Abbiamo assistito alla scontro con Thanos, alle battaglie epocali tra l’impero e i ribelli nella saga di Star Wars, ai viaggi nell’oscurità fino al Monte Fato per liberarsi dell’Unico Anello, ma nulla è paragonabile all’eterno dilemma se scattare RAW o JPEG. Dall’alba di questi due formati, i fotografi continuano a domandarsi con quale sia più consigliabile scattare, e soprattutto quali siano le condizioni in cui è meglio preferire l’uno all’altro. Noi di FotoNerd siamo pronti ad affrontare questo leggendario dubbio (esistenziale) fotografico del RAW vs JPEG, spiegandovi per filo e per segno quando è consigliabile scattare in uno dei due formati. Mettetevi comodi, perché i punti da affrontare sono veramente molti!
RAW VS JPEG: l’importanza della scelta giusta
Perché è importante capire con quale formato scattare in un determinato contesto? Perché serve a lavorare nel miglior modo possibile. Possiamo quindi partire con la sfida RAW vs JPEG, rivelandovi che la scelta è soggettiva, ma è inequivocabile che ci siano delle situazioni dove usare uno dei due può portare innumerevoli vantaggi. In questa guida andremo ad affrontare passo per passo tutti i pregi e difetti dei due formati, comparandoli, al fine di indicarvi la giusta via per quando uscirete a fotografare. Prima di proseguire vi invitiamo a leggere le guide inerenti al RAW e al JPEG, così da capire bene il funzionamento dei due formati.
Vantaggi e svantaggi del RAW
Un file raw è quanto di meglio si possa chiedere dalla nostra fotocamera: essendo un formato grezzo cattura ogni singolo dettaglio dell’immagine scattata, ma necessità di essere sviluppato e lavorato in post produzione per tirare fuori ogni singola informazione. Questo lo rende ideale per la maggior parte delle situazioni in cui fotograferete, ma sicuramente più difficile da gestire.
- La profondità colore, ossia la massima quantità di colori riproducibili da un formato di immagine, è nettamente superiore rispetto al JPEG. Molte fotocamere oggi arrivano a 14 bit per canale, mentre altre si assestano sui 12, dandovi la possibilità, se scatterete in questo modo, di estrarre ogni singola sfumatura, anche se poi non sarà riproducibile su molti schermi. Con il RAW sarà possibile lavorare meglio – e recuperare, in certi casi – le alte luci e le ombre senza andare a distruggere la risoluzione dell’immagine. Potrebbe capitare di sbagliare uno scatto ed avere il cielo sovraesposto, per esempio, e sarà molto più facile andare a correggere l’esposizione per sistemare la fotografia. Questo discorso vale per qualsiasi problema, dal rumore presente nell’immagine alle forti dominanti di colore; tutto è maggiormente gestibile in questa maniera, e vince a mani basse il duello RAW vs JPEG.
- Il bilanciamento del bianco è uno dei vantaggi più importanti del RAW vs JPEG. Le macchine fotografiche del giorno d’oggi sono talmente avanzate a livello tecnologico da sbagliare raramente la giusta temperatura lasciandola in automatico, però può capitare. Scattare in RAW vi permetterà di non porvi questo problema, perché in post produzione potrete ad andare a cambiare il bilanciamento del bianco a vostro piacimento, cosa che non può essere fatta con un formato compresso. O meglio: può essere fatta, ma i risultati saranno devastanti nel 99% dei casi.
Ho scattato questa fotografia, della mia bellissima tazza a tema Trono di Spade, appositamente sottoesposta, sia in JPEG che in RAW. Come potete notare la prima è la foto originale come uscita dalla fotocamera, mentre la seconda è stata lavorata dal RAW di partenza e la terza sviluppata partendo dal JPEG. Potete notare sostanziali differenze nelle due immagini editate: la fotografia lavorata dal formato grezzo è più pulita, nitida e mi ha permesso di sistemare meglio tutti gli errori commessi in fase di scatto. L’immagine elaborata partendo dal formato JPEG risulta più sgranata, meno nitida e non sono riuscito ad apportare tutte le modifiche che ho apportato all’altra, altrimenti l’avrei completamente distrutta.
Ovviamente ci sono anche alcuni svantaggi quando si scatta in questo formato, anche se tenderei a definirli più “inghippi”. In primo luogo il peso dei singoli file che è notevolmente superiore a quelli di un JPEG, per il semplice fatto che hanno incanalato maggiori informazioni. Gestire l’ingombro di ogni scatto è importante, e dovrete essere attrezzati nel modo corretto: avere schede di memoria con una buona capienza e hard disk dove suddividerli in cartelle è buona prassi, prima di trovarvi senza spazio dove archiviare gli scatti.

Il RAW necessità di lavorazioni, perché non è possibile pubblicare o stampare in questo formato. Il processo di sviluppo è essenziale e, una volta completato, dovrete esportare in uno dei tanti formati disponibili (JPEG, TIFF, ecc). È un procedimento lungo e, soprattutto, bisogna prenderci la mano. Fare correzioni casuali non farà altro che deteriorare l’immagine e peggiorare il risultato finale. Servono dimestichezza, un minimo di basi dell’editing fotografico, e una buona conoscenza del software di sviluppo che si sta utilizzando.
Vantaggi e svantaggi del JPEG
Il JPEG porta alcuni vantaggi, più che altro legati alle tempistiche. Scattando in questo formato dovrete accettare il fatto che il processo di sviluppo dell’immagine è totalmente lasciato in mano al processore della vostra macchina fotografica. È possibile impostare al meglio alcuni parametri prima di scattare, ma le opzioni a vostra disposizioni non sono illimitate e il risultato non sarà plasmabile come il RAW.
Il vantaggio principale di scattare in JPEG vs RAW è la velocità: fotografare in questo modo non vi obbligherà a post produrre, di conseguenza si avrà fin da subito un’immagine fatta e finita. Un’ottima scelta se non si ha tempo di lavorare le fotografie o non si ha voglia, magari nemmeno la necessità di farlo.
Un file JPEG viene compresso direttamente dalla macchina fotografica quando viene memorizzato, quindi il suo peso è inferiore rispetto l’equivalente RAW. Le schedine si riempiranno molto meno e, il maggior spazio a vostra disposizione, vi permetterà di portare a casa un numero maggiore di scatti.
Gli svantaggi che comporta scattare in questo formato sono numerosi: non si ha il controllo sull’immagine scattata, non si potranno modificare al meglio parametri quali il bilanciamento del bianco senza perdere qualità, e sarà difficile correggere gli errori commessi durante la sessione fotografica. Qualsiasi tipo di post produzione andrete ad applicare su un JPEG comporterà l’immediata perdita di tantissime informazioni e il conseguente deterioramento.
RAW vs JPEG: riassunto pro e contro
RAW PRO:
- Non effettua compressione, quindi nessuna perdita di informazione
- Si possono correggere meglio tutti gli errori di esposizione
- Si ha una maggiore profondità colore
- Maggiori possibilità di editing fotografico generale
RAW CONTRO:
- Non è utilizzabile come formato ne per stampa ne pubblicazione, va esportato in un formato compresso
- I file hanno grosse dimensioni e occupano più spazio
- Serve un software di editing fotografico per svilupparli.
JPEG PRO:
- Possono essere subito utilizzati per la pubblicazione o la stampa
- Sono visualizzabili su qualsiasi tipo di dispositivo
- Le dimensioni sono ridotte e pesano molto di meno
JPEG CONTRO:
- Le immagini sono compresse secondo un processo di perdita dei dati non essenziali
- Non ha una profondità di colore e un numero di informazioni acquisite elevati
- Ad ogni modifica che viene apportata tramite un software, l’immagine si deteriora
- Non è possibile raggiungere la qualità di un file RAW sviluppato bene
RAW VS JPEG: quando conviene utilizzarli
Eccoci alla domanda fatidica della guida RAW vs JPEG: quando devo fotografare in un formato, e quando nell’altro? Il nostro consiglio è quello di fotografare sempre in RAW, tranne in determinate circostanze dove la velocità di consegna del materiale è essenziale, come per esempio le partite di calcio o il Gran Premio. Quando si fotografano eventi sportivi spesso si è mandati dalle redazioni giornalistiche, che hanno la necessità assoluta di avere le fotografie il prima possibile per poter realizzare gli articoli, cartacei e non, che parlano dell’evento. Come potrete immaginare, non c’è il tempo di sviluppare le fotografie, quindi è consigliabile scattare in JPEG impostando correttamente i vari parametri. Un altra situazione in cui può tornarvi utile fotografare in questo modo sono gli eventi, come quelli in discoteca, dove il gestore vorrà le 10.000 immagini che avete fatto nel più breve tempo possibile per pubblicarle.
In tutte le altre circostanze, che si tratti di fotografia ritrattistica, paesaggistica o Street Photography, il nostro consiglio è quello di utilizzare il formato RAW. Vi darà molte più possibilità in post produzione, permettendovi di estrapolare anche il più piccolo dettaglio dall’immagine realizzata. In poche parole, se avete tempo di lavorare lo scatto, è sempre buona cosa scattare in questo modo.
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Spero che la guida sul migliore formato da scegliere in fase di scatto sia stata di vostro gradimento. Se vi state approcciando alla fotografia potrebbe interessarvi anche diaframma fotografia, sensibilità ISO fotografia e composizione fotografica, tre semplici guide che vi guideranno passo per passo nell’apprendimento di questa fantastica forma d’espressione!
Articolo interessante, conciso e chiaro. Avrei aggiunto che esiste una terza via, utilizzabile quando le condizioni lo consentono, che consiste nel selezionare il doppio formato raw-jpeg e, nelle fotocamere a doppia scheda, di salvare le foto nei due formati su schede diverse.