Ci dice addio una delle figure più importanti della fotografia francese e mondiale, un’autrice che ha dedicato la sua intera esistenza all’arte della documentazione: Sabine Weiss. Per omaggiare la sua storia, La Casa dei Tre Oci di Venezia le dedica una mostra a partire da marzo 2022: ecco tutti i dettagli.
Sabine Weiss addio: una grande autrice
Addio, adieu: Sabine Weiss, fotografa svizzera naturalizzata francese classe 1924, nonché una delle figure più importanti di sempre per quanto concerne il movimento fotografico umanista francese, è scomparsa all’età di 97 anni lo scorso 28 dicembre 2021. Insieme a Robert Doisneau, Willy Ronis, Édouard Boubat e Izis è stata una delle più grandi autrici del suo tempo, capace di far coincidere la fotografia di strada con la poetica.
Sabine Weiss iniziò a fotografare nel 1932 con una macchina fotografica acquistata con la sua paghetta e, da quel momento, non si fermò più. Si trasferì a Parigi nel 1946 e divenne l’assistente di Willy Maywald, lavorando in vari settori. Dal 1950 fu rappresentata da Rapho, la principale agenzia di stampa francese. Un’artista a tutto tondo che, nel 2017, ha donato il suo intero archivio alla Musée de l’Elysée, a Losanna. L’archivio, per intenderci, conteneva 200.000 negativi, 7.000 provini a contatto, circa 2.700 stampe d’epoca e 2.000 stampe in ritardo, 3.500 stampe e 2.000 diapositive. Letteralmente immenso.
Sabine Weiss addio: la mostra a Venezia
Nonostante la collaborazione fino all’ultimo per la selezione delle immagini, Sabine non ci sarà: La Casa dei Tre Oci di Venezia ha programmato la mostra La poesia dell’istante, a lei dedicata. È il primo e più importante tributo alla sua carriera, con oltre 200 immagini. Promossa da Fondazione Venezia, la retrospettiva è realizzata da Marsilio Arte in collaborazione con Berggruen Institute e prodotta dallo studio Sabine Weiss di Parigi e da Laure Delloye-Augustins, con sostegno di Jeu de Paume e del Festival Internazionale Les rencontres de la photographie d’Arles.
La mostra dedicata a Sabine Weiss, ancora più importante dopo il suo recente addio, potrà vantare anche scatti inediti mai mostrati. La sua arte, fin dall’inizio, si è concentrata sui corpi e sui gesti delle persone, sui sentimenti e le emozioni. Un modo di fotografare intrinseco della sua personalità, come da lei dichiarato: “Per essere potente, una fotografia deve parlarci di un aspetto della condizione umana, farci sentire l’emozione che il fotografo ha provato di fronte al suo soggetto“.
Siamo sicuri, Sabine, che ci emozioneremo.
Per tutti i dettagli sull’esposizione, che partirà l’11 marzo 2022, vi invitiamo a consultare la pagina dedicata sul sito de La Casa dei Tre Oci.