LH5P in offerta
Portkeys LH5P recensione è la nostra prova del monitor di recente uscita in grado di controllare alcune fotocamere mirrorless e alcuni modelli di videocamere, oltre ad offrire una serie di strumenti interessanti dedicati ai videomaker. Scopriamo insieme quindi tutte le specifiche, le caratteristiche, i pro e i contro di questo monitor Portkeys LH5P.
Portkeys è un’azienda cinese specializzata nella creazione e vendita di monitor, mirini elettronici esterni (EVF) e accessori video professionali. L’azienda è stata fondata nel 2015 e nel corso del tempo ha ottenuto tutte le certificazioni principali e mondiali come CE, FCC, ROHS e CCC, oltre a quella HDMI Adopter che certifica i loro prodotti per quanto concerne la parte di connettività con questo protocollo. Nel corso degli anni inoltre l’azienda ha ottenuto anche diversi premi e awards in varie tipologie di eventi e concorsi. Tra i prodotti disponibili alla vendita ci sono keygrip, monitor di vario tipo, mirini elettronici e molto altro, anche se la serie di monitor LH5 resta tra quelle più vendute e richieste anche in Europa. Tra i vari successi di vendite figura il modello LH5H, che oggi è fuori produzione, la cui “continuazione di vita” viene garantita proprio da questo nuovo prodotto, cioè il Portkeys LH5P che ho avuto modo di provare per un paio di mesi in varie situazioni e lavori in ambito video.
Portkeys LH5P recensione: design e materiali
Il monitor è realizzato in policarbonato con alcune finiture in alluminio, oltre al classico vetro per il display. Proprio parlando di display, il monitor effettivo è un pannello da 5.5″ con risoluzione 1920x1080p e una luminosità massima di 1700 nits, quindi sicuramente ottimo, sulla carta, per una visione perfetta anche in presenza di sole diretto.
Cosa c’è nella scatola
All’interno della confezione, dopo l’acquisto, troverete il monitor LH5P, un pratico “cage” per il trasporto (una sorta di custodia massiccia richiudibile), una chiavetta usb per l’aggiornamento del firmware, un cavo di alimentazione, due antenne diverse (una corta e una con l’algolo ad L – poi vi spiego a cosa servono), un cavo Type-C e un cavo LANC.
La dotazione è sicuramente completa e sufficiente per tutte le principali esigenze iniziali. Chiaramente non è inclusa la batteria, come in tutti i monitor, ma potrete scegliere senza problemi una classica batteria NP-F disponibile in varie fasce di prezzo per soddisfare il vostro “bisogno di autonomia”. Non dimenticatevi però che una batteria, ad esempio, da 10050mAh andrà ad influire notevolmente sul peso finale del prodotto che dovrete “portarvi in giro” tutto il giorno.
Analisi del prodotto
Andando ad analizzare il prodotto dal punto di vista dei connettori e delle possibilità effettive, troviamo ovviamente il monitor nella parte frontale, caratteristica che giustamente deve “farla da padrone”, mentre nella parte inferiore troviamo un attacco a vite standard da 1/4″ per treppiedi e/o stativi, la connessione per il cavo REMOTE-A, che sarebbe il cavo LANC per il controllo di alcuni dispositivi (fotocamere Sony e Blackmagic che poi vi elencherò a breve), l’ingresso USB Type-A da 5V e 2A per l’aggiornamento firmware tramite la chiavetta fornita e un attacco proprietario che funge sia da Remote-B, cioè da Motor Control, sia da alimentazione DC compresa tra 7-24V. Il monitor misura 144mm di larghezza per 114.8mm di altezza (antenna montata inclusa) e ha un’estensione in pollici pari a 5.5″.
Nella parte posteriore troviamo l’attacco per l’antenna da 2.4GHz e l’innesto per la batteria NP-F di vostra scelta, oltre alle informazioni tecniche principali sul prodotto e il serial number. C’è poi in realtà anche un piccolo spazio per poter permettere la fuoriuscita dell’aria calda, gestita da una ventola che partirà nel momento del bisogno (non è troppo rumorosa, anzi). Sul lato destro troviamo invece lo spazio per l’ingresso di aria “fresca” che permette di raffreddare il prodotto (sempre mediante il sistema di raffreddamento a ventola integrato), mentre nella parte sinistra sono presenti alcuni connettori tra cui un HDMI Type-A IN, un’uscita jack per le cuffie e un HDMI Type-A Output. Guardando il monitor dal lato si evince la profondità effettiva, che è pari a 28mm.
Sicuramente la parte superiore è quella più pratica per l’utilizzo, in quanto comprende tutti i vari tasti funzione per gestire nell’effettivo il monitor in tutte le sue funzioni. Partendo dalla parte alta di sinistra troviamo 4 tasti funzione “F” che possono essere mappati a piacere (oppure usati con le impostazioni già pronte), c’è poi lo Switch di accensione, un tasto EXIT per uscire dalle impostazioni, il tasto MENU per entrare nelle configurazioni e gestire le funzionalità e due tasti che servono a regolare il volume effettivo. Tenendo premuto il tasto EXIT è possibile cambiare il tipo di input dello schermo touch, perché si, il display è full touch ma questa caratteristica può essere disattivata senza troppi problemi. Il monitor è in grado di funzionare senza problemi tra 0°C e 40°C.
Portkeys LH5P recensione: caratteristiche e specifiche tecniche
Superata la parte di descrizione estetica e funzionale del monitor, è arrivato il momento di capire cosa possa effettivamente fare e offrire questo prodotto in termini di specifiche tecniche affinché vi sia possibile orientarvi nella comprensione delle specifiche esigenze che potrebbe soddisfare per voi questo Portkeys LH5P. Ci troviamo quindi di fronte ad un monitor da 5.5″ con risoluzione 1920x1080p in grado di offrire un angolo di visione pari a 178° e una luminosità di picco fino a 1700nits, cosa che garantisce, sulla carta, un’ottima visibilità anche in presenza di luce solare diretta. Il contrast ratio è pari a 1000:1, il peso è pari a 250g, troviamo il supporto ai colori a 10Bit (8+2 FRC), una potenza massima di alimentazione pari a 10W, porte in input e output che supportano fino alla risoluzione 4K e la possibilità di gestire, direttamente dal monitor, alcune fotocamere.
Questo fa parte delle grandi potenzialità di questo prodotto, perché di fatto vi potrebbe davvero tornare utile la possibilità di gestire alcune impostazioni della vostra fotocamera / videocamera senza essere fisicamente vicini ad essa. Portkeys LH5P può infatti gestire tramite cavo (anche lungo) le funzioni principali dei prodotti Z Cam, Canon, Sony, Panasonic e Blackmagic Design tramite connessione REMOTE-A, diversamente invece, tramite REMOTE-B, potrete gestire anche i Tilta Nucleus-N/M.
Troviamo poi il supporto alle LUT 3D (alcune vengono messe a disposizione direttamente dall’azienda a questo link), la possibilità di calibrare il monitor direttamente dalle impostazioni oppure utilizzando un Xrite i1 Display Pro, Waveform, Peaking, Istogramma, Guide, Zebra, Griglie, Livelli Audio, Tint, Zoom, flip dell’immagine, Flip dell’OSD, False Color e controllo anamorfico.
Riepilogo delle principali caratteristiche e specifiche tecniche di Portkeys LH5P
Per vostra comodità, come di consueto, eccovi un rapido recap delle caratteristiche e specifiche tecniche viste finora:
- Display WELD Touch screen da 5,5″ con risoluzione pari a 1920x1080p
- Luminosità massima di 1700 Nits
- Contrast ratio pari a 1000:1
- Profondità colore a 10 bit (8+2 FRC)
- HDMI Input con supporto al segnale DCI 4K (4096×2160) a 24fps oppure in HD fino a 60fps
- HDMI Output con supporto al DCI 4K fino a 24 fps oppure in HD fino a 60fps
- Jack 3.5mm per uscita cuffie
- Supporto alle LUT 3D
- Alimentazione tramite cavo oppure con batterie Sony NP-F
- Controllo remoto di alcune fotocamere tramite cavo
- Supporto al controllo WiFi con Sony a7III
- Funzionalità di Waveform, Peaking, Histogram, Guides, Zebra, Check Field, Grids, Audio Meters, Tint, Touch Capability, Backlight, Adjustable Fan, Zooming, Image Flip, OSD Flip, Cross Hair, Camera Control, False Color e gestione anamorfica
- Peso pari a 250g
- Misure pari a 144 x 114.8 x 28mm
Controllo Wireless per Sony a7III
Se avete una Sony a7III (il supporto deve ancora essere confermato per a7IV) potrete inoltre controllare la vostra fotocamera completamente senza fili, ed ecco dove torna utile l’antenna posteriore: sarà possibile attivare la connessione wireless e stabilire un pairing che vi permetterà di gestire alcune impostazioni. Per farlo è sufficiente andare sulla vostra Sony a7III e comportarvi esattamente come se doveste collegarvi ad uno smartphone, quindi basandosi sulla voce del menù “Ctrl Smartphone”. In questo caso bisognerà semplicemente saltare il passaggio che dice di inquadrare il QR con lo smartphone (premendo il cestino, cioè “DELETE” sulla fotocamera) e mettere nel monitor l’SSID e la password che verranno mostrati sulla vostra Sony a7III.
Una volta stabilita la connessione sarà possibile controllare alcune impostazioni della fotocamera direttamente dal monitor in modalità Wi-Fi, quindi senza fili e anche da buona distanza. Tale funzionalità può rivelarsi particolarmente utile su alcuni set in cui magari, per comodità, dovete stare lontani dalla videocamera o da una delle videocamere (immagino ad esempio una videocamera posizionata molto in alto per una ripresa panoramica).
Se avete bisogno di ulteriori chiarimenti, potete fare riferimento al manuale operativo e illustrato di Portkeys LH5P direttamente a questo link.
Lista di fotocamere supportate per il controllo remoto cablato
Se abbiamo visto che, almeno finora, il controllo wireless è limitato soltanto a Sony a7III, fortunatamente la lista di fotocamere compatibili tramite cavo fisico è più generosa e permette una maggiore versatilità nell’utilizzo. Non siete quindi obbligati ad essere utenti con Sony a7III per il controllo tramite cavo. Ecco la lista di tutti i modelli che, almeno finora, supportano il controllo remoto tramite questo monitor:
- Sony A9, A7C, A7M II, A7R II, A7S II, A7M III, A7R III, A7R IV, A6000, A6300, A6400, A6500, RX100, RX02 (con cavo MULTI control)
- Sony FS5, FS7, FX6, FX9 (con cavo LANC)
- Sony A7S III (con il cavo Sony Multi control)
- Canon 5D MARK III, 5D MARK II, 6D, 6D MARK II, 80D (con cavo USB Mini)
- Canon 1DX, 1DX MARK II, 5DS, 5DS R, 5D MARK IV (con cavo USB Micro)
- Canon R5, R6, EOS R (con cavo USB Type-C)
- Canon C70, C700 PL, C700 GSPL, C300 MARK 2, C300 MARK 2 PL, C200, C200B, C100, C100 MARK 2 (con cavo LANC)
- TILTA Nucleus N/M (con cavo di controllo Tilta NUCLEUS-N/M)
- Panasonic GH5, GH5S, S1, S1H, S1R, S5, G9, BGH1 (con cavo USB Type-C)
- Z CAM E2, E2 S6, E2 F6 (con cavo LANC)
- BlackMagic BMPCC4K, BMPCC6K (tramite Bluetooth)
- Blackmagic URSA MINI 4K, URSA MINI 4.6K, URSA MINI PRO 4.6K G2, URSA BROADCAST, CINERA CAMERA 2.7K, CINERA CAMERA 4K, MICRO STUDIO CAMERA 4K (con cavo LANC)
Portkeys LH5P recensione: prestazioni
La prima cosa che ci tengo a specificare a livello prestazionale, perché so che qualcuno si preoccuperà di questa cosa, è che si, la ventola e la sua “rumorosità” sono regolabili dal menù: è possibile impostarla su “low”, “medium” o “high” a seconda delle vostre preferenze. Chiaramente tali preferenze andrebbero cambiate a seconda del tipo di utilizzo e del tipo di durata del contenuto che state realizzando. Chiaramente se vi trovate su un set abbastanza “giusto” come temperature, il settaggio “low” non vi darà problemi di alcun tipo, invece, qualora fosse il 15 agosto e voi vi trovaste in centro città in pieno sole, forse sarebbe meglio abilitare il valore “high” onde evitare problematiche particolari. Per quanto concerne il fattore qualità – prezzo, sappiate che il monitor non è un vero 10Bit per la gestione del colore, cosa che è chiaramente spiegata nelle caratteristiche dal valore “8+2 FRC”, che significa che è stato usato un pannello più economico e il 10Bit viene simulato tramite algoritmi software. Non chiamatela propriamente “fregatura”, perché questo trucchetto viene utilizzato da molti produttori, come ad esempio SmallHD e Atomos, nelle loro serie più “economiche”.
Una volta acceso, il monitor impiega circa 5 secondi ad essere operativo e, a partire da quel momento, se è la prima volta che lo accendete, vi verranno mostrate delle piccole guide per farvi capire le gestures tramite touch, fondamentali da comprendere al meglio per sfruttare il monitor. Si perché in realtà le varie modalità di utilizzo sono a scorrimento, cioè dovrete fare delle gestures per arrivare ad attivare le varie funzionalità, ma tranquilli, possono essere disabilitati e i tasti funzione in alto possono essere rimappati a vostro piacere qualora questo tipo di impostazione non dovesse piacervi.
Tramite gestures potrete anche accedere a quelli che nel menù, che è solo in inglese (a meno che non preferiate il cinese), vengono definiti come “Monitoring Tools“, ovvero tutti quegli strumenti di monitoraggio che potranno esservi utili in fase di produzione / registrazione, tra cui i Check Field, le guide, le griglie, lo zoom digitale, il peaking, il sistema di rilevamento del false color, la zebra, l’underscan, l’istogramma, il Waveform, i livelli audio, le LUT 3D e così via.
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Leggi di piùCerto, non dimenticatevi che la porta USB Type-A inferiore non serve soltanto per l’aggiornamento firmware ma è utile anche per caricare LUT 3D di vario genere e da utilizzare a piacere. Ci sono in effetti molti monitor su questa fascia di prezzo che non supportano le LUT, motivo per cui, sotto questo punto di vista, Portkeys LH5P guadagna sicuramente dei punti importanti.
Devo dire purtroppo che l’interfaccia utente e il menù non sono affatto immediati e pratici, serve capire bene come funzionano e come arrivare a tutte le varie funzioni, pertanto sarebbe senz’altro necessario, da parte del produttore, fare una bella “revisione” di questa parte al fine di migliorare l’utilizzo. Per comprendere al meglio le varie gestures e capire tutti i menù, data la complessità e la poca intuitività, ho dovuto dedicare buona parte del mio tempo nello studio del manuale d’uso, cosa che, di solito, almeno per i monitor di questo tipo, non succede.
Ci sono poi alcune funzioni che proprio non vanno e non sono affatto pratiche, come ad esempio il fatto che per modificare le impostazioni di uno strumento è necessario tenere premuto saldamente sull’icona e spostarla verso la destra allo stesso tempo, una cosa che è normale su uno smartphone con un pannello touch perfetto, qui però la praticità viene meno, perché, benché il pannello sia chiaramente capacitivo e non resistivo, l’input lag spesso si fa troppo vivo.
Provando il controllo remoto con Sony a7IV, attualmente non tutte le impostazioni sono disponibili e nemmeno funzionano granché (parlando della parte cablata ovviamente), per quanto concerne Sony a7III e il controllo wireless, funziona un po’ meglio, ma la connessione non è sempre facile (questo vale però anche tra fotocamere Sony e smartphone di solito). Ho poi provato con una Panasonic GH5 II che avevo qui in prova, e in effetti la connessione è stata molto più facile e gestibile, quindi si, dipende molto dal tipo di fotocamera che avete. Attualmente non c’è nessun supporto, per quanto concerne questo monitor Portkeys, per i prodotti Fujifilm, cosa che risulta essere un vero peccato.
Qualità d’immagine
In un monitor come questo la qualità d’immagine dev’essere la parte “base”, perché in fondo, per quale motivo dovreste acquistare un monitor esterno che non fa da recorder se non quello di poter vedere l’immagine più in grande? A livello di dimensioni, questo Portkeys LH5P è grande più o meno come l’Atomos Ninja V, che però è anche recorder, si, ma costa il doppio.
Oltre a questo, avere un monitor esterno regolabile significa anche, magari, avere una maggiore comodità in fase di registrazione, ad esempio se state usando la vostra fotocamera / videocamera al di sotto del vostro collo oppure troppo in alto per avere una visuale comoda. Portkeys LH5P esce dalla casa già calibrato tramite un Xrite i1 Display Pro, pertanto i colori saranno sicuramente affidabili e molto più di molti dei display integrati nelle fotocamere, tuttavia, nonostante i 1700 nits di picco ho visto qualche calo prestazionale, soprattutto nei neri, all’esterno durante giornate particolarmente soleggiate. Forse, sotto questo punto di vista, il produttore avrebbe potuto includere nella confezione un “monitor hood“, cioè una cornice protettiva per il sole che avrebbe certamente migliorato le performance in esterno. Diversamente, per risolvere questo problema potreste, in alcuni casi estremi, dovervelo procurare da soli e adattarlo a questo display.
Portkeys LH5P recensione: le nostre conclusioni
Ho provato questo monitor per un mese abbondante in varie uscite “video” e anche in occasioni interessanti all’interno di set e in studio per la registrazione di vari contenuti. Nonostante il prezzo a cui viene offerto questo monitor, devo dire che la qualità d’immagine è molto buona, forse la cosa che andrebbe migliorata risulta sicuramente la gestione dei vari menù e il tipo di intuitività che non è sempre al top. Per il resto, il rapporto qualità-prezzo rimane ottimo, soprattutto parlando di colori, nonostante il prodotto non sia un vero 10Bit puro. Se siete “on a budget” (come direbbero in America), e quindi non avete a disposizione un grande capitale da investire, Portkeys LH5P rappresenta certamente una buona scelta su questo segmento di prezzo, soprattutto per quanto concerne i vari strumenti di gestione, monitoring e calibrazione integrati, senza dimenticare di menzionare la parte LUT 3D.
Per quanto concerne invece la parte di gestione remota delle vostre fotocamere / videocamere…si, è carina, ma forse non diventerà la vostra scelta preferita per ogni shooting. Mi sono trovato molte volte infatti a preferire la gestione “classica” al posto di quella offerta dal monitor (che comunque, inevitabilmente, cambia un po’ l’esperienza di controllo e gestione della vostra fotocamera).

Portkeys LH5P è disponibile su Amazon al costo di circa 432,00€, la metà, praticamente, di un Atomos Ninja V che, dal canto suo, offre anche la registrazione in RAW su SSD esterno. Starà a voi scegliere in base alle vostre esigenze. Sappiate comunque che, su questa fascia di prezzo, anche i vari SmallHD e Neewer non sono veri 10Bit, quindi si tratta di capire, nel dettaglio, di quali funzioni avete realmente bisogno in fase di produzione e registrazione.
Grazie a Mauro Raimondi per le foto sul set.
Recensione in breve
LH5P
Un monitor dal buon rapporto qualità-prezzo che offre la possibilità di gestire LUT 3D e tantissimi "monitoring tools" per la gestione e il monitoraggio della vostra produzione video. Offre un pannello già calibrato professionalmente che arriva fino a 1700nits, che sono buoni, ma non sempre performanti. Resta comunque una buona scelta per chi ha un budget ridotto.
PRO
- Ottima qualità dei colori
- Pannello calibrato professionalmente
- Controllo remoto di alcune fotocamere
- Supporto alle LUT 3D
- Ventola regolabile
CONTRO
- La luminosità non è sempre così performante
- Il menù e le gestures non sono intuitive
- Serve una lettura molto approfondita del manuale per capire bene il funzionamento