Da maggio, a Bologna presso la Fondazione MAST, è visitabile la mostra Displaced dedicata al fotografo Richard Mosse: scopriamo tutti i dettagli su questo unico percorso antologico che sarà aperto al pubblico fino a settembre 2021.
Richard Mosse Displaced mostra: i dettagli
La Fondazione MAST di Bologna ospita, da maggio, la prima mostra antologica dell’artista Richard Mosse, chiamata Displaced e curata da Urs Stahel. Un percorso unico per impatto visivo, capace di sovvertire il modo in cui percepiamo la realtà che ci circonda. Le fotografie in grande formato dell’autore generano quella che potremmo definire senza troppe iperboli un’esperienza immersiva di rara intensità, capace di attivare tutti i nostri sensi. Sovvertendo le convenzioni fotografiche, l’artista ci permette di cambiare punto di vista e osservare l’invisibile rinchiuso nei conflitti, nelle migrazioni, nel cambiamento climatico.
Richard Mosse, fin dall’inizio della sua carriera, ha cercato di lavorare sul tema della visibilità, sul modo in cui siamo abituati a vedere e percepire la realtà. Un modo di fotografare unico e incredibilmente di stampo autoriale, grazie anche al fatto che adori sfruttare tecnologie particolari che creano immagini capaci di colpire per poetica ed estetica. La mostra si sviluppa su tre spazi della Fondazione MAST: la Gallery ospita alcuni dei primi lavori dell’autore, nel Foyer è esposta la serie Heat Maps e le più recenti Ultra e Tristes Tropiques, al Livello 0 invece trovano spazio la video installazione The Enclave e la video proiezione Incoming.
Richard Mosse Displaced mostra: conclusioni
Nel caso foste di Bologna o di passaggio per la città, vi consigliamo di non perdervi questa mostra dedicata a Richard Mosse, artista capace di giocare con la nostra percezione della realtà come pochi sanno fare (soprattutto in campo fotografico). Come vi abbiamo detto ad inizio articolo, l’esposizione è aperta al pubblico da maggio e sarà visitabile fino al 19 settembre 2021. Per maggiori informazioni vi invitiamo a visitare direttamente il sito della Fondazione MAST.