Panasonic Lumix LX100 II in offerta
Panasonic Lumix LX100 II è una fotocamera compatta di fascia alta che integra un sensore “atipico” per questa categoria di prodotto. Ha un design retrò che la fa sembrare una macchina fotografica analogica ed è perfetta per la street photography e la fotografia di viaggio. È pensata per i fotografi che vogliono scattare in modalità completamente manuale visti i controlli presenti sul corpo che permettono di modificare tutti i parametri di scatto. Scopriamo insieme come si è comportata questa piccola fotocamera nella nostra recensione di Panasonic Lumix LX100 II.
Panasonic Lumix LX100 II recensione: prestazioni e scheda tecnica
Panasonic Lumix LX100 II è la seconda versione della tanto amata LX100, una fotocamera compatta che negli anni si è fatta amare dai fotografi per via delle sue prestazioni racchiuse in un corpo contenuto e dal design retrò. Esteticamente la nuova compatta è identica alla precedente versione, ma in realtà all’interno sono presenti delle novità che non si possono apprezzare con un solo sguardo. Il sensore è stato migliorato, così come il mirino LVF, il display ora è touch screen, i video arrivano fino al 4K a 30fps e le connessioni a disposizione sono nettamente migliorate. Con questo prodotto Panasonic ha voluto migliorare una compatta già ottima, andando a concentrarsi sulle caratteristiche più importanti.
- Sensore MOS Micro 4/3 da 17 megapixel effettivi.
- Obiettivo Leica DC VARIO-SUMMILUX 24-75mm equivalente f/1.7-2.8.
- Stabilizzazione delle immagini POWER O.I.S.
- Autofocus con 49 aree, rilevamento viso e occhi e Tracking.
- Raffiche di scatto da 11 fps.
- Display LCD TFT da 3 pollici con 1.240.000 pixel touch screen
- Mirino elettronico LVF da 0,38 pollici con 2.760.000 pixel.
- Modalità 4K Photo e Post Focus
- Ingresso Micro USB e Micro HDMI
- WiFi e Bluetooth 4.2
- Batteria DMW-BLG10E
- Peso 392 g com batteria e scheda SD
- Dimensioni: 115 x 66,2 x 64,2 mm
Panasonic Lumix LX100 II recensione: design e materiali
In passato ho avuto il piacere di provare una LX100, la compatta che ha preceduto questo modello. Ne ero rimasto pienamente soddisfatto per via delle prestazioni che riusciva ad offrire nonostante le dimensioni contenute, ma soprattutto per via del design. Panasonic ha mantenuto invariata quest’ultima caratteristica, infatti esteticamente la seconda generazione è identica alla prima: un aspetto da fotocamera analogica che permette di avere sempre sotto controllo tutti i parametri di scatto tramite delle comodissime ghiere. I fotografi che come me amano l’analogico o hanno iniziato ad avvicinarsi alla fotografia con i rullini, ameranno il design di questo prodotto. Il corpo è costruito in plastica di ottima qualità, anche se facendo un po’ di pressione su alcuni punti si sentono degli scricchiolii. Le ghiere sono invece fluide al punto giusto e restituiscono un senso di qualità e durabilità. La fotocamera non pesa pochissimo, infatti i quasi 400 grammi si fanno sentire, ma nulla di preoccupante: ho portato questa LX100 II con me ovunque durante la mia prova e non ho mai risentito del peso. Le dimensioni sono molto contenute, quindi la si può riporre praticamente ovunque in modo da essere sempre pronti a scattare fantastiche foto.
La parte davanti è costituita dalla lente LEICA DC VARIO-SUMMILUX 24-75 mm f/1.7-2.8 che si estende non appena viene accesa la fotocamera. Comprende anche la ghiera per la messa a fuoco, la ghiera per il controllo del diaframma, il selettore per la tipologia di messa a fuoco che si vuole utilizzare e un selettore per decidere in che formato scattare le foto. Si tratta di specifiche già viste nella precedente versione e che non sono state modificate. I selettori per il formato delle immagini e la tipologia di messa a fuoco non sono molto morbidi, questo permette di non avere modifiche involontarie, ma allo stesso tempo, essendo molto piccole, non permettono uno spostamento semplice a chi ha le dita grosse. La ghiera per il controllo del diaframma è invece molto fluida e precisa, ma ho notato che se viene impostata su automatica diventa molto dura, anche in questo caso per evitare modifiche accidentali. La ghiera per il controllo del fuoco e di altri parametri mi è sembrata invece troppo sensibile: spesso mi è capitato di muoverla di qualche millimetro e ritrovarmi con delle impostazioni che non desideravo. Oltre a questo, nella parte frontale troviamo la scritta “Lumix”, l’illuminatore per la messa a fuoco e una piccola impugnatura. Quest’ultima non è molto pronunciata e non è gommata, ma nonostante questo ho trovato l’impugnatura molto confortevole anche per me che ho delle mani grandi. Utilizzare questa fotocamera con una sola mano è comodo, ma non è possibile cambiare i parametri di scatto, in quanto tutto è modificabile tramite ghiere, quindi bisogna utilizzare per forza entrambe le mani.
La parte superiore è invece composta da una slitta hot-shoe, una ghiera per il tempo di esposizione, una piccola leva ON/OFF, il tasto iA di cui parleremo più avanti, il tasto di scatto con ghiera per lo zoom, un tasto Fn e una ghiera di compensazione dell’esposizione. Si nota subito la mancanza di una ghiera dei programmi, ma come già detto questa fotocamera è pensata per chi cerca l’essenza della fotografia. Per utilizzare le modalità di priorità diaframma o tempi bisogna infatti impostare una delle due ghiere su automatico (per priorità diaframma va impostato quest’ultimo su “A”, mentre per la priorità tempi va impostato il tempo di esposizione su “A”). Entrambe le ghiere sono facilmente raggiungibili con il pollice, quindi nessun problema di usabilità. Molto comodo anche il tasto Fn completamente personalizzabile posto vicino al tasto di scatto in modo da essere facilmente raggiungibile.
Posteriormente la LX100 II si presente, come già detto, uguale alla precedente versione, quindi troviamo un mirino elettronico LVF più grande e definito rispetto alla precedente versione, un display LCD da 3 pollici che ora supporta il touch screen, un d-pad a 5 tasti che comprende anche una ghiera, 4 tasti Fn personalizzabili, il tasto per entrare nella galleria, il tasto display, un tasto per avviare la registrazione video e il tasto AF/AE Lock. Tutti i tasti sono posizionati in posti molto comodi e soprattutto molti sono completamente personalizzabili dall’utente. Si possono personalizzare talmente tante cose che ho fatto difficoltà e decidere cosa affidare ad ogni tasto. Anche perché, oltre ai tasti Fn, anche un menu apposito sul display è personalizzabile, quindi si può settare la fotocamera secondo le proprie esigenze. Sul mirino elettronico è presente anche un sensore di prossimità, grazie al quale si passa dalla visualizzazione del monitor a quella del mirino. Funziona molto bene e può anche essere regolato in quanto a sensibilità nelle impostazioni. Nell’angolo alto destro è presente una piccola sporgenza per poggiare il pollice e avere una presa più salda: è molto utile, ma sinceramente l’avrei preferita leggermente più pronunciata.
Infine nella parte inferiore, oltre all’attacco a vite per il treppiede, è presente il vano per la batteria e la scheda SD. La batteria, secondo gli standard CIPA, assicura un’autonomia di 350 immagini. La parte sinistra del corpo è pulita, mentre quella destra integra un piccolo sportellino a molla. All’interno di quest’ultimo è presente un ingresso Micro HDMI e un ingresso Micro USB. Su questa fotocamera non mi aspettavo di certo un jack per le cuffie o per un microfono esterno visto che è pensata prevalentemente per scattare foto, però almeno un ingresso USB Type-C per essere al passo coi tempi si. All’interno della confezione è presente un alimentatore e un cavo USB/Micro USB per caricare la batteria delle fotocamera. Ormai tanti produttori utilizzano questa tipologia di ricarica uguale a quella degli smartphone, quindi non si tratta di un difetto. Io continuo a preferire un caricabatterie esterno, però devo dire che la comodità di caricare la fotocamera tramite un powerbank non è niente male, soprattutto su una fotocamera come questa che è perfetta per chi ama viaggiare ed è sempre in giro. Un particolare che non sarà sfuggito ai più attenti è la mancanza di un flash integrato. Come per la precedente versione, il produttore mette a disposizione un piccolo flash all’interno della confezione della LX100 II, il quale viene posizionato sulla slitta hot shoe come un flash esterno. Si tratta di un illuminatore molto piccolo che viene alimentato direttamente dalla fotocamera, quindi è molto portatile. Avevo già in passato criticato questa soluzione, perché è molto semplice dimenticarlo a casa. È quello che è successo a me: l’ho provato una volta e poi l’ho sempre lasciato a casa, anche quando ho scattato le foto alla fotocamera, per questo motivo non sono presenti foto del piccolo accessorio esterno.
Panasonic Lumix LX100 II recensione: prestazioni
La mia prova di questa piccola Lumix è avvenuta durante delle piccole gite fatte con gli amici, esattamente la tipologia di situazione in cui la LX100 II si comporta meglio. Essendo molto piccola l’ho potuta portare con me ovunque senza alcun problema e mi ha regalato tante soddisfazioni. Il sensore Micro 4/3 si è comportato egregiamente e mi sono divertito molto a scattare foto di vario genere. I menu sono abbastanza chiari, anche se in alcune situazioni le abbreviazioni possono mandare in confusione l’utente. La personalizzazione è altissima, tanto che ho fatto fatica ad assegnare una funzione ad ogni tasto personalizzabile. Si tratta di una caratteristica molto importante, perché permette ad ogni utente di utilizzare i tasti a proprio piacimento, adattandoli alle proprie esigenze. L’accensione della fotocamera è abbastanza veloce, quindi è difficile perdere una scena. Non si può dire lo stesso della velocità generale della fotocamera però: mi è capitato di notare dei rallentamenti durante il salvataggio delle foto o dei blocchi per quanto riguarda lo zoom della lente. Non si tratta di rallentamenti che avvengono spesso, però a volte mi è capitato di non riuscire a riportare la lente alla focale grandangolare, rischiando di perdere l’attimo giusto per la mia foto. La raffica di scatti a 11 fps è in linea con le prestazioni generali di questo prodotto e consente di fotografare il soggetto nella posizione migliore senza molta fatica. Ho amato lo stile vintage, non solo per una questione di design, ma anche per una questione di usabilità. Tutti i parametri di scatto sono sempre sotto controllo dell’utente e basta un’occhiata per capire che diaframma o tempo di esposizione si sta utilizzando, proprio come succedeva sulle macchine fotografiche a rullino. Si tratta di una caratteristica che magari potrebbe non piacere a molti, ma io sinceramente l’ho adorata. La ghiera dei diaframmi si muove in modo molto fluido e modifica l’apertura di 1/3 di stop, mentre la ghiera dei tempi modifica l’esposizione di 1 stop. Per un maggior controllo sull’esposizione manuale è comunque possibile utilizzare la ghiera posteriore per modificare i tempi di 1/3 di stop, andando fino a 2/3 in sovraesposizione e 2/3 in sottoesposizione. Questa caratteristica fa capire come questa fotocamera è pensata per chi già ha esperienza fotografica ed è in grado di gestire tutti i parametri in modo manuale, ma questo non vuol dire che non è possibile utilizzare delle automazioni. Sia il diaframma che i tempi di esposizione possono essere impostati su automatico e l’esposizione può essere controllata tramite la comodissima ghiera della compensazione dell’esposizione. Panasonic non si è però dimenticata degli utenti che vogliono acquistare questa fotocamera per iniziare, infatti è presente il tasto iA che permette di passare alla modalità completamente automatica, in cui la fotocamera si occuperà di gestire tutte le impostazioni in base alla scena inquadrata.
Il reparto video della LX100 II è stato leggermente migliorato rispetto alla Mark I, infatti ora è possibile registrare video in 4K a 30fps. Non si tratta di una caratteristica molto importante a mio parere, perché questa Lumix è pensata prevalentemente per la fotografia pura. I video hanno comunque una buona qualità, perfetti se capita l’occasione e si vogliono immortalare dei momenti particolari. La stabilizzazione elettronica O.I.S. funziona molto bene (anche per quanto riguarda le foto) e le immagini risultano sempre molto stabili e prive di tremolii. Non mancano infine le funzioni esclusive di Panasonic come 4K Photo e Post Focus, delle modalità che permettono di estrapolare una foto in 4K da un video oppure scattare una foto e decidere in seguito il punto da mettere a fuoco. Si tratta di modalità che ci sono e in alcune situazioni potrebbero anche risultare utili, però personalmente dopo averle provate non le ho più attivate.
Panasonic Lumix LX100 II recensione: qualità di scatto
La qualità delle foto che si scattano con la Panasonic Lumix LX100 II mi ha sorpreso e il passo avanti rispetto al modello precedente si nota. Il sensore che ora è da 17 megapixel restituisce una qualità molto buona. Ovviamente non è paragonabile a sensori full frame, ma se si considerano le sue dimensioni i risultati sono ottimi. Panasonic è famosa per i suoi sensori Micro 4/3 in grado di offrire prestazioni ottime e anche in questo caso devo dire che ci è riuscita. La fotocamera lavora bene per quanto riguarda i JPEG, i quali molto spesso sono perfetti e non necessitano di nessun ritocco da parte dell’utente. Il bilanciamento del bianco è quasi sempre perfetto e le impostazioni come colore, contrasto, nitidezza ecc. possono essere controllate direttamente in macchina. Su questa versione è stato aggiunto lo stile fotografico L. Monochrome D, ovvero una modalità in bianco e nero che restituisce risultati ottimi. Io ho scattato sempre in RAW+JPEG, in modo da poter fare un confronto tra quello che tira fuori la fotocamera e quello che è possibile ottenere con un po’ di post-produzione. Le immagini che ho scattato mi hanno soddisfatto a pieno, in quanto hanno una buona gamma dinamica e dei colori molto realistici. Durante la mia prova ho scattato foto in condizioni molto difficili, con contrasti netti in cui la gamma dinamica era messa a dura prova. Con della post-produzione molto semplice sono riuscito ad ottenere risultati appaganti, in quanto il recupero delle alte luci e delle ombre è davvero buono. Ovviamente se si esagera con le modifiche il risultato finale ne risentirà, in quanto il rumore digitale salterà fuori e la nitidezza calerà leggermente. Però devo dire che per l’utilizzo che ne ho fatto io, ne sono rimasto pienamente soddisfatto.
Tramite il selettore posto sopra la lente è possibile decidere in che formato scattare le proprie foto: al contrario di altre fotocamere, non si tratta di un ritaglio che fa la fotocamera, bensì vengono utilizzati solo i pixel interessati, quindi i risultati sono ottimi. Io per una questione di comodità ho scattato tutte le foto in 3:2, quindi a 16 megapixel, ma per ottenere il massimo della risoluzione bisogna utilizzare il formato 4:3, ovvero quello del sensore.
Panasonic Lumix LX100 II recensione: sensibilità ISO
La qualità degli scatti che sono riuscito ad ottenere con la Panasonic Lumix LX100 II mi ha decisamente soddisfatto, anche in condizioni di bassa luce. La sensibilità di questo modello va da 200 a 25600 e devo dire che i risultati non sono male. Nonostante il sensore abbia delle dimensioni molto più contenute rispetto ad un APS-C, la qualità delle foto ad alte sensibilità ISO è decente. Ovviamente non si tratta di una qualità eccelsa, ma ricordiamoci che si tratta di una macchina fotografica che sta all’interno della tasca del giubbotto. In condizioni di luce difficile la lente molto luminosa aiuta molto, ma ovviamente in alcuni casi più estremi sarà inevitabile utilizzare una sensibilità molto alta. Come per il modello precedente, anche in questo caso il limite di ISO da utilizzare è di 6400 secondo me. Se si va oltre questo valore la qualità inizia a risentirne e i file a parer mio difficilmente sono utilizzabili.

Qui sopra potete vedere come si comporta la fotocamera alla massima sensibilità (25600). Si tratta di una foto scattata in JPEG, quindi elaborata dalla fotocamera. Ovviamente se si scatta in formato RAW è possibile andare ad agire sul rumore digitale in post-produzione, ma devo dire che oltre ad una grana molto accentuata il risultato ottenuto non è male. I dettagli sono ovviamente compromessi e i colori risultano un po’ “impastati”, però le scritte sulle penne sono comunque ben visibili. Le foto che ho scattato a 6400 ISO sono decisamente utilizzabili, in quanto la grana non è invasiva e i dettagli dei colori sono buoni. Se si agisce con una leggera post-produzione i risultati saranno ancora migliori ovviamente, ma devo dire che a me la grana fine che si crea utilizzando sensibilità ISO molto alte con questa macchina fotografica non dispiace.
Panasonic Lumix LX100 II recensione: obiettivo
Panasonic aveva già fatto un ottimo lavoro con la prima versione della LX100 per quanto riguardava l’obiettivo, quindi ha evitato di fare modifiche per questa nuova compatta. La lente è costruita da Leica e copre una focale equivalente pari a 24-75 mm, quindi è possibile dedicarsi a tantissimi generi fotografici, dai paesaggi ai ritratti. Mi sono divertito tantissimo con questa fotocamera e non ho mai sentito la necessità di avere a disposizione un’altra lente. La qualità è molto buona, sia quando si utilizza il grandangolo, sia quando si utilizza la focale massima. Con una sola lente è possibile adattarsi a varie situazioni e ottenere sempre ottimi risultati. Quando si spegne la fotocamera l’obiettivo si ritrae per occupare il meno spazio possibile, anche se viste le ghiere presenti sulla lente rimane sempre leggermente sporgente. Ho amato la ghiera per il controllo del diaframma, grazie alla quale è possibile regolare l’apertura in modo veloce, ma soprattutto è possibile sapere quali settaggi si stanno utilizzando con un semplice colpo d’occhio.
Il diaframma è un’altra caratteristica fantastica di questa macchina fotografica, perché ha un’apertura massima pari a f/1.7-2.8 e un’apertura minima di f/16. Grazie a questa caratteristica ho quindi potuto scattare foto migliori in condizioni di bassa luce, ma soprattutto ho potuto ottenere un effetto bokeh molto marcato. Utilizzando la lente a 75 mm con apertura f/2.8 lo sfocato è davvero molto gradevole, perfetto per fotografie ritrattistiche durante i propri viaggi. La nitidezza è ottima anche utilizzando aperture del diaframma molto ampie e scattando foto a soggetti molto vicini. Devo dire che da questo punto di vista non ho notato particolari problemi: le foto che ho scattato godono di una buona nitidezza, sia al centro dell’inquadratura, sia ai bordi. Ovviamente non si tratta di risultati professionali, ma per essere una compatta sono decisamente buoni. In condizioni di forte contrasto si nota dell’aberrazione cromatica, ma nulla di problematico. Con una leggera post-produzione si elimina tutto in modo facile e veloce.
Le possibilità fotografiche che offre questa lente sono davvero vaste e sono sicuro che anche utilizzando per anni non si rimpiangerà l’impossibilità di cambiare lente. La focale che copre l’obiettivo è quella più amata dai fotografi professionisti e l’apertura del diaframma permette di scattare foto ottime in vari contesti. Reputo questa lente tra le migliori sul mercato per quanto riguarda le fotocamere compatte, in quanto è luminosa, ha un’ottima qualità, permette di scattare foto di qualsiasi genere e non stanca mai.
Panasonic Lumix LX100 II recensione: autofocus
L’autofocus della Panasonic Lumix LX100 II non ha subito degli aggiornamenti: rimangono 49 punti AF che coprono quasi tutto il frame, rilevamento di viso e occhi, Tracking e messa a fuoco precisa. Nel complesso la messa a fuoco funziona molto bene, anche se non posso affermare che sia velocissima. Se si utilizzano tutti i punti di messa a fuoco il sistema riesce comunque a fare un buon lavoro per quanto riguarda la decisione del soggetto da mettere a fuoco e non ci mette molto ad “agganciare” il soggetto. Utilizzando il riconoscimento di occhi e viso il risultato è il medesimo, ma con la differenza che se nell’inquadratura è presente un volto la fotocamera darà la priorità per quanto riguarda la messa a fuoco. Il riconoscimento funziona abbastanza bene, anche se in alcune situazioni, ad esempio il soggetto girato lateralmente, il riconoscimento non è stato molto efficace. Se però la persona che si sta fotografando è rivolta verso la fotocamera nessun problema: la LX100 II riconosce molto velocemente il volto e lo mette a fuoco in modo veloce e preciso. Non funziona in modo ottimale come il riconoscimento di altri produttori, in quanto se il viso del soggetto ricopre una parte molto piccola dell’inquadratura non sempre l’autofocus riesce a rilevarlo, però per un uso non professionale va più che bene. Ottimo anche il fuoco continuo, il quale funziona molto bene ed è veloce e fluido: mantenendo il fuoco su un soggetto non ho notato “focheggiamenti” strani, il soggetto risultava sempre nitido anche se si muoveva. Tramite il selettore posto nella parte laterale dell’obiettivo è possibile anche impostare la modalità Macro, la quale, a differenza di altri competitor, funziona realmente. Utilizzando il grandangolo è possibile mettere a fuoco soggetti a distanze davvero molto ravvicinate (3 centimetri), ottenendo risultati davvero molto particolari.
Utilizzando una sola area di messa a fuoco mi sono trovato molto bene, perché comunque la velocità e la precisione dell’autofocus sono molto buone. È anche presente una modalità di messa a fuoco precisa, la quale permette di mettere a fuoco un elemento ben preciso con molta cura tramite anche uno zoom sull’area di interesse. L’autofocus funziona abbastanza bene anche in condizioni di luce scarsa e quando si utilizza un diaframma molto aperto. Grazie alla modalità AF+MF è comunque possibile andare ad agire in maniera manuale sulla distanza della messa a fuoco anche mentre si utilizza la messa a fuoco automatica, per una precisione ancora maggiore. Quando si utilizza la messa a fuoco manuale è possibile usufruire della modalità Focus Peaking, ovvero evidenziare il punto in cui si sta mettendo a fuoco per avere una precisione millimetrica. Non mi sono trovato male quindi, però ammetto che avrei preferito qualcosa di più prestante, un aggiornamento rispetto al modelli che è uscito parecchi anni fa.
Panasonic Lumix LX100 II recensione: mirino e display
Due caratteristiche molto importanti di questa fotocamera sono sicuramente il mirino e il display. Il mirino elettronico del precedente modello mi era piaciuto molto, perché era comodo da utilizzare e si vedeva molto bene. Sarebbe stato inutile modificarlo, infatti sulla seconda versione della compatta Lumix troviamo lo stesso mirino della LX100. Un viewfinder da 0,38 pollici con 2.760.000 pixel che permette di avere una copertura dell’inquadratura del 100%. Nelle impostazioni è possibile decidere se utilizzare la visualizzazione a 60fps, in modo da avere delle immagini molto più realistiche. La posizione del mirino l’ho trovata comodissima, ma devo ammettere che sono un fan di questa tipologia di viewfinder.
Il display ha subito delle modifiche dalla precedente versione, infatti ora troviamo un monitor da 3 pollici con 1.240.000 pixel touch screen. Quest’ultima caratteristica è una novità che ho apprezzato molto: Panasonic ha fatto un ottimo lavoro per quanto riguarda l’interfaccia utente, la quale può essere utilizzata in modo molto semplice ed intuitivo soltanto tramite dei tocchi con le dita. Non sono un utente che ama molto il touch screen, ma in questo caso l’ho trovato molto sensato e utile. Ovviamente è possibile toccare lo schermo per decidere cosa mettere a fuoco (funzione che personalmente ho disattivato), è possibile scegliere quale elemento dell’inquadratura deve essere perfettamente esposto e, quando si utilizza il mirino elettronico, si può spostare il punto di messa a fuoco muovendo il dito sul display. Per il resto ha una buona luminosità per una visione ottimale anche in condizioni forte luce, i colori sono fedeli alla realtà e può essere utilizzato come schermo secondario su cui visionare soltanto le impostazioni di scatto. Alcuni potrebbero pensare che sia un po’ limitato essendo fisso e non ribaltabile o orientabile, ma in realtà io non ne ho sentita la necessità: questa fotocamera va usata come una macchina fotografica analogica, quindi per scattare foto da posizioni strane si usa l’intuitività e si scatta senza guardare cosa si sta inquadrando.
Panasonic Lumix LX100 II recensione: connettività
Rispetto alla precedente versione, questa LX100 II perde il chip NFC, ma guadagna una connessione Bluetooth 4.2. La trovo una scelta abbastanza sensata, in quanto la tecnologia NFC sulle fotocamere permette soltanto di abbinare la fotocamera ad uno smartphone in modo più veloce, nient’altro. Con il Bluetooth è invece possibile stabilire una connessione costante, si può utilizzare lo smartphone come telecomando di scatto remoto e molto altro. Ovviamente la connessione che ho utilizzato di più durante la mia prova è stata il WiFi, grazie al quale è possibile fare diverse cose. Innanzitutto è possibile controllare da remoto la piccola Lumix: sullo smartphone si avrà un Live View in tempo reale di quello che si sta inquadrando, si può zoommare, si possono cambiare tutte le impostazioni di scatto e si può scattare una foto o avviare una registrazione video. Inoltre è possibile trasferire le immagini in modo veloce e a qualità originale. Quest’ultima caratteristica è quella che ho utilizzato maggiormente, soprattutto quando mi trovavo con amici e volevano condividere le foto che avevamo scattato con la LX100 II sui social.
La connessione mi è sembrata molto stabile e affidabile, non ho riscontrato problemi durante il mio utilizzo. Il problema è però la companion app, ovvero l’applicazione che va scaricata sul proprio smartphone Android o iOS. Si tratta di un’applicazione con un design trasandato, sembra che la grafica non venga aggiornata da anni, piena di funzioni poco chiare e di abbreviazioni che mandano in confusione l’utente. Connettere la fotocamera non è difficile, basta seguire le istruzioni, però una volta collegata non è molto chiaro quello che si può fare. Dal punto di vista della fotocamera i menu che riguardano le connessioni sono abbastanza semplici e intuitivi, ma per quanto riguarda l’applicazione farei un bel aggiornamento per modernizzarla. Mi è piaciuta molto la possibilità di attivare il trasferimento automatico delle immagini. Praticamente ogni volta che si scatta una foto con la fotocamera, questa verrà salvata anche sullo smartphone. Ovviamente bisogna mantenere i due dispositivi sempre connessi.
Panasonic Lumix LX100 II recensione: galleria scatti
Panasonic Lumix LX100 II recensione: scarica i file RAW
Non avete la possibilità di provare con mano una Panasonic Lumix LX100 II e siete curiosi di testare le sue prestazioni? Nessun problema, qui su FotoNerd potete scaricare i file RAW originali che ho scattato con questa piccola fotocamera, in modo da poterli post-produrre a vostro piacimento. In questo modo, anche se non avete la possibilità di toccare con mano la fotocamera, potete farvi un’idea delle prestazioni che offre la LX100 II. Cliccando su questo link potete quindi scaricare alcuni file grezzi alla massima risoluzione.
Panasonic Lumix LX100 II recensione: le nostre conclusioni
Avendo provato in passato la prima LX100 le mie aspettative per questa nuova versione erano abbastanza alte, perché il precedente modello mi aveva davvero stupito. In generale lo stupore è rimasto invariato, perché anche questa seconda versione della compatta con sensore Micro 4/3 mi ha stupito. Partendo dalla portabilità che offre, fino ad arrivare alle ottime foto che riesce a scattare. Durante la mia prova l’ho portata senza problemi ovunque, anche quando uscivo e sapevo che non avrei scattato nemmeno una foto. Sono contento che il design non sia stato alterato, perché personalmente lo adoro. Avere a disposizione tutte le ghiere per il controllo dei parametri di scatto è comodissimo e la compattezza fa passare sempre inosservati. Grazie alle tantissime personalizzazioni offerte da Panasonic la fotocamera può essere adattata ad ogni fotografo e si entra in sintonia con essa molto facilmente.

Le prestazioni mi hanno sorpreso: i miglioramenti rispetto alla versione precedente si notano. La qualità delle foto è molto buona, il display touch screen e il mirino elettronico ad altissima risoluzione sono molto comodi e l’obiettivo è tra i migliori della categoria. Questa LX100 II si comporta molto bene in praticamente qualsiasi situazione e riesce ad adattarsi ad ogni genere fotografico grazie alla lente con una buona escursione focale e con una luminosità altissima. Alcune persone sono rimaste meravigliate dallo scoprire che le foto che vedevano erano state realizzate con una fotocamera così piccola e portatile, per via della nitidezza, del bokeh e della qualità generale delle immagini.
Panasonic Lumix LX100 II è pensata per chi cerca l’essenza della fotografia e lo si capisce dal fatto che non è presente una ghiera dei programmi con varie impostazioni automatiche. Chi acquista questa macchina fotografica lo fa perché vuole avere il pieno controllo su tutti i parametri di scatto, vuole una fotocamera piccola ma performante e vuole avere entrare in sintonia con la macchina fotografica. Il prezzo non è molto accessibile se pensiamo che si tratta di una fotocamera compatta, ma secondo me vale la pena acquistarla, perché è una tra le migliori compatte presenti sul mercato.
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Panasonic Lumix LX100 II
Panasonic Lumix LX100 II è la seconda versione della compatta con sensore Micro 4/3 unica nel suo genere. Rispetto alla versione precedente migliora alcune caratteristiche molto importanti e include alcune specifiche già ottime, come ad esempio la lente molto luminosa e con un'escursione focale ottima. A parer mio è una delle migliori fotocamere compatte che si possono acquistare attualmente.
PRO
- Qualità di scatto
- Lente molto luminosa
- Design vintage con ghiere dedicate a vari parametri
- Personalizzazione ottima
- Mirino elettronico di altissima qualità
- Rapporto prestazioni/portabilità altissimo
CONTRO
- Flash esterno per niente comodo
- Mancanza di una porta USB Type-C
- Lente un po' sporgente anche quando la fotocamera è spenta
- Ghiera della messa a fuoco troppo sensibile
- Applicazione per smartphone decisamente da aggiornare