Con un comunicato stampa fresco di mattinata, Sony Corporation ha ufficialmente annunciato l’arrivo sul mercato di un importantissimo sensore medio formato da ben 127 megapixel denominato “IMX661” e descritto come “perfetto per utilizzi industriali”, tuttavia, è auspicabile qualcosa di inerente al settore fotografico consumer e si prospettano diversi scenari decisamente interessanti. Vediamo tutti i dettagli
Sensore Sony IMX661 medio formato: caratteristiche e specifiche tecniche
Sony Corporation, con un comunicato stampa pubblicato sul sito di Sony Global, ha annunciato oggi a Tokyo l’imminente rilascio del sensore di immagine CMOS medio formato con diagonale da 56,73mm denominato “IMX661“, pensato e sviluppato per apparecchiature industriali, che integra anche una funzione di otturatore globale e il numero di pixel più elevato (attualmente) nel settore, pari a ben 127,68 megapixel.
Parlando di dettagli più tecnici, questo sensore presenta un numero maggiore di pixel rispetto a quanto visto finora, in grado di produrre una dimensione ottica quasi 10 volte maggiore del comune sensore d’immagine corrispondente al C Mount dedicato alle apparecchiature industriali. All’interno è presente anche la tecnologia “Sony Pregius” che sfrutta un otturatore globale per l’acquisizione di immagini prive di distorsione. Oltre a questo, il tipo di processo presente in questo sensore (chip-on-wafer), unitamente ad una tecnologia di interfaccia proprietaria di Sony, permette una lettura delle immagini ad alta velocità (di dati) fino a 4 volte più veloce rispetto ai prodotti convenzionali.
Tale sensore è stato sviluppato per soddisfare esigenze industriali avanzate, automazione, risparmio di manodopera e un’ampia varietà di applicazioni corrispondenti o correlate. Questo permetterà anche di utilizzare telecamere con prestazioni e definizioni elevatissime.
In tutto questo, come funziona il processo “chip-on-wafer” menzionato poco sopra e presente in questo sensore Sony IMX661 medio formato?
No, non viene messo un sensore su un wafer da pucciare nel cappuccino bensì è qualcosa di molto più tecnico.
In generale, un aumento del numero di pixel significa un aumento del volume di elaborazione del segnale, che causa problemi come cali della frequenza dei fotogrammi e tempi di lettura più lunghi. Per realizzare una lettura ad alta velocità, è necessario migliorare la funzionalità di elaborazione del convertitore AD che converte l’uscita del segnale analogico (dal singolo pixel) in segnali digitali e, allo stesso tempo, aumentare la velocità dell’interfaccia di uscita.
Questo prodotto presenta la configurazione del dispositivo originale di Sony che impiega appunto il processo chip-on-wafer in cui i chip con determinate funzioni sono impilati sopra il wafer del pixel (in microelettronica, un wafer è una sottile “fetta” di materiale semiconduttore, come ad esempio un cristallo di silicio, sulla quale vengono realizzati dei chip con circuiti integrati, ndr) , consentendo il posizionamento ottimale del convertitore AD. Questo design migliora quindi la funzionalità di elaborazione del convertitore AD senza aumentare le dimensioni.
Il nuovo sensore utilizza anche lo standard di interfaccia ad alta velocità SLVS-EC, che sta per “Scalable Low Voltage Signaling with Embedded Clock” sviluppato direttamente da Sony per rendere l’interfaccia di uscita più veloce.
Queste due tecnologie originali consentono 127,68 megapixel, 10 bit, e 21,8 fps, oltre ad una velocità di trasmissione dati ad alta velocità quasi quattro volte più rapida rispetto ai modelli convenzionali per applicazioni industriali.
Ecco un piccolo riepilogo delle principali caratteristiche tecniche di questo sensore Sony IMX661 medio formato:
- 3.45 μm x 3.45 μm per singola cella
- 13,400 x 9,528 pixel effettivi (127.68 megapixel)
- Diagonale da 56.73 mm (tipo 3.6)
- Area attiva pari a 46.2mm x 32.9mm
- Microlente EPD-100mm con un CRA di 15.8 gradi
- Alimentazione analogica pari a 3.3V, digitale pari a 1.2V e interfaccia pari a 1.8V
- Output pari a 4.7Gbps/lane SLVS-EC 16/8/4 lane e 891Mbps/lane SLVS 16 lane
- Frame rate pari a 12.9fps a 14 bit, 19.6 fps a 12 bit e 21.8 fps a 10 bit
- Funzioni principali: otturatore globale (global shutter), sincronizzazione dei trigger, ROI, gradation compression, multi esposizione, esposizione breve, pixel binning readout
- Tecnologia Sony Pregius
- Processo Chip-on-Wafer
Sensore Sony IMX661 medio formato: possibili utilizzi
Per quanto concerne gli utilizzi principali per cui è stato presentato questo sensore, abbiamo già chiarito che si tratta di applicazioni industriali, decisamente tecniche e non coerenti con l’attività di un fotografo o di un videomaker. Si tratta infatti di lavorazioni e automazioni, sicurezza e “aiuto”, industria e sviluppo. Insomma, non sarà di certo un sensore “semplice” per utilizzi “normali”, ne siamo certi.
Tuttavia, un piccolo dubbio potrebbe sorgere: sebbene questo sensore potrebbe non essere direttamente interessante per un utilizzo fotografico / video, ci sarebbe la possibilità altresì che possa essere la base per un’evoluzione dedicata proprio al “nostro” settore. Vedo ad esempio un ottimo utilizzo di questo sensore dentro ad una futura Fujifilm GFX100 II o perché no, magari proprio ad una mirrorless medio formato di Sony (cosa che potrebbe essere una buona idea esattamente come una pessima idea – dipende dai punti di vista).