Arrivata alla sua quarta edizione, la kermesse Fotografica – Festival di Fotografia di Bergamo del 2023 si intitola Noi qui, e mira ad esplorare l’uomo, in un modo intimo ed estremamente personale. Ecco tutti i dettagli dell’evento.
Noi qui Bergamo 2023: i dettagli dell’evento
L’uomo, le sue emozioni, i suoi limiti, le sue fragilità. Ecco l’evento che torna a mettere Noi al centro di tutto. Si chiama “Noi qui“, ed è il titolo della quarta edizione di Fotografica, il Festival di Fotografia di Bergamo che si svolgerà dal 14 ottobre al 19 novembre 2023 presso il Monastero del Carmine ed Ex Magazzini del Sale, Città Alta, Bergamo e che è organizzata da Associazione Fotografica APS in collaborazione con il Comune di Bergamo.
L’uomo diventa risorsa dalla quale attingere per il riscatto del singolo e della comunità, in un anno davvero importante per la città, infatti Bergamo Brescia è Capitale della Cultura 2023 e crea una cornice perfetta alle 12 mostre in programma in due luoghi storici della città.
Lascio la presentazione di questo evento alle parole di Daniela Sonzogni, Direttrice del Festival:
“NOI, QUI è un’edizione di Fotografica Festival dal sapore speciale: ha la cornice della Capitale della Cultura e ci racconta – attraverso le immagini – l’essere umano in un momento storico particolarmente complesso. Se il progetto Cultura 2023 rappresenta la speranza e il rilancio delle nostre città, Fotografica ha desiderato descrivere i sentimenti, le emozioni e quei valori che ci hanno aiutato a reagire durante la tragica esperienza del Covid, che forse possono guidarci nell’affrontare i grandi temi dell’oggi e a trovare una strada diversa per vincere le grandi sfide del futuro. Il coraggio, la resilienza, il sogno di un futuro migliore, l’integrazione, la cultura come cura. I fotografi ci parlano di NOI, QUI oggi con un linguaggio che ha una forza universale e che ha la capacità di facilitare la nostra consapevolezza. Fotografica racconta la contemporaneità e l’obiettivo del fotografo rappresenta una delle chiavi per comprendere e per aprire nuove finestre sul mondo che viviamo. In continuità con le precedenti edizioni le mostre saranno esposte in luoghi di grande fascino, veri tesori della città di Bergamo, che vengono allestiti con cura e attenzione alla loro storia”.
Rinascita, ecco l’occasione che Bergamo si ritrova ad affrontare, dopo gli albori di un’emergenza sanitaria globale di cui non si conoscevano gli effetti e i confini. A vincere quella sfida sono stati uomini, donne, intere comunità che tornano nel filo conduttore di Fotografica: l’essere umano. Inteso sia come singolarità che come comunità, Fotografica vuole raccontarlo nella più affascinante delle sue sfide: quella del quotidiano. Il risultato è un’alternanza di immagini ora impegnative ora intrise di positività, accumunate però dall’urgenza di mostrare la realtà, parlando direttamente agli occhi e allo stomaco: scatti che provocano sentimenti, reazioni, prese di coscienza.
Le 12 mostre sono in questo Noi qui di Bergamo 2023 sono In a Window of Prestes Maia 911 Building di Julio Bittencourt; The day may break di Nick Brandt; Between these folded walls, Utopia di Cooper & Gorfer; Elementi di Edoardo Delille; Leaving and waving di Deanna Dikeman; Roma Revolution di Alessandro Gandolfi; Io non Scendo – Storie di donne che salgono sugli alberi e guardano lontano, a cura di Laura Leonelli; Apnea di Fausto Podavini per Medici Senza Frontiere; La liberazione della follia di Patrizia Riviera; Progetto Sport, tra Dada e movimento ritmo/dinamico in ready di Maurizio Galimberti; Na Ponta Dos Pés di Sebastian Gil Miranda; Cover Me With Gold di Gianmarco Maraviglia.
Noi qui Bergamo 2023: le mostre presso il Monastero del Carmine
Presso il Monastero del Carmine saranno allestite 9 mostre. In a Window of Prestes Maia 911 Building di Julio Bittencourt ha il suo focus sul Brasile e le sue favelas, la povertà, l’emarginazione, le droghe, la solitudine e la violenza. Il reportage è incentrato sullo sfratto dei residenti abusivi di un palazzo fatiscente.

The day may break di Nick Brandt si concentra sulla distruzione ambientale e sulle reazioni di animali e persone colpiti dal cambiamento climatico.
Between these folded walls, Utopia del duo Cooper & Gorfer ci ammalia con i colori e l’estetica da alta moda, mascherando le storie di abbandono e lotta delle donne arrivate in Svezia migrando da vai paesi del mondo, in cerca dell’Utopia.
Elementi di Edoardo Delille racconta l’identità di Brescia partendo dal passato, attraverso culture tramandate e passioni mai interrotte. Il progetto “Elementi” mette in relazione la vita di una grande realtà aziendale, Donati, con la storia, l’anima e l’identità degli abitanti. È concepito e pensato come un libro, curato da Giulia Ticozzi ed edito da L’Artiere con la grafica di Tomo Tomo.
Leaving and waving di Deanna Dikeman parla di famiglia e del dolore insito nel dirsi addio. Per ventisette anni Deanna Dikeman ha scattato foto mentre salutava i suoi genitori, dopo essere andata a trovarli a Sioux City. Il passare del tempo, la malattia ed infine la scomparsa dei genitori diventano, in questa semplice linearità visiva, inevitabili e toccanti fasi della vita.
Roma Revolution di Alessandro Gandolfi racconta 6 ragazze che attraverso la loro musica mandano alle loro coetanee (in lingua romaní) dei messaggi chiari: lottate contro gli abusi, non abbandonate la scuola, non sposatevi a 16 anni. Emancipatevi.

Io non Scendo – Storie di donne che salgono sugli alberi e guardano lontano, a cura di Laura Leonelli racconta il mondo con gli occhi delle donne. Per secoli le donne sono rimaste a terra, ai piedi degli alberi. Destinate a nutrire le esistenze di padri, mariti e figli, a un certo punto si sono ribellate e sono salite su quell’albero, raggiungendo un altro punto di vista più aperto, più alto, più profondo, più chiaro. E hanno detto: “Io non scendo”. La mostra presenta un’ampia selezione di fotografie anonime provenienti dalla collezione privata della curatrice Laura Leonelli, scrittrice e giornalista.
Apnea di Fausto Podavini per Medici Senza Frontiere racconta la vita delle oltre 200.000 persone che sono costrette a vivere nei campi per sfollati interni in Ciad, dopo che il Paese è stato colpito da una delle peggiori alluvioni della sua storia, causata dal cambiamento climatico.
La liberazione della follia di Patrizia Riviera ci mostrerà il mondo con gli occhi della Fondazione Emilia Bosis, ente no-profit che si occupa di salute mentale e opera nel territorio Bergamasco con tre Comunità, due Centri diurni e diversi appartamenti protetti da 20 anni. Il progetto restituisce a queste persone dignità, grazie a un modo diverso di mostrare la follia, senza la retorica delle immagini standard di sofferenza e isolamento.
Noi qui Bergamo 2023: le mostre presso gli ex Magazzini del sale
Le rimanenti 3 esposizioni hanno una location differente, gli Ex Magazzini del Sale.

Progetto Sport, tra Dada e movimento ritmo/dinamico in ready di Maurizio Galimberti. Artista di fama internazionale, Galimberti dal 1983 ha focalizzato il suo impegno sulla Polaroid. Ha reinventato la tecnica del Mosaico Fotografico, con la quale ritrae persone anche paesaggi, architetture e città. In questa mostra vedremo i grandi gesti sportivi che hanno fatto la storia, che sono diventati culto e che simboleggiano i valori trasversali dello sport.
Na Ponta Dos Pés è sia il nome del progetto di Sebastian Gil Miranda, sia quello di un’organizzazione no-profit con sede in una delle favelas che compongono il Complexo do Alemão a Rio de Janeiro, luogo conosciuto per i numerosi conflitti armati. L’obiettivo è quello di favorire l’empowerment delle bambine, offrendo opportunità di crescita, apprendimento e trasformazione sociale attraverso la danza e altre attività educative artistiche, culturali e sportive con l’obiettivo di raggiungere una qualifica nel futuro.
Cover Me With Gold di Gianmarco Maraviglia è una mostra curata da Chiara Oggioni Tiepolo, con Fujifilm sponsor tecnico. In questi scatti ripercorreremo una storia di sport e integrazione. vedendo come moltissime squadre popolari e indipendenti hanno accolto rifugiati e richiedenti asilo. A Milano è nata la Sant’Ambroeus Football Club, la prima squadra di richiedenti asilo e rifugiati: il nome della squadra sottolinea che, nonostante la provenienza diversa tutti i calciatori sono milanesi. Il calcio è una lingua universale che ci ha dimostrato essere uno degli strumenti di integrazione più efficaci in contesti difficili come le periferie milanesi. La squadra conta su un bacino di 60 atleti provenienti dall’Africa Occidentale, ma anche dal resto del mondo.
Le immagini in mostra, realizzate con fotocamere Fujifilm GFX 50S e X-H2S, sono state stampate su carta fotografica Original Photografic Paper di Fujifilm. La carta utilizzata tipo DPII in finitura Matt è stata scelta per la particolare resa cromatica che esalta la bellezza delle immagini e la conservazione inalterata nel tempo.
Noi qui Bergamo 2023: conclusioni
Noi qui Bergamo 2023 sarà visitabile dal 14 ottobre al 19 novembre 2023, venerdì, sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 20. Il biglietto di ingresso costa 10 euro, 7 il ridotto. Per maggiori informazioni e per l’acquisto dei biglietti, visitate il sito della manifestazione a questo indirizzo.