Al giorno d’oggi, se si volesse filmare o fotografare una sessione sportiva di qualsiasi tipo, avremmo l’imbarazzo della scelta tra tantissime Action Cam create appositamente per questo genere di situazioni, come GoPro, che negli ultimi quindici anni è stata un punto di riferimento per tutti gli amanti della fotografia da “brivido”. Prima del loro avvento però come si potevano realizzare immagini di questo tipo? Ce lo racconta Hadrien Picard (no, non ha fatto Star Trek e non vende surgelati), fotografo sportivo francese, che ha ritrovato un vecchio progetto in cui aveva montato una reflex sul casco per fotografare il cuore dell’azione. Ecco l’idea su come fare foto prima di GoPro.
Prima di GoPro: l’idea di Hadrien
Un salto indietro nei ricordi, un “back in the days” bello e buono quello vissuto da Hadrien Picard, fotografo francese esperto di sport d’azione, che si è imbattuto in un vecchio progetto risalente al 2006 quando si inventò un prototipo di action cam per catturare delle immagini del suo amico Bibi intendo a fare tricks con la BMX. Starete pensando che basterebbe una GoPro per realizzare queste foto ma purtroppo il progetto risale a prima di questi prodotti e della loro storia di successo, quindi Hadrien dovette arrangiarsi con dei trucchetti e un po’ di sana inventiva. L’idea del fotografo fu quella di montare una pesantissima reflex, più nello specifico una Nikon D70, sul casco di Bibi così da immortalare la realtà del pilota in tempo reale. Infatti, come ha spiegato recentemente il diretto interessato, nel 2006, in Francia, GoPro era appena arrivata con il suo primo modello e permetteva di fotografare ad una risoluzione non ancora adeguata alla stampa.
Guardando le fotografie ritrovate di quei tempi passati Hadrien ha provato nostalgia, riassaporando ogni momento di quella bizzarra e fantasiosa idea che si trasformò in realtà mettendo una Nikon D70 con montata una lente fisheye da 10,5mm in una scatola in polietilene legata sul caschetto grazie a quintali di nastro adesivo. “Sembrava che avesse una torre in testa” ha affermato il fotografo riguardando le fotografie dell’amico biker che accettò la sfida. In effetti, osservando le immagini, sembrerebbe proprio una specie di obelisco che si erge verso il cielo o, altrimenti, una specie di melanzana un po’ particolare. I primi test vennero effettuati nel cortile di Bibi, ma i problemi erano dietro l’angolo: l’illuminazione non era il massimo quindi Hadrien decise di utilizzare quattro flash Nikon SB25 per colmare le lacune, ma arrivò un altro intoppo legato ai tempi di sincronizzazione dato che i flash partivano prima della macchina fotografica. L’idea finale fu geniale: decise di scattare una lunga esposizione innescando lui stesso i flash con un piano ben strutturato composto da calcoli, cronometri e prove. “Ho impostato un’esposizione lunga 4 secondi così che l’immagine iniziasse ad essere ripresa poco prima del salto, dandomi un margine di alcuni secondi per attivare il flash“. L’idea funzionò al primo tentativo e decisero di applicarla a tutte le sessioni successive riuscendo a realizzare le fotografie tanto bramate.
Prima di GoPro: conclusioni
“Le fotografie non sono perfette: si possono vedere i lampi del flash e in alcuni punti ho tagliato le mani, ma non mi interessa” ha dichiarato Hadrien, un sorriso nostalgico in volto. “Ci siamo divertiti e questo è quello che importa. Fare quello che ha fatto Bibi con la BMX e tutto quel peso in testa non è facile, ma nessuno si è fatto male e anche questo è importante. Alla fine, in questo genere di fotografia, è l’unica cosa che conta“. Hadrien Picard ha condiviso questa bellissima esperienza personale, un ricordo che gli avrà strappato più di un sorriso di felicità e malinconia. Rivedere queste immagini al giorno d’oggi fa sicuramente strano, abituati come siamo alle action cam e alle loro dimensioni, ma bisogna sempre ricordarsi che a quei tempi erano prodotti che stavano nascendo e iniziando a ritagliarsi una propria fetta di mercato quindi questa era l’unica via percorribile.
Una piccola riflessione personale, se me lo permettete, riguarda i vantaggi che prodotti come GoPro hanno apportato a questo genere di fotografia. Questa storia strappa un sorriso, però il solo pensiero di guidare una BMX, una motocross o qualsiasi altro mezzo sportivo con una reflex sulla capoccia non è il massimo. Le action cam, rinomate sia per la loro qualità che per le dimensioni contenute, sono riuscite proprio ad aprire le porte ad un futuro roseo per la fotografia sportiva in “azione”, garantendoci immagini spettacolari che abbiamo potuto assaporare nel corso degli anni.
Per chi fosse interessato ad acquistare una GoPro o un modello di un’altra marca, vi invitiamo a leggere la nostra guida all’acquisto sulle migliori action cam.