Tra un paio di giorni sarà disponibile in streaming Outer Range, nuovo prodotto della piattaforma Prime Video, di cui abbiamo potuto vedere in anteprima i primi quattro episodi e ve ne presentiamo, quest’oggi, una recensione senza spoiler. Scopriamola meglio nel dettaglio!
Outer Range Prime Video recensione: introduzione
Dopo l’annuncio ufficiale e il trailer finale che ha anticipato la serie, finalmente è possibile iniziare a parlare di “Outer Range”, uno dei prodotti di punta del momento per quanto riguarda il mondo dello streaming. Un progetto che è parso fin da subito ambizioso e particolare, con un cast notevole e una qualità lampante già dalle prime immagini promozionali.
Vi ricordiamo infatti che l’attore protagonista è nient’altri che Josh Brolin, un professionista con una lunga carriera alle spalle e che comprende ruoli, in tempi più recenti, in film come “Dune” e il Marvel Cinematic Universe, nonché la candidatura agli Oscar come Miglior attore non protagonista per il film “Milk” del 2008 diretto da Gus Van Sant, sulla vita di Harvey Milk.
Oltre a lui troviamo, tra gli altri, Imogen Poots (Autumn), Lili Taylor (Cecilia Abbott), Tom Pelphrey (Perry Abbott), Tamara Podemski (Joy), Lewis Pullman (Rhett Abbott), Noah Reid (Billy Tillerson) e Will Patton (Wayne Tillerson). Il creatore ed executive producer è Brian Watkins, affiancato da Zev Borow, Heather Rae, Josh Brolin, Robin Sweet, Tony Krantz, Amy Seimetz, Lawrence Trilling e la compagnia di produzione Plan B Entertainment per Amazon Studios che vede, tra i produttori esecutivi, anche l’attore pluripremiato Brad Pitt.
Outer Range Prime Video recensione: la trama
La vita in mezzo alla natura selvaggia del Wyoming è faticosa e mai pacifica. Specie quando il quotidiano è rappresentato dalla costante lotta per la propria terra e la propria famiglia. Questa è la vita del proprietario terriero Royal Abbott: senza legge. Senza ordine. Soltanto caos.
A ravvivare il tutto, per la famiglia Abbott arriva il momento di destreggiarsi con la misteriosa scomparsa della nuora Rebecca e la minaccia di vedersi strappare via la propria casa da parte dei vicini di casa Tillerson. Una famiglia agguerrita, volgare e pronta a ricorrere senza alcun pudore a mezzi di basso morale pur di ottenere il profitto personale. Il loro prossimo obiettivo è proprio la tenuta degli Abbott.
Il clima, già sul piede di guerra, viene infiammato definitivamente da una morte improvvisa, che non fa altro che agitare gli animi della comunità portando alla nascita di tensioni e paure. Il tutto sprofonda nell’irrazionale quando una misteriosa quanto oscura voragine si apre in mezzo ai pascoli della famiglia Abbott. Riuscirà Royal a tenere fede ai suoi principi e proteggere i suoi cari? Anche di fronte ai segreti più reconditi e gli inquietanti misteri a essa collegati?
Outer Range Prime Video recensione: intrigante e inquietante
Fin dal primo episodio, questa tensione tanto sottolineata è palpabile, quasi soffocante. La carne al fuoco che viene messa, dal punto di vista della trama, è molta fin dal primo episodio. Ci si destreggia tra un ritmo galoppante e tante sotto-trame che serpeggiano libere sull’ampio terreno della storia. Outer Range si prende il giusto tempo per far entrare nel cuore degli avvenimenti lo spettatore, che non può non rimanere affascinato e impaurito di fronte a quanto succede.
Si rimane intrigati non solo dall’aspetto soprannaturale che con prepotenza scalpita, ma anche dalle dinamiche famigliari e cittadine che s’innescano prima e conseguentemente al fatto. Royal Abbott sembra infatti non avere mai avuto vita facile. Questo lo dimostra anche una situazione di famiglia interna precaria, che non è esattamente tra le più rosee. Va considerata, infatti, la fragilità mentale di certi elementi e la continua ricerca di guai da parte di altri. Il tutto fa vacillare l’imperturbabilità di questo personaggio, apparentemente inscalfibile.
Ma qualcosa, alla fine arriva definitivamente a sconvolgere anche lui. Cos’è questa misteriosa voragine? Cosa rappresenta? Da qui risulta interessante osservare come il lume della ragione venga lentamente corroso dall’ignoto e da tutto ciò che non è concepibile nell’intera storia dell’umanità. Un abisso oscuro e infinito, che è sia fisico che astratto, a seconda dei punti di vista e delle differenti chiavi di lettura che si possono trovare.
Outer Range Prime Video recensione: tradizione e modernità
Non mancano i richiami tipici della società americana e le sue tradizioni, spesso fondate su antichi e nobili propositi patriottici che vedono al primo posto l’attaccamento viscerale alla terra dei propri padri e la protezione incondizionata del nucleo famigliare. Royal incarna questo e Josh Brolin ne caratterizza alla perfezione il profilo. Liti per il territorio e qualche intreccio romantico e scandaloso fanno da sfondo per ricreare il perfetto clima da western moderno, arricchito dai rodei, le risse da bar e il bestiame portato al pascolo.
Una vita che appartiene agli Abbott da generazioni e che ora si trovano a rischiare di perdere completamente. L’insieme è, come già detto, affascinante e a tratti malinconico, disturbato a regola d’arte dalla violenza sempre più brutale e dalla paura che questa voragine innesca nei personaggi coinvolti. Personaggi che solo in apparenza risultano stereotipati dall’ambientazione ma che fanno venire i brividi per le reazioni alle novità che stanno arrivando in questo momento nelle loro vite.
C’è un attaccamento particolare, inoltre, alla religione: non mancano quindi le scene da chiesa ma soprattutto la continua ricerca della redenzione spirituale, più sentita da alcuni rispetto che gli altri, che spesso la usano solo come scudo di apparenza sociale. Questo desiderio di purezza dello spirito fa spesso da timone nelle loro scelte, richiamando di nuovo quel guizzo di tradizione che ricorda le popolazioni più conservatrici, sempre meno esistenti ma comunque un costante zoccolo duro, per quanto riguarda l’America, tanto quanto la vita vissuta nei ranch.
Outer Range Prime Video recensione: mistero e follia
Il mistero più grande ovviamente, e che non possiamo svelare neanche volendolo, rimane quello legato alla voragine e quindi all’aspetto più metafisico della serie tv, amalgamato senza alcuna difficoltà a tutto il resto. Un buco che attrae Royal in modo inspiegabile ma che al contempo lo lascia stranito, timoroso, quasi terrorizzato all’idea che la sua esistenza possa giungere a orecchie indiscrete.
Ma il protagonista e lo spettatore stesso scopriranno ben presto quali sono gli effetti di questa presenza sull’ambiente circostante e quanto il confine tra reale e surreale si assottigli sempre di più. Questo è di certo l’elemento più interessante e cuore pulsante della serie, che rende “Outer Range” accattivante anche da un punto di vista visivo e di montaggio. Si ha l’impressione che non esista nulla di artificioso e ponendo tutto su un unico piano esistenziale.
Il cast al completo s’impegna senza esclusione di colpi con performance mai calanti, in perfetta linea con la storia. Le musiche, infine, danno quel tocco emotivo in più che immerge definitivamente il pubblico nello show, attorcigliando attorno alle menti delle dinamiche frustranti e scioccanti ma assolutamente soddisfacenti. Ci si sente preda di una follia sempre più intensa e solo andando avanti con la visione si ha la vaga sicurezza di poter arrivare a un esito definitivo.
Outer Range Prime Video recensione: conclusione
Insomma, Outer Range è il pregiato prodotto che promette di essere. Prima ancora di vedere la conclusione di questi otto episodi, i colpi di scena presenti sono già fuori di testa. Questo tanto da farmi desiderare che ancora non ci debba essere una fine. Questa serie merita il rinnovo e, se la trama non si chiude qui, spero vivamente in qualche notizia ufficiale.
Comparto tecnico, cast e storia viaggiano di pari passo su livelli alti e che puntano a un successo che io auguro vivamente a questa serie. Per una volta, la spinta iniziale non è inutilmente fomentata. Posso infatti affermare che valga davvero la pena vedere questa serie tv, che sia già nella propria confort-zone o meno.
Siete pronti per la serie tv “Outer Range”? Chi la guarderà? Fatecelo sapere!
Recensione in breve
Outer Range
Outer Range è una serie tv di alta qualità e che soddisfa appieno le aspettative alimentate prima della messa in onda. Un Josh Brolin incredibile, così come tutto il cast, affronta a testa alta l'ignoto e il soprannaturale in un'ambientazione da moderno west affascinante.
PRO
- Realtà e fantasia si mischiano senza confusione
- Una trama complessa e solida
- Un ritmo incalzante e uno sviluppo logico
- Un cast impeccabile, così come il comparto tecnico
CONTRO
- Una serie affatto leggera e che richiede molta concentrazione