluso) ci portano comunque a considerare l’acquisto del piccolo pancake, nonostante l’apertura ben più luminosa di questo 28mm.
Come vedete le alternative sono numerose, ma se cercate un’ottica compattissima e luminosa le opzioni si riducono drasticamente!
Nikon Z 26mm f/2.8 recensione: galleria di immagini
Ecco la galleria che comprende le immagini che ho realizzato durante la stesura di questa recensione, montando Nikon Z 26mm f/2.8 sulla mia Nikon Z6.
Nikon Z 26mm f/2.8 recensione: conclusioni
Siamo giunti alla fine della recensione di Nikon Z 26mm f/2.8, che dire di più? Penso che dalle righe precedenti sia abbondantemente trapelato quanto abbia adorato portarmi in giro quest’obiettivo. La lunghezza focale strizza l’occhio quasi ad ogni genere fotografico e le dimensioni incredibilmente compatte lo rendono perfetto per affiancarvi ogni giorno e per risvegliare la vostra vena creativa. La resa fotografica è davvero incredibile, combinando al meglio compattezza, versatilità e prestazioni.
Indubbiamente si tratta di un’ottica consigliata a quasi tutti i fotografi. Insieme all’altrettanto minuto 40mm f/2, è un obiettivo che tutti noi dovremmo sempre avere nello zaino, in fondo pesa solo 120 grammi! Naturalmente non si tratta di un prodotto esente da difetti. L’autofocus abbastanza rumoroso e il focus breathing presente lo rendono inadatto alle riprese video. Ma in ambito fotografico non ha limiti e vi permetterà di approcciarvi alla fotografia in un modo puro, semplice ed estremamente curioso. Un must have!
Nonostante si tratti di una lunghezza focale ben più corta rispetto a quelle alle quali sono abituata, il momento di restituire quest’ottica è triste per me. In questi giorni mi ero veramente abituata ad avere al mio fianco questa inarrestabile potenzialità creativa e non posso fare a meno di sperare che Nikon nei prossimi mesi rilasci altri obiettivi pancake simili a questi, per poterci mettere nelle mani attrezzatura sempre più capace di risvegliare l’amore per la fotografia in tutti noi.
Per maggiori informazioni su questo obiettivo vi invitiamo a visitare il sito del produttore a questo indirizzo.
Recensione in breve
Nikon Z 26mm f/2.8
Nikon Z 26mm f/2.8 è un compattissimo grandangolo pancake che porta una ventata d’aria fresca in casa Nikon. Della dimensione di una carta di credito, entra in ogni tasca e vi accompagna in ogni uscita fotografica, realizzando immagini nitide e riportando l’amore per la fotografia nelle vostre vite. Mettete via quel cellulare, non avrete più scuse per fotografare con il vostro smartphone!
PRO
- Compatto e leggero
- Grande versatilità
- Immediatezza di utilizzo
- Ottima nitidezza del centro
- Prezzo alla portata di tutti
CONTRO
- Autofocus rumoroso
- Focus breathing presente