La fine dell’estate giunge con una delle serie tv più attese degli ultimi mesi. Proprio oggi, 31 agosto, Netflix rilascia gli episodi di One Piece, il live action ispirato all’omonimo manga, che vi presentiamo con la nostra recensione in anteprima e senza spoiler. Scopriamo insieme tutti i dettagli.
One Piece Netflix recensione: la trama
Basato sulla serie manga più venduta di sempre in Giappone creata da Eiichiro Oda, One Piece è una leggendaria avventura di mare come nessun’altra. Per tanti, non ha bisogno di presentazioni, ma un’introduzione è quantomeno doverosa. Per poter fare questo, ci spostiamo in Giappone nel 1997, anno in cui vennero pubblicati i primi capitoli di una storia che avrebbe rivoluzionato l’editoria nipponica imponendosi a livello mondiale. Solo questo dovrebbe far capire la portata della sua opera e l’impatto culturale che ha avuto.
Ma di cosa parla One Piece? Monkey D. Luffy è un giovane avventuriero che ha sempre sognato una vita di libertà. Luffy parte dal suo piccolo villaggio per affrontare un pericoloso viaggio alla ricerca di un leggendario tesoro, il ONE PIECE, per diventare il Re dei Pirati. Ma, per trovare il bottino, Luffy dovrà riunire l’equipaggio che ha sempre desiderato e trovare una nave su cui salpare, perlustrando ogni centimetro dei vasti mari, scampando ai Marines, e superando in astuzia pericolosi rivali ad ogni occasione.

One Piece Netflix recensione: un’introduzione che funziona
Chi conosce l’opera, sa che quanto detto è riduttivo, a partire dalla composizione dei membri della ciurma. Ma questo mi aiuta a farvi capire l’impostazione della prima stagione live action di One Piece, che cerca di portare su piccolo schermo la trasposizione della prima Saga, quella dedicata al Mare Orientale. Ogni episodio degli 8 totali, della durata di circa 50-60 minuti l’uno, introduce al pubblico i personaggi principali della storia, facendoci conoscere parte del passato dei protagonisti e quali sono stati i primi grandi avversari con cui si sono dovuti confrontare.
Se siete alla ricerca di una trasposizione fedelissima per filo e per segno al manga, non è ciò che troverete, ma voglio ben sperare che nessuno si aspetti questo da una serie live action, che ha tutto un altro tipo di tempi e narrazione, soprattutto, in questo caso, in confronto all’opera cartacea e all’anime. Quello che posso assicurare è che grazie alla supervisione dei lavori da parte di Oda non sono stati inseriti stravolgimenti e incoerenze rispetto agli avvenimenti più importanti dell’opera originale, come in realtà capita spesso e volentieri in adattamenti di questo tipo.
C’è quindi una fedeltà notevole, a fronte comunque di leggeri cambiamenti dovuti proprio alle necessità di una serie tv. La caratterizzazione dei singoli protagonisti, sia fisica che caratteriale, mi ha abbastanza convinto, giustifico la mancanza del naso lungo di Usopp per renderlo più umano e realistico, nonostante una delle caratteristiche più importanti di One Piece sia proprio l’eccessività della fisionomia dei personaggi, che li porta a essere sì bizzarri ma anche iconici proprio per questo motivo.
Gli otto episodi che compongono la serie tv vogliono essere un’introduzione al mondo realizzato da Oda e adattarsi al pubblico di affezionati e non. Un riassunto delle origini di One Piece, che serve per far avvicinare all’opera anche chi non la conosce ancora.

One Piece Netflix recensione: una tecnica imperdonabile
Questo live action non è esente da difetti, alcuni elementi vengono affrontati in modo eccessivamente frettoloso nonostante non abbiano perso tempo a inserire lungaggini per me inutili. I combattimenti sono soddisfacenti da guardare, nonostante un pessimo, pessimo livello tecnico, che è probabilmente l’elemento che più da fastidio dell’intera serie. Innegabili, purtroppo, che abbassano di molto la qualità del prodotto, che narrativamente funziona. Non ci sono stravolgimenti legati agli avvenimenti previsti, qualche libertà è stata inserita ma nulla di incoerente. Ciò che da fastidio agli occhi e che mina la visione è una CGI non utilizzata a dovere, che mal si adatta a ciò che viene inquadrato nell’ambiente reale. A questo, inoltre, si aggiungono dei piccoli dettagli, che il pubblico affezionato sicuramente noterà e che non sono curati a dovere.
Non so se questa serie live action avrà vita lunga, stiamo pur sempre parlando di uno dei manga più longevi della storia del Giappone, che all’attuale è composto da oltre 1000 capitoli e 20 saghe ben definite. Però, a mio parere, è un buon modo per far avvicinare il nuovo pubblico alla storia, che può essere sempre approfondita acquistando i volumi del manga o recuperando gli episodi dell’anime. Più si va avanti più è alto il rischio di creare incongruenze e stravolgimenti, quindi per me possono anche fermarsi qui prima di naufragare con tutte le scarpe.

One Piece Netflix recensione: il cast e la produzione
A comporre la ciurma saranno Iñaki Godoy nei panni del capitano Monkey D. Luffy, Mackenyu (Roronoa Zoro), Emily Rudd (Nami), Jacob Romero (Usopp) e Taz Skylar (Sanji). Faranno parte del cast anche McKinley Belcher III, Morgan Davies, Aidan Scott, Vincent Regan, Jeff Ward, Craig Fairbrass, Langley Kirkwood, Celeste Loots, Alexander Maniatis, Ilia Isorelýs Paulino, Chioma Umeala e Steven Ward. Si aggiunge al cast Michael Dorman nel ruolo di Gold Roger.
In partnership con Shueisha, ONE PIECE è prodotta da Tomorrow Studios e Netflix. Matt Owens e Steve Maeda sono gli sceneggiatori, produttori esecutivi e showrunners. Eiichiro Oda, Marty Adelstein e Becky Clements sono produttori esecutivi.

One Piece Netflix recensione: conclusioni
Questo è ciò che ci sentiamo di dire in merito a questo adattamento. One Piece è un manga che, nel corso degli anni, si è fatto strada nel panorama editoriale giapponese e mondiale diventando una vera e propria leggenda. Le premesse per creare una serie tv di alto livello c’erano tutte, con le difficoltà del caso. Il risultato, in sostanza, è mediocre e appena sufficiente, molto probabilmente non abbastanza per permettere al prodotto di proseguire tanto a lungo.
La serie sarà disponibile solo su Netflix dal 31 agosto 2023 in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo. Entra a far parte dei Nakama per aggiornamenti esclusivi e sorprese unendoti alla Flotta di One Piece.
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Recensione in breve
One Piece
La serie tv live action di One Piece riesce nell'intento di introdurre il pubblico nel mondo realizzato da Eiichiro Oda. In otto episodi permette di conoscere sufficientemente i personaggi principali e le ambientazioni iniziali, mettendo curiosità sul futuro della storia. Tutto questo, però, non può nascondere evidenti difetti dati soprattutto da un reparto tecnico scarso che rovina l'esperienza di visione della serie tv.
PRO
- La storia alla base è ovviamente di ottima qualità
- Buoni i riferimenti all'opera originale
CONTRO
- CGI molto fastidiosa
- Tanti dettagli per nulla curati
Gli autori (Oda compreso) sono riusciti a rovinare uno dei miei manga preferiti.
Delusione totale nei trailer, speriamo sia un brutto scherzo e che i prossimi siano in 3D e più belli. Ci conto
Diego fan di Sanji.
Partiamo dal presupposto che fare di un cartone/fumetto un film, non è per niente facile . Ovvio che le aspettative non saranno mai soddisfatte…a meno che non abbiano mangiato per davvero i frutti del 😈🤣🤣