Il nudo è da sempre una forma d’espressione che ammalia tantissimi artisti: dai pittori agli scultori, tutti i grandi autori della storia si sono confrontati con questo genere. A Milano, presso la Galleria Podbielski Contemporary di Milano, 24 fotografi racconteranno la loro personale visione della fotografia di nudo attraverso la mostra Pleasure Garden. Ecco tutti i dettagli.
Pleasure Garden: la fotografia di nudo come arte espressiva
Il nudo è da sempre una forma espressiva affrontata in qualsiasi diramazione dell’arte, dalla pittura alla scultura, e la fotografia non poteva esimersi dal raccontare i corpi, le forme e le emozioni in questo modo. Ovviamente, nel corso degli anni abbiamo visto una miriade di lavoracci realizzati da fotografi senza la minima sensibilità ed intenzione di esprimersi tramite il nudo, vogliosi solamente di vedere dei corpi privi di vestiti. Purtroppo questo genere fotografico è molto complicato da realizzare e, fidatevi, basta veramente poco per oltrepassare la linea che divide l’artistico dal trash. Detto questo, la storia della fotografia di nudo è raccontata nella mostra Pleasure Garden, esposta a Milano presso la Galleria Podbieski Contemporary.
In tutto sono 24 i grandi maestri della fotografia di nudo che hanno deciso di esporre le loro opere, da Ferdinando Scianna a Debora Barnaba e Michael von Graffenried, per una serie di immagini iconiche realizzate in diverse epoche ma che raccontano, tutte, la stessa medesima cosa. Pleasure Garden racconta l’evoluzione di questo intricato genere fotografico, un universo di immagini che diventa luogo di seduzione e percezione, silenzio e rumore, astrattismo e realismo. Tutto questo sarà accompagnato da un testo critico di Angela Madesani e da un contributo di Francesca Interlenghi.
Pleasure Garden: conclusioni
Un’esperienza da vivere per tutti gli amanti della fotografia di nudo intesa come racconto del corpo, delle emozioni e sensazioni; vista come vicissitudine ed esternazione, linguaggio criptico quanto semplice e sovente. Pleasure Garden sarà visitabile fino al 30 settembre 2020, per maggiori informazioni vi invitiamo a visitare la pagina dedicata sul sito della galleria.