Ebbene si, ci siamo, anche Panasonic Lumix ha fatto il salto ad un sistema autofocus a rilevazione di fase. È sicuramente questa la notizia più importante che tutti si aspettava da quando, giorni fa, sono usciti i primi teaser di presentazione della nuova mirrorless: Panasonic Lumix S5 II adesso è realtà e noi abbiamo avuto modo di provarla in anteprima.
Panasonic Lumix S5II recensione è la nostra analisi della nuova fotocamera sviluppata sulla base del modello Lumix S5, ma rinnovata grazie anche ad un nuovo sensore, ancora però con 24.2 megapixel, e un nuovo processore realizzato a quattro mani con Leica attraverso la L2 Technology, joint venture che vede le due aziende impegnate nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie nel mondo dell’imaging. Le premesse sono ottime, ma come si sarà comportata nella nostra prova? Scopriamolo entrando nel vivo di Lumix S5II recensione.
Panasonic Lumix S5 II recensione: a chi è adatta?
Erano anni che gli utenti Lumix chiedevano a gran voce il passaggio da un sistema autofocus a rilevazione del contrasto (il famoso Depth from Defocus o DFD) ad uno a rilevazione di fase, per poter contare come la concorrenza su un sistema più evoluto e più efficace in molte situazioni. Con Lumix S5II questo passaggio è finalmente arrivato portando questa tecnologia in un corpo macchina che già aveva convinto e che ora l’azienda spera possa essere considerata più di una semplice alternativa, ma una vera e propria scelta in un mercato sempre più ricco di opzioni. L’alleanza con Leica e Sigma nella famosa L-Mount Alliance permette inoltre di contare su un parco ottiche completo e di alto livello e per tutte le esigenze, sia di fotografi evoluti che di videomaker.
Panasonic Lumix S5II va quindi ad inserirsi in un segmento molto agguerrito, quello delle mirrorless full-frame ibride, dove Canon, Sony ma anche Nikon stanno provando a darsi battaglia a suon di innovazioni, migliorie e mosse più o meno a sorpresa, rendendo a mio parere sempre più difficile la scelta di un nuovo corpo macchina. Per carità, per noi che facciamo questo lavoro è solo un bene che stia tornando tutta questa concorrenza, ma mettendomi nei panni di un consumatore la cosa si complica. Ma noi siamo qui proprio per questo, per cercare di guidarvi con le nostre prove ad una scelta consapevole.
E uno degli elementi di scelta è senza dubbio l’ampiezza di gamma e la famiglia Lumix S di Panasonic, che compirà 4 anni di vita ad inizio febbraio, può da oggi pensare con ottimismo al futuro. L’inserimento di S5 Mark II, con tutta probabilità, e il primo soffio di un vento di cambiamento che piano piano porterà il nuovo sistema AF, ma non solo, su tutte le fotocamere in gamma. La strada tracciata con successo dalla concorrenza è questa e quindi immagino si vedranno novità in questo senso, magari già nel corso di questo 2023 anche in casa Lumix. Staremo a vedere.
Panasonic Lumix S5II recensione: design e materiali
Ho posato gli occhi per la prima volta su Lumix S5 II a Valencia dove Panasonic ci ha portato per l’anteprima alla stampa e quello che immediatamente ho pensato è stato che non ci fossero grandi cambiamenti rispetto a S5. Ma è quando l’ho toccata per la prima volta che mi sono reso conto di quanto mi stessi sbagliando, perché la nuova mirrorless è più alta e spessa, seppur di poco il profilo superiore esce dal corpo macchina verso avanti in modo evidente. Queste modifiche sono state rese necessarie soprattutto per l’inserimento di una ventola montata proprio dove un tempo nelle reflex si trovata il pentaprisma. Proprio in quella zona possiamo infatti vedere diverse prese d’aria. Un lavoro ben fatto sia da un punto di vista ingegneristico che di design perché a me la Lumix S5II piace davvero!
Rimanendo sul profilo superiore oltre a quelle già citate non ci sono grandi differenze, si nota solo l’aggiunta dell’impostazione rapida sulla ghiera di sinistra per lo scatto ad alta risoluzione, modalità che ormai conosciamo bene sulle fotocamere Lumix e che consente di realizzare un’immagine da 96 megapixel unendo diversi fotogrammi insieme. L’altra novità che riguarda il profilo superiore riguarda il design degli agganci per la cinghia, che sono ora sicuramente più pratici e che aiutano nell’impugnatura della fotocamera.
Passando al retro del corpo macchina il layout dei tasti è rimasto invariato rispetto ad S5, ma su Panasonic Lumix S5II ne è stato migliorato il grip e sono leggermente più grandi. Ma soprattutto quello che è stato migliorato è il joystick, che non è più limitato a soli quattro movimenti ma ora possiamo sfruttare anche tutte le diagonali raggiungendo un totale di 8 direzioni.
Il display non è cambiato nelle dimensioni e nella risoluzione ma invece ciò che è stato rinnovato è il mirino elettronico. Si tratta infatti di un OLED LVF da 3680k punti di risoluzione e ingrandimento pari a 0,78x. La visione è davvero eccellente, un bel salto in avanti anche nella fedeltà di riproduzione dei colori. Ma la novità che riguarda il mirino elettronico che più mi ha colpito è di natura pratica: è stato spostato in alto il sensore di prossimità e vi assicuro che l’attivazione involontaria è diminuita tantissimo.
Passando a quel che concerne le connettività Panasonic Lumix S5II si presenta con un’altra gradita novità: l’interfaccia HDMI Type A, affiancata da un USB 3.2 Type C Gen2. Anche in questo caso mi vien da esclamare: “Finalmente!”.
Sul fianco opposto, invece, troviamo le solite due slot per schede SD, ora entrambi in grado di supportare schede UHS-II, mentre sulla prima generazione di Lumix S5 solo lo slot 1 ne consentiva l’utilizzo.
Chiudo questa carrellata di informazioni sul corpo macchina di Lumix S5II dicendovi che la batteria è la stessa della generazione precedente. Sul fondello troviamo anche i contatti per strutture accessori opzionali come un battery grip per estendere le sessioni di shooting grazie a carica aggiuntiva.
Panasonic Lumix S5II: caratteristiche tecniche
Come già vi ho detto Lumix S5II è sviluppata intorno ad un nuovo processore ed un nuovo sensore, realizzati attraverso l’alleanza stretta tra Panasonic e Leica. La scelta è stata di non modificare la risoluzione del sensore che è rimasta ferma a 24.2 milioni di pixel, più che sufficienti per tanti utilizzi, che possono comunque essere portati fino a 96 milioni grazie alla modalità di scatto dedicata all’alta risoluzione. Il nuovo sensore è stato sviluppato in primis per poter finalmente implementare il nuovo Phase Hybrid AF da 779 punti e può contare anche su una nuova versione di Dual ISO, che ora offre tre diversi livelli (Auto, Low, High) che è l’utente stesso a scegliere in base alle necessità. La riproduzione del colore è sempre stato un punto di forza di casa Lumix e ancora una volta si è confermata molto abile nella gestione di tutte le sfumature di colore. La gamma dinamica è ancora più ampia, si parla di 14+ stop e si possono sfruttare LUT personalizzate, V-Log/V-Gamut per avere il pieno controllo sulla scena.
Abbandonato il tanto caro Venus Engine su Lumix S5II vediamo apparire il primo processore con L2 Technology, grazie al quale è stata migliorata la gestione del flusso di tutti questi dati, l’azienda parla del doppio della velocità di elaborazione rispetto ad S5, che se consideriamo tutto quello che c’è di nuovo è un numero altissimo. In più c’è anche una nuova tecnologia di stabilizzazione dell’immagine da gestire, l’Active I.S. Technology, che è sicuramente una delle caratteristiche che più mi ha colpito.

Tutte queste caratteristiche hanno portato ad un innalzamento della qualità foto e video, sia da un punto di vista dell’operatività che del risultato finale. Nel dettaglio Lumix S5II può contare su una gamma ISO che va da 100 a 51.200, con possibilità di sfruttare anche la modalità estesa da 50 a 204.800 ISO. L’otturatore meccanico di S5II permette raffiche da 9fps in AFS e 7fps in AFC, mentre con otturatore elettronico si raggiungo i 30 fotogrammi al secondo scattando in RAW. In ambito video le possibilità sono tantissime a partire dalla registrazione 6K 30p/25p 4:2:0 a 10 bit, passando per la registrazione illimitata in C4K/4K 60p/50p 4:2:2 10 bit per arrivare alla cattura di un audio fedele anche con il microfono interno a 48kHz 24bit.
Come sempre, per semplificare, ecco un elenco di tutte le principali specifiche e caratteristiche tecniche di Lumix S5II:
- Sensore: CMOS Full-Frame w/o LPF
- MegaPixel effettivi : 24,2 MP
- Processore: L2 Technology
- Attacco per obiettivo: L-Mount
- Sistema di messa a fuoco: Phase Hybrid AF
- Aree AF: 779 punti
- Riconoscimento AF: umani, animali, più persone in contemporanea, situazione di controluce
- Sensibilità ISO: 100-51.200 (ext 50-204.800)
- Dual ISO: Auto, Low, High
- Scatto ad alta risoluzione: 96MP (JPEG + RAW)
- Stabilizzazione: Body I.S. su 5 assi e 5 Stop + Active I.S.; Dual I.S. fino a 6.5 stop
- Scatto continuo: fino a 30fps in formato RAW con otturatore elettronico
- Monitor: LCD Free-angle da 1.840k punti
- EVF: OLED LVF da 3.680k punti e 0.78x
- Registrazione interna: fino 6K 30p/25p 4:2:0 a 10 bit; C4K/4K 60p/50p 4:2:2 10 bit con registrazione illimitata. Modalità Slow & Quick fino a 180fps e HFR fino a 120fps
- Durata batteria: 370 immagini; risparmio energetico fino a 1500
- Resistenza corpo: polvere e schizzi
- Dimensioni: 134,3 x 102,3 x 90,1 mm
- Peso: 740 g
Panasonic Lumix S5II recensione: prestazioni e qualità d’immagine
Inutile girarci troppo intorno, come si comporta il nuovo sistema ibrido di messa a fuoco di Lumix S5II? È chiaro che stiamo parlando del primo sistema a rilevazione di fase per Panasonic e che nonostante le aspettative fossero molto alte sapevo che non avrei dovuto immaginare il miglior sistema AF mai provato prima d’ora. Ed in effetti così è stato, ci sono aspetti che sono certo con il tempo verrano migliorati ed altre funzioni che verranno implementate per raggiungere gli standard che oggi sono richiesti di questi sistema di messa a fuoco. Ma il nuovo sistema ibrido sviluppato per Lumix S5II è risultato veloce e abbastanza preciso, anche in condizioni di luce non ottimale. Affidabile anche la tenuta di un soggetto che si muove lungo il fotogramma, fino ai bordi e anche quando un ostacolo si frappone fra camera e soggetto il fuoco è in grado di seguire e riagganciare il fuoco in un attimo.
Non ho potuto testare in condizioni a limite, come sport o in caccia fotografica, questa nuova Lumix S5II ma nelle altre situazioni su cui punta l’azienda, scarsa luce, controluce e più persone sulla scena, i risultati sono stati all’altezza delle aspettative.
Quando saranno implementate le modalità di riconoscimento come quello per la nuca, gli occhi degli animali e per veicoli di vario genere allora avremo un panorama completo. È chiaro che Panasonic stesse lavorando a questo progetto da tempo e che solo con questa fotocamera si sia sentita pronta a mettersi in gioco. Il primo esperimento per quanto mi riguarda è riuscito, anche perché è accompagnato da una fotocamera completa sotto tutti gli altri aspetti e che si conferma sempre per la qualità della resa cromatica dei suoi file.
Anche per quanto riguarda la tenuta ad alti ISO i risultati sono stati ottimi, con una presenza di rumore che si affaccia nei nostri file non prima dei 3200 ISO e che regge senza disturbare anche a 6400 ISO.

Il connubio tra Lumix S5II e le ottiche Lumix S ad ampia apertura, come il 18, il 24, il 35 o il 50mm tutti f/1,8 ha sicuramente aiutato nella realizzazione di questi scatti tra le vie e i locali di Valencia, dove a metà dicembre si è svolta la presentazione alla stampa. Questo set di obiettivi si è rivelato il perfetto compagno di lavoro ad abbinare a S5II, avendo così a disposizione un corpo macchina completo, dall’ottima ergonomia ma non particolarmente ingombrante e con ottiche ad ampia apertura, ma leggere. Davvero ben fatto.
In fase di ripresa, inoltre, Panasonic va incontro all’utente con i suoi Stili Foto, che a partire dallo Standard riescono sempre ad essere interessanti se sfruttati nelle giuste condizioni, ma potendo anche caricare le proprie LUT, o sfruttare i V-Log, possiamo davvero avere il pieno in fase di ripresa.
Ultile, invece, in condizioni di fotocamera stabile la modalità ad alta risoluzione da 96MP. Scattare su treppiedi con questa modalità permette di portare a casa scatti ricchi di dettagli che quasi ad occhio nudo non sarebbero visibili. Il risultato, seppur così preciso, non risulta troppo duro ma mantiene una buona morbidezza generale che rende l’immagine gradevole.
Per quanto riguarda le prestazioni video, vi rimando direttamente al video sul canale YouTube di Ricky.
Lumix S5IIX: la sorella PRO
Ma Panasonic Lumix S5II in realtà non è l’unica novità di oggi, perché infatti l’azienda ha tolto il velo anche dalla sorella Lumix S5IIX. Questa si è che una fotocamera spiccatamente votata alle produzioni video, ma questo non vuol dire che abbia delle carenze lato fotografia. Si tratta infatti della stessa fotocamera, alla quale sono state però aggiunte alcune funzioni video.
In particolare si potrà contare sull’uscita RAW via HDMI, mentre S5II per fare ciò ha bisogno che venga installato il firmware a pagamento dedicato a questa funzione e che costa €199. Ma non solo, S5IIX potrà registrare via USB su SSD esterni, ha la registrazione ALL-Intra e l’Apple ProRes. Lumix S5IIX sarà una fotocamera adatta anche alle riprese di eventi in streaming via wireless IP o in USB tethering attraverso uno smartphone.
E infine Lumix S5IIX si presenterà in un look total black davvero accattivante che quindi sarà interessante anche solo per i fotografi attenti allo stile visto che la differenza di prezzo è davvero minima.
Panasonic Lumix S5II recensione: galleria fotografica
Panasonic Lumix S5II recensione: conclusioni, disponibilità e prezzo
È giunto il momento di tirare le somme e quello che è certo è che Lumix S5II è l’apripista di una nuova “fase” per Panasonic e la scelta di avviare questa transizione con un modello come questo credo sia la più azzeccata. È una fotocamera che può rispondere a molte esigenze e quindi potenzialmente quella con più mercato, quello in cui l’autofocus preciso e veloce, come quello a rilevazione di fase, è ormai imprescindibile.
Ma S5II non è solo autofocus, sono tante infatti le caratteristiche di cui abbiamo parlato e che rendono questo prodotto davvero interessante. Sicuramente il nuovo AF combinato alla tecnologia di stabilizzazione dell’immagine eccezionale e le tante diverse opzioni di registrazione la rendono molto appetibile per un pubblico fatto di videomaker, ma è quindi da considerarsi una fotocamera con vocazione video? Si lo è, non c’è dubbio, ma come abbiamo visto è in arrivo anche la sorella Lumix S5IIX, ancora più orientata a quel mondo e quindi S5II credo sia da immaginare più che una erede di S5, che infatti rimarrà a listino, una sorella giovane e intraprendente, che potrà conquistarsi il suo mercato a patto che Panasonic dia il giusto seguito a questa bella novità di inizio anno.
Lumix S5II sarà disponibile sul mercato da febbraio 2023 al prezzo consigliato al pubblico di €2199 per il solo corpo mentre bisognerà aspettare la primavera 2023 per poter mettere le mani su Lumix S5IIX. Il prezzo della sorella Pro sarà di €2499.
Recensione in breve
Lumix S5II
La nuova Lumix S5II si pone come nuovo punto di partenza per la serie S di Panasonic, grazie alle tecnologie implementate può rappresentare il punto di svolta che l'azienda cercava dal lancio di questa famiglia. Ottima la qualità d'immagine sia foto che video e tanta versatilità fanno di Lumix S5II un perfetto ibrido dalle grandi potenzialità. Inoltre, il prezzo di listino è un punto decisamente a favore.
PRO
- Finalmente AF a rilevazione di fase
- Stabilizzazione eccellente
- Dual ISO con tre setting
- Prezzo
- Ergonomia
- Qualità d'immagine
- Gestione del menu
CONTRO
- Anteprima dell'esposizione
- Manca ancora qualche modalità AF che troviamo nella concorrenza
- Crop in 4K 50p