Classe 1930, un premio Oscar, tre Golden Globe, due premi BAFTA nonché il titolo di “Sir”, che in Inghilterra vale come titolo nobile, ma per i grandi fan rimarrà per sempre “Sir 007”, il James Bond che ha iniziato, il James Bond che ha emozionato. Addio a Sean Connery, uomo di grande fascino, attore fantastico, produttore importante.
Sean Connery: addio alla leggenda
Se siete nati tra gli anni 60′ e gli anni 90′ non potete assolutamente non conoscere Sean Connery, uno degli attori più apprezzati del ventesimo secolo e noto soprattutto per aver dato il proprio volto a James Bond proprio a partire dagli anni 60′.
La lista di esperienze è davvero lunghissima per un uomo diventato Sir nel 2002, ma sicuramente, non si possono non citare film come “Marnie” di Hitchcock (1964), “Rapina Record a New York” di Sidney Lumet (tra le migliori interpretazioni di Connery, dopo James Bond) e “Il nome della rosa”, film in cui ha interpretato il ruolo di Guglielmo da Baskerville che gli è poi valso uno dei due premi BAFTA vinti come miglior attore. Il successo definitivo di Connery arrivò però “solo” nel 1987, quando intepretò il ruolo di Jimmy Malone nel film “The Untouchables – Gli intoccabili” , capolavoro di Brian de Palma.
Come non ricordare, nuovamente, il film “Agente 007 – Licenza di uccidere” del 1962 con regia di Terence Young, quel glorioso capitolo da cui tutto è partito, una “saga” leggendaria che ancora oggi prosegue, di cui attendiamo ancora nuovi film e che ha visto la comparsa di attori del calibro di Daniel Craig (l’ultimo Bond), Pierce Brosnan e Roger Moore.
Sean Connery si era ritirato dalla sua carriera da circa dieci anni, per potersi “godere” la sua vita privata, una vita sempre molto segreta a cui Connery teneva molto. La privacy per lui era importantissima, così come anche aiutare l’ambiente, grazie alle centinaia di iniziative a cui ha preso parte.
Sean Connery morte: le cause
Connery è stato un attore amato e “compreso” soprattutto perché arrivava dalla povertà, quella vera: per mantenersi, nel corso della sua adolescenza e ai primi albori della carriera, ha fatto il muratore, il lavapiatti, il bagnino, il verniciatore di bare e la guardia del corpo, prima di avere un trampolino di lancio, nel 1953, grazie alla partecipazione a “Mister Universo“. Grazie alla terza posizione guadagnata in classifica, Connery ha potuto ottenere piccole parti in tv e poi nel cinema, possibilità che, ovviamente, non ha sprecato per farsi conoscere al meglio.
L’attore scozzese è morto oggi nel sonno, mentre si trovava alle Bahamas. Aveva spento 90 candeline lo scorso Agosto. La famiglia aveva già capito da tempo che l’attore non stava bene, ma, attualmente, non sono state comunicate le reali cause del decesso.
Faccio parte di quelle persone che pensano che Sean Connery sia stato (e sarà per sempre) il miglior James Bond di tutti i tempi, in grado di farti appassionare al genere, farti emozionare e coinvolgerti nel modo migliore. La morte è realmente l’unica certezza della vita, ma notizie del genere spezzano sempre un po’ il cuore, perché sotto sotto speri che non arrivino mai.
Arrivederci Sean, grazie per la tua eleganza.